27 April, 2024
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“L’Europa, la Sardegna e la questione insulare. Un bilancio dopo 20 anni (1999-2019)”. E’ il titolo del convegno organizzato dall’associazione degli ex consiglieri regionali della Sardegna in programma lunedì, a Cagliari, nella sala transatlantico del Consiglio regionale. I lavori prenderanno il via nel pomeriggio alle 15.30 e saranno introdotti dal presidente dell’Associazione “ex consiglieri regionali” Eliseo Secci. Subito dopo sono previste le relazioni di Lina Panella (Università di Messina), Paolo Fois (Università di Sassari) e Beniamino Moro (Università di Cagliari) che si soffermeranno sul tema dell’insularità e i suoi profili giuridici ed economici. Dell’applicazione in Sardegna del principio di insularità parleranno invece Michele Comenale (Università di Sassari), Alessandra Camba (Direttore Area legale della Regione Sardegna) e Gianluca Cadeddu (Centro programmazione regionale). Due professori spagnoli, Joan David Janer (Università delle Isole Baleari) e Luis Javier Capote Perez (Università delle Canarie) illustreranno, infine, la situazione delle isole iberiche schierate sullo stesso fronte della Sardegna nella battaglia per il pieno riconoscimento del principio di insularità da parte dell’Unione europea. All’assise saranno presenti il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Michele Pais, e il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas.

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La sala conferenze del Centro Ricerche Sotacarbo, nella Grande Miniera di Serbariu, ha ospitato stamane un seminario di approfondimento sullo stato di avanzamento del Piano Sulcis, per delegati e dirigenti delle federazioni territoriali del Sulcis Iglesiente, organizzato dalla CISL Sulcis Iglesiente.

I lavori, dopo la proiezione di un filmato sulla nascita di Carbonia e di quella del polo industriale di Portovesme, seguita alla chiusura delle miniere, sono stati aperti dalla relazione introduttiva del commissario UST Sulcis Iglesiente, Piero Ragazzini. Tore Cherchi, ex coordinatore del Piano Sulcis, ha svolto un’ampia relazione sullo stato di avanzamento dell’importante strumento che con uno stanziamento di oltre un miliardo e 200 milioni di euro, 805 milioni dei quali di fondi pubblici, prevede una lunga serie di interventi in vari settori: dai programmi destinati  alla salvaguardia dell’area industriale metallurgica ed alla diversificazione e all’innovazione del modello di sviluppo – quelli con maggiore impatto in termini di occupazione -, alla fiscalità di vantaggio per le micro e piccole imprese; dai bandi per incentivi alle imprese agli interventi nella filiera dell’agroalimentare, dal rilancio del Parco Geominerario al progetto ARIA; dalle bonifiche delle ex aree minerarie, dell’ex Sardamag e dell’area industriale di Portovesme, alle infrastrutture di porti, approdi e viabilità, tra i quali l’intervento più rilevante è quello previsto a Sant’Antioco, al centro da alcuni anni di un acceso dibattito; e, infine, l’interconnessione dei bacini del Sulcis Iglesiente.

Tore Cherchi ha sottolineato i ritardi accumulati ma, al tempo stesso, la rilevanza degli interventi in itinere e di quelli ancora in cantiere che vanno seguiti con grande attenzione. Il coordinatore del Piano Sulcis è il presidente della Regione Christian Solinas che, contrariamente a quanto fece il suo predecessore Francesco Pigliaru con Tore Cherchi, non ha ancora affidato la delega ad un esterno.

Nel corso di un breve dibattito, sono intervenuti, tra gli altri, l’ex segretario regionale della FSM Cisl, Rino Barca, ed Antonello Pirotto, leader della RSU Eurallumina, che ha rimarcato la necessità di una forte mobilitazione a difesa della realtà industriale, indispensabile per dare un futuro al territorio. L’attenzione principale è stata dedicata alle ormai note vicende legate al processo di decarbonizzazione che prevede il phase-out entro il 2025, termine ritenuto non attuabile in Sardegna, unica regione in Italia priva del metano, per la quale il Governo non intende concedere né deroghe per il phase-out né il via libera alla realizzazione della dorsale del gas, sostenendo in alternativa la realizzazione di un cavidotto per l’approvvigionamento dalla Sicilia e di piccoli depositi di accumulo costieri.

E’ poi intervenuto Gavino Carta, segretario generale USR Sardegna, che ha rimarcato la necessità di una forte mobilitazione a difesa di ciò che resta dell’industria in Sardegna e in particolare nel Sulcis Iglesiente, con una forte sensibilizzazione, e sollecitazione alla Giunta regionale, perché faccia pressione sul Governo affinché modifichi la sua rigida posizione su phase-out e dorsale del gas, per evitare il tracollo del polo industriale e quindi dell’intero territorio.

I lavori sono stati conclusi dall’intervento di Luigi Sbarra, segretario generale aggiunto della CISL, che ha svolto un’ampia relazione, partendo dal Piano Sulcis, spaziando poi per le emergenze nel polo industriale, con particolare riferimento alla vertenza energetica, e ai rapporti con il nuovo Governo, sui temi della politica energetica ed industriale.

I lavori sono stati preceduti da una visita guidata al Museo del Carbone.

Alleghiamo alcune fotografie e, a breve, stralci degli interventi di Gavino Carta e Luigi Sbarra.

                                 

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«Vogliamo restituire centralità ai rapporti tra Regione ed Enti locali, e l’appuntamento di oggi vuole segnare un punto fermo di una nuova stagione di collaborazione con le realtà rappresentative della nostra Isola.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, oggi a Villa Devoto, aprendo i lavori della Conferenza permanente Regione-Enti locali. All’incontro erano presenti gli assessori regionali degli Enti locali, Quirico Sanna, e degli Affari regionali, Valeria Satta, ed i rappresentanti di Anci, Cal, Città metropolitana di Cagliari e Coordinamento associazioni enti locali.

«Vogliamo aprire una stagione di confronto vero con le autonomie locali – ha aggiunto Christian Solinas – per scrivere una riforma che definisca con chiarezza un ruolo di programmazione e controllo della Regione e un ruolo attivo di tutti i Comuni, con le Province come unico ente intermedio. Questo è un assetto che consentirà di dare risposte immediate ai cittadini e di far funzionare finalmente una cinghia di trasmissione vera tra le istituzioni centrali e le aree periferiche e le zone interne della Sardegna.»

«Non rimarremo sordi alle richieste dei territori – ha sottolineato l’assessore Quirico Sanna – ma le ascolteremo con attenzione per dare corpo a una riforma che dovrà avere i contributi di tutti, indispensabili poi per fare sintesi. Questo percorso non potrà essere scollegato dalla riforma della Regione, perché proprio l’alleggerimento della Regione comporterà un potenziamento del ruolo delle nostre autonomie locali, a vantaggio di tutta la Sardegna.»

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«Al ministro abbiamo proposto due grandi temi cruciali per la Sardegna: la continuità territoriale aerea e marittima e il gap infrastrutturale che ci divide dalle altre regioni italiane e che può e dev’essere ridotto con investimenti importanti sul settore ferroviario e sul trasporto pubblico locale.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, al termine della riunione della Conferenza delle Regioni alla quale ha partecipato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli.

«È stato un incontro apprezzabile dal punto di vista del metodo, con un approccio pragmatico – ha aggiunto il presidente Christian Solinas -. Il ministro si è impegnato a visitare quanto prima tutte le regioni per rendersi meglio conto delle problematiche di ogni singola realtà, compresa quella della nostra Isola.»

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E’ stato approvato il progetto definitivo per la realizzazione di tre interventi nel comune di Gairo (finanziamento di 2 milioni di euro) finalizzati alla messa in sicurezza e mitigazione del rischio idrogeologico. L’assessore regionale dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, in qualità di soggetto attuatore nominato dal presidente Christian Solinas, Commissario straordinario delegato per la realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, ha approvato il progetto definitivo per l’esecuzione delle opere che riguardano due macro aree nel territorio di Gairo: Borgo di Gairo vecchio e frazione di Gairo Taquisara, classificata come espansione residenziale.

«La realizzazione di questi interventi, il cui finanziamento risale addirittura al 2010, ha un significato rilevante dal punto di vista della messa in sicurezza delle persone e dei beni – spiega l’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia -. E’ evidente la necessità di caratterizzare i territori con opere pubbliche di buona qualità, che necessitano di una pianificazione efficace degli interventi ma anche di tempi brevi di esecuzione.»

«La Sardegna – aggiunge Roberto Frongia – è esposta a una serie di rischi naturali che vanno dalle frane, alluvioni alle mareggiate, generate da fenomeni atmosferici violenti: è obiettivo di questa Giunta dare massimo supporto a tutte le comunità locale e i territori più deboli, costieri o inseriti nelle fasce esterne, di grandi o piccole dimensioni. Nel caso di Gairo – conclude l’assessore dei Lavori pubblici – le opere ammesse al finanziamento vanno sotto la voce di livello di rischio alto eppure il finanziamento di 2 milioni risale addirittura a nove anni fa: abbattere i tempi delle progettazioni e velocizzare l’esecuzione dei lavori è un punto fermo di questo Assessorato.»

Nel dettaglio, gli interventi previsti sono tre. Il primo riguarda la messa in sicurezza dei versanti a monte della zona abitata e delle strade. Si tratta, nello specifico, dei versanti sovrastante e sottostante la Strada Statale 198 km 76 +600 (interventi strutturali e non strutturali). Per quanto riguarda invece la frazione di Gairo Taquisara attraverso il finanziamento si potrà procedere con la posa in opera di strutture di intercettazione di potenziali crolli e rotolamenti di materiale roccioso.

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La sostenibilità del Golfo degli Angeli come hub del mediterraneo, il rilancio del Porto Canale, l’attuazione della Zona Franca e la trasformazione del porto storico di Cagliari in un hub mondiale per il turismo marittimo. Sono questi alcuni degli argomenti sui quali si discuterà nel corso dell’appuntamento organizzato dall’Associazione degli Agenti Marittimi della Sardegna in programma venerdì 25 ottobre a Cagliari nei locali del Convento di San Giuseppe, con inizio alle ore 9,30.

Significativo il tema dell’incontro: “Golfo degli Angeli…non dei fantasmi”, quasi una provocazione ma focalizzato per fare il punto sul futuro del Golfo che si affaccia su Cagliari e Sarroch, una importante risorsa del territorio che necessità tuttavia di significative azioni di rilancio.

A Giancarlo Acciaro, presidente degli Agenti Marittimi della Sardegna, sarà affidata l’introduzione dei lavori, che proseguiranno con gli interventi di alcuni degli esponenti nazionali più rappresentativi del settore marittimo e della logistica. In programma gli interventi di Alessandra Todde, sottosegretario dello Sviluppo economico; Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari; Salvatore Mattana, sindaco di Sarroch; Giuseppe Minotauro, Direttore Marittimo Sud Sardegna; Giorgio Todde, assessore regionale dei Trasporti; Gianni Chessa, assessore regionale del Turismo; Massimo Deiana, presidente AdSP del Mare di Sardegna; Betty Schiavoni, vice presidente Fedespedi.

A testimoniare l’importanza dell’appuntamento, la presenza del presidente della Regione Sardegna Christian Solinas, che concluderà i lavori.

«Desideriamo richiamare l’attenzione delle istituzioni e degli attori principali del territorio sui problemi che riguardano il golfo di Cagliari e la rada di Sarroch e che sono lo specchio della crisi economica e industriale dell’intera Sardegna. Ma vogliamo soprattutto provare a dare il nostro contributo per descrivere alcune delle opportunità uniche di rilancio che per la prima volta possono essere concretizzate«, sottolinea Giancarlo Acciaro.

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«A conclusione dell’Assemblea del Sistema delle imprese aderenti ad Agrinsieme (CIA Confagricoltura, CopagriAgciConfcooperative Legacoop) si ritiene necessariun netto cambio di rotta da parte della Giunta regionale per quanto concerne la programmazione e lo sviluppo dell’agricoltura e si auspica un nuovo modello di relazioni tra l’assessorato dell’Agricoltura e le organizzazioni agricole.»

Lo scrive, in una nota, Legacoop Sardegna.

«A distanza di alcuni mesi dall’insediamento della Giunta regionale, le organizzazioni costituenti Agrinsieme, non hanno ancora ravvisato una linea strategica e gli obiettivi che il governo regionale intende perseguire ai fini della tutela e sviluppo dell’agricoltura sarda – aggiunge Legacoop Sardegna -. Il confronto tra le Organizzazioni agricole riconosciute e presenti al “Tavolo Verde” e la nuova assessora dell’agricoltura non hanno sinora consentito di comprendere con quali idee e quali strumenti si intende intervenire nel settore per affrontare le emergenze e costruire una prospettiva che restituisca competitività all’agricoltura sarda.»

«Per i motivi sopra citati, riteniamo sia opportuno e costruttivo un tavolo di confronto con il presidente della regione Christian Solinas viste le problematiche e le emergenze che il mondo agricolo sta da troppo tempo affrontando – conclude Legacoop Sardegna -. Pertanto, chiediamo ufficialmente, come Agrinsieme, al presidente della Giunta regionale un incontro urgente per discutere della situazione del comparto agricolo sardo

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“L’Europa, la Sardegna e la questione insulare. Un bilancio dopo 20 anni (1999-2019)”. E’ il titolo del convegno organizzato dall’associazione degli ex consiglieri regionali della Sardegna in programma lunedì prossimo, a Cagliari, nel transatlantico del Consiglio regionale.

I lavori prenderanno il via nel pomeriggio alle 15.30 e saranno introdotti dal presidente dell’Associazione “ex consiglieri regionali” Eliseo Secci. Subito dopo sono previste le relazioni di Lina Panella (Università di Messina), Paolo Fois (Università di Sassari) e Beniamino Moro (Università di Cagliari) che si soffermeranno sul tema dell’insularità e i suoi profili giuridici ed economici. Dell’applicazione in Sardegna del principio di insularità parleranno invece Michele Comenale (Università di Sassari), Alessandra Camba (Direttore Area legale della Regione Sardegna) e Gianluca Cadeddu (Centro programmazione regionale).

Due professori spagnoli, Joan David Janer (Università delle Isole Baleari) e Luis Javier Capote Perez (Università delle Canarie) illustreranno, infine, la situazione delle isole iberiche schierate sullo stesso fronte della Sardegna nella battaglia per il pieno riconoscimento del principio di insularità da parte dell’Unione Europea.

All’assise saranno presenti il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Michele Pais, ed il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas.

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«L’Ospedale Didattico veterinario dell’Università di Sassari, indispensabile strumento per l’attuazione di una didattica riconosciuta a livello europeo, che assicura assistenza ad animali da reddito e da compagnia, ha sospeso l’attività da circa una settimana. I medici veterinari che operano per il dipartimento di Medicina veterinaria in questo momento possono prendersi cura soltanto dei cani randagi feriti che hanno bisogno di cure urgenti, mentre tutti gli altri animali che devono essere sottoposti a esami o visite sono costretti a farlo nelle strutture veterinarie di Oristano ed Assemini. Data l’importanza del servizio è inaccettabile che questa sospensione si protragga nel tempo.»

La consigliera regionale del M5S Carla Cuccu interviene per chiedere il ripristino del servizio di cura degli animali nel Nord Sardegna. Appreso che sono in corso interlocuzioni tra i vertici dell’Università e dell’Ospedale per la risoluzione delle problematiche, la segretaria della Commissione Sanità Carla Cuccu, chiede inoltre l’intervento della Regione con un’interrogazione in Consiglio.

Nell’atto presentato da Carla Cuccu, viene sottolineata anche un’altra carenza della struttura: la mancanza di un’unità per gli adempimenti amministrativo – contabili che tutt’oggi sottraggono tempo allo staff medico impegnato nelle cure degli animali o nell’attività didattica.

Carla Cuccu chiede al presidente Christian Solinas e all’assessore Mario Nieddu se siano a conoscenza della sospensione del servizio e se non ritengano necessario rafforzare l’alleanza tra Regione, Università ed Azienda ospedaliero universitaria di Sassari.

«Non possiamo tollerare la sospensione del servizio in una struttura che assicura assistenza sanitaria all’avanguardia avvalendosi di personale altamente qualificato, di moderni laboratori analisi, di un servizio di diagnostica per immagini e di un reparto di terapia intensiva. Occorre che la Regione Sardegna – conclude Carla Cuccu – faccia la sua parte per tutelare le professionalità, formare nuovi medici veterinari e salvaguardare il prezioso patrimonio zootecnico sardo.»

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«Tutti i cittadini hanno diritto di trovare nei servizi sanitari operatori e strutture in grado di guarire o migliorare comunque il loro stato di salute. Appendiamo in questi giorni dalla stampa locale quanto accaduto all’ospedale Sirai, dove un paziente si è visto sospendere la chemioterapia dapprima perché mancava lo strumento per eseguirla e successivamente perché mancavano i medici anestesisti che potessero utilizzare il dispositivo. L’Ospedale Sirai è l’unico presidio del Sulcis Iglesiente che eroga tale prestazione sanitaria, in quanto dotato di un reparto di oncologia medica per la diagnosi e la cura delle malattie neoplastiche. Quanto accaduto è un fatto gravissimo che non deve ripetersi in futuro.»

Approda in Consiglio regionale con un’interrogazione della consigliera del M5S Carla Cuccu la vicenda dell’operaio di Nebida in cura all’Ospedale Sirai di Carbonia, al quale è stata sospesa la chemioterapia.

«I pazienti – denuncia Carla Cuccu – si trovano spesso a dover fare i conti con la disorganizzazione dell’assistenza e con la carenza di personale sanitario in ospedale. Una seria programmazione avrebbe evitato il triste episodio. Pertanto, rilevata la necessità di garantire ai pazienti un percorso terapeutico efficace, tempestivo e sicuro, di ricostruire il legame di fiducia tra il cittadino e le strutture ospedaliere alle quali si affida, Carla Cuccu chiede di interrogare il presidente della Regione, Christian Solinas, e l’assessore della Sanità Mario Nieddu, per sapere se siano a conoscenza di quanto accaduto e quali misure intendano adottare per evitare il ripetersi di simili episodi.»