24 April, 2024
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Attraverso la visita in Sardegna di una delegazione proveniente dalla Corsica sono state gettate le basi per “conquistare” la zona franca. Una piattaforma di grande importanza per riaffermare anche il principio di insularità, costringendo l’Unione Europea al riconoscimento di una fiscalità di compensazione. Si tratta di una svolta storica per Modesto Fenu (capogruppo di Sardegna Zona Franca).

«Ecco perché la giornata di oggi – ha sottolineato durante la conferenza stampa – rappresenta un tassello importante per aprire una nuova fase di concertazione con la comunità europea. Si tratta solo di un primo passo. Il consiglio regionale ha già approvato la costituzione di una commissione per la zona franca, che è un patrimonio di tutti i sardi. Ora questa alleanza con la Corsica ci pone davanti ad una nuova sfida.»

L’incontro con il presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau, tenutosi ieri sera, è stato solo il preludio di una nuova scommessa. Il sindaco di Bastia Gilles Simeoni ha invitato il numero uno dell’assemblea isolana in Corsica per dare un seguito a questo percorso intrapreso. Gian Felice Acquaviva, rappresentante dei Comuni montani ed esponente del partito Femu a Corsica, ha tracciato l’orizzonte: «L’unione con la Sardegna ci consentirà di aprire la strada verso nuove opportunità per ridare slancio all’economia delle due Isole. In questo summit abbiamo discusso di trasporti, turismo, cultura e identità. Occorre un piano d’azione strutturale per approdare ad una zona franca che delinei nuovi scenari di competitività».

Diunisu Luciani (esponente del consiglio economico e sociale corso) ha tratteggiato la linea: «Sardegna e Corsica sono due nazioni senza Stato che vivono le medesime problematiche». Alla conferenza stampa hanno partecipato i capigruppo del consiglio regionale. Daniele Cocco (Sel): «Siamo ormai ad un crocevia decisivo. La sinergia con la Corsica permetterà di tradurre le parole in fatti, con il decollo di nuove occasioni di sviluppo». Gianluigi Rubiu (Area Popolare): «L’insularità potrebbe diventare non più un danno economico, ma un vantaggio. Abbiamo da portare una battaglia su diversi punti con la vicina Corsica». Efisio Arbau (Sardegna Vera) è andato oltre: «Si proponga da subito un’assemblea unitaria con i due parlamenti sardo e corso, per dare un’accelerata alla zona franca». Roberto Desini (Centro Democratico) ha auspicato «che possa essere solo l’inizio di un percorso comune per vincere la sfida del futuro». Attilio Dedoni (Riformatori sardi) ha abbozzato: «La zona franca come il primo gradino che consenta alle due isole di diventare protagoniste nel Mediterraneo». Per Alessandra Zedda (Forza Italia): «Ci sono tutti i parametri per approdare ad una zona franca come possibile attrattore di sviluppo e nuovi investimenti». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Edoardo Tocco: «Vista la morfologia e la vicinanza strategica con la Corsica sarebbe auspicabile una battaglia unitaria per colmare gli handicap strutturali». 

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Il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau ha ricevuto ieri sera la delegazione della Corsica arrivata in Sardegna per una serie di incontri politico-istituzionali sui temi dell’insularità e della fiscalità di vantaggio.

Gianfelice Acquaviva, presidente dell’Associazione dei comuni montani della Corsica e Diunisu Luciani, professore di Storia dell’Università di Corte, hanno illustrato al presidente il progetto per una più stretta collaborazione tra la Sardegna e la Corsica sul piano economico e culturale. L’obiettivo dichiarato è la costituzione di un comune gruppo di lavoro per lo studio di nuove misure fiscali in grado di sostenere lo sviluppo delle due isole sorelle.

Ad accompagnare la delegazione corsa, il consigliere regionale del Movimento Zona Franca, Modesto Fenu, che ha sollecitato un coinvolgimento di tutto il Consiglio sul tema della fiscalità speciale.

Il presidente Ganau, dopo aver ricordato le battaglie comuni di Sardegna e Corsica nei confronti degli Stati centrali, ha sottolineato la necessità di portare avanti il confronto sul tema dell’insularità.

«I ritardi infrastrutturali frenano lo sviluppo della Sardegna – ha detto Ganau – a pagare il prezzo più alto sono i paesi dell’interno. La Sardegna non può rimanere inerme davanti alla desertificazione di interi territori».

Sul tema specifico della fiscalità di vantaggio e della Zona Franca, Ganau ha ricordato l’accordo sulle entrate fiscali siglato dalla Sardegna con lo Stato che assicura all’Isola risorse per circa 3 miliardi di euro all’anno. «Non si può non tenere conto di questo aspetto – ha affermato Ganau – ma, allo stesso tempo, si deve lavorare per l’autonomia fiscale della nostra Isola».

Gianfranco Ganau, infine, ha dato la propria disponibilità per partecipare a un incontro di approfondimento da tenersi in Corsica.