18 May, 2024
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«La proroga della convenzione tra AIAS e Regione sino al 31 dicembre 2020 non pone fine ai problemi accumulati negli anni. Occorre una programmazione a lungo raggio, azioni mirate e concrete.»

Lo sostiene Carla Cuccu (M5S), segretaria della commissione Sanità del Consiglio regionale.

“A tutt’oggi – aggiunge Carla Cuccu – i tanti proclami della campagna elettorale non trovano riscontro concreto alla sempre più insostenibile ed inaccettabile vertenza AIAS. Perfino gli interventi consiliari parrebbero cadere nel vuoto. Parrebbero non servire nemmeno le due interpellanze protocollate dalla sottoscritta, ancora in attesa di risposte effettive e risolutorie. Si continua ad assistere ad un’alternanza di politici nelle stanze dei bottoni ma parrebbe non esserci interesse alcuno per i problemi dei sardi. Le categorie più deboli e svantaggiate dovrebbero essere considerate e tutelate tutto l’anno e non soltanto in periodo di campagna elettorale.»

«La Giunta ed il presidente Christian Solinas – conclude Carla Cuccu –, avrebbero dovuto, già da tempo e responsabilmente, provvedere a porre in essere tutte le misure previste dalla normativa vigente in materia anziché continuare a temporeggiare esasperando sempre più operatori e pazienti.»

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Sarà la vertenza del porto canale di Cagliari una delle priorità del consiglio comunale. L’annuncio arriva dal presidente dell’assemblea cittadina Edoardo Tocco.

«Con il sindaco Paolo Truzzu ed i capigruppo dovremo definire l’agenda dei prossimi impegni dell’emiciclo di Palazzo Bacaredda. Non ci sono dubbi sul fatto che la crisi dello scalo portuale diventi una tematica da affrontare per tentare di ridare linfa agli investimenti delle compagnie nel sud dell’Isola.»

Sull’argomento è già intervenuto il presidente della Regione Christian Solinas, ammonendo il Governo sui vincoli paesaggistici che gravano attorno alle banchine di Macchiareddu.

«Il blocco degli investimenti sembra ogni giorno più inspiegabile, proprio alla luce della situazione particolarmente difficile quale è quella del porto. La gravità della situazione viene tutta a scaricarsi sulle spalle dei lavoratori, delle loro famiglie e del territorio già tanto provato. Il porto di Cagliari per le sue caratteristiche è uno scalo internazionale, classificato nelle reti europee come hub di grande prospettiva. È necessario un immediato intervento del Governo con la convocazione di un tavolo nazionale urgente, che abbia l’obiettivo di trovare una soluzione ai problemi dello scalo industriale di Cagliari, a cominciare dalla salvaguardia dei posti di lavoro.»

Solo la rimozione dei vincoli paesaggistici potrebbe garantire la ripartenza commerciale e turistica della mega infrastruttura che si espande da via Roma sino all’area industriale ai bordi della Sulcitana. Un ostacolo non da poco per la ripresa delle attività ed il rilancio delle infrastrutture. Il verdetto del ministero dei Beni culturali tiene ancora in sospeso i progetti per l’espansione del polo.

«Non è possibile aspettare oltre per trovare una soluzione, sottraendo lacci e lacciuoli che ingessano il decollo dello scalo e generano sofferenza per il sistema produttivo dell’Isola. Per queste ragioni, confermando il pieno appoggio agli operatori dello scalo e garantendo massima attenzione a tutte le società che operano nel porto, chiediamo un confronto diretto con il Governo sulla tematica. Siamo fermamente convinti che l’attività di transhipment e il traffico turistico siano fondamentali per lo sviluppo del Porto di Cagliari e per il suo ruolo strategico nel Mediterraneo – conclude Edoardo Tocco -. Rimane inteso che il Consiglio comunale e la Regione continueranno a lavorare per ridare competitività al polo marittimo di Cagliari riconosciuto come scalo di livello internazionale, una grande risorsa della Sardegna al servizio dello sviluppo del Mezzogiorno e di tutto il Paese.»

 

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«C’è il massimo impegno della Regione per far crescere in Sardegna un ecosistema favorevole allo sviluppo delle attività aerospaziali.»
Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, che stamattina a Villa Devoto ha incontrato una delegazione di operatori del settore aerospaziale guidata dal professor Giacomo Cao, presidente del Dass (Distretto aerospaziale della Sardegna), in occasione delle iniziative previste per il 50° anniversario dello sbarco sulla Luna.

«Bisogna consolidare l’idea – ha aggiunto il presidente Christian Solinas – che la Sardegna non può essere solo turismo, solo ambiente, solo agricoltura, ma può e deve diventare, grazie ai suoi grandi punti di forza e alle sue eccellenze, anche un centro di riferimento nazionale per i progetti legati alla ricerca e all’innovazione.»

Oltre al professor Giacomo Cao, erano presenti all’incontro anche Gaetano Bergami, presidente del distretto aerospaziale dell’Emilia-Romagna, Marco Brancati, chief technology officer di Telespazio, Alessio Bucaioni, ceo di Wes Trade e coordinatore del progetto Bat, che vede coinvolta anche Airbus, Alberto Scanu, amministratore delegato della Sogaer, e Marcello Spagnulo, autore del libro “Geopolitica dell’esplorazione spaziale – La sfida di Icaro nel terzo millennio”.

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L’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, questa mattina ha presentato, a Villa Devoto, tre iniziative realizzate col Fondo sociale europeo (Fse) 2014-2020, nel campo dell’occupazione, della formazione e dell’istruzione: “Destinazione Sardegna lavoro”, “Programma Master and back – Alta formazione” e “Programma Best”. Slla presentazione ha partecipato il presidente Christian Solinas, che ha sottolineato la necessità di «investire sui nostri giovani, dando loro nuove ed importanti opportunità, fondamentali per la crescita e lo sviluppo dell’economia della Sardegna».

Per favorire la ripresa del settore turistico e migliorare la competitività delle imprese sarde sono stati stanziati 6 milioni di euro, da utilizzare per incentivare l’estensione della durata dei contratti di lavoro stagionali e l’allungamento della stagione turistica 2019. “Destinazione Sardegna lavoro” è un avviso ‘a sportello’ che punta a ridurre i costi di esercizio delle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, con particolare riferimento al costo del lavoro, ed a favorire il mantenimento dei posti di lavoro oltre i consueti quattro mesi di occupazione stagionale (da giugno a settembre). L’Avviso, infatti, riguarda anche i cosiddetti mesi ‘di spalla’: marzo, aprile, maggio (con effetto retroattivo per i contratti già stipulati), ottobre, novembre e dicembre. I lavoratori devono essere residenti in Sardegna, emigrati oppure in possesso di regolare permesso di soggiorno. «Rispetto ai precedenti avvisi – ha sottolineato l’assessore Alessandra Zedda – che erano limitati alle sole strutture alberghiere, abbiamo ampliato la platea dei potenziali beneficiari a tutto il comparto della filiera del turismo.»

Il programma “Master and back – Alta formazione” è riservato a coloro che non abbiano ancora compiuto 36 anni (41 anni nel caso di persone disabili) e che abbiano conseguito la laurea con un voto non inferiore ai 100/110 (in caso di voto inferiore serve l’ammissione ad un Master erogato da una delle prima 30 università al mondo) ed ha uno stanziamento di 5.5 milioni di euro.

«Vogliamo consentire ai giovani sardi di frequentare master in università di eccellenza per aumentare competenze ed accrescere potenziale professionale e occupazionale», ha spiegato l’assessore del Lavoro.

Con il programma “Best”, invece, la Regione ha realizzato la prima partnership in Italia con Invitalia e Fulbright, consentendo agli studenti sardi under 35 selezionati di sviluppare competenze manageriali: sono state già assegnate tre borse di studio da 35mila euro, delle cinque istituite, per frequentare corsi intensivi in aziende degli Stati Uniti d’America.

«L’obiettivo finale è quello dell’autoimpiego con la creazione di imprese innovative in seguito alla frequenza di corsi intensivi in entrepreneurship e management», ha concluso l’assessore Alessandra Zedda.

 

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«Sono trascorsi più di sei mesi dalle ultime tristi notizie sul progetto Matrìca. Un progetto ambizioso che puntava a fare di Porto Torres un polo della chimica verde in Sardegna e che oggi, invece, sopravvive solo sulla carta. La Joint Venture Matrìca S.p.A. non ha fornito alcuna garanzia sugli investimenti previsti per la terza fase del Progetto di rilancio dell’industria, e di conseguenza, nessuna garanzia sulla salvaguardia dei livelli occupazionali dell’ex polo petrolchimico. A regnare è l’incertezza. Credo sia urgente a questo punto che il nostro Governatore e gli assessori competenti si siedano a un tavolo per capire in che direzione si sta andando e, nel caso in cui si intraveda soltanto un binario morto, propongo che si valutino strade alternative. Lo dobbiamo a tutti i lavoratori che da tempo sperano nella riqualificazione professionale e nel ricollocamento.»

Desirè Manca, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, interviene così sulla vertenza dei lavoratori di Porto Torres, con un’interrogazione che attende risposta scritta da parte del Governatore Christian Solinas. Un atto deciso, volto alla salvaguardia del diritto al lavoro degli addetti – diretti e indiretti – dell’ex polo petrolchimico alla luce dell’evidente incertezza sul completamento degli investimenti previsti.

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Domani, venerdì 19 luglio, a Villa Devoto, alle ore 10.00, si terrà la conferenza stampa di presentazione degli incentivi per l’estensione della durata dei contratti di lavoro stagionali e per l’allungamento della stagione turistica, del programma “Master and back – Alta formazione” e del programma “Best” per lo sviluppo di competenze manageriali. Interverranno il presidente della Regione, Christian Solinas, e l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda.

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Il presidente della Regione, Christian Solinas, ha incontrato oggi, a Roma, il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Massimo Garavaglia, sulla vicenda degli accantonamenti.

«Si tratta di una vicenda complessa che dura da anni e che ha bisogno di una trattativa seria che riaffermi in maniera strutturata e organica i diritti dei sardi – ha detto il presidente della Regione al termine dell’incontro -. La nostra prima preoccupazione è stata quella di avere una proroga del termine ultimo per l’accordo fino a settembre per poter affrontare la trattativa in maniera definitiva e soddisfacente. L’atto sarà oggetto di un passaggio nella Conferenza delle Regioni previsto per domani. Il Governo si è impegnato ad accordare la proroga impegnandosi ad inserire l’emendamento nel primo provvedimento legislativo utile. Nel frattempo questo non avrà effetti negativi sulla Sardegna.»
«Durante l’incontro è stato riaffermato il principio dell’incidenza del contributo che la Sardegna deve dare per il risanamento della finanza pubblica – ha aggiunto Christian Solinas -. Che non può essere – come fino ad ora – irragionevolmente sovradimensionato rispetto alle Regioni del Mezzogiorno. In particolare, si è insistito sull’obiettivo di allineare il contributo all’1,14 per cento del Pil come avviene per la Regione Sicilia, rispetto all’attuale 1,60 per cento, con una evidente riduzione rispetto al passato. L’accordo dovrà avere una dimensione strutturale e, pertanto, andrà inserito nella prossima legge di bilancio, unitamente al recupero delle somme riconosciute da sentenze già intervenute della Corte costituzionale e altre sentenze che avevano per oggetto la compartecipazione sul gettito dei redditi da capitale – ha concluso il presidente della Regione -, alle riserve erariali sulle tasse automobilistiche e ai trasferimenti per funzioni non fondamentali degli enti di area vasta.»

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L’assessore regionale dell’Industria Anita Pili ed il direttore generale dell’assessorato, Giuliano Patteri, stamane hanno incontrato la RSU dell’Eurallumina. I rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto aggiornamenti sulla problematica relativa alle decisioni del Governo sul phase out del carbone nel 2025. Decisione che sta mettendo a rischio il riavvio delle produzioni e gli ingenti investimenti previsti nel nucleo industriale di Portovesme e migliaia di posti di lavoro.

L’assessore dell’Industria ha riferito di aver avuto diversi incontri al Mise, nel corso dei quali ha evidenziato la specificità della Sardegna, priva delle fonti alternative, in primis metano/gas. Si è impegnata a far approdare in tempi brevi  l’emergenza all’attenzione dell’assemblea del  Consiglio regionale, per un’apposita specifica riunione, e ad investire il presidente della Giunta, Christian Solinas, della necessità di sollecitare il Mise, affinché convochi la riunione che doveva essere prevista entro il mese di giugno appena trascorso, dove i temi energetici riguardanti la Sardegna, dovranno essere affrontati tra Regione, Comuni nei quali insistono gli impianti, organizzazioni sindacali e portatori di interessi.

Le riunione per il Nord Italia si è svolta il 7 giugno, quella per il Centro, Sud e Sicilia il 19 giugno e, in quella occasione, era stato annunciato che nel giro di due settimane sarebbe stata convocata quella per la Sardegna, cosa non ancora avvenuta e, in assenza di indicazione, di una nuova data, occorre verificare con urgenza le motivazioni della mancata convocazione e richiederla con la massima urgenza.

I delegati dei lavoratori hanno chiesto, come concordato negli incontri precedenti, all’assessore dell’Industria, di verificare l’andamento dell’iter sul fronte autorizzativo, con i colleghi che ne hanno competenza diretta. Identica richiesta è stata formulata successivamente al consulente del presidente Christian Solinas, Cristian Stevelli.

La RSU ha annunciato di avere interlocuzioni costanti con l’assessorato dell’Ambiente, titolare del procedimento, avendo riscontri che si stia procedendo per giungere all’attesa definitiva conclusione, con la successiva delibera di Giunta sulla VIA. A questo proposito, la RSU invierà una richiesta di incontro per la prossima settimana all’assessore regionale dell’Ambiente Gianni Lampis, per fare il punto nel merito degli sviluppi procedurali.

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«La polemica alimentata dal centrosinistra è totalmente strumentale, tanto più se si discute di una misura messa in campo dalla Giunta Pigliaru senza l’adeguata copertura finanziaria.»

Lo afferma l’assessore regionale dei Trasporti, Giorgio Todde, che smentisce la notizia sul taglio degli sconti agli studenti per i trasporti pubblici e fa sapere di aver già trasferito le risorse ai Comuni per poter procedere ai rimborsi alle famiglie.

La precedente Giunta – spiegano dall’assessorato – con la delibera del gennaio 2019, su proposta dell’assessore Carlo Careddu, aveva ritenuto necessario «monitorare attentamente l’andamento della spesa» in quanto la misura introdotta avrebbe potuto trovare attuazione «solo fino a concorrenza delle risorse stanziate in bilancio». Prevedendo, sempre nella stessa deliberazione, l’introduzione di correttivi futuri avendo la piena consapevolezza di aver promesso agli studenti sardi un bonus che non sarebbe stato possibile mantenere alle stesse condizioni con le risorse stanziate.

«Ancora una volta – conclude Giorgio Todde – ci troviamo davanti a un problema ereditato da chi ha precedentemente amministrato la nostra Regione e che ora fa finta di non conoscere. Da parte mia e del presidente Christian Solinas c’è il massimo impegno per promuovere tutte le azioni utili alla fruizione del mezzo pubblico da parte degli studenti sardi, per contrastare la dispersione scolastica e per garantire un complessivo miglioramento della qualità della vita.»

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Non si ferma la mobilitazione delle segreterie regionali di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, sulla vertenza AIAS. Questa mattina hanno inviato una nota al presidente della Regione Sardegna Christian Solinas, all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu, al capigruppo del Consiglio regionale, ai lavoratori, alla questura di Cagliari, agli organi di informazione ed alla direzionale generale AIAS, con la quale annunciano la convocazione dell’assemblea dei lavoratori AIAS davanti al Palazzo del Consiglio regionale, in via Roma, a Cagliari, per le ore 15.00 di giovedì 18 luglio.

«Per i lavoratori – scrivono in una nota Roberta Gessa (FP CGIL), Davide Paderi (CISL FP) e Fulvia Murru (UIL FPL) – vanno previste tutte le prerogative in base all’art. 11 del CCNL AIAS del 2010/2012. La situazione AIAS e Fondazione richiede concretezza e determinazione da parte della politica regionale – Andiamo sotto il Consiglio regionale – concludono Roberta Gessa, Davide Paderi e Fulvia Murru – proprio per chiedere soluzioni urgenti rispetto alla gravità della vicenda, sia per i lavoratori che per la tenuta dei servizi.»

Il Centro AIAS di Cortoghiana.