28 March, 2024
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Lo scienziato spagnolo Josep Brugada ha eseguito tre interventi di ablazione cardiaca pediatrica su bambini affetti dalla sindrome di Wolff-Parkinson-White, nel reparto di cardiologia dell’Ospedale San Francesco di Nuoro, insieme all’equipe del reparto. Ai bambini, di età compresa tra i dieci e i tredici anni, è stata diagnosticata la patologia in seguito ad accertamenti suggeriti da episodi di aritmia. «Grazie allo studio, la ricerca e la cura delle malattie legate a morte improvvisa – ha detto l’assessore della Sanità, Luigi Arru – è stato costituito al San Francesco di Nuoro un centro di valenza nazionale, unico in Sardegna, diretto dal dottor Gavino Casu.»

«La sindrome è caratterizzata dalla presenza di un’anomala connessione elettrica tra atri e ventricoli, in grado di provocare una sorta di cortocircuito – ha spiegato Luigi Arru – che origina aritmie molto severe e il rischio di morte improvvisa. Essendo inefficace la terapia farmacologica nel controllo della malattia, i pazienti sono stati sottoposti ad ablazione trans catetere della connessione anomala, localizzata tra l’atrio e il ventricolo sinistro. L’operazione è stata risolutiva e i piccoli pazienti non devono sottoporsi ad alcuna terapia.» 

L’intervento è stato eseguito dal professor Josep Brugada, Direttore dell’Hospital Clinic di Barcellona e Responsabile della Sezione di Pediatria aritmie dell’Hospital Sant Joan de Deu e dall’equipe Cardiologica di Nuoro costituita dalla dottoressa Graziana Viola, dalla dottoressa Francesca Amadori e dal dottor Giovanni Motta, diretta dal dottor Gavino Casu. Durante l’intervento era presente anche il commissario della Asl 3 di Nuoro, Mario Palermo.

L’assessore Arru ha sottolineato che il professor Brugada è uno dei maggiori esperti mondiali di aritmie cardiache e di interventistica aritmologica. «Brugada collabora da tempo con la Cardiologia dell’Ospedale San Francesco di Nuoro – ha proseguito l’assessore – sede del centro di riferimento regionale per la morte improvvisa associata a canalopatie (www.morteimprovvisa sardegna.org) che si avvale, tra gli altri, dell’ attività dalla dottoressa Paola Berne, che per quasi dieci anni ha lavorato con il professor Brugada, e del genetista dottor Nicola Marziliano. Grazie alla collaborazione con Brugada è stato possibile risolvere in sede regionale un’importante problematica dell’età pediatrica che in passato obbligava a ricorrere a centri di eccellenza nazionale. Un enorme passo avanti per l’intera comunità cardiologica della Sardegna».

Nuoro 3 copia