27 April, 2024
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E’ stata depositata questa sera anche la lista dei quattro candidati di “Liberi e Uguali Sardigna – Zedda Presidente” per la circoscrizione di Carbonia Iglesias per le regionali del 24 febbraio. Si tratta di Alberto Pani, avvocato di Iglesias; Ilaria Portas, vicesindaco di Masainas e Capo di Gabinetto dell’assessorato regionale della Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport; Daniela Pusceddu, laureanda in Economia, di Fluminimaggiore; e, infine, Luca Pizzuto, consigliere regionale uscente.

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I Riformatori Sardi hanno ufficializzato la lista dei candidati della circoscrizione di Carbonia Iglesias, per le elezioni Regionali del prossimo 24 febbraio, nelle quali sosterranno la candidatura alla presidenza di Christian Solinas. Sono: Giuseppe La Rosa, noto Peppino (ex consigliere regionale); Patrizia Mattioni (dirigente presso il Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale); Giovanni Melis noto Gianni (ex sindaco di Narcao); Alessandra Murru (assessore in carica del comune di Musei). Con l’introduzione della legge sulla parità di genere, come è noto, i candidati devono essere suddivisi equamente tra i due generi.

I termini per la presentazione delle liste scadono questa sera alle 20.00, mentre giovedì 24 in Corte d’Appello, a Cagliari, dalle 8.00 alle 12.00, dovranno essere presentate le candidature dei sette aspiranti alla carica di governatore della Regione Sardegna: Massimo Zedda per il centrosinistra, Christian Solinas per il centrodestra, Francesco Desogus del Movimento 5 stelle, Paolo Maninchedda per il Partito dei Sardi, Andrea Murgia per Autodeterminatzione, Mauro Pili per Sardi liberi e Vindice Lecis per Rifondazione-Comunisti Italiani-Sinistra Sarda. Non sarà della partita Ines Pisano che qualche.

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Saranno sette i candidati che il 24 febbraio si contenderanno la carica di governatore della Sardegna per i prossimi cinque anni. Dopo l’annuncio della candidatura del giornalista-scrittore Vindice Lecis con la lista di Sinistra Sarda, infatti, oggi Ines Simona Pisano, magistrato del Tar del Lazio che aveva presentato il contrassegno elettorale “Sardegna di Ines Pisano”, ha annunciato la sua rinuncia alla competizione elettorale.

«In bocca al lupo a tutti ma, in particolare, il mio incoraggiamento va a Massimo Zedda – ha detto Ines Pisano dopo aver ufficializzato la sua rinuncia, nell’aria già da qualche giorno -: pur nella recentissima conoscenza ho potuto apprezzare la mia stessa visione del futuro della Sardegna e l’onestà dell’uomo indisponibile a cedere a facili compromessi.»

«Quando ho dato la mia disponibilità, ad animarmi erano due obiettivi – ha aggiunto Ines Simona Pisano -: la possibilità di costruire un progetto innovativo ed alternativo alle vecchie logiche, ed unire il più possibile tutti coloro che si riconoscevano in una nuova idea di futuro per la Sardegna. La legge elettorale vigente non consente l’emersione di soggetti che non siano parte del sistema e già strutturati, e il rischio reale è quello di contribuire esclusivamente all’eccesso di frammentazione che dobbiamo superare. Faccio un passo indietro – ha concluso Ines Simona Pisano – come atto d’amore verso la Sardegna: non è una diserzione o una fuga, al contrario, un gesto di umiltà e passione per la nostra terra.»

Con la rinuncia di Ines Simona Pisano, viene a mancare l’unica donna tra i candidati alla carica di governatore, ora tutti di genere maschile: Andrea Murgia (Autodeterminatzione), Christian Solinas (centrodestra), Massimo Zedda (centrosinistra), Francesco Desogus (M5s), Mauro Pili (Sardi uniti), Paolo Maninchedda (Partito dei sardi), Vindice Lecis (Sinistra sarda).

 

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Vindice Lecis, giornalista-scrittore, ha presentato stamane, a Sassari, il progetto politico che lo vede candidato alla carica di governatore della Sardegna con la lista di Sinistra Sarda, l’alleanza creata da Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani ed alcuni fuoriusciti da Sinistra Italiana, tra i quali c’è il segretario regionale Ettore Licheri.

«Vogliamo rappresentare le istanze della sinistra sarda rispetto alle politiche sbagliate di questa Giunta regionale – ha spiegato Vindice Lecis -. Siamo nati per essere opposizione della Giunta Pigliaru e per rappresentare un argine all’avanzata di questa destra xenofoba e razzista. Non è colpa degli elettori se votano a destra, ma di politiche errate, che hanno prodotto rabbia, dolore e lacerazioni profonde. Si può riproporre la stessa medicina che è stata causa della malattia, ossia della crescita della destra? Bisogna governare in modo diverso questa nostra isola – ha aggiunto Vindice Lecis – noi vogliamo cambiare radicalmente l’agenda politica, fondandola su temi temi centrali come il lavoro, che deve ripartire dall’industria pulita, l’agroalimentare e il turismo e dalla sanità. Ci sto mettendo la faccia, è una battaglia difficile ma sentiamo il dovere di impegnarci per questo.»

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Il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini, ha partecipato stamane in Prefettura, a Cagliari, ai lavori del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Numerosi i temi trattati. Sull’immigrazione, il leader della Lega ha detto che i dati in Sardegna sono assolutamente confortanti, considerato che nel 2018 gli sbarchi si sono dimezzati, così come pure le presenze di immigrati nelle strutture di accoglienza. Matteo Salvini ha detto inoltre che i fondi per rendere le spiagge sicure sono arrivati ai comuni di Villasimius e Muravera e al comune di Cagliari (all’incontro era presente anche il sindaco Massimo Zedda, candidato governatore per il centrosinistra alle prossime elezioni regionali del 24 febbraio) sono stati già destinati fondi per la sicurezza urbana e, per la videosorveglianza, sono state finanziate iniziative nei comuni di Domus de Maria e Villamar e sono in arrivo altri 90 milioni di euro.

Il ministro dell’Interno si è soffermato anche sul caso del rimpatrio e dell’incarcerazione nell’Isola di Cesare Battisti, rinchiuso nel carcere di Massama, ad Oristano, sottolineando che il governo italiano spera in una collaborazione attiva e leale da parte degli altri governi, affinché dopo alcuni decenni restituiscano alle carceri italiane i delinquenti che devono scontare condanne definitive.

La giornata di Matteo Salvini in Sardegna, è proseguita prima con una visita al mercato di Quartu, poi con un incontro pubblico in piazza Eleonora d’Arborea a Oristano, ancora in corso, nel quale sta parlando dei principali temi al centro della campagna elettorale, energia, lavoro, trasporti, immigrazione, sicurezza… e si concluderà in serata ad Alghero.

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Con il giornalista-scrittore Vindice Lecis (Sinistra Sarda), sono 8 i candidati alla carica di governatore che si confronteranno nelle elezioni regionali in programma il 24 febbraio.

61 anni, sassarese, ex giornalista della Nuova Sardegna e del gruppo l’Espresso, Vindice Lecis è il candidato di Sinistra sarda, lista formata da Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani, che verrà presentata ufficialmente in una conferenza stampa in programma a Sassari giovedì 17 gennaio, nel corso della quale verranno presentati anche i principali punti programmatici che verranno portati al centro della campagna elettorale.

Le liste che saranno protagoniste della competizione elettorale saranno 26, 11 a sostegno della candidatura di Christian Solinas (centrodestra), 9 per Massimo Zedda (centrosinistra), ed uno per ciascuno degli altri 6 candidati: Andrea Murgia (Autodeterminatzione), Francesco Desogus (M5S), Mauro Pili (Sardi Liberi), Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi), Ines Pisano (Sardegna di Ines Pisano) e Vindice Lecis (Sinistra Sarda).

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Nel giorno del suo quarantesimo compleanno, Daniele Conti è stato premiato per l’attaccamento dimostrato alla squadra e alla città. Affiancato dal sindaco Massimo Zedda, è stato il presidente del Consiglio comunale, Guido Portoghese, prima di consegnare il riconoscimento che l’Amministrazione ha deciso di attribuire all’ex giocatore rossoblù, a tracciare il profilo di Daniele Conti, ripercorrendo le tappe più importanti della sua carriera.
«I ricordi sono tanti e a parte la delusione che puoi aver provato per la retrocessione, mi vengono in mente solo episodi positivi come quel gol indimenticabile al Napoli, l’abbraccio con tuo figlio dopo la rete al Torino e tanti flash che ci hai fatto vivere nei tuoi sedici anni con la maglia del Cagliari.»
Proprio questo attaccamento alla maglia e il fatto che sia il giocatore con il maggior numero di presenze assolute nella squadra del capoluogo, ha spinto l’Assemblea cittadina a consegnare un riconoscimento a Daniele Conti. E per rendere la giornata più speciale, il presidente Portoghese ha optato per una data speciale per l’attuale responsabile tecnico rossoblù: quella del suo quarantesimo compleanno.
«Sono molto emozionato perché per me Cagliari e il Cagliari hanno rappresentato tutto. Quando sono arrivato non avrei mai immaginato ad una carriera così lunga ma ci è voluto poco per ambientarmi e trovarmi perfettamente a mio agio.»
A ringraziare Daniele Conti per quanto fatto per il Cagliari e nel dare lustro al capoluogo, è stato anche Massimo Zedda. «Ti ringrazio per l’amore che hai per la nostra città. Per i tifosi sei come gli eroi dello storico scudetto conquistato dal Cagliari».

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Giovedì 10 gennaio, alle ore 16,00, presso la Sala Convegni della Fondazione di Sardegna, in via san Salvatore da Horta a Cagliari, si terrà l’evento di presentazione del XIII Rapporto dell’“Osservatorio sull’Economia Sociale e Civile in Sardegna”, curato dallo IARES, l’Istituto di ricerca delle Acli della Sardegna.

Si discute molto di interventi finanziari, di sussidi dedicati alla fuoriuscita dalle condizioni di povertà di tanta parte della popolazione priva di reddito e di lavoro, mentre si considerano meno le condizioni di contesto in cui i poveri si trovano a cominciare un percorso per il reinserimento e l’autonomia.

Lo IARES nell’ambito di un progetto di ricerca triennale ha indagato la dotazione di capitale sociale della Sardegna mettendola in relazione con le condizioni di svantaggio economico (povertà) dei contesti. L’obiettivo è comprendere quali caratteristiche sussistano per generare nuova ricchezza intesa in senso non monetario ma, anche in considerazione di questa, quali condizioni vi siano per basare la ricchezza sul lavoro, sul senso civico, sulla salute, sulla disponibilità a donare, sull’istruzione.

Il XIII Rapporto da conto del lavoro di ricerca e analisi su Capitale sociale e povertà della Sardegna svolto dallo IARES da cui derivano utili spunti per la definizione di azioni di policy.

Dopo i saluti di Franco Marras (presidente delle ACLI della Sardegna), Antonello Cabras (presidente della Fondazione di Sardegna), Massimo Zedda (sindaco di Cagliari), il gruppo di lavoro dello IARES presenterà i contenuti del rapporto.

Al termine si svolgerà una tavola rotonda sul tema: “Investire sul Capitale Sociale della Sardegna per promuovere autonomia e riscatto sociale” a cui parteciperanno Stefania Gelidi (Portavoce del Forum Terzo settore Sardegna), Stefano Tassinari (della Presidenza nazionale delle ACLI), Franco Manca (direttore regionale Pastorale del lavoro Conferenza Episcopale Sarda), Valter Piscedda (consigliere regionale), Benedetta Iannelli (consigliere comunale).

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Mauro Pili è il sesto candidato alla presidenza della Regione Sardegna. Lo ha designato l’assemblea di “Sardi liberi”, l’aggregazione formata dai movimento Unidos e Progres e da alcuni ex del Partito Sardo d’Azione (tra i quali il consigliere regionale Angelo Carta e l’ex presidente Giovanni Columbu), nel corso della riunione tenuta ieri mattina alla Torre aragonese di Ghilarza.

52 anni (è nato a Carbonia il 16 ottobre 1966), giornalista professionista dal 1990, leader di Unidos, di formazione socialista (è figlio di Domenico, più volte consigliere ed assessore regionale) ha iniziato la sua attività politica a Iglesias, sua città d’adozione, prima da consigliere comunale di minoranza, poi da sindaco. Eletto una prima volta primo cittadino all’età di 27 anni il 5 dicembre 1993 alla testa di un’aggregazione civica, al ballottaggio, con una clamorosa rimonta sul candidato del centrosinistra Nico Grillo (passò dal 22% del primo turno al 53%), venne rieletto nel novembre 1997, quando si impose al ballottaggio ancora sul candidato del centrosinistra, Marco Marras, dopo aver sfiorato la vittoria al primo turno (si fermò al 49,15%).

Nel 1999, dopo aver aderito a Forza Italia, si dimise dalla carica di sindaco il 5 luglio e venne candidato alla presidenza della Regione, ottenendo 151.962 preferenze al primo turno e superando al ballottaggio il candidato del centrosinistra Gian Mario Selis ma, dopo una serie di contrastate vicende politiche interne al centrodestra, riuscì ad essere eletto alla massima carica solo il 15 novembre 2001 e restò in carica fino al 25 agosto 2003. Nel 2004 si ricandidò alla presidenza della Regione e con il 44,18% perse il confronto con Renato Soru, candidato del centrosinistra, che venne eletto con il 45,89%.

Nel 2006 è stato eletto alla Camera dei deputati nelle liste di Forza Italia, confermato prima nel 2008, poi nel 2013, con il neonato Popolo della Libertà. Il 30 settembre 2013, a pochi mesi dall’inizio della XVII legislatura, ha lasciato il gruppo del Popolo della Libertà ed ha formato il movimento autonomo Unidos, aderendo a Montecitorio al gruppo Misto.

Nel febbraio 2014 si è candidato alla presidenza della Regione alla testa di una coalizione di quattro liste (Unidos, Mauro Pili Presidente, Fortza Paris Azione Popolare Sarda e Soberania), ottenendo 42.236 voti (5,72%) da presidente e 37.059 voti (5,43%) con le liste, fallendo l’ingresso di suoi rappresentanti in Consiglio regionale perché la legge elettorale prevede per le coalizioni uno sbarramento al 10%, contro uno al 5% per le singole liste (Mauro Pili, comunque, non sarebbe stato eletto, perché la stessa legge prevede l’elezione automatica in Consiglio solo per i due candidati alla presidenza più votati).

Ora, a distanza di cinque anni, il leader di Unidos sarà nuovamente candidato alla presidenza, alla testa di una singola lista: “Sardi liberi”.  Ad oggi la sua è la sesta candidatura, dopo quelle di Andrea Murgia (Autodeterminatzione), Massimo Zedda (Centrosinistra), Christian Solinas (Centrodestra), Francesco Desogus (Movimento 5 Stelle) e Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi). Nei prossimi giorni dovrebbe essere ufficializzata anche la settima, quella del magistrato del Tar del Lazio Ines Pisano, che ha annunciato recentemente la sua “discesa in campo” per le elezioni regionali che, quasi certamente, si terranno il 24 febbraio 2019.

 

 

 

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L’esigenza di contrastare le destre e i populismi – nell’ambito di una legge elettorale fortemente inadeguata a rappresentare democraticamente tutte le componenti della società, e che deve essere rapidamente modificata – richiede il massimo di unità delle forze progressiste. Per questo Liberi e uguali intende presentare, a sostegno della candidatura di Massimo Zedda a Presidente della Regione, una lista che sotto il proprio simbolo comprenda donne e uomini di riconosciuto prestigio personale e di vivace passione politica, in grado di dare voce e forza alle istanze dei sardi.

Il Comitato promotore sardo di Liberi e uguali auspica che a questa difficile battaglia aderisca la maggior parte delle formazioni della sinistra sarda, nel quadro di una leale convergenza programmatica, con lo scopo di valorizzare e migliorare le conquiste raggiunte nei settori del lavoro, della solidarietà sociale, dell’istruzione, e di correggere gli errori e le insufficienze rilevate nell’organizzazione istituzionale, nella sanità, nel governo del territorio, nel settore dei trasporti interni ed esterni, in quello delle politiche industriali, energetiche, agricole e delle attività produttive in genere.

Lo sviluppo armonico e democratico di tutti i territori dell’isola, nel contesto di rapporti leali con le istituzioni nazionali ed europee ma salvaguardando le specificità regionali, costituisce l’ineludibile obiettivo di una politica rinnovata, attenta sia alle esigenze dell’innovazione e della modernità che a quelle della solidarietà e dell’integrazione economica e sociale delle fasce di popolazione in maggiore difficoltà.

In questo senso le liste di Liberi e Uguali si mettono a disposizione delle associazioni culturali, di volontariato, e di tutti i cittadini che intendono impegnarsi concretamente per il futuro della Sardegna.

Bruno Palmas

per il comitato regionale