16 May, 2024
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Una novità importante sulla complicata vertenza dell’Associazione regionale allevatori della Sardegna (ARAS) è giunta ieri sera dal Tribunale di Cagliari che, nella persona del presidente Mauro Grandesso Silvestri, ha nominato due nuovi liquidatori: i dottori commercialisti, esperti in gestione di procedure di crisi d’impresa e risanamento aziendale, Giovanni Nicola Dettori e Alberto Picciau. Primo impegno sul tavolo: presentare agli uffici dell’Agenzia regionale Laore Sardegna la rendicontazione delle prestazioni svolte dai tecnici ARAS nelle aziende zootecniche, così da poter ricevere i trasferimenti finanziari, già disponibili nelle casse di Laore, e procedere al pagamento degli stipendi e dei rimborsi spesa degli ultimi 4 mesi. Secondo appuntamento in agenda, e di più ampio respiro riguarda il supporto documentale che dovrà essere garantito alla Regione per agevolare le trattative con il ministero dell’Economia e delle Finanze nell’iter di applicazione della legge 3 del 2009. Il terzo passaggio interviene invece sulla riorganizzazione delle attività di ARAS, compresa la richiamata al lavoro dei dipendenti precari, per garantire le prestazioni a tutti gli allevatori, nel rispetto della convenzione con Laore, e l’espletamento degli impegni riguardanti la misura 14 del Programma di sviluppo rurale, dedicata al Benessere degli animali.

La decisione del Tribunale di Cagliari azzera di fatto il vecchio Collegio dei liquidatori, in carica negli ultimi 7 mesi, e composto da Enrico Leccisi, Vito Tizzano e Raffaele Marcello.

Questa mattina alle 9.00, Dettori e Picciau si sono presentati nelle sede ARAS di Cagliari in via Cavalcanti. «Oggi si inizia a lavorare – hanno detto i liquidatori -, dobbiamo far ripartire la macchina da subito».

«Apprendiamo con particolare favore la decisione tempestiva assunta dal Tribunale che ha individuato due tecnici di alto profilo. Auguro ai nuovi liquidatori un buon lavoro – ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria – perché ad attenderli ci sono tanti impegni che devono innanzitutto ricreare un clima più sereno fra i lavoratori da un lato e il mondo delle campagne che attende le prestazioni dall’altro.»

L’assessore dell’Agricoltura ha poi ricordato che già da venerdì mattina, con l’assessore del Personale Filippo Spanu, riprenderanno al Ministero della Funzione pubblica i lavori del tavolo tecnico dove si sta discutendo sul futuro dei quasi 300 dipendenti di ARAS.

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«Crediamo talmente tanto nel futuro di questo settore e nelle migliaia di persone che ci lavorano che abbiamo organizzato 11 tavoli tematici, 6 tavole rotonde in cui sono stati coinvolti oltre 500 addetti ai lavori che hanno permesso agli Stati generali dell’Agricoltura 2018 di far incontrare portatori di interesse che neanche si conoscevano.»

Lo ha detto ieri l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, in occasione della chiusura della tre giorni di attività nel polo fieristico di Cagliari, dove numerosi attori del comparto si sono ritrovati per fare un bilancio dello stato di salute del mondo delle campagne e per ragionare su come costruire la futura programmazione agricola 2021-2027.

All’iniziativa hanno partecipato agricoltori e allevatori, rappresentanti della trasformazione cooperativa e privata, grande distribuzione e commercializzazione di più piccole dimensioni, centri di ricerca e università. E poi le strutture dell’Assessorato e delle Agenzie agricole Agris, Argea e Laore, di Forestas, ma anche i Consorzi di Bonifica ed i Gal, tecnici dell’ARA e della Sanità animale, i Consorzi di tutela e l’Enas, l’Autorità di bacino e le rappresentanze istituzionali di Unione europea, Stato e Regioni. Tutti hanno portato le loro esperienze e le hanno condivise, apprezzando la metodologia organizzativa messa in campo per i momenti di confronto e di elaborazione dei punti di forza e debolezza dei diversi comparti analizzati e delle possibili azioni da mettere in atto nel medio e lungo periodo. La prima giornata, dopo i saluti istituzionali e le relazioni introduttive, si era aperta infatti con 11 gruppi di lavoro tematici che hanno prodotto dei report finali su cui si è discusso, in plenaria, in 6 tavole rotonde.

«Ci è stato chiesto – ha osservato Pier Luigi Caria – che un appuntamento come gli Stati generali non sia una iniziativa isolata nel tempo, ma che abbia una continuità e una cadenza periodica da portare anche nei territori della Sardegna. Un modo per fare bilanci costanti sugli obiettivi raggiunti o ancora da perseguire.»

Entrando nel merito delle questioni affrontate tra giovedì scorso e oggi, l’assessore ha spiegato che «una delle criticità maggiori, che riguarda sostanzialmente quasi tutti i comparti, è la frammentazione delle produzioni e la difficoltà di mettere assieme le aziende per convogliarle verso mercati di largo consumo. Poi c’è il limite dell’insularità, il gap tecnologico e infrastrutturale che interessa tutta la filiera: dalla produzione alle vendite passando per la trasformazione. È necessario quindi programmare nuovi investimenti in termini economici, di conoscenza e formazione. Valorizzare ancora di più l’agricoltura istruita dove i nostri giovani siano al passo dei loro coetanei europei e mondiali. La chiave di volta dell’agricoltura dei prossimi decenni – ha detto Pier Luigi Caria – è nell’agricoltura di precisione: su quei processi che riducono i costi e su cui noi sardi dobbiamo investire garantendo però sempre la qualità delle nostre produzioni. Permettere ad agricoltori e allevatori di lavorare meglio e di massimizzare i profitti non deve portare affatto a rinunciare alle eccellenze agroalimentari: il vero punto di forza del brand Sardegna».

Nei tavoli è stato ribadito che il comparto agricolo sardo è sempre più inserito nelle dinamiche globali del mercato agroalimentare, dove la sfida sul cibo, da garantire a miliardi di abitanti del pianeta, sarà uno dei maggiori impegni che caratterizzeranno, per i prossimi decenni, le azioni politiche dei grandi Paesi e dell’Unione europea stessa.

Sul piano della gestione delle risorse in vista della PAC 2021-2027, l’esponente della Giunta ha ricordato che «è necessario iniziare da subito a pensare come costruire la prossima PAC. Dobbiamo innanzitutto aprire un confronto con Governo e Unione Europea su una accelerazione del riequilibrio del valore dei titoli PAC. Una battaglia da portare avanti su tutti i tavoli con il sostegno dei portatori di interesse. È infatti inaccettabile che il mondo delle campagne sarde percepisca risorse vergognosamente inferiori di due o tre volte rispetto ai colleghi di altre regioni italiane. Da questi Stati generali è inoltre emerso che agricoltura di precisione, filiere, innovazione tecnologica e delle pratiche colturali, ricambio generazionale nelle imprese sono le parole d’ordine che devono seriamente animare i processi di sviluppo futuri. Avessi avuto altre risorse del PSR da rimodulare e spendere – ha precisato il titolare dell’Agricoltura – le avrei destinate esclusivamente a queste voci».

Ieri mattina si è tenuta l’ultima tavola rotonda dedicata alla gestione delle risorse idriche, mentre nei cinque appuntamenti di ieri si era parlato di tutti i maggiori comparti agricoli, forestali e zootecnici, ma anche di Semplificazione legislativa e amministrativa, pagamenti in agricoltura, Organismo Pagatore Regionale – Sviluppo locale, GAL, SNAI, multifunzionalità delle aziende e diversificazione dell’attività agricola.

Il tema dell’acqua ha fatto da cornice alle attività di analisi e riflessione promosse dagli Stati generali. Si è ragionato su tutte le soluzioni possibili per garantire la risorsa primaria: da infrastrutture efficienti e interconnessioni più diffuse. Ma anche riduzione degli sprechi e delle perdite, agricoltura di precisione, riutilizzo dei reflui e desalinizzatori.

Il direttore generale dell’Assessorato, Sebastiano Piredda, ha poi illustrato una relazione tecnica sulle attività del Programma di sviluppo 2014-2020 tra misure in corso di pagamento, in ritardo e in via di conclusione.

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Buona metodologia applicata nelle attività degli 11 tavoli tematici di discussione e volontà che questi momenti di incontro e condivisione continuino anche nel futuro. Questi i punti maggiormente condivisi da chi ieri sera ha partecipato ai gruppi di lavoro e oggi ha seguito le tavole rotonde in cui sono stati illustrati e quindi analizzati i temi più interessanti emersi dallo scambio di idee fra i diversi portatori di interesse. La platea del Padiglione D della Fiera di Cagliari ha cambiato volto lungo tutta la giornata man mano che si alternavano i temi snocciolati nelle tavole rotonde.

La mattina si è aperta con i saluti dell’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, che ha detto: «Sono molto soddisfatto di quanto fatto finora. Lo sono, soprattutto,dopo aver raccolto le impressioni positive di chi ieri si è trattenuto fino a sera per discutere del futuro di tutto il comparto agricolo sardo, ma anche di chi oggi arricchirà il dibattito con nuovi contributi. Solo dal confronto puntuale e franco possono emergere le migliori idee per migliorare il settore produttivo più radicato in tutta la regione. Solo attraverso momenti di condivisione come questi, dove a prendere la parola sono gli operatori delle campagne, i trasformatori e i commercializzatori agroalimentari possiamo crescere di più un po’ tutti».

È quindi intervenuto Francesco Alfieri, capo della Segreteria del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che sul prossimo PSR ha detto di non volere una programmazione che cancelli il ruolo centrale delle regioni nella gestione delle risorse e delle politiche agricole. Si è soffermato quindi sulla lotta alle contraffazioni alimentari e sulla necessità di rafforzare gli strumenti di difesa del made in Italy.

Cinque tavole rotonde, l’ultima si terrà domani mattina, hanno animato le attività di oggi con uno sguardo a 360 gradi verso tutto il mondo delle campagne isolano. Si è partiti con cerealicoltura, leguminose, colture innovative, ortofrutta, vitivinicolo e olivicolo. Si è quindi passati ad apicoltura, avicunicoltura, piante officinali, selvicoltura e allevamento del cavallo. Nel pomeriggio si è partiti con la tavola rotonda dedicata alla Zootecnia con gli approfondimenti su latte, foraggicoltura da pascolo e carne, con 12 relatori che si sono confrontati per quasi 5 ore. Si sono tenuti poi altri due tavoli: Semplificazione legislativa e amministrativa, pagamenti in agricoltura, Organismo Pagatore Regionale – Sviluppo locale, GAL, SNAI, multifunzionalità delle aziende agricole e diversificazione dell’attività agricola.

«Di aggregazione ridotta che limita la crescita del comparto» ha parlato Giuseppe Ecca dell’Associazione agricoltori villacidresi, che si è soffermato sull’importanza degli Stati generali dell’Agricoltura dove «gli operatori primari che lavorano sul territorio hanno avuto la possibilità di spiegare le proprie necessità anche in vista della prossima programmazione agricola che deve nascere tenendo conto delle reali esigenze del comparto».

Il mondo equestre, sopravvissuto a decenni di crisi soprattutto grazie alla passione e a una lunga tradizione conservata in tutta l’Isola, sta dando timidi segnali di ripresa da quando, in questi ultimi anni, la politica ha deciso di investire nuove risorse. Come è stato ricordato oggi durante la tavola rotonda, a investimenti iniziali ridotti il ritorno in termini economici è molto elevato. Tale settore inoltre è quello più forte che può legare l’agricoltura al turismo. Angelo Mulas, allevatore di cavalli da generazioni, ha osservato che la convocazione degli Stati generali ha dato «la possibilità, sicuramente positiva, di fare il punto su criticità, problematiche, prospettive e opportunità del comparto. Durante il confronto abbiamo evidenziato che con poche risorse possiamo recuperare il terreno perso. In questi ultimi anni c’è un nuovo ascolto della politica e speriamo di trovare delle soluzioni per un mondo che si aspetta delle grandi cose».

Francesco Forma, imprenditore del settore carni, ha evidenziato la novità metodologica messa in campo nei gruppi di lavoro di questi giorni. «Abbiamo sperimentato un nuovo metodo di confronto, atipico in Sardegna. Speriamo sia solo il primo di tanti incontri del genere e che vengano ripetuti più spesso». Sullo stato di salute del comparto Forma ha osservato che, «per sconfiggere la forte concorrenza dei competitor si deve investire nel fare sistema e nell’abbattere i costi di produzione che possano garantire, oltre a un’alta qualità dei prodotti, anche la giusta remunerazione a tutti gli attori della filiera».

Sul lattiero-caseario, Annalisa Uccella direttore del Consorzio di tutela del Pecorino sardo, ha ricordato che senza azioni sinergiche promosse con le altre Dop (Pecorino romano e Fiore sardo) i margini di crescita sono assai ridotti. «Dobbiamo credere di più sulla enorme qualità, poiché si tratta di un potenziale inespresso grandissimo. Grazie a un’azione di promozione nazionale e internazionale possiamo far crescere la conoscenza e la cosiddetta curva di domanda dei nostri prodotti».

Non poteva mancare al dibattito il tema della Peste suina africana su cui Alessandro De Martini, responsabile dell’Unità di Progetto per l’eradicazione della malattia, ha aggiornato la platea. «Mentre in Sardegna siamo sempre più vicini a sconfiggere la PSA, nel resto dell’Europa e dell’Asia si sta diffondendo pericolosamente».

L’appuntamento per la giornata di chiusura degli Stati generali dell’Agricoltura 2018 è per le 9.30 di domani nel Padiglione D della Fiera di Cagliari. Dopo l’ultima tavola rotonda dedicata alla gestione delle risorse idriche, ci saranno i saluti dell’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, del presidente della Commissione attività produttive del Consiglio regionale, Luigi Lotto, e del direttore generale dell’Assessorato dell’Agricoltura, Sebastiano Piredda.

 

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«Il prossimo 28 settembre il dipartimento della Funzione Pubblica ha convocato a Roma un incontro sulla situazione dei lavoratori dell’Associazione regionale allevatori della Sardegna (ARAS) a cui interverranno i rappresentanti di tutti i ministeri e dipartimenti coinvolti: Funzione Pubblica, Affari regionali, Economia, Politiche agricole.»

Lo ha annunciato l’assessore del Personale Filippo Spanu che stamattina ha ricevuto la lettera di convocazione direttamente dagli uffici della Funzione Pubblica. 

L’assessore del Personale Filippo Spanu e l’assessore dell’Agricoltura Pier Luigi Caria, in vista della riunione in programma venerdì prossimo nella Sala Tarantelli di Palazzo Vidoni, esprimono soddisfazione «per il riavvio del confronto che riguarda la proposta formulata dalla Giunta per l’inserimento dei lavoratori all’interno dell’Agenzia Laore».

«Abbiamo contatti continui con i ministeri coinvolti e questa convocazione lo dimostra. Stiamo lavorando – aggiungono gli assessori Filippo Spanu e Pier Luigi Caria – per dare risposte concrete ai lavoratori che continuano a manifestare il loro disagio anche per il mancato pagamento di stipendi e rimborsi spese da parte del collegio dei liquidatori in carica da alcuni mesi. Con tutti i ministeri coinvolti approfondiremo tutte le questioni più delicate con l’obiettivo  di trovare rapidamente gli strumenti adeguati per risolvere una vicenda che si trascina da troppo tempo.»

 

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Il governatore Francesco Pigliaru e l’assessore Pier Luigi Caria hanno tagliato il nastro degli Stati generali dell’Agricoltura 2018, in programma da oggi a sabato negli spazi della Fiera di Cagliari. I maggiori portatori di interesse istituzionali regionali e nazionali, del mondo delle imprese, di Università e Centri di ricerca si sono dati appuntamento per analizzare lo stato di salute del comparto così da permettere alla prossima programmazione agricola 2021-2027 di dare le migliori risposte, nel medio e lungo periodo, per assicurare una crescita competitiva e innovativa alla variegata galassia agricola isolana.

Alla luce dell’evoluzione delle politiche europee e nazionali, delle ipotesi di riforma della Politica Agricola Comune (PAC), dell’evoluzione del mercato agroalimentare, degli accordi sul commercio internazionale e dei cambiamenti climatici, si cercherà di individuare quali azioni e quali innovazioni (tecniche e tecnologiche, infrastrutturali, promozionali e commerciali, di ricerca e assistenza tecnica, di formazione, e di organizzazione orizzontale e verticale delle filiere) possono contribuire allo sviluppo del settore e alla crescita della redditività e produttività delle diverse filiere. Dopo i saluti introduttivi della Giunta e gli interventi degli ospiti di caratura nazionale, si sono aperti gli 11 tavoli di lavoro tematici a cui hanno partecipato decine di tecnici e portatori di interesse. Questi gli argomenti trattati: Cerealicoltura, leguminose e colture innovative; Ortofrutta; Vitivinicoltura e Olivicoltura;  Zootecnia – Latte e foraggicoltura da pascolo; Zootecnia – Carne; Apicoltura, avicunicoltura, piante officinali; Selvicoltura; Allevamento del cavallo; Sviluppo locale, GAL, SNAI, multifunzionalità delle aziende agricole e diversificazione dell’attività agricola; Semplificazione legislativa e amministrativa, pagamenti in agricoltura, Organismo Pagatore Regionale; Gestione delle risorse idriche.

«L’agricoltura è un settore trainante e deve esserlo sempre di più – ha detto il presidente Francesco Pigliaru nel saluto introduttivo -. E’ un settore dal potenziale enorme, la chiave per aprire alla Sardegna le porte dei mercati internazionali portando i nostri prodotti d’eccellenza, dove possono trovare sempre più valore. E in questo valore trovano risposte essenziali anche e soprattutto le zone interne – ha sottolineato il Presidente – perché l’agricoltura ha il grande vantaggio, per sua stessa natura, di non concentrarsi nelle coste o nelle città ma, al contrario, distribuirsi nel territorio. Noi abbiamo fatto tanto, ma molto altro si può ancora fare e meglio. Oggi le nuove tecnologie ci offrono grandi opportunità. Dobbiamo sostenerle, incentivarle, diffonderne ulteriormente l’adozione. Giornate come queste sono importantissime per confrontarci, ragionare, individuare insieme quali sono gli ostacoli, a breve e lungo termine, nel raggiungimento di questo obiettivo – ha concluso Francesco Pigliaru-, e lavorare uniti per rimuoverli.»

«Ci sono dei momenti in cui è necessario fermarsi per fare dei bilanci e ripartire quindi con maggior forza avendo superato le criticità che si possono presentare nel mettere in pratica dei progetti. Oggi abbiamo un Programma di sviluppo rurale dove le risorse sono già sostanzialmente impegnate e siamo certi che saranno spese ancor prima della scadenza del settennato. Abbiamo però di fronte a noi tutta la discussione che porterà alla costruzione della nuova Programmazione agricola 2021-2027 dove è necessario, già da ora, costruire delle fondamenta solide e condivise fra noi – ha detto l’assessore dell’Agricoltura Pier Luigi Caria -. Questi tre giorni che ci attendono sono un momento di grande responsabilità. Nessuno si deve sentire ospite. La politica gioca la sua partita al pari dei diversi portatori di interesse. Ecco perché abbiamo voluto creare le condizioni per il confronto e chiamato tutti a raccolta per ragionare sull’agricoltura del futuro. Le sfide dei mercati globali e dei cambiamenti climatici condizioneranno sempre di più questo comparto molto fragile, ma dalle prospettive di crescita straordinarie. Io ci credo, perché la nostra Isola ha tutte le carte in regola per confrontarsi a testa alta con i vari competitor globali: abbiamo uno straordinario territorio incontaminato e una tradizione agricola e pastorale che in pochi possono vantare, non solo nel Mediterraneo, ma in tutto il mondo. Oggi per sostenere i processi di crescita è fondamentale investire su innovazione tecnologica e agricoltura di precisione, così da rendere il comparto più produttivo e competitivo attraverso la strutturazione e il rafforzamento delle filiere.»

Nel commentare l’improvvisa decisione delle associazioni di categoria di disertare i tavoli, Caria ha precisato che ne ha avuto notifica formale solo questa mattina. «Oggi registriamo delle assenze agli Stati generali. Assenze di soggetti che hanno collaborato con noi ad organizzare questo appuntamento e tutto il programma, che mi sono state comunicate solo stamattina. Che dire? Chi ha delle idee da condividere per il bene delle campagne deve e doveva farlo in questo consesso. Disertare i lavori significa perdere un’occasione irripetibile per provare a migliorare la redditività delle imprese e la qualità della vita di decine di migliaia di lavoratori. Riteniamo – ha aggiunto l’esponente della Giunta Pigliaru – che evidentemente c’è una parte del mondo agricolo che non vuole cambiare niente. C’è invece un’altra parte molto più grande, dove gli interessi di agricoltori, allevatori e pastori della Sardegna sono superiori a tutto e a tutte le posizioni politiche e vengono prima di ogni possibile strategia particolare. Ecco perché noi pensiamo sia importante proseguire nelle attività di questi tre giorni, sperando ci possa essere un ripensamento degli assenti. Anche domani – ha concluso Pier Luigi Caria – ci aspettiamo di accogliere tanti cittadini e portatori di interesse».

Impossibilitato a partecipare per sopraggiunti impegni, l’eurodeputato e vice presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, Paolo De Castro, ha inviato un video messaggio dove ha fatto il punto sulla riforma della Politica agricola comune (PAC) in discussione in questi mesi a Bruxelles. «Non siamo d’accordo che la PAC sia trasformata in una sorta di politica agricola nazionale, che sarà discussa e magari approvata nella prossima legislatura del Parlamento europeo».

Il Capo dipartimento delle Politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale del ministero delle Politiche agricole, Giuseppe Blasi, ha definito un “passaggio importante” l’aver organizzato, proprio in questo momento, gli Stati generali, poiché ci si incontra a programmazione agricola già ben avviata e quindi nella migliore condizione per poter ragionare su quella del 2021-2027 su cui si sta già lavorando. Entrando nel merito delle attività che riguardano la Sardegna, fra le varie cose, ha ricordato che nella prossima programmazione non si potranno attivare le procedure per l’istituzione di organismi pagatori autonomi, quindi ben ha fatto la Sardegna ad avviare tutto l’iter con il Ministero delle Politiche agricole per il riconoscimento dell’organismo pagatore regionale.

La responsabile cooperazione di Nomisma, Ersilia Di Tullio, ha invece ricordato il ruolo centrale che ricopre sempre più l’aggregazione e il rafforzamento delle filiere nel settore agroalimentare. Mettersi assieme, concentrare, cooperare per fare massa critica e volumi di prodotto così da essere competitivi, sono le parole chiave per raggiungere i consumatori e garantire utili a tutti i componenti della filiera. Diverse ricerche di mercato dicono che si è disposti a spendere di più se il prodotto da acquistare è made in Italy.

Il direttore commerciale della Coop Conad del Tirreno, Alessandro Bacciotti, ha fatto il punto sulle produzioni di qualità che possono fare davvero la differenza sui mercati. Le eccellenze della Sardegna sono apprezzate e ricercate dai consumatori sempre più attenti a conoscere la provenienza dei prodotti. Questa tipicità, con il brand Sardegna andrebbe valorizzata ancor di più.

Luigi Ledda, docente di colture foraggere nel dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, ha fatto il punto sul trasferimento di conoscenze tecnologiche e scientifiche dal mondo della ricerca verso quello dell’impresa.

A margine delle relazioni introduttive, Pier Luigi Caria ha incontrato una delegazione di una quindicina di lavoratori dell’Associazione regionale allevatori della Sardegna (ARAS) che, nonostante la situazione difficile dovuta ai mancati pagamenti di stipendi e rimborsi spese da parte del Collegio dei liquidatori, stanno continuando a garantire le prestazioni nelle aziende zootecniche. L’assessore ha aggiornato i dipendenti sullo stato della vertenza.

Conclusi i gruppi di lavoro, si terranno domani le tavole rotonde dove saranno illustrati e discussi i risultati dei confronti sugli 11 temi affrontati oggi dai portatori di interesse. L’appuntamento, aperto a tutti i cittadini, è per le ore 9.30 nel Padiglione D del polo fieristico di Cagliari.

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I maggiori portatori di interesse, coinvolti a vario titolo nelle attività del mondo agricolo sardo, si ritroveranno faccia a faccia in una tre giorni di lavori serrati in cui si farà il punto sullo stato di salute del comparto isolano e sulle migliori prospettive di crescita e di sviluppo da mettere in campo negli anni a seguire. L’appuntamento per gli Stati generali dell’Agricoltura è al Polo fieristico di Cagliari dove, dal 20 al 22 settembre, tra gruppi di lavoro, tavole rotonde e un resoconto finale si proverà a mettere i paletti sulla strada da percorrere nel futuro per migliorare le condizioni di lavoro, produttive e di rendita delle migliaia di aziende regionali. La volontà di creare un momento di confronto che partendo dalle macro-attività raggiungesse le pieghe e le problematiche più nascoste dell’agricoltura e dell’allevamento sardo era stata più volte espressa, nel corso dei suoi 18 mesi di mandato, dall’assessore Pier Luigi Caria alle associazioni di categoria agricola, agli imprenditori delle campagne e ai diversi uffici, coinvolti oggi nell’organizzazione dell’iniziativa, dell’Assessorato e delle Agenzie Agris, Argea e Laore.

«Gli Stati generali dell’Agricoltura 2018. Dal PSR 2014-2020 alla Programmazione 2021-2027. Gestione, attuazione e prospettive per la crescita competitiva dell’agricoltura in Sardegna», è la traccia su cui si articoleranno i lavori di una tre giorni in cui la vera opportunità per il comparto sarà garantita dalle analisi oculate sull’evoluzione del settore in questi ultimi decenni e dalle idee propositive che dovranno essere portate a sintesi, con progetti realizzabili nel medio e lungo periodo, per affrontare le nuove sfide imposte dai mercati globali e dai cambiamenti climatici.

Dopo le relazioni introduttive e i saluti istituzionali si terrà un workshop che vedrà lo svolgimento in parallelo di 11 tavoli di lavoro, ognuno dedicato a un specifica filiera o a un tema trasversale. Alle attività parteciperanno rappresentanti del mondo produttivo e associativo, della trasformazione, della distribuzione, della ricerca, dell’assistenza tecnica, della formazione, delle amministrazioni pubbliche.

Questi gli argomenti che saranno affrontati fino al tardo pomeriggio: Cerealicoltura, leguminose e colture innovative; Ortofrutta; Vitivinicoltura e Olivicoltura; Zootecnia – Latte e foraggicoltura da pascolo; Zootecnia – Carne; Altri comparti: apicoltura, avicunicoltura, piante officinali; Selvicoltura; Allevamento del cavallo; Sviluppo locale, GAL, SNAI, multifunzionalità delle aziende agricole e diversificazione dell’attività agricola; Semplificazione legislativa e amministrativa, pagamenti in agricoltura, Organismo Pagatore Regionale; Gestione delle risorse idriche.

Giovedì mattina alle 9.30 l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, porterà i saluti istituzionali di tutto l’Esecutivo. Seguiranno poi gli interventi dell’eurodeputato e vice presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, Paolo De Castro, che per sopraggiunti impegni non potrà partecipare di persona, ma invierà un videomessaggio. Sarà poi la volta del Capo dipartimento delle Politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale del Ministero delle Politiche agricole, Giuseppe De Blasi, della responsabile cooperazione di Nomisma, Ersilia Di Tullio, del direttore commerciale della Coop Conad del Tirreno, Alessandro Baciotti, e di Luigi Ledda del dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari.

La partecipazione per la seconda e terza giornata è aperta al pubblico previa registrazione da fare al seguente link: goo.gl/AS3v8u .

Da venerdì fino alla prima mattina di sabato i risultati degli 11 tavoli di lavoro saranno illustrati in sede plenaria pubblica, quindi analizzati e discussi in una serie di tavole rotonde da parte di rappresentanti delle istituzioni, dell’associazionismo, del mondo produttivo e della ricerca. Gli Stati generali dell’Agricoltura 2018 si chiuderanno con gli interventi del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, dell’assessore Pier Luigi Caria, dei rappresentanti delle associazioni agricole e del mondo della cooperazione, del presidente della Commissione attività produttive del Consiglio regionale, Luigi Lotto, del direttore generale dell’Assessorato dell’Agricoltura e rappresentante dell’Autorità di gestione sul PSR, Sebastiano Piredda.

«Si tratta di un appuntamento importante e di particolare responsabilità per tutto il mondo agricolo regionale. Un’occasione in cui giocare a carte scoperte per il bene del comparto e dei tanti lavoratori che ogni giorno faticano per far quadrare i conti – ha detto l’assessore Pier Luigi Caria -. La nostra agricoltura ha margini di crescita straordinari, ma necessita di una riorganizzazione condivisa che parta dal basso e che permetta a questo mondo di produrre profitti e occupazione in un momento così difficile per la Sardegna e l’Italia intera. Noi come politica vogliamo fare la nostra parte creando le migliori condizioni per il confronto. Solo dal dialogo possono venire fuori soluzioni innovative che permettano ai numerosi portatori di interesse di rivoluzionare, finalmente nel bene, questo pilastro così importante della nostra storia e della nostra economia.»

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La Giunta regionale si è riunita questo pomeriggio nella sala Emilio Lussu di Villa Devoto, sotto la presidenza di Francesco Pigliaru.

Su proposta dell’assessore del Personale Filippo Spanu, di concerto con l’assessore della Programmazione Raffaele Paci, sono state approvate le procedure e le modalità per l’attivazione della mobilità interna del personale del sistema Regione ai fini di una prima copertura della dotazione organica dell’Agenzia Sarda delle Entrate. La dotazione del personale non dirigente, pari a 18 unità, è articolata in 10 unità di categoria D, 6 unità di categoria C e le restanti 2 unità di categoria B.
L’Esecutivo ha deciso, su proposta dell’assessora Donatella Spano, di aderire come membro all’Istituto Forestale Europeo ed ha dato mandato all’Agenzia Forestas ed al Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale per fornire un fattivo supporto alla organizzazione dell’iniziativa “European Forest Institute Annual Conference 2018” che si svolgerà in Sardegna nei giorni 26-29 settembre 2018.
A seguito dello studio del CONAI, che ha approfondito tecnicamente il fine ciclo dei rifiuti differenziati e analizzato l’attuale sistema impiantistico per la valorizzazione di carta e cartone, plastica, vetro, metalli (alluminio e acciaio) e legno, valutando molto positivamente l’efficacia del sistema regionale di valorizzazione delle frazioni secche da raccolta differenziata, la Giunta ha deciso di stanziare 15 mila euro per una campagna informativa finalizzata a fornire ai cittadini le informazioni sul fine ciclo dei materiali raccolti in via differenziata e sul buon esito degli sforzi da essi profusi nel praticare correttamente la raccolta. È stato poi deciso di non sottoporre a ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale, salvo recepimento delle prescrizioni descritte, gli interventi “Trattamento di rifiuti solidi urbani ed assimilati non pericolosi”, nel comune di Muros; la “Richiesta di autorizzazione all’esercizio delle operazioni di recupero di rifiuti non pericolosi per la produzione di aggregati riciclati tramite procedura ordinaria ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs 152/06, nella Z.I. di Tempio Pausania” e l’estensione dell’efficacia temporale della delibera del 2011 relativa allo schema fognario depurativo del comune di Castelsardo (n. 12 del P.T.A) proposto dalla società Abbanoa. Giudizio negativo di compatibilità ambientale, invece, per l’istanza di concessione mineraria Sos Contones, nel comune di Orani.
Come proposto dell’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, la Giunta ha licenziato due delibere: la prima prevede che per il 2018 e il 2019 le Organizzazioni dei produttori, interessate a ottenere il riconoscimento, devono presentare apposita istanza all’Assessorato dell’Agricoltura entro il 10 ottobre di ciascuna annualità. La seconda delibera riguarda invece il recepimento del decreto interministeriale del 3 febbraio 2016 sull’istituzione del Sistema di consulenza aziendale in agricoltura. Il provvedimento licenziato dall’Esecutivo prevede inoltre di implementare il sistema di consulenza aziendale in agricoltura nel territorio regionale così da procedere al riconoscimento dei soggetti erogatori dei servizi di consulenza. Nello specifico, è stata individuata l’Agenzia Laore Sardegna per la verifica del possesso dei requisiti degli Organismi di consulenza aziendale.
Su proposta dell’assessore Carlo Careddu e per accelerare la procedura amministrativa in corso, la Giunta ha rimodulato il piano di rinnovo degli autobus per gli anni 2017-2019. Complessivamente saranno acquistati 15 nuovi pullman rispondenti ai più recenti standard riguardo alla sicurezza e alle emissioni inquinanti con uno stanziamento totale di 4.586.800 euro di cui 4.110.150 euro di risorse statali e 476.650 euro di cofinanziamento aziendale. Le società beneficiarie del rinnovo del parco automezzi previsto e che forniscono servizi di trasporto pubblico locale in Sardegna sono in totale nove.
Su proposta dell’assessora Barbara Argiolas, dopo il parere positivo della Quinta commissione del Consiglio regionale, la Giunta ha dato il via libero definitivo all’avvio della procedura di costituzione di Sardegna DMO (Destination Management Organization), società operativa di attuazione della politica strategica in materia di turismo.
Per il sostegno all’editoria libraria e stampa periodica regionale e locale, l’acquisto di materiali e servizi e la pubblicazione di opere di particolare valore la Giunta ha deliberato – su proposta dell’assessore Giuseppe Dessena – di stanziare risorse per 230mila euro per l’anno 2018. Sono inoltre stati stanziati 200mila euro per la produzione di materiale didattico in lingua sarda destinato alle scuole primaria e secondaria di primo grado. Il contributo massimo concedibile per ogni progetto è di 30mila euro.
Acquisito il parere positivo della competente Commissione consiliare, la Giunta ha approvato in via definitiva i nuovi criteri di riparto dei contributi alle Associazioni tra enti locali, secondo quanto stabilito con la delibera n. 27/15 del 29 maggio 2018.

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Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, la Giunta ha licenziato, nei giorni scorsi, alcune azioni di sostegno per la promozione dei prodotti agricoli e alimentari con lo stanziamento di 400mila euro dedicati agli aiuti diretti alle micro, piccole e medie imprese (PMI) e con la riprogrammazione di 360mila 301,67euro da destinare alle organizzazioni dei produttori (OP). Fra le attività finanziabili previste dagli interventi regionali rientrano l’organizzazione e la partecipazione a concorsi, fiere ed esposizioni, nonché le pubblicazioni destinate a sensibilizzare il grande pubblico in merito ai prodotti agricoli. I nuovi fondi, che saranno trasferiti ad Argea Sardegna incaricata di seguire il progetto, si integrano a 600mila euro già stanziati dall’Esecutivo Pigliaru alla fine del 2016.

Per consentire la partecipazione agli aiuti a un maggior numero di imprese, Pier Luigi Caria ha proposto di stabilire un massimale di 25mila euro a progetto che, in caso di imprese associate, possono arrivare fino a 50mila. Le azioni potranno essere svolte sia nel mercato interno dell’Unione europea che nei Paesi terzi. L’intensità di aiuto è pari al 100% dei costi ammissibili.Gli aiuti per le Organizzazioni dei produttori o per altre forme associative di produttori giuridicamente costituite (Consorzi, cooperative agricole, Consorzi di imprese, Società consortili e Reti d’impresa) sono concessi in regime ‘de minimis’. Tale tipologia di intervento, normata dall’Unione Europea, prevede che uno Stato membro possa concedere a un’impresa non oltre 200mila euro di aiuto nell’arco di tre esercizi finanziari. Le attività di commercializzazione sostenute con gli oltre 360mila euro sono coperte con una intensità dell’aiuto pari all’80% dei costi ammissibili, mentre ogni progetto può essere finanziato con al massimo 40mila euro.

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Tre giorni di lavori con i maggiori portatori di interesse istituzionali regionali e nazionali, del mondo delle imprese e delle associazioni di categoria, di Università e Centri di ricerca caratterizzeranno gli Stati generali dell’Agricoltura convocati nel polo fieristico di Cagliari dal 20 al 22 settembre. Un appuntamento che mira ad analizzare lo stato di salute del comparto così da permettere alla prossima programmazione agricola 2021-2027 di dare le migliori risposte, nel medio e lungo periodo, per assicurare una crescita competitiva e innovativa alla variegata galassia agricola sarda.

Alla luce dell’evoluzione delle politiche europee e nazionali, delle ipotesi di riforma della Politica Agricola Comune (PAC), dell’evoluzione del mercato agroalimentare, degli accordi sul commercio internazionale e dei cambiamenti climatici, si cercherà di individuare quali azioni e quali innovazioni (tecniche e tecnologiche, infrastrutturali, promozionali e commerciali, di ricerca e assistenza tecnica, di formazione, e di organizzazione orizzontale e verticale delle filiere) possono contribuire allo sviluppo del settore e alla crescita della redditività e produttività delle diverse filiere. Si individueranno quindi criticità, punti di debolezza e possibili soluzioni per l’attuale programmazione e per quella del prossimo settennio.

Ad aprire la tre giorni sarà giovedì alle 9.30 l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, a cui seguiranno gli interventi dell’eurodeputato e vice presidente della commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, Paolo De Castro. Sarà poi la volta del Capo dipartimento delle Politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale del Ministero delle Politiche agricole, Giuseppe De Blasi, della responsabile cooperazione di Nomisma, Ersilia Di Tullio, del direttore commerciale della Coop Conad del Tirreno, Alessandro Baciotti, e di Luigi Ledda del dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari. Si apriranno quindi 11 tavoli tematici così suddivisi: Cerealicoltura, leguminose e colture innovative; Ortofrutta; Vitivinicoltura e Olivicoltura; Zootecnia – Latte e foraggicoltura da pascolo; Zootecnia – Carne; Apicoltura, avicunicoltura, piante officinali; Selvicoltura; Allevamento del cavallo; Sviluppo locale, GAL, SNAI, multifunzionalità delle aziende agricole e diversificazione dell’attività agricola; Semplificazione legislativa e amministrativa, pagamenti in agricoltura, Organismo Pagatore Regionale; Gestione delle risorse idriche.

Nella seconda e nella terza giornata i risultati dei tavoli di lavoro verranno illustrati in sede plenaria pubblica, quindi analizzati e discussi in una serie di tavole rotonde da parte di rappresentanti delle istituzioni, dell’associazionismo, del mondo produttivo e della ricerca. A metà mattinata del 22 settembre partirà la fase conclusiva con gli interventi del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, dell’assessore Pier Luigi Caria, dei rappresentanti delle associazioni agricole e del mondo della cooperazione, del presidente della commissione Attività produttive del Consiglio regionale, Luigi Lotto, del direttore generale dell’assessorato dell’Agricoltura e rappresentante dell’Autorità di gestione sul PSR, Sebastiano Piredda.

«Si tratta di un appuntamento importante e di particolare responsabilità per tutto il mondo agricolo regionale. Un’occasione in cui giocare a carte scoperte per il bene del comparto e dei tanti lavoratori che ogni giorno faticano per far quadrare i conti – ha detto l’assessore Pier Luigi Caria -. La nostra agricoltura ha margini di crescita straordinari, ma necessita di una riorganizzazione che parta dal basso e che permetta a questo mondo di produrre profitti e occupazione in un momento così difficile per la Sardegna e l’Italia intera. Noi come politica vogliamo fare la nostra parte creando le migliori condizioni per il confronto. Solo dal dialogo possono venire fuori soluzioni innovative che permettano ai numerosi portatori di interesse di rivoluzionare, finalmente nel bene, questo pilastro così importante della nostra storia e della nostra economia.»

Per poter partecipare alle attività aperte al pubblico è necessario registrarsi al seguente link: goo.gl/AS3v8u

 

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Caria riunione tavolo latte

Compattezza e necessità di lavorare assieme per superare le criticità sono le parole d’ordine che hanno animato il Tavolo del latte sull’ovicaprino, convocato oggi a Cagliari dall’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, con tutti i componenti della filiera.

«Dall’incontro arriva un messaggio forte e deciso contro quelli che, sbagliando, vorrebbero speculare sul comparto e quindi sul futuro di tanti lavoratori e delle loro famiglie – ha detto Pier Luigi Caria -. Siamo tutti uniti da un unico obiettivo: tutelare il prezzo del latte da speculazioni ignobili che spesso, alimentate da chiacchiericci o discutibili informazioni rilasciate pubblicamente o agli organi di stampa, mettono a rischio un precario equilibrio che per decine di migliaia di pastori può provocare danni economici gravissimi.»
«Riconosciuto ormai da tutti che non esiste alcuna sovrapproduzione di latte, come abbiamo dimostrato alcuni mesi fa con dati ufficiali elaborati da Agris – ha aggiunto l’assessore dell’Agricoltura – bisogna mettersi subito al lavoro per regolamentare la trasformazione lattiero-casearia e la commercializzazione. Già dalla prossima settimana sarà operativo un gruppo ristretto di esperti e rappresentanti della filiera che, con il supporto degli uffici dell’Assessorato, lavoreranno sulla prossima stagione ormai alle porte. Abbiamo individuato la possibile debolezza del sistema e tutti insieme stiamo trovando le soluzioni per superarla. Il Tavolo tecnico darà inoltre un supporto in più all’avvio delle attività dell’Organismo interprofessionale latte ovino sardo (OILOS).»
All’appuntamento di oggi erano presenti tutte le associazioni di categoria agricola e della cooperazione, le rappresentanze dei tre Consorzi di tutela dei pecorini Dop (Romano, Fiore e Sardo), il mondo del credito, i trasformatori privati e delle cooperative, l’Oilos, e i direttori generali di Assessorato dell’Agricoltura e Agenzie Agris, Laore e Argea.