6 May, 2024
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Giornata decisiva, domani a Roma, per la vertenza Alcoa: il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi incontra i vertici della Glencore, chiamati a dare una risposta alle proposte che verranno loro prospettate ufficialmente dal Governo per rilevare lo stabilimento di Portovesme. I lavoratori attendono a distanza l’esito del vertice, al quale è legato il loro futuro.

Ieri, nel corso dell’incontro tra il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il coordinatore del Piano Sulcis Tore Cherchi, i segretari dei metalmeccanici, la RSU Alcoa ed una rappresentanza dei delegati degli appalti, il governatore ha confermato che è quasi del tutto concluso l’iter varato da Governo e Regione e domani, giovedì 10 marzo, verrà consegnata alla Glencore la proposta energetica che risulta essere il più vicino possibile a quanto era previsto nel protocollo d’intesa del mese di novembre 2014. La Glencore sarà chiamata a dare una risposta. Dopo il pronunciamento della multinazionale, verrà convocato il tavolo delle parti sociali per conoscere l’esito della decisione.

«Francesco Pigliaru ha confermato la volontà del Governo nazionale di avere altre proposte da avanzare nel caso di risposta negativa da parte della Glencore, che tutti ci auguriamo non arrivi – scrivono in una nota le segreterie e i delegati FIOM, FIM, UILM e CUB -. Altro argomento affrontato nel corso dell’incontro, è l’emergenza derivante da coloro che sono privi di ammortizzatori sociali. Per questo argomento è stato chiesto al presidente Pigliaru di esercitare pressioni sull’assessorato del Lavoro, affinché affronti il problema con l’urgenza necessaria. A tal proposito, proseguono i rappresentanti sindacali – potremo dare una valutazione sull’intervento richiesto nel prossimo incontro fissato per lunedì 14 marzo all’assessorato del Lavoro. Le segreterie nazionali – concludono le segreterie e i delegati FIOM, FIM, UILM e CUB – stanno costantemente contattando il Governo, per far partire la convocazione che era prevista inizialmente per il 7 marzo 2016.»

Alcoa a Rioma 16 febbraio 2016 2

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Rifondazione Comunista interviene sul dramma dell’occupazione in Sardegna, sottolineando che sono stati realizzati pochi interventi di politiche attive costosi e inefficaci e che è necessario ricondurre le scelte a principi di etica e sobrietà.

«A fine dicembre – spiega il segretario regionale del PRC Giovannino Deriu – il presidente Pigliaru dichiarava “Creare lavoro è la cosa più importante. Il 2015 è stato l’anno della svolta, una svolta decisamente positiva. Nel 2016 dovremo fare ancora meglio” riferendosi, col suo solito fare propagandistico slegato dalla realtà, a dati sintetici su scala nazionale pubblicati dal Centro Studi Impresa Lavoro. Ancora oggi una gran confusione sui dati generata dai pasticci statistici del ministero del Lavoro con l’annuncio di agosto che annunciava 600mila nuove assunzioni a tempo indeterminato, poi dimezzate per errore statistico. La proliferazione disorientativa dei tre soggetti istituzionali (Istat, Ministero del Lavoro e Inps) che pubblicano i dati sul mercato del lavoro, genera confusione persino fra gli addetti ai lavori, e solo con future ricerche economotriche si stabiliranno i meriti relativi del jobsact e del contributo fiscale. Nell’attendere fiduciosi i dati veri da parte del Governo Renzi, certo è che la Sardegna continua a vivere una situazione drammatica con un tasso di disoccupazione del 18,6% e quella giovanile di oltre il 44% (ultimi dati annuali Istat pubblicati).

Tali dati sono drammatici nonostante gli interventi messi in campo dal governo nazionale e regionale, quali il Programma Garanzia Giovani, (54 milioni) la misura Flexicurity (circa 15,6 milioni) (tirocini e bonus occupazionali) rivolta ai fuoriusciti dagli ammortizzatori sociali (circa 4.000), il progetto Ico (6 milioni e 800mila) e l’ultimo progetto annunciato denominato Programma CRIS – Contratto di ricollocazione (circa 6 milioni), contemplato nel jobsact di Renzi ed anticipato dalla Regione Sardegna, rivolto a 2.700 lavoratori in mobilità in deroga.

Alcuni esempi di progetti che ci dimostrano che i soldi ci sono, ma sono utilizzati per attuare la solita politica dei bonus, degli incentivi, dei tirocini, della privatizzazione dei servizi, della formazione professionale che riproduce se stessa e che non produce lavoro vero. Progetti che umiliano e mortificano i lavoratori in mobilità in deroga che non percepiscono l’indennità da maggio 2014, ma che vengono ripetutamente orientati, formati e “profilati” da più soggetti pubblici e privati, senza prospettive concrete. A fronte, infatti di consulenti ed enti privati lautamente remunerati, eserciti di disoccupati sono vittime di continui progetti sperimentali di dubbia ricaduta. Giovani costretti ad emigrare – conclude Giovannino Deriu – e ultracinquantenni umiliati nella loro dignità di lavoratori e in continuo tirocinio formativo.»

Giovannino Deriu

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Palazzo della Regione 3 copia

La Giunta regionale, su proposta dall’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano d’intesa con l’assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale, Luigi Arru, ha approvato gli obiettivi generali e le priorità strategiche dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPAS). Gli indirizzi strategici prevedono che l’Agenzia concorra a garantire la sicurezza del territorio, la prevenzione e la gestione dei rischi e che contribuisca alla conoscenza dello stato dell’ambiente, alla valutazione e controllo delle fonti di pressione e alla salute pubblica.
Su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione Claudia Firino, la Giunta ha approvato definitivamente il piano di dimensionamento scolastico per l’anno 2016/2017. È previsto l’accorpamento dei Punti di erogazione del servizio (Pes) presenti nel comune di Sant’Antonio di Gallura (infanzia, primaria, e secondaria di primo grado) all’istituto “A. Compagnone” di Palau, e viene confermata l’attivazione di un corso a indirizzo musicale per l’istituto Comprensivo di Orosei. Confermata anche la richiesta dell’ITGC “Attilio Deffenu” di Olbia di istituire all’interno dell’indirizzo trasporti e logistica l’opzione “conduzione del mezzo navale” come indicazione per attivare la sede staccata dell’ITN di La Maddalena a Olbia. I corsi serali saranno declinati con vari indirizzi: all’IIS ITC “Beccaria” a Santadi e Villamassargia sarà attribuito lo sviluppo rurale, articolazione e commercializzazione dei prodotti del territorio; all’ISS “Garibaldi” de La Maddalena conduzione del mezzo navale e apparati marittimi; all’ITGC “Falcone – Borsellino” di Palau i corsi di amministrazione, finanza e marketing e costruzione; all’Ipia “Meucci” di Cagliari va, infine, l’indirizzo ottico e produzioni audiovisive. È stata inoltre approvata dalla Giunta la relazione annuale dell’esercizio finanziario 2014 delle Università isolane sul corretto utilizzo delle risorse, secondo quanto previsto dai parametri che normano i rapporti tra gli Atenei e la Regione.
E’ stata approvata definitivamente la delibera sulle linee guida delle cure primarie territoriali e l’accordo integrativo con i pediatri di libera scelta, che la Regione finanzia con un contributo pari a 2.841.181 euro ripartiti per alimentare fondi distinti aventi finalità, livello e modalità di erogazione differenti.
L’esecutivo, infine, ha nominato, come richiesto dall’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, il nuovo commissario del consorzio ZIR di Tempio. Si tratta di Marco Satta, 47 anni, laureato in economia e commercio, funzionario della Regione al servizio Demanio e Patrimonio e Autonomie Locali.

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Francesco Pigliaru 3077

Il presidente della Regione ieri a Oliena ha partecipato ad un convegno sui parchi della Sardegna Centrale, organizzato dalla Cisl insieme all’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano. All’iniziativa era presente anche l’assessore della Sanità Luigi Arru.

«Il punto centrale della nostra presenza qui oggi non è sposare questa o quell’altra causa, ma condividere, tutti insieme, un percorso di sviluppo che conduca a un benessere basato sulle capacità di fare, fondato sulle caratteristiche di questo territorio che dobbiamo portare a valore – ha detto il presidente della Regione -. E sviluppo, nella nostra concezione, significa essere autonomi, avere finalmente la capacità orgogliosa di uscire da una situazione in cui si è chiesto solo assistenzialismo. Ciò sarà possibile, innanzitutto, superando le contrapposizioni: da mesi ragioniamo con i territori, chiediamo proposte, ascoltiamo, scegliamo insieme a voi le scommesse fondamentali per crescere.» 

«Conosciamo bene il potenziale delle zone interne, solo gli sciocchi possono pensare di sottovalutarlo. E sul fronte delle risorse abbiamo già prenotato gli spazi per la programmazione territoriale, così da avere la copertura quando ci sarà l’accordo di programma – ha aggiunto il presidente Pigliaru -. Ma i soldi senza progetti servono a ben poco, e in molti casi alla fine non si riesce a spenderli. L’essenziale quindi è lavorare sulle idee e ciò vale anche per i Parchi, che sono il tema di questo incontro. Si tratta certamente di un’attrazione turistica importante, ma soprattutto di un enorme fattore potenziale di marketing territoriale. La Sardegna ha estremo bisogno di visibilità. I nostri prodotti, per conquistare mercati più ampi, devono essere conosciuti: offrire al mondo l’immagine di un ambiente straordinario significa creare un traino eccezionale. Ma nello stesso tempo è necessario mettere ordine nella nostra capacità di produrre, perché non si può promuovere un prodotto che poi, una volta conosciuto, non arriva a soddisfare la richiesta. Si tratta, anche in questo caso, di superare le contrapposizioni. La filiera si organizza se i produttori, radicati in un territorio di nota qualità ambientale, dialogano con imprese grandi e piccole capaci di arrivare ai mercati. Certo è che, a monte, per garantire speranza produttiva alle zone interne dobbiamo vincere la peste suina che da 38 anni tiene tutti in ostaggio. Lo sviluppo è fatto di tasselli che devono andare al giusto posto, e questo è un pezzo fondamentale anche dal punto di vista simbolico: è la battaglia della legalità che porta benessere, contro l’illegalità che blocca la crescita di un intero territorio.»

L’assessore Spano ha sottolineato che parlare di parchi con la comunità di riferimento significa rinsaldare i legami con il territorio: «Pensare alla sua gestione e a quella del patrimonio forestale quali fondamenti di sicurezza e garanzia di sviluppo. Siamo impegnati nella tutela per garantire che alle nuove generazioni sia tramandato l’immenso capitale naturale della Sardegna. All’estero esistono parchi dove le zone di sfruttamento e quelle di tutela integrale non confliggono tra loro. Praticare lo sviluppo sostenibile significa trovare forme di gestione che sappiano trovare l’equilibrio tra valorizzazione e tutela.»

Rinnovando la solidarietà al sindaco di Desulo e ricordando che la Regione è vicina a tutti gli amministratori locali, l’assessore Luigi Arru si è espresso sulla necessità di eradicare la peste suina africana in Sardegna, emergenza per contrastare la quale la Giunta Pigliaru sta impiegando enormi risorse, nella convinzione che dalla sconfitta della PSA dipendano anche molte delle possibilità di sviluppo dei territori dell’interno.

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Palazzo della Regione 2 copia

La Giunta regionale ha individuato le Unità operative alle quali assegnare un finanziamento dell’Aifa (l’Agenzia italiana del farmaco) per il controllo degli effetti di farmaci biologici innovativi. Le risorse andranno all’AOU di Cagliari (Unità Operative di Reumatologia, Medicina Interna, Patologie Osteomuscolari, Dermatologia, Gastroenterologia, Gastroenterologia e Patologie digestive), alla Asl 8 (Centro sclerosi multipla), alla Asl di Nuoro (U.O. di Neurologia e Stroke Unit), all’AO Brotzu (U.O. di Neurologia e Stroke Unit). Sempre in tema di farmaci, la Giunta ha approvato una delibera che dà mandato all’assessore di costituire la Commissione tecnica per l’assistenza farmaceutica. E’ stata definitivamente approvata la delibera che individua i criteri delle strutture che ospitano minori stranieri non accompagnati. La Giunta ha poi accolto la proposta di linee guida per la nomina, il rinnovo, la revoca e l’impiego delle Guardie Zoofile Regionali: opereranno gratuitamente, previa frequenza di un corso di formazione.

La Giunta ha delegato la provincia di Oristano per l’espletamento della procedura di vendita delle quote azionarie di proprietà della Regione e della Sfirs nella società di gestione dell’aeroporto di Oristano. La delibera approvata dall’Esecutivo è stata proposta dal Presidente d’intesa con l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana. La So.Ge.A.Or è in liquidazione, il capitale sociale è pari a 2,652 milioni di euro ed è partecipata dall’Amministrazione regionale al 3,36 per cento, dalla Sfirs allo 0,14, dalla provincia oristanese al 75,5, dal comune di Oristano al 11,97, nonché, al 2,54 per cento dal Consorzio industriale dello stesso territorio e al 6,29 dalla Aeronike di Cagliari. La dismissione della partecipazione regionale nella società aeroportuale è stata decisa dall’Esecutivo con la deliberazione 32/5 del 23 giugno 2015.

La Giunta, inoltre, su proposta dell’assessore Donatella Spano, ha stabilito di non sottoporre all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA) un centro commerciale a Cagliari in viale La Plaia per il riconoscimento come grande struttura di vendita, a condizione che siano rispettate e recepite le prescrizioni. L’Esecutivo ha inoltre escluso da ulteriore procedura di VIA, nel rispetto di una serie di prescrizioni, l’intervento per l’esecuzione di una perforazione spia per ricerca di acque termali nel sottosuolo, limitatamente alla realizzazione del pozzo esplorativo e alle attività di indagine previste.

Sono stati autorizzati su proposta dell’assessore Paolo Maninchedda gli esercizi provvisori di Enas e Area per il periodo fra il 1 marzo e il 30 aprile.

E’ stata approvata, come richiesto dall’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, l’esecutività di una variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2015 e pluriennale 2015-2017 dell’Agenzia LAORE.

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Gianmario Demuro 2

L’assessore regionale degli Affari generali, Gianmario Demuro, è intervenuto oggi alla riunione del coordinamento delle Regioni a Statuto Speciale della Conferenza delle Regioni che si è svolta a Roma, nella sede di rappresentanza della Sardegna. Era presente, tra gli altri, la Presidente del Friuli-Venezia-Giulia Debora Serracchiani.
«La Sardegna e le altre regioni a Statuto speciale e le province autonome – ha detto Gianmario Demuro – vanno avanti nel confronto sulle regole comuni per la revisione dello Statuto, d’intesa con lo Stato, e sulle norme di attuazione alla luce della riforma costituzionale in corso.»
Gianmario Demuro, nel ruolo di coordinatore del gruppo tecnico (che svolge su delega del presidente Francesco Pigliaru), dovrà prendere contatto con Gianfranco Ganau, responsabile delle assemblee delle Regioni a Statuto speciale e delle Provincie autonome di Trento e Bolzano, per avviare iniziative comuni.
Il coordinamento alla fine del prossimo mese di marzo, incontrerà il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Enrico Costa, per fare il punto sul lavoro svolto.
L’assessore Demuro ha inoltre partecipato, a Roma, all’incontro con il ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione Marianna Madia, previsto nell’ambito della seduta straordinaria della Conferenza delle Regioni.
Al centro del confronto c’era la valutazione dei provvedimenti attuativi della legge 124 del 2015 (riforma della pubblica amministrazione) approvati, in via preliminare, dal Governo lo scorso 20 gennaio.
«Anche su questo fronte – ha conlcuso l’assessore Demuro – si è registrata una piena convergenza sulla necessità di favorire il processo di semplificazione delle pubbliche amministrazioni e conseguentemente venire incontro alle esigenze dei cittadini.»

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Il consigliere regionale Alessandro Unali è il primo firmatario dell’interpellanza depositata oggi sull’Avviso esplorativo per l’acquisizione di manifestazioni d’interesse per l’assunzione di 14 figure professionali tramite somministrazione di lavoro temporaneo presso l’Agenzia Regionale per il Lavoro. L’on. Unali interpella il presidente della Giunta, Francesco Pigliaru, e l’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, per sapere se sia stata effettuata una puntuale verifica sulle 800 professionalità a disposizione del sistema dei servizi per il lavoro regionale, e se non non sia opportuno l’impiego dei lavoratori di ruolo delle Province e dei lavoratori precari attualmente operanti presso i CSL e CESIL.

«Ci chiediamo come sia possibile – sottolinea Alessandro Unali – non ricorrere alle 800 professionalità che hanno maturato pluriennale esperienza nei servizi per il lavoro presso le Province e i Comuni e si ricorra invece al reclutamento di personale esterno con inadeguate forme di selezione.»

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Conservatorio di Cagliari 35 copia

Il CLab-Unica come innovativo motore di sviluppo che coniuga idee, talento e competenze degli studenti dell’Università di Cagliari. Centoventi giovani con percorsi formativi differenti, otto start up in finale, premi per 80mila euro da venti aziende, centri di ricerca ed enti. Un trampolino che ha lanciato Yenetics (test innovativo non invasivo per le cento malattie genetiche più diffuse al mondo. Il mercato dei test prenatali non invasivi cresce del 19.8 per cento annuo), BXTAR (sistema integrato di luce posteriore smart pensata per sicurezza e stile del ciclista urbano) e BautifulBox (risolve il problema dei padroni che devono lasciare il cane in casa da solo. Console con webcam programmabile da smartphone). L’evento, finanziato dall’intervento Innova.Re, e con testimonial il campione di ciclismo Fabio Aru, ha ospitato anche riflessioni legate all’attuale contesto universitario.

Il tweet di Mattia Corbetta (Mise, ministero sviluppo economico) è lusinghiero: «Vi seguiamo con grande apprezzamento. State facendo vera impresa, congratulazioni al team». Anche da Lorenzo Micheli (Miur, ministero istruzione università e ricerca) parole pregiate: «Il CLab di Cagliari non è più sperimentazione ma un progetto identitario e strategico. Il ministero sosterrà i Contamination Lab perché le buone pratiche vanno diffuse». Per Augusto Coppola (Innovaction Lab) «il CLab di Cagliari è il top in Italia perché in ogni ruolo c’è la persona giusta».

«A dispetto degli indicatori penalizzanti, con il CLab si ha conferma che l’ateneo è vivo, produce ricerca di eccellenza e – segnala Maria Del Zompo, rettore dell’Università di Cagliari – sa farne occasione di innovazione tecnologica e sviluppo per il territorio. Con conseguenti ricadute occupazionali per i nostri giovani». Per Annalisa Bonfiglio, pro rettore Innovazione, «il ComunicationLab è una delle iniziative che mettiamo in campo per fare in modo che il patrimonio di ricerca e conoscenza sia utile per imprese e collettività». Maria Chiara di Guardo, direttore scientifico CLab: «ComunicationLab cresce perché tutti gli interpreti guardano nella stessa direzione».

«Il Sud senza Università non va da nessuna parte. Ma l’Italia non va da nessuna parte senza il Sud». Francesco Pigliaru taglia corto: «Sono sempre di più le ragazze e i ragazzi che vogliono scommettere sull’impresa innovativa e il nostro ruolo è creare un clima che favorisca e accompagni questa scommessa. CLAb-Unica è un successo, diamo continuità a ciò che funziona. L’Università? Ha un ruolo essenziale nello sviluppo».

Il presidente della Giunta regionale accelera: «Faccio i complimenti a chi ha creduto nell’iniziativa, diventata centrale nell’ecosistema generale innovativo della nostra regione. Sono fondi europei spesi benissimo. Una scelta che confermiamo per il 2014-2020, va definanziato ciò che non funziona e data continuità a ciò che funziona». A ruota il riferimento ai parametri del Miur per il calcolo dei finanziamenti,  una mazzata per gli Atenei del Mezzogiorno. «Sono un presidente di regione che si vanta di avere un rapporto di grande lealtà con questo governo nazionale, in cui abbiamo fiducia. Ma una politica di centro sinistra investe dove ci sono più problemi, per garantire pari opportunità a tutti, guardando non la bontà assoluta dei dati bensì la loro variazione virtuosa, cioè la capacità di migliorare la situazione esistente. Se qualche burocrate ministeriale ha inventato meccanismi sbagliati, poi non sufficientemente controllati – sottolinea Francesco Pigliaru – è giusto che alziamo prima la mano e poi la voce per dire che non va bene e chiedere di rimediare». E ancora. «Un ateneo va valutato non per la bontà assoluta dei dati bensì per la loro variazione virtuosa, cioè la capacità di migliorare la situazione esistente. Ciò a maggior ragione quando si fa riferimento a una regione come la nostra, con un tasso di dispersione scolastica altissimo e che si spinge sino all’Università. Si aggiunga il fattore geografico: le università insulari fanno maggior fatica ad attrarre studenti da altre regioni, rischiando per questo penalizzazioni». Sul tema, il Governatore ha ribadito una posizione ben delineata: «Si cresce tutti insieme e si garantisce parità di diritti solo se si investe dove ci sono più problemi. Così invece rischiamo che tutto venga concentrato sulle Università del nord Italia. Dobbiamo essere messi nelle condizioni di aggredire lo svantaggio e superarlo. L’impressione è che, da un punto di vista politico, ci troviamo davanti a una non-scelta e che la macchina stia andando avanti senza un vero controllo. Questi parametri, per noi del tutto svantaggiosi, vanno infatti nella direzione contraria rispetto al lavoro che stiamo portando avanti con il governo e che riguarda il grande investimento sul Mezzogiorno. Questa è una zona d’ombra che dobbiamo dissipare facendoci sentire e portando ipotesi alternative».

Infine, il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda: «Il Clab mi piace: molte delle idee giunte in finale riguardano i problemi della vita quotidiana delle persone». Posizioni che hanno colto il pieno apprezzamento della comunità accademica con in prima fila la professoressa Maria Del Zompo.

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Firma del Piano Sulcis 2 copia

Il Piano Sulcis è uno strumento, non la soluzione. Prendiamo atto che, seppur molto lentamente, per il presidente della Regione Francesco Pigliaru i progetti contenuti nel Piano si stanno attuando (sarebbe tuttavia bene attendere il giudizio dei cittadini, prima di rallegrarsi), ma dobbiamo andare oltre, cercando risorse da investire in nuove strategie. Non possiamo accontentarci di bonifiche (il minimo per un territorio consacrato per anni all’industria e poi abbandonato al suo destino, e peraltro ancora ferme) e infrastrutture, che ci spettano di diritto e non sono una gentile concessione dei governi regionale e nazionale, giacché i nostri collegamenti sono da terzo mondo. Il Piano Sulcis non ha fatto altro che mettere a sistema risorse che erano già del Sulcis. Nessun regalo, insomma, né un premio, bensì qualcosa di scontato. È forse necessaria una norma speciale per accelerare le procedure? Bene, la si faccia ma si abbia il coraggio di guardare avanti, superando l’impostazione che ci ha portato al Piano. Lavoriamo per normalizzare la situazione, creando quelle condizioni in cui fare impresa nel Sulcis non sia un azzardo bensì un’opportunità. È vero che i cantieri (tra bonifiche e infrastrutture) sono determinanti per un primo passo verso il rilancio, ma dobbiamo proiettarci in direzione di una nuova programmazione che non può essere fatta solo con le risorse. È necessario cambiare il sistema, stravolgendolo dalle basi. E i temi chiave, intimamente legati tra loro, sono: semplificazione e nuova pianificazione urbanistica dedicata al territorio; cultura; fiscalità di vantaggio non più a tempo; valorizzazione dell’agricoltura.

Quanto al primo punto, guardiamo a una grande partita aperta sull’urbanistica e sull’edilizia, che in qualche modo faccia convergere su una soluzione unica per il Sulcis Iglesiente. Non, tuttavia, una grande deroga per il territorio in merito a PPR e Legge urbanistica regionale, sebbene nei lavori di preparazione del Piano, Pigliaru e Paci avessero addirittura avanzato l’ipotesi di venire meno al Piano Paesaggistico Regionale. Parliamo invece di poter discutere le regole dell’edilizia e dell’urbanistica per proiettarci verso il “dopo Piano Sulcis”, con lo scopo di attrarre risorse private e non più (finalmente) soltanto pubbliche.

Seconda questione: investire nella cultura creando una grande cittadella dell’archeologia nel triangolo Sant’Antioco, Sirai, Parco Geominerario, per la ricerca e la ricettività: fare sistema per dare vita a un altro soggetto votato alla ripartenza.

Fiscalità di vantaggio: non più uno strumento concepito a tempo, ma duraturo. Così come è oggi, infatti, non è sufficiente: la fiscalità va resa strutturale. Come? È necessario che il gettito ottenuto dalla Regione per la compensazione della fiscalità delle imprese del Sulcis, venga utilizzato per creare un fondo rotativo che dia continuità nel tempo. Anche perché questi erano i patti a suo tempo sottoscritti. E, vista la dimensione delle nostre imprese (soprattutto autoimprenditorialità), si deve consentire anche al titolare dell’azienda di poter compensare la propria fiscalità.

Infine, la questione agricoltura. Si lavori per raddoppiare la superficie infrastrutturata delle campagne: ciò vuol dire portare l’acqua nella zona di Perdaxius, Sant’Anna arresi, Narcao. Insomma, là dove oggi l’acqua non arriva e dove fare agricoltura, a prezzi di mercato, è praticamente impossibile.

Per questa nuova fase la spinta deve venire dai cittadini. Passiamo a un’altra era, dando al Sulcis Iglesiente l’opportunità di camminare con le proprie gambe senza dover ricorrere alla stampella dell’aiuto pubblico. Il nostro territorio deve diventare un nuovo modello Salento. Ma per fare questo dobbiamo superare la mentalità “Piano Sulcis”.

Ignazio Locci

Consigliere regionale Forza Italia Sardegna

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Palazzo della Regione 3 copia

La Giunta regionale, su proposta del presidente Francesco Pigliaru, ha approvato l’aggiornamento del piano triennale per la prevenzione della corruzione relativo al periodo 2016-2018. Le azioni prioritarie sono state individuate attraverso l’analisi del contesto socio-economico della Sardegna caratterizzato da una crisi persistente, da significativi segnali di disagio sociale e dalla presenza di fenomeni corruttivi che investono le pubbliche amministrazioni della Sardegna.
Una delle principali novità del Piano, elaborato dalla responsabile per la trasparenza e la prevenzione della corruzione, Michela Melis, con il coinvolgimento degli altri dirigenti, è lo stretto collegamento tra le misure di prevenzione della corruzione e gli obiettivi organizzativi e individuali assegnati agli uffici e ai loro responsabili.
Nel documento vengono messi in evidenza i progetti intrapresi per diffondere il principio dell’integrità sia all’interno dell’amministrazione che nel territorio regionale anche a seguito della sottoscrizione del Protocollo tra Regione, Anci Sardegna e Trasparency International Italia. I Patti di Integrità, attualmente applicati in modo diffuso, sono un esempio significativo degli strumenti di prevenzione utilizzati dalla Regione sia per le procedure di acquisizione di beni, servizi e forniture, che per gli affidamenti di lavori direttamente gestiti dall’amministrazione o dagli enti locali beneficiari di fondi assegnati dalla stessa Regione. Ha un grande valore, ai fini della trasparenza e della prevenzione dei fenomeni corruttivi, anche l’azione della Centrale regionale di Committenza che si occupa delle procedure di gara al di sopra della soglia comunitaria e mette a disposizione della Regione e degli enti locali una piattaforma per la gestione delle procedure di gara per importi inferiori alla stessa soglia.