7 May, 2024
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Il Governo e la Regione Sardegna hanno diffuso in serata note stampa ufficiali sull’esito dell’incontro svoltosi oggi al Mise sul futuro dello stabilimento Alcoa di Portovesme.

«Il Governo, nel corso di un incontro che si è tenuto oggi nella sede del ministero dello Sviluppo economico – si legge nella nota stampa del Mise -, ha informato i sindacati sulla situazione ALCOA ed ha in particolare evidenziato i seguenti punti:

  1. GLENCORE non ha risposto alla lettera inviata dal Ministro Calenda all’Amministratore delegato della società sulle condizioni di una eventuale acquisizione dell’impianto ALCOA di Portovesme;
  2. Il Ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha firmato oggi il riconoscimento dello status di area di crisi complessa per il territorio del Sulcis;
  3. Il Governo ha formulato ad ALCOA una proposta per evitare lo smantellamento  immediato dell’impianto. A fronte dell’impegno di ALCOA a garantire un congruo periodo di tempo ulteriore per cercare un nuovo acquirente, il Governo assume i seguenti impegni:

a) nel caso di cessione dell’impianto ad un investitore, verrà utilizzata INVITALIA in funzione di “filtro” (come espressamente richiesto da ALCOA per evitare di mantenere delle responsabilità nel caso in cui l’investimento del nuovo soggetto non fosse coronato da successo). Vi sarebbe, in tal caso, un passaggio contrattuale contestuale  da ALCOA a INVITALIA e da INVITALIA al nuovo investitore;

b) nel caso in cui al termine del periodo concordato non si manifestasse alcun interessamento concreto, ALCOA potrà cedere l’impianto ad INVITALIA che espleterà la procedura di smantellamento, previo riconoscimento da parte di ALCOA delle somme necessarie ad adempiere a questa operazione;

In nessun caso, neanche per un periodo transitorio, INVITALIA potrà ammodernare, avviare o gestire  l’impianto di Portovesme se non per le attività di smantellamento. Rimangono, inoltre, immutati gli obblighi di ALCOA relativamente alle bonifiche ed al risanamento ambientale.
ALCOA si è riservata di analizzare la proposta e di rispondere nel più breve tempo possibile.

Un nuovo incontro convocato dal Governo è previsto entro la fine del mese.»

«Il Governo ha fatto un passo importante. Aver posto le basi per scongiurare lo smantellamento degli impianti di Portovesme da parte di Alcoa ci consente di proseguire nel lavoro iniziato due anni e mezzo fa, cioè tenere aperta la prospettiva di ripresa dello stabilimento. La complessa trattativa portata avanti con Glencore ci ha permesso di determinare uno scenario tale da rendere lo smelter di Portovesme interessante per altri investitori, avendo raggiunto condizioni che aumentano la speranza di vendita.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, al termine dell’incontro di oggi, convocato dal ministro Carlo Calenda nella sede del ministero per lo Sviluppo economico, per discutere del futuro di Alcoa. Nel corso dell’incontro, al quale erano presenti anche l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras e il sottosegretario Teresa Bellanova, il rappresentante del Governo ha illustrato le iniziative adottate dal Mise per verificare l’interessamento di possibili investitori disposti ad acquisire lo smelter di Portovesme e per evitare che Alcoa proceda con lo smantellamento degli impianti annunciato nelle scorse settimane. Il Governo ha chiesto la disponibilità a poter far svolgere immediatamente il processo di due diligence e nelle prossime settimane Alcoa risponderà proponendo un’ipotesi di accordo da siglare entro l’1 novembre.

Il presidente Pigliaru ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dal ministro Calenda e dal Mise, che ha dato prova di «grande capacità nel gestire una situazione difficile. Abbiamo lavorato insieme, in stretta sinergia, per arrivare sin qui e su questa partita, come ha ricordato lo stesso Ministro, occorre fare squadra perché l’obiettivo di tutti è far ripartire lo smelter e contemporaneamente mettere in sicurezza i lavoratori che stanno per perdere gli ammortizzatori sociali».

Su questo fronte, la firma dell’importante provvedimento sull’area di crisi complessa consentirà di avere a disposizione gli strumenti per garantire una prima copertura, il cui rapporto con l’effettivo fabbisogno sarà oggetto di valutazione nei prossimi giorni. Il presidente Pigliaru, infine, riferendosi ai disagi espressi dai lavoratori per le misure di sicurezza adottate nei loro confronti durante la manifestazione davanti al MISE ha detto che «il diritto a manifestare è sacrosanto e dev’essere garantito e rispettato».

Attendati Alcoa 2

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Centrale Grazia Deledda Enel 83 copia

Il Piano Energetico Ambientale Regionale, approvato definitivamente lo scorso 2 agosto, sta già producendo i primi effetti e sono numerose le azioni portate avanti con l’obiettivo di ottimizzare il sistema energetico sardo. Per questo motivo c’è necessità di aggiornare e definire meglio il modello di Governance che deve assicurare sia l’attuazione sia il monitoraggio del Piano stesso.

La delibera approvata oggi, su proposta dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, va in questa direzione. Il fulcro del modello di procedure per la gestione del Piano è la Cabina di regia regionale composta dai dirigenti dei diversi soggetti coinvolti nell’attuazione del PEARS (assessorati dell’Industria, Ambiente, Enti Locali, Lavori Pubblici, Agricoltura, Trasporti, Centro Regionale di Programmazione, Sardegna Ricerche, ARPAS e servizio Statistica Regionale della Presidenza). A supporto della Cabina di Regia opereranno il Gruppo di lavoro per il monitoraggio del Piano, costituito all’interno dell’assessorato dell’Industria, e la Conferenza regionale per l’energia, di cui fanno parte, oltre alla Presidenza e agli assessori competenti, anche rappresentanti di: Mise, CAL, Università, associazioni di categoria, sindacati, associazioni ambientaliste e ordini professional

«Aver realizzato e messo in moto, per la prima volta in Sardegna, un vero Piano strategico nel settore dell’energia ci impone un controllo severo e puntuale su tutte le azioni che abbiamo disegnato da qui fino al 2030 – ha detto l’assessore Maria Grazia Piras -. Dobbiamo far sì che le scelte in tema di politica energetica siano coerenti con il Piano. E, al tempo stesso, dobbiamo essere in grado di equilibrare le nostre strategie in accordo con l’evoluzione delle norme comunitarie e nazionali.»

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Nel mese di agosto l’assessore regionale dell’Industria Maria Grazia Piras ha annunciato che entro la fine del 2018 il gas Metano arriverà nelle case dei sardi. Dopo anni di discussioni dei vari governi regionali che si sono succeduti sulle modalità di approvvigionamento della suddetta fonte energetica, l’attuale esecutivo guidato dal presidente Francesco Pigliaru ha scelto la formula dei depositi costieri come la più immediata e conveniente per colmare il gap storico che annovera la Regione Sardegna come l’unica in Italia (e forse in Europa) a non poter usufruire di questa importante risorsa con tutto ciò che ne consegue in termini di mancata competitività delle aziende ed eccessiva spesa nelle bollette energetiche per i privati.

L’infrastrutturazione prevederà un investimento di 228 milioni di euro per la costruzione di 38 depositi di stoccaggio (3 già costruiti e in procinto di essere inaugurati) e di 578 milioni di euro per la costruzione della dorsale di approvvigionamento in tutta l’isola.

Un importante investimento, quindi, che oltre a colmare lo storico gap sopracitato, permetterà per alcuni anni l’occupazione nelle operazioni di realizzazione di un numero rilevante di lavoratori metalmeccanici: tubisti, saldatori, carpentieri, meccanici e manutentori saranno solo alcune delle figure professionali più importanti richieste per la costruzione delle infrastrutture.

Il forte auspicio da molti condiviso (e la conseguente istanza rivolta a coloro che istituzionalmente e imprenditorialmente governeranno i processi di realizzazione delle infrastrutture), è quello che i lavoratori ad essere collocati all’interno delle aziende che si aggiudicheranno nei prossimi mesi gli appalti, siano i metalmeccanici del Sulcis Iglesiente e di altre realtà industriali della Sardegna fuoriusciti dai cicli produttivi.

Tali lavoratori, già ampiamente professionalizzati ed esperti nel settore metalmeccanico, garantirebbero le indispensabili competenze per svolgere nel migliore dei modi le significative e delicate lavorazioni.

Peraltro, in attesa della risoluzione positiva delle svariate vertenze industriali sarde, questa opportunità lavorativa garantirebbe una soluzione ponte per tutti coloro che espulsi da anni dai cicli produttivi, hanno perso o stanno per perdere ogni capacità di sostentamento economico per se stessi e per le proprie famiglie. E da un’altra prospettiva permetterebbe anche di mantenere inalterato nella nostra isola quel grande capitale umano di professionalità del mondo metalmeccanico che altrimenti, progressivamente, si disperderà nel percorso obbligato dell’emigrazione forzata in Italia e all’estero per tanti lavoratori senza più alternativa.

A tale proposito, l’assessorato regionale del Lavoro di concerto con quello dell’Industria e la neonata ANPAL (nuova Agenzia per il Lavoro), potrebbero instaurare una cabina di regia apposita (o anche utilizzare quelle esistenti come nel caso del Piano Sulcis) nella quale identificare e verificare tutte le professionalità dei lavoratori in oggetto fornendo inoltre gli strumenti di “politiche attive per il lavoro” (sgravi e incentivi per la ricollocazione) atti a rendere conveniente una loro eventuale assunzione alle aziende che materialmente si aggiudicheranno i lavori.

Manolo Mureddu

Rappresentante sindacale Fsm-Cisl Portovesme

Manolo Mureddu 2 copia

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Francesco Pigliaru 1 copia

La metanizzazione dell’isola è uno dei punti più qualificanti del Patto per la Sardegna firmato con il Governo. La realizzazione delle opere contribuirà allo sviluppo economico della Sardegna e garantirà risparmi in termini di costi dell’energia sia per le imprese che per i cittadini. Lo hanno sottolineato oggi in conferenza stampa il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras. Le risorse complessive per la metanizzazione ammontano a 1 miliardo e 578 milioni di euro, di cui 228 milioni all’interno dell’Accordo di Programma Quadro e 1 miliardo e 350 milioni di euro di risorse aggiuntive, utili per la realizzazione delle infrastrutture, la compensazione eventuale della tariffa e la revisione dell’APQ metano.
Sono tre i punti cardine del Patto che riguardano la metanizzazione: promuovere la realizzazione delle infrastrutture necessarie a garantire l’approvvigionamento dell’isola, il trasporto e la distribuzione del gas naturale; garantire condizioni di sicurezza e di prezzo per i cittadini e le imprese sarde analoghe a quelle delle altre regioni d’Italia; promuovere lo sviluppo della concorrenza per ridurre il prezzo della fornitura. In virtù dell’intesa sottoscritta da Palazzo Chigi e Regione, il Governo assicura che la realizzazione della cosiddetta dorsale interna di trasporto, che avverrà in varie fasi, sia considerata parte della rete nazionale dei gasdotti. Inoltre, il collegamento della dorsale ai bacini sarà considerato parte della rete di trasporto regionale italiana. Nell’isola verranno poste le condizioni per la realizzazione di impianti di rigassificazione di piccola taglia, anche connessi a depositi di Gas Naturale Liquido (GNL) Small Scale. Le opere potranno essere dichiarate strategiche e per tali impianti sarà assicurato un iter accelerato delle autorizzazioni con un trattamento di regole incentivanti attraverso la possibilità di rilascio della TPA exemption, che assoggetta le infrastrutture – connotate dal carattere dell’essenzialità – alla procedura di esenzione dall’obbligo di garantire l’accesso dei terzi. Ci saranno tempi rapidi e certi anche per le autorizzazioni che riguardano i depositi costieri GNL modulari e le relative infrastrutture. Inoltre, grazie a precisi provvedimenti normativi, saranno adottati meccanismi per compensare i consumatori domestici dei potenziali maggiori costi infrastrutturali o di approvvigionamento.
Il Patto prevede che il costo della realizzazione della Dorsale sarda graverà in gran parte sulla tariffa nazionale di trasporto (500 milioni di euro). Il prezzo finale del metano per imprese e cittadini sardi sarà analogo a quello che pagano gli italiani, questo grazie anche a un intervento compensativo del Governo nel caso in cui salga troppo il costo di approvvigionamento. Un altro vantaggio riguarda il costo di realizzazione degli adduttori dalla dorsale ai bacini, che sarà ridistribuito sulla tariffa di trasporto regionale del resto d’Italia. L’obiettivo è far arrivare il metano in Sardegna entro i prossimi due anni: ci sono investitori industriali interessati, con progetti in avanzato stato di definizione o che hanno già avviato l’iter autorizzativo. Il quadro che si è definito con il Patto consentirà di accelerare le iniziative che fondano la propria realizzabilità su logiche di mercato e imprenditoriali. I costi infrastrutturali saranno limitati rispetto ai benefici che porteranno e la metanizzazione sarà adattata alla crescita dei consumi e allo sviluppo della rete interna.
Oltre alla metanizzazione, il Patto prevede anche altri interventi in materia di energia. Sono 30 i milioni di euro che saranno stanziati per la trasformazione del sistema energetico isolano verso una configurazione integrata e intelligente. Con altri 14 milioni saranno garantiti il completamento dell’impianto di energia solare a Ottana e la realizzazione di mini centrali idroelettriche nel sistema idrico multisettoriale. 15 milioni di euro, infine, andranno a integrare le risorse già disponibili per gli interventi sulla mobilità elettrico e le Smart City.

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Palazzo della Regione 2 copia

La Giunta regionale ha approvato la presa d’atto del Patto per lo sviluppo della Sardegna stipulato il 29 luglio scorso tra il Capo del Governo Matteo Renzi e il Presidente della Regione, Francesco Pigliaru. Via libera anche all’adesione alla “Collaborazione tra associazioni che promuovono l’integrazione attraverso l’imprenditoria in Sardegna” nell’ambito dell’iniziativa Immigrazione 2014. Il progetto è finanziato dalla Fondazione CON IL SUD. La Giunta ha poi proceduto alla nomina di Antonello Arghittu Direttore generale Ersu, per 15 mesi, e di Angelo Casula Direttore generale di Forestas, per 3 anni.
E’ stato approvato, su proposta dell’assessore Luigi Arru, il programma di adeguamento delle strutture sanitarie alla normativa antincendio: con 2.478.743 euro verranno realizzati interventi al San Marcellino di Muravera e al San Giuseppe di Isili, al San Michele dell’azienda Brotzu, alle Cliniche e al Santissima Annunziata dell’Aou di Sassari, all’ospedale di San Gavino. E’ stata accolta, inoltre, la proposta di recepimento dell’accordo tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sull’individuazione delle figure professionali competenti nel campo delle cure palliative e della terapia del dolore, nonché delle strutture sanitarie, ospedaliere e territoriali e assistenziali coinvolte nelle reti di cure palliative e della terapia del dolore. L’esecutivo ha dato poi il via libera all’assegnazione della quota di copertura in acconto del disavanzo 2015 a favore delle Aziende sanitarie, per un ammontare di quasi 95 milioni 800 mila euro ed alla nomina a commissario della Asl di Lanusei di Grazia Cattina, attualmente direttore sanitario dell’azienda. Con una nuova delibera sull’accoglienza ai minori stranieri non accompagnati, la Giunta indica le caratteristiche e i requisiti che devono possedere le strutture transitorie di accoglienza a loro dedicate: devono essere facilmente raggiungibili e accogliere i minori per un tempo non superiore a 45 giorni, per far fronte alle emergenze e a particolari condizioni di straordinarietà riconducibili alle procedure di accertamento dell’età, all’iter di identificazione, a particolari accertamenti o profilassi sanitarie, ad un flusso straordinario di minori non previsto. Previsti anche i requisiti organizzativi e di personale, quali un’équipe formata da un coordinatore, un educatore, un mediatore culturale e un operatore. Sono stati poi ripartiti i fondi per il rilancio del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia: sul finanziamento complessivo di 3.175.500 euro, 1.058.500 sono rivolti all’avvio del servizio di nido d’infanzia e/o micronido; con un milione si prolunga l’apertura al pomeriggio o durante il periodo estivo; 1.117.000 per il sostegno ai costi di gestione, riducendo l’importo delle rette a carico delle famiglie. Con un milione di euro ripartito tra le Asl di Sassari, Oristano e Sanluri a si integrano gli interventi in materia di assistenza termale a favore delle terme di Benetutti (Aurora e San Saturnino), Santa Maria Coghinas, Sardara e Fordongianus.
Otto scuole polo rappresenteranno il raccordo tra le autonomie scolastiche e l’amministrazione regionale per favorire la semplificazione gestionale del programma “Tutti a Iscola@” 2016/2017. È quanto stabilisce la delibera proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino. Dopo il primo anno di avvio sperimentale, “Tutti a Iscol@” si perfeziona con un intervento mirato a sciogliere i nodi gestionali ed amministrativi sui quali le strutture scolastiche hanno riscontrato maggiori difficoltà. Le scuole polo, individuate tramite selezione pubblica fra quelle con maggiore esperienza e competenza, forniranno agli altri istituti assistenza e supporto in fase di programmazione, gestione e monitoraggio dell’intervento. Sempre su proposta dell’assessore Firino, la Giunta ha approvato in via definitiva il Piano Triennale 2016-2018 per lo sviluppo dello sport. In via generale il testo tiene conto delle osservazioni e delle proposte avanzate dalla VI commissione consiliare – che ha espresso parere favorevole all’unanimità sul provvedimento preliminare – valutandone nel dettaglio la loro compatibilità con i regolamenti federali e le altre disposizioni direttamente applicabili.
Su proposta dell’assessore Virginia Mura, la Giunta ha adottato una delibera di indirizzo per l’attuazione della legge regionale 9 del 2016, che riforma la disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro. L’atto chiarisce con precisione l’iter corretto per procedere – come ha disposto la legge 9 – alla stabilizzazione nell’Aspal del personale assunto in passato con contratto a tempo determinato dalla soppressa Agenzia regionale per il lavoro, e individua la strada per effettuare la proroga di tutti i contratti in scadenza fino al 31.12.2016, tempo strettamente necessario per concludere la procedura di stabilizzazione. Sono da rispettare una serie di ineludibili passaggi amministrativi che impegneranno l’Aspal verosimilmente per tutta la restante parte del 2016, e nel frattempo si riuscirà a garantire la continuità dei servizi pubblici erogati dai Centri per l’Impiego.
In occasione del centenario della scomparsa del professor Domenico Lovisato, ordinario di geologia e mineralogia all’Università di Cagliari che nel 1879 lanciò la proposta di costruire un rifugio nei versanti del Gennargentu, la Giunta ha accolto la richiesta dell’assessore Cristiano Erriu per finanziare i lavori di recupero e ricostruzione delle vestigia storiche della “Casa rifugio La Marmora”, nel territorio del comune di Desulo. L’Assessorato degli Enti locali stipulerà una convenzione attuativa con il Comune, destinatario del finanziamento, assicurando in collaborazione con l’ente locale il coordinamento dell’iniziativa e l’attuazione dell’intervento. L’edificio, oggi è in condizioni di totale abbandono, consentirà di incentivare il turismo escursionistico, che avrebbe nella costruzione voluta dall’allora Club Alpino Sardo il punto di accoglienza. La posa della prima pietra di sienite, proveniente dall’area di Su Xuxiu, avvenne il 22 luglio 1900. L’intervento assume notevole rilevanza anche nell’ambito delle politiche di tutela e valorizzazione del paesaggio.
Definita la collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission per le attività di supporto alla realizzazione di prodotti audio – televisivi e per il cinema che promuovano l’immagine della Sardegna. Lo prevede la delibera approvata su proposta dell’assessore Francesco Morandi. Si tratta di nuove attività per completare le azioni di comunicazione turistica e per favorire nuove motivazioni di viaggio legate alla valorizzazione del territorio tramite il racconto visivo. Grazie al provvedimento si potranno gestire proposte di produzioni cine-tele-audiovisive da parte di società specializzate, testate giornalistiche, agenzie, che possano richiedere assistenza logistica e sostegno per la creazione di riprese/immagini/audiovisivi sul territorio regionale, destinate a cinema, televisione, web e a carta stampata.
Su proposta dell’assessore Maria Grazia Piras, la Giunta ha approvato le modifiche dello statuto di Carbosulcis SPA, il mandato all’assessore di approvare il bilancio Igea Spa e la nomina della delegazione che tratterà la stipula dell’accordo quadro sui personale degli ex Consorzi Zir.
Su proposta dell’assessore Elisabetta Falchi, la giunta regionale ha approvato una delibera che trasferisce all’agenzia regionale Agris la somma di 143.242 euro da utilizzare per assicurare la continuità dell’attività istituzionale del Laboratorio fitosanitario regionale e consentirne il potenziamento con l’acquisizione di macchine e attrezzature adeguate alle nuove emergenze fitosanitarie. Inoltre, acquisito il parere favorevole della Quinta commissione del Consiglio regionale, è arrivato il via libera definitivo all’integrazione della delimitazione dei territori interessati dagli eventi alluvionali del 18 e 19 novembre 2013, grandinate dei mesi di giugno e luglio 2015 e tromba d’aria del 4 settembre 2015, già approvata dalla giunta nella seduta dello scorso 12 luglio. Con apposita delibera, infine, è stata rettificata la Deliberazione n. 20/1 del 12 aprile 2016 nella parte relativa al calcolo dei canoni di affitto dei terreni agricoli previsti nel progetto Terra ai Giovani. L’agenzia Laore ha ricevuto mandato per la correzione della procedura pubblica di assegnazione dei terreni in corso, la cui scadenza era prevista per il 31 Agosto 2016 e che verrà prorogata.
La Giunta, su proposta dell’assessore Donatella Spano, ha deciso di non sottoporre all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale (Via), condizionato a prescrizioni, l’intervento per l’adeguamento per la sicurezza dell’esercizio della linea ferroviaria Chilivani – Porto Torres lungo il Rio Calamasciu (rettifica di tracciato tra il km 43+167 e il km 44+647 con soppressione del P.L. al km 43+810).
Su proposta dell’assessore Gianmario Demuro, d’intesa con l’assessore della Programmazione Raffaele Paci, la Giunta ha approvato lo schema di ripartizione tra le strutture regionali delle risorse per gli incarichi di consulenza, studio e ricerca, che saranno gestite dai direttori generali degli Assessorati. Per il 2016 sono stati stanziati complessivamente 436mila euro.

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Morandi - Maninchedda 1 copia

Maria Grazia Piras A copia

La Giunta regionale mette in campo 90 milioni di euro, di cui 12 già precedentemente programmati, per dare il via al processo che ha come obiettivo finale l’autosufficienza energetica di Comuni ed edifici pubblici regionali, ovvero la riduzione progressiva del consumo fino allo zero quando si riuscirà a produrre solo quello che si consuma. Inizia l’era degli edifici intelligenti che usano solo l’energia necessaria, non la sprecano anzi la autoproducono e, attraverso reti smart, trasferiscono la parte in eccesso alle strutture che ne hanno bisogno. Il che significa risparmio e migliore qualità della vita per i cittadini sardi, sia perché i soldi “salvati” potranno essere reinvestiti in opere pubbliche, sia per gli indiscutibili vantaggi ambientali.

«Sappiamo che il futuro è qui e investiamo risorse pubbliche importanti con il preciso obiettivo di spingere il mercato in questa direzione, orientarlo verso un settore che è destinato a generare lavoro e benessere – ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru -. La logica, che è la stessa che sta alla base del nostro piano energetico, è quella che seguono l’Europa e il mondo: andare nella direzione in cui le energie rinnovabili sostituiranno quelle fossili. L’obiettivo non è avere moltissimi edifici di questo genere, bensì creare reti e connessioni tra loro, generando l’equilibrio che permette di raggiungere l’autosufficienza.» 

Per la prima volta due assessorati – i Lavori pubblici guidati da Paolo Maninchedda e l’Industria da Maria Grazia Piras – fanno insieme un bando unendo le forze, anche economiche, in un’unica direzione: la delibera è stata approvata oggi e prevede la pubblicazione contestuale delle linee guida. Tempi rapidi dunque (bando a ottobre e graduatorie a maggio 2017) per mettere la Regione e dunque Comuni, Unioni di Comuni, Asl e Consorzi Industriali nelle condizioni di procedere con l’efficientamento energetico. Gli interventi prevedono prima di tutto l’efficientamento energetico degli edifici, poi la costruzione di reti intelligenti che colleghino più edifici e infine la sistemazione di pile che accumulano l’energia in surplus e la distribuiscono alle strutture che ne hanno bisogno grazie a un sistema di monitoraggio che controlla costantemente la situazione e regola la distribuzione di energia. Vere e proprie isole energetiche, insomma. Sono coinvolti anche investitori privati purché iscritti all’Albo Esco (Energy Service Company): all’aumentare del loro impegno finanziario è legato un meccanismo moltiplicatore delle risorse regionali. Incentivi sono previsti anche per l’installazione di pannelli solari per la produzione di energia pulita.

«Dopo le prime misure sulla mobilità elettrica e sull’audit energetico per le imprese, continuiamo a dare attuazione al Piano Energetico, appena approvato in via definitiva – ha detto l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras -. Questa delibera programma risorse importanti per rendere concreto il nuovo modello energetico che abbiamo proposto. Cercare l’integrazione fra efficientamento degli edifici pubblici e reti intelligenti di gestione dell’energia è una sfida tanto per la Regione quanto per gli Enti Locali. La delibera – ha aggiunto l’assessore Piras – stanzia altre risorse fondamentali per l’attuazione del Piano. In primo luogo i PAES, che saranno la declinazione del PEARS sui territori. Quindi la sperimentazione delle Smart Grid nei Comuni che hanno porzioni di rete proprietarie. Ancora, ci sono ulteriori risorse per la mobilità elettrica. I fondi previsti nel Patto andranno a incrementare la dotazione per queste linee di intervento. Ci auguriamo – ha concluso la titolare dell’Industria – che queste importanti dotazioni finanziarie pubbliche attivino un effetto moltiplicativo sui capitali privati, sempre più essenziali negli investimenti in campo energetico. La Regione, con questa delibera, sta mettendo gli Enti locali nelle condizioni di progettare. Ora ci attendiamo dai Comuni una programmazione rapida finalizzata a una veloce e sicura spendita delle risorse.»

Cinquanta milioni (30 dai Lavori pubblici e 20 dall’Industria) sono destinati a interventi di efficientamento energetico negli edifici pubblici e di realizzazione di micro reti nelle strutture pubbliche della Sardegna. Soggetti beneficiari del programma, attuato mediante avviso pubblico, potranno essere la Regione, i Comuni singoli o associati, le Province, le Università, le Asl e i Consorzi industriali. Undici milioni e 600mila euro andranno ad Area per l’efficientamento energetico degli alloggi di edilizia popolare, interventi che riguarderanno sia interventi sul patrimonio di edilizia residenziale di proprietà di Area sia sul patrimonio regionale, compresi gli edifici destinati a “Centri servizi per il lavoro”; 5 milioni e 800mila euro serviranno a realizzare la seconda fase dell’impianto pilota Solare termodinamico nell’area industriale di Ottana; 5 milioni vanno ad attività di monitoraggio, sperimentazione, valorizzazione delle attività Smart grid e implementazione del progetto Smart City in chiave COP21; 3 milioni sono destinati al programma Smart Community nei comuni che possono essere autonomi nella gestione delle reti elettriche; 1 milione ai Comuni per lo sviluppo di Smart Grid e 2 milioni (a completamento di precedenti 3 milioni) alla realizzazione del programma di integrazione della mobilità elettrica con le Smart City.

«La Regione considera le azioni di efficientamento e risparmio energetico nel comparto pubblico strategiche nell’interesse di tutti i sardi e le promuove con convinzione attraverso gli strumenti che ha a disposizione – sottolinea l’assessore Maninchedda -. E con questa delibera aggiungiamo un tassello in più, perché interveniamo anche negli edifici di edilizia residenziale pubblica attraverso Area, per migliorare la qualità della vita dei residenti. L’efficientamento energetico degli edifici sarà realizzato per esempio attraverso opere di isolamento termico dell’involucro degli edifici, impianti di climatizzazione ad alta efficienza, installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici, ma fra gli obiettivi ci sono anche le scuole sostenibili. L’intervento della Regione in questo settore sarà utile anche ad attivare processi di filiera che – conclude Maninchedda –consentiranno di attrarre investitori pubblici e privati.»

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L’assessorato regionale dell’Industria, Servizio politiche di sviluppo attività produttive, ricerca industriale e innovazione tecnologica, ha definito il bando e l’avviso relativi alla promozione nei mercati esteri in favore di partenariati misti.

«Dopo gli interventi a favore delle reti di impresa – spiega l’assessore Maria Grazia Piras – proseguiamo nel percorso di aiuti per l’internazionalizzazione del nostro sistema produttivo dedicando una misura specifica ai progetti coordinati dalle Associazioni di categoria, dai Consorzi di tutela e dalle Camere di Commercio. Stiamo puntando molto sull’aggregazione – aggiunge l’assessore Piras – per superare le diseconomie legate alla piccola dimensione. In questo senso le organizzazioni che rappresentano le imprese sono un elemento fondamentale.»

Il nuovo bando è tra quelli previsti nel Programma regionale triennale per l’internazionalizzazione 2015-2018 che prevede il finanziamento di progetti di penetrazione all’estero presentati dalle Associazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello regionale, dalle Camere di Commercio, dai Consorzi di tutela dei prodotti DOP/IGP della Sardegna e dai Consorzi di tutela dei vini DOP/IGP della Sardegna che coinvolgano almeno 10 dieci micro, piccole e medie imprese sarde.

Le domande di accesso saranno istruite secondo l’ordine cronologico di invio. Le agevolazioni, per un totale di 2 milioni di euro, verranno concesse per servizi di consulenza prestati da consulenti esterni, locazione, installazione e gestione stand per partecipare a fiere e mostre, spese per la realizzazione di campagne e strumenti promozionali, per l’organizzazione e la realizzazione all’estero di missioni e workshop, per la realizzazione di educational tour, per il personale del soggetto proponente impiegato per la realizzazione del progetto e spese di gestione sostenute dal soggetto proponente per la realizzazione del piano.

Le domande potranno essere presentate a partire dal 26 settembre 2016 fino al 31 maggio del 2017 attraverso la piattaforma informatica unica.

Palazzo della Regione 3 copia

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Ancora una settimana di attesa per i lavoratori Alcoa: la Glencore prende tempo con nuove richieste, il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda propone una riunione conclusiva ai massimi livelli di rappresentanza del Governo e dell’Azienda entro la prossima settimana, per poi definire le azioni utili all’obiettivo di garantire la produzione di alluminio nel Sulcis, strategica per l’intero Paese.

E’ quanto emerso stamattina al tavolo con il ministro Carlo Calenda e il vice Teresa Bellanova, il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore Maria Grazia Piras, al quale hanno partecipato il segretario generale Cgil Michele Carrus, il  segretario nazionale Fiom Rosario Rappa, i territoriali Cgil e Fiom Roberto Puddu e Roberto Forresu, insieme ad una delegazione di rappresentanti RSU Alcoa e Appalti: la Glencore non ha ancora sciolto la riserva sulla proposta avanzata dal governo che riguarda i costi energetici e gli strumenti di incentivazione già considerati conformi dalla Commissione europea e giudicati positivamente dalla stessa azienda che, però, rimette sul tavolo le richieste di stabilità di quelle condizioni per un periodo di dieci anni.

«E’ evidente – hanno detto il segretario generale della Cgil Michele Carrus e il segretario nazionale Fiom Rosario Rappa – che la Glencore dovrà sciogliere la riserva una volta per tutte: confermare, come chiediamo, le proprie intenzioni di acquisire lo stabilimento, avviando immediatamente la due diligence funzionale sia alla redazione del piano industriale che alla predisposizione del Contratto di Sviluppo proposto dal governo, oppure dichiarare il suo disimpegno.»

Le organizzazioni sindacali chiedono che l’azienda sciolga positivamente la propria riserva: «E’ indispensabile assicurare una prospettiva e ridare fiducia alle centinaia di lavoratori che attendono da anni il riavvio di un’attività produttiva strategica e unica per l’intero Paese». In ogni caso, le organizzazioni sindacali chiedono che siano adottate, nella fase di transizione, misure di sostegno per i lavoratori, rafforzate dal riconoscimento dello status di Area di crisi complessa che la Regione si è impegnata a chiedere immediatamente.

Il Governo nazionale, al quale i sindacati riconoscono i passi avanti compiuti insieme alla Giunta regionale per risolvere la vertenza, si è detto disponibile a vagliare, nella valutazione conclusiva che sarà oggetto di un confronto con i vertici Glencore la prossima settimana, le eventuali richieste mettendo a disposizione tutto ciò che è legittimo e possibile fare nel rispetto delle regole, costruendo gli ulteriori avanzamenti possibili.

«Se Glencore dovesse disimpegnarsi – concludono Michele Carrus e Rosario Rappa – che lo dica subito in modo che, sulla base delle positive condizioni già acquisite e offerte a Glencore su energia e incentivi, si possa avviare una nuova fase di ricerca di altri investitori nazionali e internazionali, a partire da alcuni soggetti per cui è già ipotizzabile una manifestazione di interesse.»

Il tavolo di oggi tra Governo, Giunta e Sindacato confederale e di categoria, è stato quindi aggiornato al 5 settembre, per fare il punto della situazione alla luce dei nuovi sviluppi.

Alcoa 22 dicembre 2015 8.jpog

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La Giunta regionale, riunita a Villa Devoto con il presidente Francesco Pigliaru, ha approvato su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi una delibera che integra la delimitazione dei territori interessati dalle alluvioni del 18 e 19 novembre 2013, dalle grandinate dei mesi di giugno e luglio 2015 e dalla tromba d’aria del 4 settembre 2015. Le attività di accertamento dei danni svolte dall’Agenzia Argea hanno rilevato, infatti, che alcune porzioni dei territori danneggiati erano rimaste escluse per errore materiale. Dunque: per l’alluvione del 2013, si è provveduto a integrare le delimitazioni dei comuni di Santa Giusta, Bitti e Dorgali; per le precipitazioni di giugno e luglio 2015 è stato incluso l’intero territorio del Comune di Atzara, mentre per la tromba d’aria di settembre 2015 l’integrazione ha riguardato il territorio del comune di Gonnostramatza. Pertanto, le aziende delle zone interessate potranno accedere agli aiuti previsti per il ristoro dei danni subiti e la ripresa delle attività economiche.
Su proposta dell’assessore Maria Grazia Piras, la Giunta ha istituito il Comitato di investimento del Fondo di capitale di rischio (venture capital) per investimenti in equity per la creazione e lo sviluppo di imprese innovative, strumenti che sono già pienamente operativi. Fanno parte del Comitato: il Direttore generale dell’assessorato dell’Industria, il dirigente responsabile della linea di attività del PO FESR Sardegna 2014-2020, il Direttore generale del Centro regionale di programmazione, il responsabile di Asse del PO FESR Sardegna 2014-2020 e il Direttore di Sardegna Ricerche.
La Giunta, su proposta dell’assessore Donatella Spano ha deciso di non sottoporre all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale (Via), condizionato a prescrizioni, l’intervento “Progetto di ampliamento dei piazzali di essicazione e stoccaggio della miniera di Casa S’Aliderru” nel comune di Sassari. Ha inoltre prorogato l’efficacia temporale della delibera n. 4/13 del febbraio 2010, nella quale era stato espresso un giudizio di esclusione dalla procedura di Via, condizionato a prescrizioni, per i lavori di completamento del sistema per la raccolta e depurazione dei reflui dei Comuni situati a monte della traversa di Monastir proposto da Abbanoa.
Sarà cofinanziato dalla Giunta con 900mila euro (300 all’anno fino al 2018), come proposto dall’assessore Paolo Maninchedda, il recupero strutturale e funzionale dell’ex episcopio di Tortolì. L’importo si aggiunge al milione e 200mila euro stanziato dal ministero dei Beni e delle Attività culturali nell’ambito del Programma triennale delle opere pubbliche e ai 150mila euro dell’Episcopio.
L’Esecutivo, accogliendo la richiesta dell’assessore Claudia Firino, ha approvato la relazione sull’attività dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico (ISRE) di Nuoro nell’anno 2015.
Su proposta dell’assessore Luigi Arru, la Giunta ha approvato i tetti di spesa per l’acquisizione dagli erogatori privati accreditati delle prestazioni di riabilitazione globale per il triennio 2016-2018, in tutto oltre 56 milioni di euro annui. Di concerto con l’assessorato degli Affari Generali, è stato poi stabilito di trasferire le competenze sulle procedure per la gestione informatizzata dei rapporti economici con le farmacie convenzionate: dalla Direzione Generale degli Affari Generali e della Società dell’Informazione andranno alla Direzione Generale della Sanità.

Palazzo della Regione 3 copia

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Maria Grazia Piras A copia

La V commissione Attività produttive, presieduta dall’on. Luigi Lotto (Pd) ha approvato il Piano sulla competitività delle imprese, finanziato con i fondi europei del ciclo 2014-2020. «Si tratta di un piano che prevede un mix di interventi – ha dichiarato l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras – nel quale abbiamo inserito anche le Associazioni di categoria, i Consorzi di tutela e le Camere di Commercio per favorire azioni di sistema in grado di stimolare le aziende a misurarsi con i mercati attraverso forme di partecipazione nuove e più solide».

«Siamo arrivati a questa scelta – ha aggiunto l’assessore – anche ascoltando le aziende che hanno fatto esperienze più significative soprattutto all’estero, posizionandosi sui mercati dopo uno studio accurato dei sistemi giuridici locali, delle abitudini e delle vocazioni delle specifiche realtà.»

L’assessore Piras ha poi fatto il punto sui bandi fin qui proposti al mondo produttivo sottolineando sia la buona partecipazione delle imprese in termini di qualità dei progetti ed utilizzo delle risorse disponibili che la capacità di cogliere opportunità nuove, anche in termini di formazione manageriale.

Nel corso del dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Fabrizio Anedda (Misto), Piero Comandini (Pd), Luigi Crisponi (Riformatori) e Antonio Gaia (Cps).

Il presidente della commissione Luigi Lotto, nelle conclusioni, ha sottolineato fra l’altro l’importanza strategica della nuova programmazione «in una Regione come la Sardegna che manifesta ancora una propensione insufficiente allo sviluppo delle reti di impresa». «Abbiamo messo in moto un processo di cambiamento – ha concluso – che punta sul protagonismo delle imprese ma richiederà tempo per realizzarsi in modo compiuto; con questi strumenti la Regione offre comunque nuove chance alle aziende, poi spetterà alla loro bravura trasformarle in crescita reale».