29 April, 2024
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E` necessario garantire la tutela della privacy dei cittadini nell’utilizzo delle nuove applicazioni per smartphone concepite per gestire la diffusione della pandemia, dicono i deputati.

In un dibattito in plenaria svoltosi oggi, i deputati europei hanno osservato che, insieme ad altre misure correlate alla Covid-19 come il distanziamento sociale, le mascherine e i test, le applicazioni per la ricerca di contatti fra persone possono aiutare a gestire la diffusione della pandemia.

Tuttavia, la maggior parte dei deputati che sono intervenuti ha sottolineato che la sicurezza dei dati personali dei cittadini e la privacy devono essere garantite quando si tratta di utilizzare queste applicazioni. La maggior parte dei Paesi dell’UE ha già lanciato o intende lanciare un’applicazione di tracciamento mobile per rintracciare gli individui infetti o a rischio di contrarre il virus.

I deputati hanno sottolineato che tali app devono essere veramente volontarie, non discriminatorie e trasparenti. L’uso dell’applicazione deve essere strettamente limitato al tracciamento dei contatti e i dati devono essere cancellati non appena la situazione lo consente. I deputati hanno anche sottolineato la necessità di un approccio coordinato nello sviluppo e nell’utilizzo delle applicazioni per garantire la loro interoperabilità transfrontaliera.

Il commissario Didier Reynders ed il segretario di Stato croato Nikolina Brnjac hanno condiviso il punto di vista dei deputati sulla necessità di garantire che i cittadini possano fidarsi della sicurezza delle applicazioni.

Reynders ha risposto alle preoccupazioni dei deputati sottolineando che le autorità nazionali collaboreranno con le autorità di protezione dei dati dell’UE per garantire che le applicazioni di tracciamento siano conformi alle leggi UE sulla privacy e sulla protezione dei dati. Ha inoltre sottolineato che la Commissione si sforza di garantire un approccio comune tra i paesi dell’UE in modo che le app siano interoperabili.

Expo Milano 2015 è sempre più il centro del mondo. Oltre all’apprezzamento delle migliaia di visitatori che in questi giorni stanno popolando il sito espositivo, l’Esposizione universale ha fatto registrare una nutrita presenza di autorità di numerosi Paesi.

Oggi, in occasione delle celebrazioni della Giornata nazionale della Svizzera, ha fatto visita il presidente della Confederazione elvetica, Simonetta Sommaruga. Nei giorni scorsi è stata la volta del Presidente della Romania, Klaus Iohannis, del vice primo ministro della Spagna, Soraya Saenz de Santamaria Anton e – per la Giornata Nazionale della Repubblica Ceca – di Karla Slechtova, ministro per lo Sviluppo regionale.

In ogni caso, dall’inaugurazione dell’Esposizione universale è un vero e proprio via vai di personalità politiche: a cominciare da Federica Mogherini e Martin Schulz, rispettivamentealto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza e Martin Schulz, presidente del Parlamento europeo. Giusto per fare qualche nome, passando ai Paesi, hanno fatto tappa al padiglione belga il ministro dell’Economia, Kris Peeters, il ministro dell’Interno, Jan Jambon, e il ministro degli Affari esteri, Didier Reynders. Per la Francia ecco Laurent Fabius, ministro degli Affari esteri e dello Sviluppo Internazionale, Segolene Royal, ministro dell’Ecologia, Sviluppo sostenibile e dell’Energia, e Stephane Le Foll, ministro dell’Agricoltura. Passando all’Africa ecco Mebrahtu Meles, ministro dell’Industria dell’Etiopia, il presidente della Repubblica del Congo, Denis Sassou N’Guesso, il Primo ministro della Costa d’Avorio, Sem Daniel Kablan Duncan, il ministro dell’Industria e del Commercio estero dell’Egitto, Mounir Abdel Nour.

E ancora: Rachmat Gobel, ministro del Commercio dell’Indonesia; Margarita Cedeno de Fernàndez, vice presidente della Repubblica Dominicana; il vice Primo ministro della Malesia, Muhyiddin bin Mohammed Yassin; il ministro del Commercio estero dell’Ecuador, Diego Aulestia Valencia.

Senza dimenticare il vice ministro dell’Economia nazionale della Palestina, Taisir Amre; il ministro dell’Economia e del commercio del Qatar, Sheikh Ahmed Bin Jassim Al-Thani; Kim Jong Deok, ministro della Cultura, sport e turismo della Corea del Sud; Francisco Pascual Obama, vice Primo ministro della Guinea equatoriale.

Insomma, davvero Expo Milano 2015 è sempre più “l’ombelico del mondo”.