28 March, 2024
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Al via la stagione invernale di danza 2015-2016 del Circuito Regionale Multidisciplinare della Sardegna. Su il sipario venerdì 25 dicembre a Cagliari con un classico natalizio come “Cenerentola” firmato dal Royal Ballet of Moscow. Tutta la passione della grande Russia per una fiaba senza tempo da godere a teatro assieme ai propri cari.

Cenerentola” del Royal Ballet of Moscow –The Crown of Russia inaugura la Stagione di Danza firmata CeDAC/Circuito Multidisciplinare della Sardegna: l’indimenticata fiaba sulle punte, musicata sulle note di Sergej Prokof’ev, debutta in prima regionale venerdì 25 dicembre, ore 19.00, all’Auditorium del Conservatorio G. Pierluigi da Palestrina di Cagliari (con doppia replica sabato 26 dicembre, ore 17.00 e 21.00) per regalare – a grandi e piccini – la magia di un Natale a teatro.

La tournée nell’Isola di “Cenerentola” – uno dei capolavori della storia del balletto mondiale, ispirato alla favola di Charles Perrault – prosegue domenica 27 dicembre (ore 20.45), al Teatro Centrale di Carbonia; lunedì 28 dicembre (ore 20.30) al Teatro Eliseo di Nuoro e, infine, martedì 29 dicembre, all’Auditorium Comunale Nelson Mandela di Santa Teresa Gallura (ore 21.00).

La felice tradizione delle grandi capitali europee, dove durante le vacanze natalizie si festeggia insieme ai propri cari a teatro, si rinnova anche in Sardegna con la poetica storia della fanciulla maltrattata dalla matrigna e dalle sorellastre, in una fantastica versione che sposa l’eleganza della danza classica, al gioco e all’ironia. Un tuffo nella dimensione meravigliosa del sogno, dunque, un classico natalizio pensato per dolci e calde serate di festa, da trascorrere con la famiglia, incantati dalla magia di una fiaba senza tempo.

Rappresentato per la prima volta il 21 novembre 1945 al Teatro Bolshoi di Mosca con le coreografie di Zacharov, lo spettacolo racconta la favola di una celebre scarpetta di vetro perduta in una romantica fuga di mezzanotte. Il principe sposerà soltanto la ragazza in grado di indossarla e invierà i suoi emissari in tutte le case dove abitano fanciulle in età da marito. Solo Cenerentola ha un piedino così piccolo da indossare la fatidica scarpina: sarà quindi lei la sposa del principe innamorato. Lo spettacolo, in tour in Sardegna dal 25 fino al 29 dicembre, si avvale delle coreografie oniriche di Anatoly Emelianov, direttore del Royal Ballet of Moscow, compagnia che annovera tra le sue file ballerini di grande esperienza e raffinatezza artistica provenienti dai migliori teatri russi.

Anatoly Emelianov, dapprima ballerino e poi fondatore e direttore artistico del Royal Ballet of Moscow “The Crown of Russia”, è riuscito per primo a portare la compagnia ad esibirsi in paesi lontani dalle estetiche classiche come la Thailandia, il Kenia e il Mozambico. Come afferma lo stesso Emelianov: «Ad un certo punto, stare sul palco non mi è più bastato. Ho lavorato duramente per ampliare il nostro repertorio e oggi siamo in grado di mettere in scena circa 250 spettacoli all’anno. Amo immensamente il mio lavoro e il mio obiettivo è quello di affermare la bellezza spirituale e la passione del nostro paese in tutto il mondo. La Russia è il luogo migliore del mondo in cui vivere».

Nel corso degli anni, questa prestigiosa compagnia ha realizzato importanti tournée negli Stati Uniti, ma anche in Cina, Giappone, Israele, Messico, San Salvador, Costa Rica, riscuotendo un grande successo internazionale. La filosofia artistica del Royal Ballet of Moscow prevede non solo la messa in scena dei grandi classici del balletto, ma anche la creazione di un repertorio moderno di ampio respiro, rivolto ad un pubblico sempre più vasto e al contempo esigente. Tra le rappresentazioni più famose della compagnia, Il Lago dei Cigni, Lo Schiaccianoci, La Bella Addormentata, Giselle, Don Chisciotte, Romeo e Giulietta, Cenerentola, Biancaneve e balletti in un solo atto come Carmen, Bolero, El Amor Brujo.

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Prende il via il 27 dicembre la stagione 2015-16 de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare della Sardegna al Teatro Centrale di Carbonia con il patrocinio e il sostegno del comune di Carbonia. Sette i titoli in cartellone dal 27 dicembre al 2 aprile, tra grandi classici e testi contemporanei, per un vivido affresco di varia umanità con tutte le sue debolezze, i vizi e le (rare) virtù, e tutto il fascino della Danza con una fiaba sulle punte e la sensualità del tango argentino.

Tra i protagonisti, artisti come Isa Danieli e Lello Arena, accanto a Michela Andreozzi, Roberto Ciufoli, Max Pisu e Barbara Terrinoni con Nino Formicola e Nini Salerno, gli attori del Teatro Stabile della Sardegna (ora diventato TRIC – con il nome di Sardegna Teatro) e la Compagnia Teatro Actores Alidos, il danzatore e coreografo Miguel Angel Zotto – stella internazionale del tango – e il corpo di ballo e i solisti del Royal Ballet di Mosca, e poi l’affiatato cast di Elsinor/ Teatro Stabile d’Innovazione alle prese con una divertente commedia di Molière.

L’ouverture – il 27 dicembre – è affidata alla “Cenerentola” del Royal Ballet di Mosca, una deliziosa versione del celebre balletto sulle musiche di Sergej Prokof’ev con le coreografie di Anatoly Emelianov: la storia della fanciulla orfana, maltrattata da matrigna e sorellastre, che grazie all’incantesimo della sua bellezza conquisterà l’amore del principe, è incentrata sulla scarpetta di vetro perduta a mezzanotte in una vorticosa fuga, simbolo di grazia femminile e purezza di cuore. Sotto i riflettori il corpo di ballo e i solisti del Royal Ballet of Moscow“The Crown of Russia” – primi ballerini Viktoria Truposkiadi (Cenerentola) e Eughenij Truposkiadi (il Principe) con Nataly Odinokova (la Fata) e lo stesso Anatoly Emelianov (nel ruolo quanto mai appropriato di Maestro dei divertimenti) – per un poetico e coinvolgente racconto sulle punte in cui, come accade nelle favole, il bene trionfa – attraverso l’intervento di una fata.

S’intitola “Forbici & Follia” la scoppiettante commedia di Paul Portner in scena il 19 gennaio (nella versione italiana di Marco Rampoldi e Gianluca Ramazzotti) con Michela Andreozzi, Roberto Ciufoli, Max Pisu e Barbara Terrinoni, e la partecipazione di Nino Formicola e Nini Salerno, per la regia dello stesso Marco Rampoldi: la pièce è ambientata in un salone da parrucchiere, dove improvvisamente tra shampoo e messe in piega, pettegolezzi e timide avances, irrompe la vita, o meglio il delitto. La vicenda si tinge così di giallo, con gli interrogatori e le indagini della polizia: il pubblico stesso diventa testimone del misterioso omicidio della padrona dello stabile, mentre si scoprono segreti e possibili moventi, in un crescendo di suspense e sospetti, e ogni personaggio mette a nudo il suo vero carattere, le sue paure e le sue piccole manie. Un piccolo thriller, messo in scena con la chiave della leggerezza e dell’ironia.

Spazio poi – il 4 febbraio – all’originale “Mobilit-Azione” del Teatro Actores Alidos, uno spettacolo di “corpi in esposizione” ispirato all’arte espressionista, ideato e diretto da Gianfranco Angei: Valeria Pilia, Manuela Sanna, Valeria Parisi, Roberta Locci, Manuela Ragusa, Michela Atzeni, Felice Montervino, Federico Saba e Mariano Anni sono i protagonisti di un racconto per quadri, un’affascinante e grottesca allegoria di umanissimi vizi e virtù. Ritratto della società in tutte le sue contraddizioni, e stravaganze, in un “mosaico drammaturgico” che mostra le piccole crudeltà quotidiane e la ferocia della guerra, sottolineando cause ed effetti della crisi economica ma soprattutto dello smarrimento dei valori e del senso stesso dell’esistenza – la pièce propone, in una sequenza non casuale, un gioco di accostamenti e contrasti dalla cifra spietatamente ironica e insieme onirica e poetica.

La magia del “Sogno di una notte di mezza estate” di Ruggero Cappuccio, liberamente ispirato all’opera di William Shakespeare – il 4 marzo – per un’intrigante e moderna rilettura del capolavoro dell’artista elisabettiano, nel bell’allestimento di Ente Teatro Cronaca/Vesuvioteatro con due interpreti d’eccezione, Isa Danieli e Lello Arena, accanto a Fabrizio Vona e Renato De Simone, Enzo Mirone, Rossella Pugliese, Antonella Romano, con la regia di Claudio Di Palma. «Nel perimetro simbolico della sala di un antico palazzo napoletano, Titania e Oberon attivano una drammaturgia di capricci e smanie riducendo le sorti degli uomini a fragili trame da vecchi teatri dei burattini». La regina e il re delle fate tirano i fili di vite sospese e decidono le sorti dei giovani innamorati come del sovrano di Atene e dell’Amazzone, e dei buffi artigiani, elargendo a capriccio felicità e infelicità, con ingenua crudeltà di fanciulli.

La passione e l’eleganza del “pensiero triste che si balla” – l’11 marzo – con “Tango Zotto Tango” di e con un artista come Miguel Angel Zotto – stella di prima grandezza e interprete straordinario del popolare ballo argentino in coppia con Daiana Guspero, e con quindici artisti della Tango X2 Company sulle note della Tango Sonos Orchestra. Un intrecciarsi di sguardi e di passi, di corpi allacciati che danzano sul ritmo sincopato delle musiche per comporre sinuose geometrie, secondo una grammatica insieme rigorosa e libera, per dar vita ad un susseguirsi di figure armoniose e ricche di pathos e rievocare l’atmosfera di una milonga con le storie di donne e uomini uniti dall’amore per il ballo. Uno spettacolo suggestivo, sul filo delle emozioni, e dei contrasti, in una perfetta fusione tra suono e gesto, tra le metriche incalzanti e le sequenze danzate, acrobatiche e virtuosistiche, di un tango moderno, raffinato e sensuale.

Tra mito e storia – il 22 marzo – “Incendi” di Wajdi Mouawad, nella mise en scène di Sardegna Teatro, con Maria Grazia Bodio, Lia Careddu, Corrado Giannetti, Paolo Meloni, Isella Orchis, Marta Proietti Orzella, Cesare Saliu, Giorgia Senesi, Marco Spiga, Mariagrazia Sughi, Luigi Tontoranelli, Agnese Fois e Leonardo Tomasi, per la regia di Guido De Monticelli, racconta l’epopea amara di una guerra fratricida. La tragedia moderna si intreccia agli archetipi antichi, la descrizione del caos, tra stragi, deportazioni, fughe e disastri di un paese sconvolto da un conflitto affiora attraverso i ricordi, rompendo il muro del silenzio, in una singolare eredità che una madre lascia ai figli, con il compito di scoprire le proprie radici, per ritrovare se stessi sulle tracce di un padre e un fratello scomparsi. La verità si rivelerà d’improvviso, tra l’eco delle parole della “donna che canta”, in una catena di odio che può essere spezzata e vinta solo dall’amore.

Suggellerà – il 2 aprile – la stagione de La Grande Prosa firmata CeDAC al Teatro Centrale di Carbonia una celebre e divertente commedia di Molière, “Le intellettuali”, nella versione di Elsinor con adattamento e regia di Monica Conti: la classica traduzione di Cesare Garboli restituisce il gusto di una lingua arcaica e sapiente, adatta al gioco scenico e ai duelli verbali di un affascinante affresco della società. Un cast affiatato – formato da Maria Ariis, Stefano Braschi, Marco Cacciola e la stessa Monica Conti, Federica Fabiani, Gaia Insegna, Miro Landoni, Stefania Medri e Roberto Trifirò – per una giostra delle passioni in cui si contrappongono l’ambizione e la presunzione delle “femmes savantes” e del loro prediletto ospite e mentore, un insulso pedante che si svelerà pure avido cacciatore di dote, e la sincerità dei sentimenti di due giovani. La pièce irride l’ingenuità e la cieca insensibilità delle matrone, ma anche le sottigliezze di un sapere fine a se stesso – monito sempre valido, nella civiltà dell’apparire – per premiare la semplicità e l’onestà.

La stagione 2015-16 de La Grande Prosa e Danza al Teatro Centrale di Carbonia è organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare della Sardegna con il fondamentale patrocinio e sostegno del MiBACT/ Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Sardegna e del Comune di Carbonia, con il prezioso contributo della Fondazione Banco di Sardegna e l’apporto della Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio per la Sardegna – e ritorno.

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