29 March, 2024
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Le Mma sono uno sport per donne guerriere e ieri sera, al Fight club championship, Michela Demontis e Micol di Segni lo hanno dimostrato. La giovane campionessa sassarese, fresca di passaggio dalla Muay thai alle arti marziali miste, ha conquistato la vittoria nel suo match di esordio nel mondo delle Mma professionistiche. Il talento italiano delle Mma, invece, ha inanellato la sua sesta vittoria nell’incontro che l’ha vista contrapposta alla ucraina Olena Bila.

È stato un successo l’evento che sabato 9 giugno ha visto disputare all’interno della gabbia, allestita al Tarantini Fight club center di via Venezia, ben dodici incontri tra Mma, Muay thai, grappling Kick boxing e Shooto.

Michela Demontis è entrata nella gabbia carica per affrontare, sulla distanza dei tre round da cinque minuti, Sarah Chalisa, giovane olandese del team Meola e anche lei al suo esordio. All’atleta allenata da Angelo Tarantini è bastato il primo round per prendere le misure dell’avversaria, partita anche lei molto forte. Poco prima della sirena di chiusura, Demontis dopo un bellissimo takedown, in mount position ha vinto per Tko via ground and pound.

Quasi una fotocopia il match della Di Segni che ha dimostrato la sua determinazione e caparbietà. La romana ha dominato in posizione in piedi e la sua grinta le ha permesso di chiudere l’incontro al primo round con un “arm lock”, dopo aver atterrato l’avversaria. L’atleta allenata da Lorenzo Borgomeo porta così la sua seria a 6 a 1, confermandosi tra le migliori atlete europee nella categoria 52 kg.

Tanto spettacolo anche nel match di Mma targato Immaf che ha visto protagonista Gabriele Pagano (team Tarantini) contrapposto a Diego Deiana (Fight Nuoro Academy). Tre round di fuoco, in cui il sassarese, con la tecnica della lotta a terra, si è imposto ai punti sul barbaricino. Più sfortunato Giovanni Mulas (team Tarantini) che, nel secondo match Mma Immaf, si è dovuto arrendere al primo round al cagliaritano Matteo Devid Perra (Nuova Uniao).

Ricco e interessante l’under card che ha visto aprire la serie degli incontri con un match di Mma safe fight. A entrare in gabbia i due giovanissimi Marco Campana della Nur mma di Porto Torres e Matteo Chessa del team Tarantini. Sulla distanza delle tre riprese da due minuti i due non hanno lesinato colpi. Dopo il gong finale i giudici hanno decretato la chiusura in parità.

Non ha tradito le attese l’incontro di Shooto boxing, larte marziale giapponese nata egli anni Ottanta. Sul filo della chiusura del primo round Diego Deiana (Fight Nuoro Academy) si è aggiudicato il match per sottomissione su Fabrizio Anedda (Kombat group Macomer).

Grande spettacolo nei quattro match di grappling, lotta con sottomissioni e senza percussioni, tutti sulla distanza di un round della durata di cinque minuti. Il cancello della gabbia si è aperto prima per Michele Pittalis (Mad dog’s Cagliari) che ai punti si è imposto su Daniele Porta (Kimura Academy). È stata quindi la volta di Claudio Lubrano (Nuova Uniao di Cagliari) che si è imposto ai punti su Daniele Luzzu (Kimura Academy Sassari). E sempre Luzzu ha dovuto arrendersi nel secondo match ad Antonio Marongiu (Mad dog’s). Ha portato a casa un importante risultato anche Andrea Sanna (Fight Nuoro Academy) che si è imposto ai punti sul cagliaritano Samuele Lilliu (Mad dog’s).

Spettacolo anche nel match di Muay thai, in cui Joseph Montisci (Kombat group Macomer) si è imposto ai punti su Carlo Isoni (Spartan team Pattada), e nell’incontro di Kick boxing che ha visto vincere Martina Rindi (Kimura Academy Sassari) sulla oristanese Sara Salis (Cerbero Gym).