28 March, 2024
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Nell’ambito delle attività culturali e di divulgazione della storia e delle tradizioni locali svolte dalla nostra Associazione, abbiamo colto l’occasione per ricordare e commemorare la figura politica e umana di Luciano Alimonda, nel decennale della scomparsa di una delle personalità che hanno sicuramente inciso e lasciato un segno importante nella crescita di Portoscuso e dei suoi cittadini.

Luciano, figlio di fu Giorgio e fu Maria, era nato a Portoscuso il 7 settembre del 1937 e fin da giovanissimo, pur rimasto orfano di madre all’età di 13 anni, si mostrò molto attivo con i coetanei dell’epoca in iniziative culturali, interessato alla storia di Portoscuso ed al suo sviluppo sociale ed economico. La mancanza prematura della madre, aveva indotto la famiglia a trasferirlo prima a Santu Lussurgiu dai Salesiani, dove prese la licenza media e poi a Cagliari al Liceo Dettori dove conseguì brillantemente la maturità classica non senza difficoltà legate soprattutto alla lontananza dai propri familiari.

Preso dal desiderio di rientrare nella sua Portoscuso, interruppe momentaneamente gli studi universitari e si dedicò ad avviare nel proprio paese alcune attività imprenditoriali tra le quali si ricorda l’albergo ristorante Mistral insieme con i cugini Sibono e successivamente il Cinema Ideal (1960-1987). In quest’arco di tempo, insieme ad altri amici, fu uno dei fondatori della Pro loco portoscusese. Nello stesso periodo, essendo uno dei pochissimi giovani locali istruiti fu chiamato ad insegnare nella scuola media di Portoscuso.

La passione per la politica e per l’impegno sociale, lo videro da giovanissimo aderire al partito Socialista Democratico italiano fondato da Saragat, di cui condivideva profondamente la visione di uno Stato che dovesse garantire uguali possibilità a tutti i cittadini e volta al sostegno di un’economia regolata basata però sulla libera intrapresa privata. Nel contempo divenne per la prima volta consigliere comunale nel 1967, e da allora lo rimase ininterrottamente fino al 1999, quando decise di lasciare l’incarico per favorire la partecipazione e il ricambio alla vita pubblica di nuovi aspiranti consiglieri.

Dopo aver messo su famiglia, concluse gli studi e si laureò in Scienze politiche nel 1969, presentando una tesi di laurea dal titolo “Portoscuso” con relatore prof. Enrico Leone; un importante lavoro da cui traspare il suo interesse e passione per la storia antica e recente di Portoscuso che ancora oggi rimane uno dei testi di riferimento per tanti studenti e ricercatori con particolare riferimento alla pesca del Tonno.

Nell’arco di questo periodo si distinse da Consigliere di maggioranza e di minoranza per la correttezza istituzionale e le proposte sempre volte a migliorare la condizione del proprio paese di cui intravvedeva le grandi possibilità. Dopo le varie esperienze anche da Assessore ai lavori pubblici, diventò Sindaco della cittadina dal 1981 al 1985, dando un grandissimo contributo sia nella realizzazione delle opere infrastrutturali come strade fogne, impianti sportivi e illuminazione pubblica su tutto il territorio frazioni comprese, sia incidendo in maniera più efficace che in passato nelle decisioni operative che riguardavano l’allora operante polo industriale, nel senso di una maggiore tutela del proprio territorio e dell’occupazione dei propri cittadini. Si ricorda in particolare il suo grande impegno per la rivalutazione della tonnara “Su Pranu” che riteneva un patrimonio fondamentale, ancorché storico, di Portoscuso.

Finita l’esperienza politica diretta, non smise mai di seguirla e parteciparla perché ne era profondamente appassionato e con la stessa passione e ardimento ha seguito fino alla fine dei suoi giorni le vicende amministrative e politiche locali. Il suo impegno politico e le capacità amministrative sono state molto apprezzate anche a livello regionale e nazionale allorquando fu nominato, al fianco del noto Economista Paolo Savona, vicepresidente del CIS (Credito Industriale Sardo) e successivamente alla SFIRS (Società Finanziaria Regionale Sardegna) e all’ICE (Istituto Commercio Estero).

Persona di cultura laica, sempre aperto ed informato degli avvenimenti sociali e amministrativi, costituiva un punto di riferimento nei dibattiti pubblici. La sua apertura di vedute lo vedeva nei confronti attento e capace di mediare anche nei momenti più difficili. Riteneva che in politica occorresse trovare, necessariamente, una via mediata per tutte le decisioni da assumere. Era proprio questa sua caratteristica che lo distingueva rispetto alle posizioni preconcette di altri.

Luciano, ci ha lasciati improvvisamente e prematuramente la notte del 13 agosto 2009 all’età di 71 anni, ed ha lasciato un grande vuoto nella Comunità di Portoscuso.

Di questo impegno sociale e politico, anche il sottoscritto ne è stato testimone diretto quando l’amico Luciano Alimonda ha guidato il paese in qualità di Sindaco. In particolare di lui, mi colpì la spiccata naturale inclinazione per la Cultura e la Politica, qualità che, a dire il vero, erano riconosciute oltreché dai propri concittadini anche dagli avversari politici.

Come Associazione anziani di Portoscuso, abbiamo sentito la necessità di rendere pubblico questo ricordo e testimonianza in maniera sincera di fronte alla figura di una personalità, la cui esperienza di vita meriterebbe più accurati approfondimenti che per ora non è stato possibile effettuare, non solo quale esempio di comportamenti socialmente limpidi e improntati al bene comune e per questo proponibili all’attenzione dei giovani del paese di Portoscuso, ma anche per ripercorrere la storia del paese di cui è stato protagonista, grande estimatore, storiografo e ricercatore.

Cogliamo questa occasione del decennale dalla scomparsa di Luciano, per porgere il più sincero cordoglio a nome dell’Associazione Culturale della 2ª e 3ª Età che mi onoro di rappresentare in qualità di Presidente e mio personale.

Nino Lugas

Cavaliere della Repubblica

Si è svolta ieri, nella sala consiliare del comune di Portoscuso, la cerimonia di premiazione del Premio Letterario Città di Portoscuso “Su Marchesu”. Sono stati premiati i primi tre classificati e sono stati consegnati gli attestati di partecipazione ai presenti fra coloro che hanno aderito al concorso. La vincitrice è risultata Margherita Pellegrini, autrice di “Coraggio”, alla quale è andato un premio di 500 euro lordi; il secondo premio è andato ad un’autrice di Roma, Maria Cannavacciuolo, che riceverà 300 euro lordi; al terzo posto Cristina Contini, che ha ricevuto un premio di 200 euro lordi.
L’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Giorgio Alimonda e dalla delegata alla Cultura Orietta Mura, ha ringraziato tutti coloro che hanno permesso la buona riuscita dell’evento culturale e in particolar modo i componenti della commissione valutatrice delle opere poetiche, composta dal dottor Silvestro Biggio; il maestro Renzo Sanna; la professoressa Valentini Zini; l’editore Giampaolo Cirronis; il dottor Daniele Pinna e la dottoressa Maria Luisa Lai.
Un ringraziamento, inoltre, è stato rivolto al presidente dell’Associazione II e III Età di Portoscuso, Nino Lugas, ex sindaco del paese, per la preziosa collaborazione ed il supporto offerto.

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