25 April, 2024
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Francesco Sanna 1 copia

Francesco Sanna (PD), componente della commissione Affari Costituzionali della Camera dei deputati e della Bicamerale Regioni, è stato eletto presidente della commissione Stato-Regione per l’attuazione dello Statuto Speciale della Sardegna.

La commissione è stata insediata oggi a Roma, in una seduta aperta dagli interventi del ministro delle Regioni Maria Carmela Lanzetta e dall’assessore regionale delle Riforme, Gianmario Demuro.

Assumendo la presidenza, Francesco Sanna ha proposto alla Commissione di definire un programma di lavoro che affronti in tempi brevi i dossier arretrati e rilanci il metodo della concertazione tra lo Stato e la Regione su tutte le materie di rilevanza statutaria e sulla presenza e l’organizzazione dello Stato in Sardegna.

Consiglio regionale 1 copia

La promessa fatta dal Governo Renzi sul superamento del Patto di stabilità già dal 2015, ha scatenato l’euforia nella classe politica sarda! Da ieri pomeriggio si susseguono i commenti entusiastici all’esito del primo incontro del tavolo politico svoltosi a Palazzo Chigi sulle questioni relative alla situazione finanziaria della regione Sardegna, con particolare riferimento ai limiti imposti dal #Patto di stabilità, che sulla base del comunicato stampa ufficiale, appare incomprensibile e per taluni versi incredibile!

Il comunicato stampa di Palazzo Chigi, già pubblicato ieri sera, recita testualmente:

«Presenti il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, il ministro dell’Economia, Pietro Carlo Padoan, il ministro per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, e il presidente della regione Sardegna, Francesco Pigliaru.

«Il governo e la regione Sardegna hanno concordato di:

• avviare un percorso per superare l’attuale impianto di regole che consenta di giungere già nel 2015 al sistema di pareggio di bilancio, che rappresenta la soluzione strutturale al problema della regione Sardegna, all’interno di un progetto più ampio che riguardi tutte le regioni a statuto speciale;

• accordare in ragione della specificità della regione Sardegna, così come definito dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 118 del 2012, e nelle more della transizione verso il nuovo regime di pareggio di bilancio un adeguato ampliamento dello spazio finanziario per il 2014 che verrà definito, in armonia con gli obiettivi di finanza pubblica, entro 10 giorni.»

I termini sono chiari: il governo e la regione Sardegna hanno concordato di «avviare un percorso per superare il Patto di stabilità» e, stando a quanto riporta il comunicato stampa di Palazzo Chigi, non c’è nessun atto che certifichi l’avvenuta cancellazione dal 2015 dei vincoli imposti dal Patto di stabilità, come emerge chiaramente anche dalle dichiarazioni fatte dal presidente Francesco Pigliaru.

«Il risultato importante dell’incontro di oggi – ha commentato il presidente Francesco Pigliaru al termine della riunione – è l’impegno che il Governo ha preso nei confronti della regione Sardegna di cancellare definitivamente, a partire dal 2015, l’assurdo vincolo del patto di stabilità che ha sinora impedito di utilizzare tutte le nostre entrate. Dal 2015, infatti, tutte le nostre entrate potranno essere totalmente usate per finanziare le politiche di sviluppo dei nostri territori. L’adozione della regola del pareggio di bilancio definisce finalmente un quadro di buon senso che ci attribuisce piena responsabilità nella gestione efficiente delle nostre risorse – ha concluso il presidente Pigliaru – e che ci incentiva ad utilizzarle con la massima attenzione».

Palazzo della Regione 1 copia

Si è tenuto questa mattina a palazzo Chigi il primo incontro del tavolo politico sulle questioni relative alla situazione finanziaria della regione Sardegna, con particolare riferimento ai limiti imposti dal #Patto di stabilità. Presenti il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, il ministro dell’Economia, Pietro Carlo Padoan, il ministro per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, e il presidente della regione Sardegna, Francesco Pigliaru.

«Il governo e la regione Sardegna – si legge nella nota stampa diffusa da Palazzo Chigi -, hanno concordato di:

• avviare un percorso per superare l’attuale impianto di regole che consenta di giungere già nel 2015 al sistema di pareggio di bilancio, che rappresenta la soluzione strutturale al problema della regione Sardegna, all’interno di un progetto più ampio che riguardi tutte le regioni a statuto speciale;

• accordare in ragione della specificità della regione Sardegna, così come definito dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 118 del 2012, e nelle more della transizione verso il nuovo regime di pareggio di bilancio un adeguato ampliamento dello spazio finanziario per il 2014 che verrà definito, in armonia con gli obiettivi di finanza pubblica, entro 10 giorni.»

Al termine della riunione, il presidente Francesco Pigliaru ha commentato: «Il risultato importante dell’incontro di oggi è l’impegno che il Governo ha preso nei confronti della regione Sardegna di cancellare definitivamente, a partire dal 2015, l’assurdo vincolo del patto di stabilità che ha sinora impedito di utilizzare tutte le nostre entrate. Dal 2015, infatti, tutte le nostre entrate potranno essere totalmente usate per finanziare le politiche di sviluppo dei nostri territori. L’adozione della regola del pareggio di bilancio definisce finalmente un quadro di buon senso che ci attribuisce piena responsabilità nella gestione efficiente delle nostre risorse – ha concluso il presidente Pigliaru – e che ci incentiva ad utilizzarle con la massima attenzione».

La notizia giunta da Roma è stata accolta entusiasticamente dal capogruppo del PD Pietro Cocco.

«Siamo la prima Regione in Italia – ha commentato Pietro Cocco – che grazie al lavoro svolto dalla Giunta Pigliaru in sinergia col Governo Renzi, è riuscita ad ottenere il risultato straordinario di portare la Sardegna dal 2015 fuori dai vincoli del patto di stabilità. Ci viene restituita una maggiore autonomia di azione che ci consentirà di rilanciare le politiche sociali e di risanamento della nostra isola.»

«Per il 2014 – ha aggiunto Pietro Cocco – la Giunta ha chiesto l’utilizzo di 1 miliardo e 200 milioni (per i quali il Governo ha chiesto 10 giorni di tempo), che potranno tradursi nella possibilità per la Regione di trasferire ai  Comuni della Sardegna risorse importanti  per i propri bilanci.»

Dalle parole di Pietro Cocco e dallo stesso titolo della nota stampa con la quale la Giunta regionale ha annunciato l’esito della riunione di questa mattina («Patto di stabilità, via il vincolo dal 2015, entro 10 giorni nuovo tetto per il 2014»), parrebbe ormai certa la cancellazione del Patto di stabilità a partire dal 2015 ma, in realtà, purtroppo, così non è, perché questa mattina a Roma con il Governo, la regione Sardegna, come riporta correttamente la nota stampa diffusa da Palazzo Chigi, ha concordato di avviare un percorso per arrivare a quel risultato già nel 2015., ma dai buoni propositi al traguardo finale, c’è ancora della strada da fare.

Si è tenuto questa mattina a palazzo Chigi il primo incontro del tavolo politico sulle questioni relative alla situazione finanziaria della regione Sardegna, con particolare riferimento ai limiti imposti dal patto di Stabilità. Presenti il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, il ministro dell’Economia, Pietro Carlo Padoan, il ministro per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, e il presidente della regione Sardegna, Francesco Pigliaru.

«Il governo e la regione Sardegna – si legge in una nota stampa diffusa da Palazzo Chigi -, hanno concordato di:

• avviare un percorso per superare l’attuale impianto di regole che consenta di giungere già nel 2015 al sistema di pareggio di bilancio, che rappresenta la soluzione strutturale al problema della regione Sardegna, all’interno di un progetto più ampio che riguardi tutte le regioni a statuto speciale;

• accordare in ragione della specificità della regione Sardegna, così come definito dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 118 del 2012, e nelle more della transizione verso il nuovo regime di pareggio di bilancio un adeguato ampliamento dello spazio finanziario per il 2014 che verrà definito, in armonia con gli obiettivi di finanza pubblica, entro 10 giorni.»