29 March, 2024
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L’assessore regionale della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci e la presidente di Sardegna Ricerche, Maria Paola Corona, hanno presentato oggi la terza edizione di Sinnova, Salone dell’Innovazione in Sardegna, in programma il 2 e 3 luglio al Terminal Crociere del Molo Ichnusa a Cagliari.
«La Giunta punta moltissimo su innovazione e tecnologia in settori come Energia, Agroalimentare e Information and Communications Technology (ICT) che in Sardegna danno incoraggianti segni di vivacità – ha detto l’assessore Paci -. Riteniamo perciò strategico sostenere le imprese innovative. Un sostegno concreto alle imprese innovative lo daremo già con S3, Strategia di Specializzazione Intelligente, inserita nel nuovo ciclo di programmazione 2014-2020 dei fondi europei e con gli strumenti finanziari innovativi che stiamo attivando per favorire la competitività delle nostre imprese – ha aggiunto il vicepresidente della Regione -. Sono però convinto che bisogna fare massa: mettiamo insieme privati, università, ricerca, Regione, proprio come accade in questi giorni a Sinnova e iniziamo a incontrarci e confrontarci. Bisogna avere il coraggio di puntare fortemente su queste scommesse. Le basi favorevoli ci sono tutte, sta a noi metterle a sistema per favorire, attraverso l’innovazione, crescita dell’occupazione e ricchezza per l’Isola.»
«Dove il futuro prende forma»: è lo slogan e l’obiettivo di Sinnova 2015, che punta a favorire l’incontro e la collaborazione tra tutti i soggetti che compongono l’ecosistema regionale dell’innovazione (imprese, istituzioni, università e centri di ricerca) e promuove le potenzialità e le competenze del territorio isolano nello sviluppo di prodotti e processi innovativi, identificando le eccellenze territoriali in termini di ricerca ed innovazione, individuandone le potenzialità di crescita.
L’edizione di quest’anno si svolge contestualmente alla fase di avvio della nuova programmazione europea 2014-2020 e al lancio della “strategia di specializzazione intelligente” (S3) della Regione Sardegna, che recepisce e delinea l’attuazione sul territorio regionale della strategia Europa 2020. L’assessore Paci ha infine ribadito che il futuro dell’Europa e della Sardegna sono destinati a passare attraverso lo sviluppo di un’economia intelligente, sostenibile e solidale grazie alle attività di ricerca e innovazione e alla valorizzazione delle competenze e del capitale umano. La Sardegna, che ha le potenzialità per diventare una vera “isola della conoscenza e dell’innovazione”, dispone infatti di alcune aree di specializzazione che hanno espresso negli ultimi anni eccellenze importanti a livello globale e nelle quali possiede un significativo vantaggio competitivo, che saranno al centro dei nuovi programmi di intervento regionali.
Raffaele Paci 2Maria Paola Corona

 

Mercoledì 6 maggio, alle 15.00, si svolgerà a Cagliari la giornata di studio “Intelligenza collettiva per l’innovazione: l’esperienza dei progetti cluster”. L’evento è organizzato da Sardegna Ricerche in collaborazione con il CRS4, l’Università di Cagliari e l’INAF-OAC (Istituto Nazionale di Astrofisica – Osservatorio Astronomico di Cagliari). Appuntamento alle ore 15.00 presso la sala “Anfiteatro” della Regione Sardegna, in via Roma 253.

La giornata si propone come un momento di confronto per individuare nuove soluzioni e per facilitare la creazione di un’intelligenza collettiva sulle tematiche di alcuni dei progetti “cluster” promossi da Sardegna Ricerche. L’iniziativa sarà l’occasione per presentare le attività dei progetti GAmI, SardaSensors, Handy P@rking, Elettronica e Nautica, con l’obiettivo di stimolare sia la collaborazione fra le aziende che partecipano ai diversi ‘cluster’ sia l’ingresso di nuove società.

I cluster sono gruppi di piccole e medie imprese che operano nello stesso settore o in settori affini e che, dato un obiettivo condiviso, ideano e sperimentano progetti di sviluppo e di innovazione con il sostegno di Sardegna Ricerche e il contributo di Centri di ricerca e Università. I progetti cluster gestiti da Sardegna Ricerche sono finanziati dalla Regione Sardegna nell’ambito del POR FESR 2007-2013, linea di attività 6.1.1.a “Promozione e sostegno all’attività di RSI dei Poli di Innovazione e dei progetti strategici”.

In programma relazioni e interventi di: Maria Paola Corona e Patrizia Serra (Sardegna Ricerche), Fabio Roli e Riccardo Scateni (Università di Cagliari), Giulio Lai (Imedia Srl), Tonino Pisanu (INAF­OAC e AbInsula), Carlino Casari (CRS4) e Gianfranco Damiani (Sagana Srl). Una tavola rotonda sul tema “Intelligenza collettiva per l’innovazione” chiuderà i lavori.

La partecipazione è libera e gratuita, previa registrazione online sul sito di Sardegna Ricerche, all’indirizzo www.sardegnaricerche.it , dove è anche disponibile il programma completo con le schede dei progetti cluster.

Banco di Sardegna 9

Con l’obiettivo di favorire i processi di crescita e di sviluppo tecnologico del sistema delle imprese isolane, con particolare attenzione rivolta alle Start-Up, oggi a Cagliari, nella sede del Banco di Sardegna, è stato firmato un Protocollo d’intesa tra Regione, Sardegna Ricerche, Sfirs e Banco di Sardegna.

Il Protocollo stabilisce che il Banco di Sardegna potrà concedere un’anticipazione bancaria fino all’80% dell’incentivo pubblico erogato da Sardegna Ricerche (con un importo limite massimo di 50.000 euro) a sostegno delle attività innovative con l’assistenza del Fondo regionale di Garanzia per le PMI gestito dalla Sfirs.

Il Fondo è stato costituito appositamente dalla Regione Sardegna con risorse del FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) per favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese della Sardegna e così stimolare anche gli investimenti innovativi necessari per espandere la base e agevolare le diversificazioni produttive.

Maria Paola Corona (Presidente di Sardegna Ricerche): «Per il successo di un’attività d’impresa, soprattutto se si tratta di un’impresa innovativa, il fattore tempo è fondamentale. Grazie a questo accordo le imprese beneficiarie dei nostri bandi avranno l’opportunità di iniziare subito a investire, concentrandosi sullo sviluppo dei propri prodotti e servizi, senza doversi preoccupare della complessa gestione delle procedure finanziarie».

Giuseppe Cuccurese (Direttore Generale del Banco di Sardegna): «L’intesa siglata oggi ha valenza di sistema e consente di mettere a fattore comune le competenze dei diversi attori, favorendo gli interventi nella ricerca e nell’innovazione da parte delle imprese sarde che puntano a migliorarsi ed a competere sui mercati, a prescindere dalla loro modesta dimensione; in questo ambito, confidiamo molto anche sulla nascita di iniziative start-up che, proprio grazie all’innovazione, potrebbero far nascere un nuovo tessuto produttivo.»

Alla sottoscrizione del Protocollo d’intesa hanno partecipato anche il Presidente della Sfirs Antonio Tilocca e il Direttore del Centro Regionale di Programmazione Gianluca Cadeddu.

“Verso una nuova strategia degli appalti pubblici: quali opportunità per la Sardegna”, è il convegno che si svolgerà domani, martedì 18 novembre 2014, al Centro Culturale Lazzaretto di Cagliari.

Si tratta dell’evento conclusivo del secondo anno di attività dello Sportello Appalti Imprese, un servizio gratuito ideato e promosso da Sardegna Ricerche in collaborazione con Promo PA Fondazione e l’Università di Roma Tor Vergata con l’obiettivo di sostenere gli operatori economici sardi intenzionati a entrare o a consolidarsi nel mercato degli appalti pubblici fornendo consulenza, supporto ed affiancamento.

Il convegno si aprirà alle ore 10.00 con i saluti di Maria Paola Corona, Presidente Sardegna Ricerche e di Gaetano Scognamiglio, Presidente Promo P.A. Fondazione. Seguiranno una serie di interventi sulla sfida dell’innovazione negli appalti pubblici. Il contesto europeo sarà tracciato da Gustavo Piga dell’Università di Roma Tor Vergata che parlerà de «I nuovi orientamenti europei in materia di appalti: un passo avanti o un’occasione perduta?»

Antonio Bertelli, Delegato Anci al tavolo della presidenza del Consiglio per il recepimento delle Direttive Europee sugli Appalti punterà poi i riflettori sul contesto nazionale trattando il tema de «Il recepimento delle Direttive Europee in Italia e la riforma del Codice dei Contratti». «Il mercato degli appalti in Sardegna e l’impatto dello Sportello Appalti Imprese» sarà invece oggetto di analisi da parte di Annalisa Giachi, Responsabile Ricerche di Promo PA Fondazione mentre Vincenzo Francesco Perra dello Sportello Appalti Imprese illustrerà «L’azione dello Sportello Appalti Imprese nel suo secondo anno di attività: l’impatto sul territorio». Seguirà l’approfondimento di Gianluca Cadeddu, Centro Regionale di Programmazione – RAS, su «Le opportunità della programmazione regionale per le micro e piccole imprese sarde nel settore degli appalti pubblici». Concluderà il convegno una tavola rotonda con i vincitori del Premio «Appalto virtuoso» che esporranno i loro progetti e l’attività realizzata.

Il convegno sarà quindi l’occasione per presentare i risultati conseguiti dallo Sportello, per illustrare i dati più aggiornati relativi all’andamento del mercato regionale degli appalti e per fare il punto, adottando una prospettiva nazionale ed europea, sui cambiamenti che stanno trasformando il settore.

Il servizio dello Sportello di Sardegna Ricerche, del resto, si è consolidato in questi due anni di attività come un punto di riferimento di grande importanza per il mercato degli appalti in Sardegna.

Diciannove giornate formative, nove laboratori per il supporto alle imprese nella stesura dell’offerta tecnica, un master universitario e più di duemila partecipanti agli eventi organizzati. Sono solo alcuni dei numeri caratterizzanti l’attività 2014 dello Sportello che, grazie alle attività di simulazione bandi e all’azione di sensibilizzazione sui temi dell’aggregazione, ha permesso un netto miglioramento della capacità delle imprese sarde di fare partenariati e di strutturarsi per partecipare alle gare.

Se prendiamo, infatti, in considerazione tutte le imprese sarde che si sono aggiudicate le gare, sia come mandanti che come mandatarie, la quota di aggiudicazione alle imprese sarde (come numero di appalti aggiudicati) passa dal 35,7% del 2011 al 48,8% del 2013, dimostrando che gli operatori economici sardi stanno facendo “un salto culturale” e hanno compreso che il mercato degli appalti pubblici è sempre più complesso e va affrontato “facendo sistema” e costruendo alleanze.

Si è svolto presso il Convento San Giuseppe di Cagliari il workshop “L’energia giusta per fare impresa: buone pratiche dalla Sardegna”, organizzato a chiusura del primo anno d’attività dello Sportello Energia, l’iniziativa di Sardegna Ricerche che si è affermata come punto di riferimento per gli operatori dell’Isola in cerca di soluzioni per il miglioramento delle prestazioni energetiche, la sostenibilità ambientale ed il risparmio.

I lavori sono stati aperti dalla presidente di Sardegna Ricerche, Maria Paola Corona, che ha evidenziato come lo Sportello Energia, insieme agli altri “sportelli” attivati in questi anni dall’Ente ‑ Sportello Appalti Imprese, Sportello Proprietà intellettuale, Sportello Ricerca europea e Sportello Startup ‑ costituisca un sistema unico a disposizione delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni.

La parola è passata quindi a Gaetano Scognamiglio, presidente di Promo P.A. Fondazione, che ha dichiarato: «L’attività informativa e di consulenza svolta a favore delle imprese e delle PP.AA. è di grande importanza per la Sardegna. Basti pensare che secondo un recente rapporto pubblicato da Terna, l’Isola ha una sovrapproduzione energetica del 42,9%, mentre a causa della frammentazione della domanda, l’energia viene a costare circa il 50% in più rispetto al resto d’Italia. È quindi importante diffondere la cultura dell’aggregazione anche tra gli enti pubblici: mettersi insieme per acquistare, infatti permette di ottenere i prezzi migliori».

Circa il ruolo svolto da Promo PA Fondazione quale capofila dell’ATI che ha affiancato lo Sportello Energia, Scognamiglio ha affermato: «Siamo molto contenti del lavoro svolto insieme a Sardegna Ricerche e agli altri soggetti e speriamo che questa esperienza possa essere offerta ad altre imprese e Pubbliche amministrazioni».

Un resoconto più puntuale delle attività svolte è stato esposto dalla responsabile dello Sportello, Marina Masala, che ne ha evidenziato la coerenza strategica con gli obiettivi della Regione Sardegna, in particolare nel campo della sostenibilità ambientale e del Green Public Procurement, con l’adesione alla campagna “Sardegna Compraverde”.

Francesca Velani (Promo PA), coordinatrice tecnica dell’ATI, nel sottolineare le opportunità del settore per le imprese sarde, ha affermato che «il 32% delle imprese italiane ritiene strategico per il proprio business il passaggio a sistemi di approvvigionamento energetico più ‘verde’. Questa percentuale rappresenta uno straordinario mercato di riferimento per chi vuole fare impresa nel settore». Velani ha quindi concluso: «Lo Sportello Energia ha dunque centrato il bersaglio, sostenendo le imprese sarde nel dotarsi degli strumenti e delle competenze per raggiungere questo obiettivo, e costruendo contestualmente una comunità formata, a vario titolo, da 2.500 soggetti».

I lavori sono proseguiti con la sessione “Buone pratiche dalle imprese” in cui sono stati presentati alcuni casi di successo e buone pratiche provenienti da imprese sarde che hanno lavorato con il sostegno di Sardegna Ricerche.

L’architetto Rainer Toshikazu Winter, esperto di bioedilizia, ha presentato l’esperienza di Abitare Mediterraneo, una metodologia che coniuga le più attuali tecnologie della bioedilizia e del risparmio energetico con la cultura e i saperi tradizionali, e con l’uso prevalente di materie prime locali.

Davide Poli, dell’Università di Pisa, ha quindi illustrato l’audit energetico commissionato da Sardegna Ricerche ed eseguito sull’Edificio 2 del Parco scientifico e tecnologico della Sardegna, a Pula.

Luisa Carcangiu Bayre, responsabile del Convento di San Giuseppe, insieme a Gabriele Nannetti, del Ministero dei Beni culturali – Soprintendenza di Firenze, e all’ing. Antonio Cabras, hanno descritto gli interventi di efficientamento energetico proposti per la sede dell’evento, un bene culturale sottoposto a vincolo, con tutti i limiti che ciò comporta.

La mattinata è stata chiusa dalla presentazione del caso di Archelao, una piccola azienda dell’Oristanese che affianca alla produzione agricola e all’allevamento un’attività di agriturismo e che progetta di abbattere gli elevati costi dell’energia con un impianto a biomasse alimentato dalla “cippatura” degli eucalipti.

I lavori sono proseguiti nel pomeriggio con il caso del Tanca Hotel Resort e con una visita guidata alle strutture del Convento San Giuseppe in cui sono stati posti in evidenza le criticità esistenti dal punto di vista energetico e architettonico e le soluzioni proposte.

Venerdì 14 novembre, a partire dalle 9.30, si terrà a Cagliari, nel Convento San Giuseppe, in via Paracelso, dalle 9.30 alle 17.30, il workshop dal titolo “L’energia giusta per fare impresa: buone pratiche dalla Sardegna”, organizzato da Sardegna Ricerche a chiusura del primo anno d’attività dello Sportello Energia, iniziativa che si pone come punto di riferimento per gli operatori dell’Isola, pubblici e privati, in cerca di soluzioni per il miglioramento delle prestazioni energetiche, la sostenibilità ambientale ed il risparmio.

Il workshop è stato pensato come un vero percorso esplorativo tra interventi, soluzioni e metodologie innovative dal mondo dell’energia, dedicato al tessuto economico locale. In particolare, l’incontro di Cagliari si concentrerà sui risultati ottenuti durante questo primo anno di lavoro dello Sportello Energia, illustrando alcuni casi di successo e buone pratiche provenienti da imprese sarde che hanno lavorato con il sostegno di Sardegna Ricerche.

Il programma della giornata si aprirà con l’introduzione a cura della presidente di Sardegna Ricerche, Maria Paola Corona, e di Gaetano Scognamiglio, presidente di Promo PA Fondazione.

La sessione “Un anno di Sportello Energia: servizi alle aziende per ripartire con “rinnovata energia” vedrà gli interventi della responsabile dello Sportello, Marina Masala, di Francesca Velani, Promo PA Fondazione, e dei consulenti Marilena Paulotto e Stefano Sassone.

I lavori continueranno con la sessione “Buone pratiche dalle imprese”, con le relazioni di Rainer Toshikazu Winter, architetto esperto di bioedilizia, e Davide Poli, dell’Università di Pisa, che illustrerà l’audit energetico eseguito sul Parco scientifico e tecnologico della Sardegna, a Pula. Luisa Carcangiu Bayre, responsabile del Convento di San Giuseppe, insieme a Gabriele Nannetti, del Ministero dei Beni culturali e all’ingegner Antonio Cabras, descriveranno gli interventi di efficientamento energetico proposti per la sede dell’evento.

L’ultimo intervento della mattinata, affidato all’assessore regionale dell’industria Maria Grazia Piras, avrà al centro l’applicazione del piano energetico in Sardegna e le prospettive per le imprese.

Nel corso della sessione pomeridiana, “Buone pratiche di efficienza tra bioedilizia e biomasse”, i consulenti dello Sportello Energia, insieme ai rappresentanti delle imprese coinvolte, Tanca Hotel Resort e Azienda Agricola Archelao, illustreranno gli interventi attuati nel corso dell’anno.

La partecipazione al workshop è libera e gratuita, ma è necessario registrarsi sul sito dello Sportello Energia, all’indirizzo www.sardegnaricerche.it/sportelloenergia, dove è anche disponibile il programma dettagliato della giornata.

Palazzo Regio Cagliari 1

Si svolgerà venerdì 24 ottobre a Cagliari, nella sala consiliare di Palazzo Regio, dalle ore 9.30, un incontro sul tema “L’analisi e il controllo della spesa nel settore pubblico: il ruolo della PA e dei fornitori”.

L’evento fa parte delle attività di animazione 2014 dello Sportello Appalti Imprese (www.sportelloappaltimprese.it), un servizio gratuito a sostegno degli operatori economici sardi intenzionati a entrare o a consolidarsi nel mercato degli appalti pubblici, ideato e promosso da Sardegna Ricerche in collaborazione con Promo PA Fondazione e l’Università di Roma Tor Vergata.

Nel corso dell’incontro, si cercherà di capire perché l’analisi della spesa è uno strumento stategico per conseguire una maggiore efficienza dell’azione pubblica e l’impatto che essa può avere per il miglioramento della fase di esecuzione del contratto di appalto, che come noto, è la più complessa e quella dove si annidano sprechi di risorse, economiche, umane e temporali. Esperti del settore descriveranno i diversi ambiti di applicazione dell’analisi della spesa, gli strumenti tecnologici necessari e le buone pratiche esistenti.

Un tema, insomma, di cruciale importanza e attualità visto che oggi il settore pubblico è chiamato ad affrontare cambiamenti epocali che derivano dalla necessità di spendere  meglio e in maniera trasparente.

Il convegno sarà introdotto da Maria Paola Corona, Presidente di Sardegna Ricerche. Interverranno quindi Andrea Martino, presidente del Consiglio di gestione SRC Piemonte, ed e Ezia Melzi, Direttore Generale BravoSolution, che approfondiranno il tema “Analisi della spesa: approcci, metodologie, strumenti”. Vincenzo Francesco Perra, Responsabile dello Sportello Appalti Imprese, tratterà poi il caso dello “Sportello” di Sardegna Ricerche come esempio virtuoso di valutazione delle performance dei fornitori mentre le conclusioni saranno affidate a Gaetano Scognamiglio, Presidente Promo PA Fondazione.

Lo Sportello Appalti Imprese di Sardegna Ricerche, giunto quest’anno al suo secondo anno di attività, è un luogo fisico e virtuale di incontro tra gli operatori economici sardi che intendono entrare o consolidare la propria presenza nel mercato degli appalti. Attraverso questo strumento, Sardegna Ricerche fornisce, in modo del tutto gratuito, servizi di formazione, informazione e consulenza, in particolare mediante la costruzione di raggruppamenti di imprese e lo scambio di esperienze e competenze tra le stazioni appaltanti.

Questa mattina si è svolto a Pula, presso l’auditorium di Sardegna Ricerche, nel Parco Scientifico e Tecnologico della Sardegna di Piscina Manna, un workshop su un tema strategico per la Sardegna, da sempre alle prese con gli elevati costi legati all’approvvigionamento e all’utilizzo dell’energia. L’evento è stato organizzato da: RSE, società per la ricerca nel settore elettro-energetico controllata dal Gestore dei Servizi Energetici;  Sardegna Ricerche; e  Confindustria Sardegna.

Ad aprire il workshop è stato l’intervento del presidente ed Amministratore Delegato di RSE, Stefano Besseghini, che ha voluto sottolineare il ruolo che ricerca e innovazione in campo energetico possono svolgere per lo sviluppo del sistema delle PMI italiane. «Ricerca sviluppo e innovazione – ha detto – vengono indicati da più parti come gli strumenti con cui spingere il nostro Paese fuori da un periodo di crisi strutturale che richiede di recuperare la grande capacità manifatturiera che lo ha sempre contraddistinto. Perché questo avvenga – ha continuato – è necessario che tutti coloro che operano nel settore dell’innovazione stringano solide alleanze che portino, attraverso un confronto serrato, all’individuazione delle iniziative, delle finalità e dei modi che possano massimizzare il ritorno sulle poche risorse a disposizione. RSE ha da tempo intrapreso un percorso duplice, di diffusione mirata dei propri risultati di ricerca e di ascolto delle necessità di ricerca che derivano dal sistema industriale italiano. L’incontro di oggi è un’ottima dimostrazione di come la costruzione di reti corte e lunghe nel sistema ricerca offra una sorta di fil rouge in grado di guidare le aziende, startup e non, sia nell’identificazione di nuove opportunità di mercato sia nel collegamento con un ambito internazionale che è il naturale ecosistema delle attività di ricerca. Tutto ciò è vero in generale, ma lo è a maggior ragione per il settore dell’energia che si trova esso stesso in una importante fase di transizione che, come sempre, offre nuove opportunità a chi meglio e per primo saprà leggere le dinamiche del nuovo».

La presidente di #Sardegna Ricerche, Maria Paola Corona, nell’illustrare le molteplici attività dell’Ente messe in atto attraverso la Piattaforma Energie rinnovabili e lo #Sportello Energia, ha voluto sottolineare quanto sia importante agevolare e sostenere non solo la ricerca, ma soprattutto la diffusione culturale e scientifica sul territorio delle buone pratiche connesse al risparmio energetico e ai conseguenti vantaggi ambientali.

«Lo Sportello Energia di Sardegna Ricerche coniuga proprio questa esigenza – ha aggiunto la presidente Corona – da un lato organizza gratuitamente percorsi di formazione e divulgazione nel settore dell’energia e dall’altro fornisce consulenza sia on line, sia in loco a tutti i soggetti pubblici e imprenditoriali della Sardegna che ne facciano richiesta. Attualmente, inoltre, non sarebbe possibile prescindere, soprattutto nella nostra realtà regionale, dalle attività di sperimentazione e trasferimento tecnologico a favore di imprese e altri enti messe in campo da Sardegna Ricerche attraverso la sua Piattaforma Energie Rinnovabili. Dai programmi di analisi e valutazione delle potenzialità economiche e tecniche della mobilità sostenibile (Smart Mobility), al supporto delle amministrazioni comunali per la redazione del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (Smart City), passando per le sperimentazioni degli impianti termodinamici di Ottana, Tortolì e Villacidro, Sardegna Ricerche risulta essere protagonista indiscussa proprio in un campo così strategico per la crescita economica della nostra regione come quello delle energie rinnovabili.»

L’Università di Cagliari, è stata presente al workshop con il prof. Alfonso Damiano, docente del #Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica (DIEE), che, nell’illustrare lo stato del sistema energetico elettrico in Sardegna e le attività di ricerca di settore svolte e in corso di svolgimento, ha annunciato l’approvazione del progetto europeo da 11 milioni di euro (finanziato nell’ambito del nuovo programma quadro per la ricerca Horizon 2020) dal titolo “NETFFICIENT: Energy and economic efficiency for today’s smart communities through integrated multi storage technologies”, che coinvolge, oltre al DIEE, il CRS4 e altri 11 partner europei.

«Il progetto – sostiene Damiano – ha l’obiettivo di modellare, realizzare e dimostrare la fattibilità tecnico economica di utilizzo delle tecnologie di accumulo distribuito, dal livello domestico al livello di rete di distribuzione, per la realizzazione di reti intelligenti e per l’uso razionale dell’energia a livello locale. Inoltre, è prevista la promozione del concetto di comunità intelligente e, in tale contesto, saranno validati nuovi modelli di business e proposte modifiche nelle norme di regolamentazione del sistema elettrico. Le attività di sperimentazione si svolgeranno in diverse sedi distribuite in tutta Europa.»

«Il #CRS4 e l’Università di Cagliari – aggiunge Damiano – si occuperanno di una delle parti più delicate del progetto, ossia lo sviluppo del sistema di gestione dell’accumulo elettrico per ottimizzare l’utilizzo nei consumi locali della produzione di energia da fonti rinnovabili. Inoltre, verranno sviluppati nuovi sistemi per la previsione di produzione e consumo elettrico destinati a consentire ai gestori di reti di distribuzione locali di partecipare attivamente al mercato dell’energia.»

Il presidente di Confindustria Sardegna, Alberto Scanu, ha ribadito la posizione degli Industriali sardi in tema di ricerca e innovazione in campo energetico. Per Scanu «gli investimenti in ricerca e innovazione devono diventare il pilastro della nuova politica economica e industriale, sia a livello locale che nazionale ed europeo. Ricerca e innovazione costituiscono infatti un processo che non ha fine ma ripaga sempre. Per questo – ha detto – Confindustria chiede una scelta politica vera e concreta per la ricerca nel nostro Paese. In particolare, per quanto riguarda la Sardegna, nel campo energetico, da sempre uno dei nodi che impediscono uno sviluppo duraturo del sistema economico regionale. Gli obiettivi principali da raggiungere sono l’allineamento dei prezzi ai livelli europei per tutte le fonti energetiche (elettricità, gas e carburanti) e la riduzione della fattura energetica estera con una maggiore produzione di risorse nazionali».

L’incontro si è concluso con l’intervento di Giuseppe Tripoli, Direttore Generale Internazionalizzazione del #ministero dello Sviluppo economico – SME’s ENVOY, che ha sottolineato «il valore strategico della ricerca nel settore dell’energia anche come opportunità per favorire l’apertura delle PMI ai mercati esteri».

Maria Paola CoronaAlberto Scanu copia

RSE, Sardegna Ricerche e Confindustria Sardegna organizzano un workshop sul tema “Il ruolo della ricerca in campo energetico: opportunità di innovazione, sviluppo e internazionalizzazione per le piccole e medie imprese” che si terrà venerdì 10 ottobre prossimo presso l’auditorium di Sardegna Ricerche, nel Parco Scientifico e Tecnologico della Sardegna di Piscinamanna, a Pula, con inizio alle ore 9.30.

L’obiettivo è fare il punto sull’attività di ricerca finalizzata all’innovazione ed al miglioramento delle prestazioni del sistema elettrico dal punto di vista della economicità, della sicurezza e della compatibilità ambientale, RSE, società per la ricerca nel settore elettro-energetico controllata dal Gestore dei Servizi Energetici; Sardegna Ricerche e Confindustria Sardegna, organizzano un workshop sul tema

Dopo i saluti di Maria Paola Corona, presidente di Sardegna Ricerche e di Alberto Scanu, presidente di Confindustria Sardegna, interverranno Stefano Besseghini, presidente e amministratore delegato di RSE che parlerà di “Ricerca e innovazione in campo energetico” e Romano Ambrogi, responsabile sviluppo e pianificazione di RSE che farà il punto su “La ricerca condotta nel territorio della Sardegna, esempio di integrazione tra sistema elettrico regionale e nazionale”.

I lavori proseguiranno con le relazioni di Maria Paola Corona, che parlerà de “la piattaforma energie rinnovabili e lo sportello energia”; di Alfonso Damiano, del Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica dell’Università di Cagliari, che si soffermerà su lo “Stato del sistema energetico elettrico e attività di ricerca di settore in Sardegna” e di Giuseppe Tripoli, direttore generale Internazionalizzazione del ministero dello Sviluppo economico – SME’s ENVOY, che parlerà di “Internazionalizzazione: opportunità per le PMI”.

E’ stata invitata a partecipare ai lavori l’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras.

Maria Paola CoronaAlberto Scanu copia

Maria Paola Corona

È alle battute finali, alla Mediateca del Mediterraneo di Cagliari, l’incontro “Imprenditori startup si diventa!”, organizzato dallo Sportello Startup di Sardegna Ricerche per presentare il nuovo programma “Dall’idea al business model” e per discutere sui temi dell’innovazione e della creazione d’impresa.

In apertura dei lavori, la presidente di Sardegna Ricerche, Maria Paola Corona, ha posto l’accento sull’ampio catalogo di attività posto in essere dall’Ente e volto al sostegno delle attività delle imprese della Sardegna nei campi dell’innovazione e del trasferimento tecnologico.

«Oltre al programma che oggi presentiamo e che attiene alla selezione, con criteri scientifici, delle idee imprenditoriali che potranno avere maggiori chance  di riuscita dando vita ad altrettante startup, Sardegna Ricerche sta al fianco delle imprese in tutte le fasi della loro esistenza attraverso, ad esempio, lo Sportello ricerca europea, quello sulla Proprietà intellettuale, attraverso l’Albo delle imprese esportatrici, oppure sostenendo le startup innovative con contributi a copertura delle spese necessarie per il completamento e per lo sviluppo del nuovo prodotto, processo o servizio”, e ancora con i Programmi d’’innovazione e trasferimento tecnologico rivolti alle piccole e medie imprese per favorirne la competitività.»

La presidente Corona ha poi sottolineato l’importanza dell’accordo che Sardegna Ricerche ha stretto con la Banca di Sassari e con la Sfirs: «Abbiamo fatto in modo che la banca medesima possa erogare le anticipazioni finanziarie dovute alle startup sulla base delle istruttorie operate da Sardegna Ricerche. Le stesse startup in altri contesti sarebbero ritenute non bancabili, precludendo loro il ricorso al credito.  Attraverso la co-garanzia della Sfirs le startup possono accedere alle anticipazioni finanziarie, avendo come riferimento unicamente i loro bilanci di previsione, non potendo avere a disposizione i bilanci di esercizi precedenti».

È quindi intervenuto Cosimo Panetta (The Doers), curatore per l’Italia del progetto Startup Genome, che ha prodotto il rapporto “Cracking the Code of Innovation (la versione italiana del rapporto può essere richiesta online sul sito di The Doers: http://thedoers.co

L’obiettivo del progetto Startup Genome – spiega Panetta ‑ è quello di aumentare il tasso di successo delle start-up e accelerarne il ritmo di innovazione in tutto il mondo con la convinzione che l’imprenditorialità possa essere una disciplina da studiare ed applicare con metodo.
L’analisi basata su dati e informazioni provenienti da circa 650 web startup, ha permesso di classificare le diverse tipologie di startup a seconda dell’approccio al mercato, e di introdurre un nuovo sistema di valutazione delle startup: più efficace ed oggettivo, grazie alla capacità di riconoscere e misurare  le tappe attraverso cui esse articolano il proprio percorso e costruiscono il proprio successo.”

Ha preso quindi la parola Nicola Junior Vitto, cofondatore di Blomming, un’innovativa piattaforma di commercio online, che ha raccontato il suo percorso imprenditoriale, presentando un caso concreto di approccio lean startup.

Nella seconda parte del pomeriggio, Giuseppe Serra, responsabile dello Sportello Startup e del programma “Dall’idea al business model“, ha illustrato nel dettaglio il bando e le modalità di partecipazione: «Il programma è stato ideato secondo la metodologia lean startup, proprio per aumentare le possibilità di passare con successo dall’idea innovativa a veri progetti imprenditoriali, riducendo al minimo gli sprechi di risorse, di tempo e di costi». Serra ha spiegato che: «I proponenti delle prime 40 idee in graduatoria accederanno a un percorso di validazione di circa quattro mesi, strutturato in diversi workshop su temi specifici. Inoltre i primi dieci potranno usufruire di un voucher di 7.000 euro per la realizzazione di una versione minimale del prodotto, il cosiddetto MVP (Minimum Viable Product), prosegiranno in un percorso di affiancamento che li guiderà nell’applicazione del metodo e degli strumenti al proprio progetto d’impresa, che si concluderà con la presentazione ad un panel d’investitori. Inoltre avranno a disposizione una postazione di lavoro presso le strutture del Parco tecnologico della Sardegna».

Il bando resterà aperto per la presentazione delle domande online da domani, 19 settembre, fino al 17 di ottobre. Il testo completo del bando con la modulistica è disponibile sul sito dello Sportello Startup, all’indirizzo www.sardegnaricerche.it/sportellostartup