15 May, 2024
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Tutelare, conservare e valorizzare l’agrobiodiversità sarda sarà adesso ancora più possibile grazie alle attività che andrà a svolgere la Commissione tecnico-scientifica presentata oggi alla stampa dall’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, e che già da subito sarà pienamente operativa. L’incontro si è tenuto nella sala biblioteca dell’Assessorato, in via Pessagno, a Cagliari. Il nuovo team di 14 esperti, che opererà a titolo gratuito, lavorerà a stretto contatto con le Agenzie regionali Laore Sardegna e Agris Sardegna. “Si tratta di un passo avanti molto importante sul piano della difesa e della valorizzazione delle unicità agro-ambientali e animali della nostra Isola – ha detto Pier Luigi Caria –, un traguardo che completa un percorso già avviato oltre dieci anni fa con il riconoscimento delle razze tipicamente sarde e minacciate di abbandono. Allora, si partì costruendo uno strumento di sostegno finanziario ad hoc, inserito fra le misure del Programma di sviluppo rurale, da destinare agli imprenditori agricoli che avessero allevato queste razze rustiche e autoctone della tradizione zootecnica regionale che rischiavano di scomparire. Oggi si fa un discorso a tutto campo che prevede la tutela anche delle risorse genetiche vegetali. Con l’insediamento della Commissione si completa l’applicazione delle direttive di attuazione del capitolo primo dedicato all’agrobiodiversità presente nella legge regionale 16 dell’8 agosto 2014 che interviene su “Norme in materia di agricoltura e sviluppo rurale: agrobiodiversità, marchio collettivo, distretti”. Per le attività, come per esempio la stipula di convenzioni con le Banche del Germoplasma, è prevista una dotazione finanziaria di 300mila euro. Le razze autoctone già tutelate in Sardegna sono: la pecora sarda e quella nera di Arbus, l’asino sardo e quello dell’Asinara, la capra sarda e quella sarda primitiva, la vacca sarda e quelle sardo-modicana e sardo bruna, il cavallo della Giara e quello del Sarcidano, il suino sardo. La Commissione: esprime un parere in merito all’iscrizione e alla cancellazione della varietà da conservare nel Repertorio regionale del patrimonio genetico; stabilisce l’urgenza, la priorità e la tipologia d’intervento per ciascuna delle varietà da conservare; propone i criteri per l’individuazione degli agricoltori custodi delle varietà; esprime parere in merito alle richieste di prelievo di materiale di risorse genetiche finalizzato al miglioramento genetico o all’ottenimento di prodotti che incorporano il materiale o qualsiasi delle sue parti o componenti genetiche e per cui si intende inoltrare richiesta per attività privatistiche; approva la proposta tecnica organizzativa della Banca del Germoplasma; individua la quantità di materiale di riproduzione e propagazione, intese come le quantità necessarie a mantenere l’interesse per le risorse genetiche a rischio di estinzione e a far conoscere e valorizzare le caratteristiche culturali di queste, con riferimento alla singola specie, che possono essere autorizzate per il prelievo e lo scambio all’interno della Rete di Conservazione e Sicurezza. Sulla base dei criteri previsti dalla Commissione, Laore Sardegna individua l’agricoltore custode tenendo conto dell’attività svolta da tale soggetto nella zona di coltivazione tradizionale o nell’area di origine della risorsa. Questa figura viene inoltre individuata anche per il contributo che può aver dato alla conservazione della risorsa o alla sua riscoperta e valorizzazione. Una volta perfezionata l’iscrizione nel Registro regionale degli Agricoltori Custodi, il soggetto dovrà attenersi alle prescrizioni e alle indicazioni della Commissione. Vengono istituiti presso l’Agenzia Laore Sardegna i Repertori regionali delle risorse genetiche vegetali e animali. In tali Repertori si possono iscrivere: le varietà di razze locali dell’Isola e quelle a rischio di erosione genetica o estinzione; le risorse genetiche animali e vegetali introdotte da lungo tempo nel territorio regionale e integrate tradizionalmente in forma produttiva nella sua agricoltura, nel suo allevamento e nei processi di trasformazione e che siano detenute da allevatori le cui aziende sono localizzate in Sardegna; le risorse genetiche animali e vegetali allevate, coltivate o depositate nelle Banche del Germoplasma presenti nel territorio regionale e extraregionale per le quali sia possibile dimostrare la provenienza dal territorio sardo (per esempio: i grani antichi custoditi nella Banca del Germoplasma della Federazione russa). I Repertori regionali sono suddivisi in due sezioni: quella animale e quella vegetale. La seconda è a sua volta articolata in quattro sottocategorie: specie legnose e da frutto; specie erbacee; specie ornamentali e da fiore; specie di interesse forestale. La Banca regionale del Germoplasma è gestita dall’Agenzia Agris Sardegna e ha il compito di garantire la tutela mediante la conservazione ex situ, delle razze e varietà locali, in particolare di quelle a rischio estinzione, iscritte nel Repertorio regionale. Le strutture pubbliche del territorio isolano dove saranno garantite le attività si tutela sono: il Centro Agris di Bonassai, fra Sassari e Alghero; il Centro interdipartimentale per la Conservazione e Valorizzazione della Biodiversità Vegetale (CBV) dell’Università di Sassari; l’Orto Botanico Banca del Germoplasma della Sardegna dell’Università di Cagliari; l’Istituto di Scienze delle produzioni alimentari (CNR-ISPA) di Nuraxinieddu a Oristano; l’Agenzia Forestas con le sue coltivazioni in pieno campo. Fanno parte della Commissione tecnico-scientifica: Dott. Maurizio Caddeo (presidente della Commissione) funzionario dell’Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale, competente in materia di risorse genetiche di piante erbacee, arboree e forestali di interesse agrario; Dott.ssa Giuseppa Luigia Sanna, funzionario dell’Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale, competente in materia di risorse genetiche animali in agricoltura; Dott. Antonio Maccioni, dirigente dell’Agenzia regionale Laore, competente in materia di risorse genetiche di piante erbacee, arboree e forestali di interesse agrario; Dott.ssa Sara Casu, funzionario dell’Agenzia Agris, competente in materia di risorse genetiche animali in agricoltura; Sig. Nicola Ninniri, allevatore di suini di razza autoctona sarda, in rappresentanza di Copagri Sardegna; Sig. Efisio Concas, in rappresentanza di CIA Sardegna; Sig. Simone Cualbu, in rappresentanza di Coldiretti; Sig. Luigi Paolo Sitzia, in rappresentanza di Confagricoltura; Prof. Gianluigi Bacchetta (Università degli Studi di Cagliari) esperto del mondo accademico in materia di risorse genetiche di piante erbacee, arboree e forestali di interesse agrario; Prof. Maurizio Mulas (Università degli Studi di Sassari), esperto del mondo accademico in materia di risorse genetiche di piante erbacee, arboree e forestali di interesse agrario; Prof. Nicolò Macciotta (Università degli Studi di Sassari), esperto del mondo accademico in materia di risorse genetiche animali; Dott.ssa Roberta Ida Muscas, esperta in materie sociologiche e demo-antropologiche e in discipline storico-culturali concernenti la storia e la cultura dell’agricoltura, i saperi e le pratiche agro-alimentari locali; Dott.ssa Francesca Maria Mula quale espressione dei comitati o delle associazioni che si occupano di biodiversità.

La Giunta regionale, riunita nella sala Lussu di Villa Devoto con il presidente Francesco Pigliaru, ha definito il nuovo assetto organizzativo dell’Ufficio speciale dell’Autorità di gestione del programma ENI CBC Bacino del Mediterraneo 2014-2020. La struttura organizzativa individuata ha un’articolazione semplificata rispetto a quella predisposta per il precedente ciclo di programmazione, con la conseguente riduzione del numero dei Servizi da tre a due unità.

La gestione del programma ENPI CBC 2014-2020, affidata alla Regione Sardegna, è nella fase di chiusura: lo scorso 30 luglio l’Autorità di Gestione ha trasmesso la prima parte del Rapporto finale di attuazione del programma alla Commissione Europea, una volta approvato dal Comitato di Monitoraggio Congiunto; il 21 settembre è stata invece trasmessa la parte finanziaria del Rapporto, approvata dello stesso Comitato. Con questo programma ministeri, amministrazioni pubbliche, università, organizzazioni della società civile e imprese possono presentare progetti di cooperazione e affrontare insieme alcune questioni centrali nell’area mediterranea, dallo sviluppo socio-economico all’adattamento ai cambiamenti climatici. La Giunta ha inoltre aggiornato il Piano straordinario 2018-2019 per il contrasto e l’eradicazione della peste suina africana.
Su proposta dell’assessore Edoardo Balzarini, la Giunta ha deliberato di destinare 1,3 milioni di euro di risorse FSC 2014-2020 – Patto per lo sviluppo della Sardegna, alla realizzazione da parte di ENAS di un intervento per il potenziamento e l’efficientamento della minicentrale idroelettrica di Simbirizzi.

Via libera alle direttive di attuazione delle “disposizioni in materia di pesca nelle acque interne” contenute nell’articolo 3 della legge regionale 20. La delibera è stata proposta dall’assessore Pier Luigi Caria.

Approvate, con parere favorevole della Consulta regionale per l’emigrazione, due delibere dell’assessora Virginia Mura che modificano rispettivamente il Piano annuale 2018 e il Piano triennale 2018/2020 per l’Emigrazione. La prima dispone una riassegnazione all’esercizio 2019 delle somme non ancora impegnate nell’anno in corso, allo scopo di assicurare la massima efficacia nella spesa degli stanziamenti in favore degli emigrati sardi: per la prossima annualità, ai progetti di promozione della cultura sarda vengono assegnati 150 mila euro. Uno stanziamento del medesimo importo va anche ai progetti di promozione turistica della Sardegna. La stessa delibera di modifica del piano annuale 2018 approva vari progetti, l’incremento del budget per alcuni progetti regionali già affidati, stanzia ulteriori somme in favore di una serie di Circoli dei Sardi in difficoltà o di nuova istituzione. La delibera sul Piano triennale per l’Emigrazione recepisce le variazioni stabilite in quella sul piano annuale 2018.

Come proposto dall’assessore Giuseppe Dessena, la Giunta ha approvato due misure nell’ambito delle azioni di sostegno per il diritto allo studio: 5 milioni di euro per libri di testo gratuiti o semigratuiti destinati e borse di studio. Due milioni e 200mila euro sono destinati alle borse di studio per gli studenti delle scuole pubbliche secondarie di primo e secondo grado, le cui famiglie presentano un Isee non superiore a 14mila 650euro. Le risorse saranno erogate ai Comuni di residenza degli studenti. Per la fornitura gratuita o semigratuita di libri per gli studenti che frequentano nell’anno scolastico 2018/2019, nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, sono state stanziate risorse per 3 milioni 829mila euro.

La Giunts ha recepito l’accordo sancito nel 2011 in sede di Conferenza Stato-Regioni relativo alle ‘Linee guida per l’accreditamento delle Banche di sangue da cordone ombelicale’, presentato alla Giunta dall’assessore Luigi Arru. Il documento stabilisce i criteri e i requisiti sulla base dei quali sono stati regolamentati i percorsi di accreditamento istituzionale necessari per promuovere un processo continuo di qualità e di sicurezza nello svolgimento delle attività della Banca del sangue cordonale dell’Ospedale Binaghi di Cagliari e dei punti nascita collegati. È stata deliberata la conformità del provvedimento di modifica dell’Atto aziendale dell’AOBrotzu, rispetto agli indirizzi emanati in precedenza dalla Giunta sulle denominazioni attribuite ad alcune strutture complesse. Si tratta di: Cardiologia con Unità di Terapia Intensiva Cardiologica e SC Urologia, Chirurgia Robotica e del Trapianto Renale. Mariangela Pistis è stata infine nominata revisore dei conti dell’’Istituto dei ciechi della Sardegna Maurizio Falqui’.

Da oggi sono 25, uno in più di quelli iniziali, i Comuni che fanno parte dell’area vasta di Ottana. Su richiesta del Gruppo di coordinamento territoriale, che ha proposto alla Regione la perimetrazione della zona destinataria degli interventi anticrisi messi a punto dalla Giunta, anche Sedilo farà parte dell’area (che comprende già Austis, Birori, Bolotana, Borore, Dualchi, Gavoi, Lei, Lodine, Macomer, Mamoiada, Noragugume, Ollollai, Olzai, Oniferi, Orani, Orotelli, Ottana, Ovodda, Sarule, Silanus, Sindia, Teti, Tiana). Gli interventi della Giunta, presentati sul territorio dall’assessore Raffaele Paci che coordina l’Unità per Ottana, prevedono sull’area vasta politiche attive per i lavoratori e bandi mirati per le piccole e medie imprese del territorio, mentre nell’area del consorzio industriale (Ottana, Bolotana, Noragugume) infrastrutture e attrazione di grandi investimenti. Il piano per Ottana muove complessivamente oltre 16 milioni di euro. Sempre su proposta dell’assessore Paci è stato approvato, dopo il passaggio in Cabina di Regia, il progetto Pro Te, chiuso e finanziato all’interno della Programmazione territoriale con 14 milioni di euro (10 di nuova finanza). Il progetto è stato presentato dalle Unioni dei Comuni Villanova-Meilogu, firmato venerdì scorso a Bonorva. Nulla osta, infine, alla determinazione con cui il direttore generale di Sardegna Ricerche destina 4 milioni di euro, rimodulando l’avanzo di amministrazione 2017, a interventi di recupero e valorizzazione della Manifattura Tabacchi di Cagliari.

Investimenti per la bonifica dall’amianto nell’isola dell’Asinara, con quasi 130mila euro, che si aggiungono ai 526mila già programmati in precedenza per lo stesso fine, e interventi urgenti di manutenzione straordinaria sul patrimonio immobiliare, sulle infrastrutture e sugli spazi di uso collettivo nel borgo di Cala d’Oliva per ulteriori 800mila euro. Sono gli interventi previsti dalla Giunta, su proposta dell’assessora Donatella Spano, con la stessa delibera con cui si approva il Rendiconto della gestione per l’esercizio 2016 e 2017 dell’Agenzia delle Coste.

Non saranno sottoposti all’ulteriore procedura di VIA, a condizione del rispetto delle prescrizione fornite, i progetti relativi a: opere di ripristino morfologico della Terza Spiaggia in comune di Golfo Aranci; autorizzazione all’apertura di una cava per la coltivazione di materiali lapidei in località Paulis del comune di Ittiri; realizzazione di un insediamento produttivo destinato a centro di messa in sicurezza e autodemolizione di veicoli fuori uso; rottamazione e recupero materiali metallici nell’area PIP lotto n. 16b del comune di Ottana; progetto di un impianto di valorizzazione SOA per la produzione di bioliquido energetico nel comune di Villacidro.

In risposta alla richiesta del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, è stata approvata la nomina di Salvatore Pinna – già funzionario dell’assessorato – a componente con funzioni di vice presidente in seno alla Sezione regionale dell’Albo nazionale gestori ambientali.

Infine, ancora su proposta dell’assessora Donatella Spano, è stato deciso che la competenza alla gestione e manutenzione della rete radio interoperabile dalla Direzione generale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, passa alla Direzione generale della Protezione Civile – Servizio di previsione dei sistemi informativi infrastrutture e reti, che deve garantire il sistema integrato per le comunicazioni in occasione di operazioni a salvaguardia della vita umana.

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Lunedì 22 ottobre, dalle ore 9.15, nell’Aula Magna dell’Università di Sassari, si terrà una giornata di studio e analisi dedicata alla variegata galassia del comparto suinicolo sardo dal titolo “PigDay 3.0”. L’importante appuntamento è organizzato dal Corso di Scienze Agro-Zootecniche, e vedrà la partecipazione di numerosi relatori tra rappresentanti dell’Ateneo, mondo della ricerca, della politica regionale, di associazioni di categoria agricola e della trasformazione. Per la Giunta Pigliaru sono previsti i contributi degli assessori della Sanità, Luigi Arru, dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, dell’Ambiente, Donatella Spano. Sarà inoltre presente il presidente della Commissione Attività produttive del Consiglio regionale, Luigi Lotto.

I lavori si apriranno con i saluti del Rettore, Massimo Carpinelli, del direttore del Dipartimento di Agraria, Antonello Pazzona, e del preside del Corso di laurea in Scienza Agro-Zootecniche, Nicolò Macciotta. Sarà poi la volta di Giuseppe Pulina (Dipartimento di Agraria e Amministratore unico dell’Agenzia Forestas) e di Gianni Battacone, sempre del Dipartimento di Agraria, studioso ed esperto del comparto suinicolo.

Sul versante delle imprese interverrà Davide Calderone (Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi) che affronterà il tema della domanda e del consumo della carne di maiale.

Faranno invece il punto sul piano sanitario i veterinari del Servizio sanità animale dell’ATS, Daniela Marongiu e Sergio Masala, a cui seguirà l’analisi del direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna (IZS), Alberto Laddomada. Toccherà invece ad Alessandro De Martini, direttore generale della presidenza della Regione e responsabile dell’Unità di Progetto per l’eradicazione della Peste suina africana in Sardegna, illustrare i risultati raggiunti nella lotta alla PSA.

All’organizzazione dell’appuntamento hanno inoltre contribuito: l’Agenzia Forestas, l’ATS, l’IZS, l’Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi e la Animal New Tech srl. 

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Il Consiglio regionale si riunirà martedì 23 ottobre alle 16.00 con al primo punto all’ordine del giorno, la proposta di legge n. 550 (Cocco Daniele e più) sulla disciplina dell’attività mineraria rinviata in Commissione nella seduta di martedì scorso.

All’esame dell’Aula anche il disegno di legge di variazione al bilancio 2018-2020; il DL n. 515 “Modifiche alla legge regionale n. 8/2018 (Nuove norme in materia di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture)” e il documento n. 27/XV/A per il rinnovo dei componenti individuati dalla Regione in seno alla Commissione paritetica Stato-Regione.

L’Aula si occuperà, inoltre, delle problematiche dell’agricoltura con la discussione di due mozioni (entrambe presentate dal Partito dei Sardi) e tre interpellanze sulla mancata istituzione dell’organismo pagatore regionale Argea. All’attenzione del Consiglio anche la crisi del Consorzio agrario di Sardegna oggetto di una  mozione (n. 447) del gruppo di Forza Italia e di un’interpellanza presentata dall’Udc.

L’Assemblea, infine, esaminerà l’interpellanza del consigliere dei Riformatori Attilio Dedoni sui licenziamenti della società Fluorite Silius.

I lavori dell’Aula saranno preceduti, in mattinata, dalle sedute di alcune commissioni permanenti.

Alle 9.45, si riunirà la Sesta “Salute e politiche sociali”. In programma una serie di audizioni sul Testo Unico n. 56-280-514 (Gioco d’azzardo).

Per le 10.30 è invece fissata la seduta della Quinta Commissione “Attività Produttive” che provvederà alla modifiche della proposta di legge sulla disciplina delle attività minerarie prima di riproporla nel pomeriggio all’attenzione dell’Aula. All’ordine del giorno anche l’audizione dell’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci, sulla proposta di legge n. 553 “Misure urgenti e politiche di sistema a sostegno del commercio e dell’artigianato” e il Testo Unificato per lo sviluppo della produzione di birra artigianale in Sardegna.

Alle 11.00, la Seconda “Lavoro, cultura e formazione professionale” si occuperà della situazione lavorativa dei dipendenti dell’Azienda Tiscali. In programma l’audizione dei sindacati di categoria. All’ordine del giorno anche le proposte di legge n. 424 (Istituzione della Fondazione Sardegna beni culturali, istituti e luoghi della cultura e modifiche alla legge regionale 20 settembre 2006, n. 14 (Norme in materia di beni culturali, istituti e luoghi della cultura) e n. 63 (Norme sulla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico, culturale ed archeologico della Sardegna).

Alle 12,00, infine, si riunirà la Commissione “Autonomia” per l’esame della P.L n. 405 (Integrazioni all’articolo 25 della legge regionale 4 febbraio 2016, n. 2 (Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna) e del documento 28/XV (Ridefinizione dei confini tra i comuni di Magomadas e Tresnuraghes. Legge regionale 30 ottobre 1988, n. 58, art. 10. Approvazione relazione).

Giovedì 24 ottobre, alle 10,00, compatibilmente con i lavori dell’aula, la Quarta “Governo del territorio” e la Quinta “Attività produttive” si riuniranno in seduta congiunta per l’audizione degli assessori regionali dell’Ambiente, Donatella Spano, e dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, delle Cooperative e dei consorzi concessionari dei compendi ittici dell’oristanese sui danni causati dai cormorani.

La seduta della Quarta Commissione proseguirà alle 12.00, con l’audizione dell’assessore dell’Ambiente sulla legge di semplificazione 2018.

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“Benessere animale e politiche per la qualità” è il tema che riunirà a Cagliari, il 18 e 19 ottobre, negli spazi dell’Ex Manifattura Tabacchi, decine di esperti provenienti da tutta Italia per un appuntamento organizzato dalla Rete rurale nazionale e dall’Assessorato dell’Agricoltura. L’iniziativa, aperta al pubblico, vedrà gli interventi di studiosi di Centri di ricerca e Università della Sardegna e della Penisola, di tecnici del ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del Turismo e dell’assessorato dell’Agricoltura, di rappresentanti del mondo dell’allevamento e della trasformazione sarda e nazionale. L’appuntamento per la stampa e il pubblico è per le ore 10.00 di giovedì 18 ottobre quando l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, aprirà i lavori con un breve saluto istituzionale.

La Regione Sardegna è stata pioniera, in passato, e continua a esserlo ancora oggi nell’applicazione delle Misure sul benessere degli animali previste nel Programma di sviluppo rurale (PSR). Se oltre 12 anni fa si era partiti con un intervento destinato solo al comparto ovino e poi caprino, oggi è stato allargato a bovini da carne e da latte e, per la prima volta in Europa, ai suini. Sul settennio 2014-2020 sono stati stanziati nella programmazione agricola oltre 220milioni di risorse cofinanziate da Ue, Stato e Regione.  

Il Benessere degli animali da produzione è sempre più al centro degli interessi dei consumatori e fra gli obiettivi di qualità del settore zootecnico. Il tema è da tempo preso in considerazione anche dalla Politica agricola comune (PAC), sia con la fissazione di standard nella condizionalità, sia con specifici interventi di sostegno previsti dai PSR.

La due giorni di attività vuole essere quindi un momento di riflessione comune tra policy maker, mondo della produzione e della ricerca con lo scopo di contribuire a individuare una strategia praticabile, efficace e condivisa in materia di benessere animale.

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Favorire ancora di più il consumo dei prodotti di eccellenza dell’agroalimentare sardo nel settore ricettivo isolano così da presentare ai milioni di turisti, che ogni anno arrivano in Sardegna, un modello di accoglienza e di valorizzazione dei territori che, partendo dal cibo di qualità, racconti una regione ricca di storia, tradizioni e unicità ambientali, archeologiche e culturali. Se ne è parlato oggi al Conferenze center di Porto Cervo nell’ambito del programma “Sardinia Quality World” e della piattaforma di marketing territoriale “Insula” a cui hanno partecipato gli assessori dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, e del Turismo, Artigianato e Commercio, Barbara Argiolas. Ai lavori sono intervenuti inoltre il direttore generale dell’Agenzia regionale Laore Sardegna, Maria Ibba, il sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda, il responsabile della divisione agrifood e marketing territoriale del Cipnes (organizzatore del progetto insieme alla Regione), Massimo Masia, il presidente regionale di Federalberghi, Paolo Manca, il direttore generale dell’Enit (Ente nazionale per il Turismo) Giovanni Bastianelli, il vice presidente del Consorzio di tutela del Pecorino Romano, Leonardo Tilocca, e Antonio Mura del Consorzio di tutela del Pecorino Sardo. La tavola rotonda è stata coordinata da Augusto Ditel. Nel pomeriggio si sono tenuti anche uno show cooking e un workshop con la presentazione agli operatori del settore del menù di filiera sarda certificata.

«Ho sempre detto che le tre parole chiave da sfruttare al meglio in Sardegna, per creare sviluppo e nuova occupazione, sono: Agroalimentare, Turismo e Artigianato – ha detto Pier Luigi Caria -. Valorizzare i prodotti agricoli della nostra terra, con un racconto specifico dedicato a ogni territorio di provenienza, è fondamentale per catturare l’interesse dei turisti che sempre di più sono interessati al buon cibo e alle tradizioni millenarie della sua trasformazione: dai formaggi di pecora e capra ai vini, dall’olio allo zafferano passando per il carciofo spinoso e l’agnello IGP di Sardegna, nato e allevato nelle migliori condizioni del benessere degli animali. Un agroalimentare di eccellenza quindi che favorisca e arricchisca da un lato il programma di accoglienza turistica e che dall’altro aiuti a riscoprire e a promuovere quegli antichi mestieri dove la manualità e la sapienza dei nostri artigiani faccia da cornice a un racconto più ampio di storia, ambiente, paesaggio e identità che ancora sopravvivono alla società del consumo sfrenato. Sponsorizzare un maggior consumo dei nostri prodotti di eccellenza nel mondo ricettivo – ha concluso l’assessore dell’Agricoltura – è quindi un passaggio cruciale per lo sviluppo delle nostre filiere certificate e di tutti i comparti ad esse collegati.»

«Il connubio tra agroalimentare e ricettività è fondamentale perché la Sardegna possa proporsi sul mercato nazionale e internazionale come destinazione di qualità, attenta alla sostenibilità e associata a produzioni di eccellenza capaci di raccontare il territorio e trasmetterne storia e peculiarità – ha detto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas -. Oggi i viaggiatori non chiedono solo paesaggi incontaminati e strutture ricettive accoglienti, ma vogliono entrare in contatto e conoscere la Sardegna più autentica e ciò che ha da offrire anche sotto il profilo dei sapori e della tradizione. Per questa ragione, è importante avvicinare il mondo dell’agroalimentare e quello del ricettivo, in modo che si creino opportunità di crescita per il nostro tessuto produttivo, fatto soprattutto di piccole e micro imprese. Il turismo, infatti, può aiutare a incrementare le esportazioni delle nostre produzioni e avere un impatto sul sistema territoriale, dando per esempio, al turista la possibilità di acquistare nel suo paese le specialità che ha conosciuto da noi: questa è una delle attività messe in campo dalla Regione per stimolare e favorire i processi di internazionalizzazione delle nostre aziende.»

«Come Laore Sardegna – ha osservato il direttore generale dell’Agenzia regionale, Maria Ibba – stiamo portando avanti da anni un’attività di promozione delle eccellenze enogastronomiche delle diverse zone dell’Isola. Lo facciamo andando sui territori e presentando le imprese che queste eccellenze producono, ma anche la filiera. Partiamo dalle materie prime e da come vengono prodotte nelle aziende agricole per proseguire poi nei punti di trasformazione dove nascono certificazioni e denominazioni di origine o comunque marchi di qualità collettivi. Oggi – ha concluso Maria Ibba – stiamo rinforzando questa promozione con il coinvolgimento di segmenti, come la ristorazione o il settore alberghiero, che possono favorire la vicinanza tra consumatore e produttore. Su questo versante si può fare ancora tanto con l’obiettivo di far conoscere ai numerosi visitatori della Sardegna le nostre eccellenze agroalimentari.»

Il CIPNES, l’Agenzia regionale Laore Sardegna, gli Assessorati dell’Agricoltura e del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione, hanno presentato il programma ‘’Sardinia Quality World’’, un’azione di marketing territoriale, all’interno del più ampio progetto “Insula”, che racconterà la nostra Isola attraverso la promozione delle filiere produttive dell’agrifood di qualità della Sardegna. Filiere certificate dai marchi di tutela (DOC, DOCG, IGT, DOP, IGP e Produzioni da Agricoltura Biologica), o iscritte nel registro delle tipicità regionali, delle filiere identitarie dell’artigianato artistico e del design, congiuntamente alla presentazione degli elementi di unicità e distintività dei diversi distretti territoriali (GAL, Unioni dei Comuni, e singoli Comuni inseriti nel circuito dei Borghi autentici). Questo connubio ideale tra luoghi e produzioni identitarie della Sardegna verrà presentato al target B2B, con focus sugli operatori del canale ricettivo, Ho.Re.Ca. in genere, retail gourmet, mense scolastiche, e al target consumer, con focus sui flussi turistici nazionali e internazionali, intercettabili attraverso la realizzazione di campagne di comunicazione, eventi tematici ed attività di show cooking in partnership con il sistema ricettivo, compagnie di navigazione e attraverso lo sviluppo di un calendario di eventi da realizzare in prossimità delle aree d’accesso all’isola e in location turistiche di rilevanza strategica. L’evento “Sardinia Quality World” sarà la prima tappa di un articolato piano di azioni legate al programma di marketing territoriale “Insula” dedicato alla promozione integrata e all’internazionalizzazione delle filiere produttive di qualità della Sardegna.

La Mission. Attivare una campagna di sensibilizzazione verso il consumo etico delle produzioni locali di qualità certificata (promozione del consumo sostenibile, locale e di stagione), al fine di poter raggiungere i seguenti obiettivi:

  • incrementare la quota di mercato delle produzioni sarde di qualità certificata immesse nel mercato regionale, nazionale e internazionale, attraverso la promozione di attività di matching tra il sistema produttivo regionale e gli stakeholder di settore (gruppi ricettivi, ristoratori, altri operatori del canale Ho.Re.Ca. e buyer del canale Retail gourmet);
  • stimolare l’interesse del sistema produttivo verso la conversione dei cicli produttivi con orientamento ai sistemi di qualità certificata;
  • promuovere un percorso di promozione delle filiere produttive sarde di qualità certificata, congiuntamente ai loro territori d’origine, all’interno del sistema ricettivo regionale. La costante migrazione dal turismo dei luoghi al turismo esperienziale, processo che pone la scoperta dei cibi e vini del territorio tra le esperienze più immersive e ricercate (il 49% dei turisti dichiara di porre il piacere di un esperienza gastronomica tra i principali driver di selezione della vacanza, Indagine World Food Travel Association) ci incoraggia nel sostenere la strategicità del connubio tra ricezione turistica di qualità e filiere enogastronomiche territoriali di qualità certificata;
  • promuovere la cultura del consumo sostenibile (locale e di stagione) nelle scuole, attraverso percorsi di formazione ed informazione sulle nostre filiere produttive. 

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La Giunta regionale, riunita nella sala Emilio Lussu a Villa Devoto sotto la presidenza di Francesco Pigliaru, su proposta dell’assessore della Cultura Giuseppe Dessena ha approvato il disegno di legge per la costituzione della Fondazione Satta di Nuoro. La Regione sarà socio fondatore e parteciperanno il comune di Nuoro e la Provincia. La delibera sarà illustrata nei prossimi giorni in un’apposita conferenza stampa.

Poco meno di 338mila euro sono stati ripartiti, su proposta dell’assessore Luigi Arru, per l’organizzazione e il funzionamento dei centri antiviolenza e delle case di accoglienza. Si tratta di risorse statali a destinazione vincolata, che saranno utilizzate per l’istituzione di nuovi centri antiviolenza e di nuove case rifugio da individuarsi con avviso pubblico (con 124.196 euro) e per il finanziamento aggiuntivo agli interventi regionali già operativi (con 213.542 euro).

Su proposta dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, la Giunta ha nominato il commissario ad acta, in sostituzione del Consiglio comunale di Sini, per l’adozione del Piano particolareggiato del Centro matrice di antica e prima formazione. Si tratta di Efisio Secci, funzionario dell’assessorato dell’Urbanistica. Il presidente Francesco Pigliaru disporrà, con proprio decreto, l’atto di nomina del commissario ad acta.

Su proposta dell’assessore del Personale Filippo Spanu la Giunta ha approvato il Piano della Prestazione Organizzativa della Regione. Il documento è stato elaborato tenendo conto degli indirizzi e degli obiettivi strategici individuati in coerenza con il “Programma triennale della trasparenza” e con il “Piano triennale di prevenzione della corruzione”.

Su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, non saranno sottoposte a ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale gli interventi per il rinnovo dell’autorizzazione di cava Perdiana a Mogoro e per il centro di raccolta, messa in sicurezza, demolizione, recupero dei materiali di veicoli a motore a Senorbì.

L’Agenzia Laore Sardegna è stata autorizzata, come proposto dall’assessore Pier Luigi Caria, alla tenuta dei Repertori regionali delle risorse genetiche vegetali ed animali, secondo le Direttive di Attuazione approvate con la delibera n. 54/11 del dicembre 2017. Sono stati inoltre nominati il presidente e i componenti la Commissione tecnico-scientifica, secondo le disposizioni della L.R. n. 16/2014.

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Si è riunito a Roma, a Palazzo Vidoni, sede del Dipartimento della Funzione Pubblica, il tavolo tecnico interministeriale con gli assessori degli Affari generali Filippo Spanu e dell’Agricoltura Pier Luigi Caria e i rappresentanti della stessa Funzione pubblica e del ministero dell’Economia e Finanze. Erano presenti i direttori generali dell’assessorato dell’agricoltura Sebastiano Piredda e dell’Agenzia Laore Sardegna Maria Ibba. Al centro del confronto le proposte della Regione per l’attuazione della legge 3 del 2009 riguardante i dipendenti dell’Associazione regionale allevatori della Sardegna (Aras). Durante l’incontro sono stati esaminati i documenti e le tabelle inviate nei mesi scorsi dalla Regione.

«È stato un confronto positivo. Abbiamo avuto conferma – spiegano gli assessori – della disponibilità dei Ministeri a trovare le soluzioni più adeguate per dare attuazione alle legge 3. Alla Giunta è stato richiesto un ulteriore approfondimento legato alla norma integrativa che aggiornerà il testo approvato dal Consiglio regionale nel 2009 e che sarà necessario portare di nuovo all’attenzione dell’Assemblea. Entro la prossima settimana consegneremo al Governo un nuovo documento elaborato sulla base delle risultanze scaturite dalla riunione di oggi.»

«Nel tavolo – aggiungono Filippo Spanu e Pier Luigi Caria – si è preso atto positivamente del provvedimento di commissariamento del Tribunale di Cagliari che, con la nomina dei due nuovi liquidatori, ha consentito all’Aras di riprendere il corso normale delle sue attività.»

Gli assessori, infine, ricordano che «per la procedura di attuazione della legge 3 occorre rispettare i tempi necessari ai fini del completamento delle consultazioni e della definizione dei provvedimenti normativi e amministrativi. La Regione – hanno voluto rimarcare gli assessori – ritiene che questa nuova fase iniziata con l’arrivo dei liquidatori consentirà di attenuare il clima di preoccupazione tra i dipendenti, grazie al pagamento di stipendi e rimborsi spese arretrati, e di riavviare al più presto la regolare gestione delle attività dell’Aras verso il mondo della campagne».

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Un punto sulle politiche di sviluppo isolane e sulle opportunità nelle prossime scelte e strategie dell’Unione europea. Gli assessori della Difesa dell’ambiente e dell’Agricoltura della Regione Sardegna, Donatella Spano e Pier Luigi Caria, hanno oggi incontrato il commissario europeo dell’Agricoltura e sviluppo rurale, Phil Hogan, a margine del congresso internazionale dell’EFI, l’Istituto forestale europeo, in corso sino a domani ad Alghero. Soddisfatti dell’esito gli assessori, che hanno ricevuto elogi, soprattutto per le politiche forestali, per quelle di eradicazione della Peste suina africana e sul livello di spesa del Piano di sviluppo rurale (PSR).

«È stato un incontro molto operativo in termini delle azioni da attivare in maniera efficace – dice Donatella Spano e sottolinea -: Il commissario Hogan ha riconosciuto il ruolo giocato dalla Sardegna nel settore forestale. Abbiamo parlato dei finanziamenti che è possibile attrarre proprio grazie alle politiche messe in campo e che hanno consentito, lo scorso marzo, di ricevere il premio Efi per Isola forestale europea. La nostra regione è già considerata leader a livello internazionale e abbiamo chiesto al Commissario di sostenerla nell’avvio di un progetto sperimentale di creazione di imprese nel settore  forestale e di adattamento ai cambiamenti climatici.»

Vertice positivo anche secondo Pier Luigi Caria, che ha portato sul tavolo i temi dell’agricoltura e della pesca, con particolare attenzione alla Pac, la politica agricola comunitaria.

«Oltre a parlare della nuova programmazione e di risorse sul prossimo Piano di sviluppo rurale abbiamo fatto una rivendicazione sulla Pac chiedendo il riequilibrio sul valore dei titoli della Sardegna rispetto alle altre regioni. Inoltre abbiamo affrontato la questione delle quote nelle tonnare,  che rivendichiamo come quota da assegnare alla Sardegna che consenta di raggiungere il punto di pareggio delle tre tonnare fisse, accanto a qualche autorizzazione per la pesca alle barche come i palangari. Abbiamo qui ricevuto segnali di apertura e invieremo le schede tecniche per i successivi passaggi. Siamo nei tempi giusti per consegnare un contributo alle prossime strategie dell’Unione.»

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Dopo il premio di “Isola Forestale europea” del 2018, torna in Sardegna e alla presenza del Commissario europeo dell’Agricoltura e sviluppo rurale Phil Hogan, il congresso internazionale dell’EFI, l’Istituto Forestale Europeo che sarà ospitato all’hotel Carlos V di Alghero da domani, giovedì 27 settembre, a venerdì 29 settembre. Al centro dell’appuntamento, che vede la partecipazione di qualificati relatori, la gestione forestale secondo gli obiettivi di sostenibilità posti dalle Nazioni Unite entro il 2030 e nel contesto della crescente urbanizzazione.

Ad aprire, alle 9.00, l’evento organizzato nell’isola con il supporto dell’agenzia Forestas, sarà l’assessore della Difesa dell’ambiente Donatella Spano che porterà i saluti del presidente Francesco Pigliaru. L’assessore dell’Ambiente chiuderà i lavori, alle 16,30, evidenziando il grande impegno di gestione forestale innovativa che la Sardegna può vantare nel bacino del Mediterraneo. A margine della giornata incontrerà il commissario europeo Hogan insieme all’assessore regionale dell’Agricoltura Pier Luigi Caria per un punto sulle politiche di sviluppo isolane all’interno della cornice europea. 

Saranno presenti rappresentanti del mondo accademico e istituzionale, oltre al direttore dell’Efi Marc Palahi, l’amministratore unico dell’agenzia Forestas, Giuseppe Pulina, il comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna, Antonio Casula e il direttore generale di Forestas Giuliano Patteri. 

Efi è il più grande network europeo per la ricerca forestale con oltre 100 associati e affiliati tra Stati e Centri di ricerca. Lo scorso marzo ha conferito alla Sardegna il premio per l’impegno nella salvaguardia delle foreste e la selvicoltura mediterranea e per i consistenti investimenti a favore del patrimonio forestale e della bio-economia delle risorse rinnovabili.