28 March, 2024
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Le registe Carla e Sebastiana Etzo con alcuni dei protagonisti del Documentario LOST CITIZENS

Il documentario Lost Citizens di Sebastiana e Carla Etzo, riprese e montaggio Vincenzo Rodi, musica Marco Messina (99 Posse), suono Marco Della Monica e Marco Messina, verrà proiettato martedì 17 giugno nei locali del Centro servizi culturali della Società Umanitaria – della Cineteca Sarda, in Viale Trieste 118-126, a Cagliari. Saranno presenti alcuni dei protagonisti del film.

L’opera, finanziata attraverso una campagna di crowdfunding che racconta la crisi del Sulcis Iglesiente attraverso un confronto tra padri e figli, è stata presentata in prima nazionale il 23 maggio al Cine Teatro Centrale di Carbonia.

Al centro del film la crisi del lavoro nel Sulcis Iglesiente raccontata da padri e figli impegnati ogni giorno nella faticosa tutela dell’occupazione o nella ricerca di un posto che permetta loro un’esistenza dignitosa e “normale”. Ma il patto generazionale sembra lacerarsi, mentre una politica industriale miope fatica a trovare soluzioni a breve termine. In questo contesto, le lotte operaie e le proteste dei lavoratori, seppur sempre più frammentarie, sono percepite dai protagonisti come fondamentali per la difesa del diritto al lavoro. Lost Citizens nasce da un’idea di Sebastiana Etzo, sarda trapiantata a Londra, animata dalla volontà di capire e raccontare quello che accade nel Sulcis Iglesiente: con il suo passato minerario questo territorio rappresenta la culla della più antica working class isolana, oggi considerato una delle province più povere d’Italia ma anche emblema dei cambiamenti del mercato del lavoro, della precarizzazione, delle conseguenze della delocalizzazione che generano un’incertezza lavorativa e il progressivo indebolimento dello stato sociale.

Del progetto fanno parte anche la giornalista Carla Etzo, co-regista, e il cineoperatore Vincenzo Rodi che si è occupato delle riprese e del montaggio. I lavori e le riprese del film sono iniziati nella seconda metà del 2012 con interviste a coppie di genitori e figli (operai, cassaintegrati, pensionati, giovani alla ricerca di occupazione). I principali protagonisti sono Antonello ed Alessandro Pirotto; Silvestro e Gian Marco Mocci; Carlo e Michela Martinelli con Enea Concu; Enzo e Tiziana Pisu; Lilli Pruna.

Per poter finanziare la fase successiva alle riprese, con l’obiettivo di garantire maggiore qualità al documentario, è stata organizzata una campagna di crowdfunding su una piattaforma on line specializzata, www.sponsume.com. Crowdfunding significa “finanziamento dalla folla”: questo tipo di iniziativa punta a sfruttare le potenzialità della rete per coinvolgere il numero più ampio possibile di contatti che possono contribuire alla realizzazione del progetto e diventarne parte, anche con piccole somme di denaro.

Le registe Carla e Sebastiana Etzo con alcuni dei protagonisti del Documentario LOST CITIZENS

Una sala del #Cine Teatro di Carbonia gremita in ogni ordine di posti, ha assistito venerdì 23 maggio alla prima visione assoluta del documentario #Lost Citizens.

Un vero successo, confermato dagli applausi, durati alcuni minuti, scattati spontanei al termine della proiezione e ripetuti all’indirizzo delle registe Sebastiana e Carla Etzo (presente in sala), e dell’autore della fotografia Vincenzo Rodi, chiamati insieme ad alcuni dei protagonisti del documentario ad intervenire e a rispondere alle domande di un pubblico attento e coinvolto emotivamente, prima della conclusione dell’evento.

Ottima l’organizzazione da parte della società Umanitaria di Carbonia e del comune di Carbonia. L’iniziativa era patrocinata dalle categorie dei chimici di Cgil e Cisl.

Al centro del film la crisi del lavoro nel Sulcis Iglesiente raccontata da padri e figli impegnati ogni giorno nella faticosa tutela dell’occupazione o nella ricerca di un posto che permetta loro un’esistenza dignitosa e “normale”. Ma il patto generazionale sembra lacerarsi, mentre una politica industriale miope fatica a trovare soluzioni a breve termine. In questo contesto, le lotte operaie e le proteste dei lavoratori, seppur sempre più frammentarie, sono percepite dai protagonisti come fondamentali per la difesa del diritto al lavoro.

Lost Citizens nasce da un’idea di Sebastiana Etzo, sarda trapiantata a Londra, animata dalla volontà di capire e raccontare quello che accade nel Sulcis Iglesiente: con il suo passato minerario questo territorio rappresenta la culla della più antica working class isolana, oggi considerato una delle province più povere d’Italia ma anche emblema dei cambiamenti del mercato del lavoro, della precarizzazione, delle conseguenze della delocalizzazione che generano un’incertezza lavorativa e il progressivo indebolimento dello stato sociale.

Del progetto fanno parte anche la giornalista Carla Etzo, co-regista, e il cineoperatore Vincenzo Rodi che si è occupato delle riprese e del montaggio. I lavori e le riprese del film sono iniziati nella seconda metà del 2012 con interviste a coppie di genitori e figli (operai, cassaintegrati, pensionati, giovani alla ricerca di occupazione). I principali protagonisti sono Antonello e Alessandro Pirotto; Silvestro e Gian Marco Mocci; Carlo e Michela Martinelli con Enea Concu; Enzo e Tiziana Pisu; Lilli Pruna.

Nella fotografia, le registe Carla e Sebastiana Etzo con due dei protagonisti del documentario.