5 December, 2024
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Il trentottesimo premio “Giuseppe Dessì ha espresso i suoi verdetti: Ermanno Cavazzoni con il romanzo Il gran bugiardo (La nave di Teseo) è il vincitore della sezione Narrativa, mentre a Enrico Testa con L’erba di nessuno (Einaudi) va l’alloro per la sezione Poesia. I vincitori delle due categorie del premio letterario intitolato allo scrittore di “Paese d’ombre” sono stati proclamati e premiati questa sera (sabato 25 novembre) a Villacidro, la cittadina del Sud Sardegna dove Giuseppe Dessì aveva le sue radici.
Insieme a loro hanno partecipato alla cerimonia di premiazione, condotta da Neri Marcorè, gli altri finalisti del premio letterario: Paolo Febbraro (in lizza con Come sempre. Scelta di poesie 1992-2022, Elliot Edizioni) e Umberto Fiori (con Autoritratto automatico, Garzanti) per la sezione Poesia, Silvia Ballestra (con La Sibilla. Vita di Joyce Lussu, Laterza) e Gennaro Serio (con Ludmilla e il corvo, L’orma editore), per la Narrativa.
Nella serata, aperta da un breve video in ricordo della scrittrice Michela Murgia, vincitrice del Premio Dessì nel 2009, e scandita dagli intermezzi musicali del chitarrista Marino De Rosas, è stato conferito anche il Premio Speciale della Giuria a Elena Cattaneo, tra i più noti farmacologi e biologi italiani, e Senatrice a vita dal 2013. La direttrice del laboratorio di biologia delle cellule staminali e farmacologia delle malattie neurodegenerative del dipartimento di bioscienze dell’Università Statale di Milano, nota per per le sue ricerche sulle cellule staminali e i suoi studi sulla malattia di Huntington, ha voluto devolvere i cinquemila euro del riconoscimento alla Factor-h, un’organizzazione no-profit dedicata alla cura e assistenza delle persone dell’America Latina affette da questa patologia genetica neurodegenerativa.
È invece intervenuto alla cerimonia in collegamento video il giornalista Lucio Caracciolo, cui è andato quest’anno il Premio speciale della Fondazione di Sardegna, mentre è stata consegnata a Susi Ronchi, coordinatrice di Giulia Giornaliste Sardegna, la targa per la menzione speciale della Fondazione “Giuseppe Dessì” al libro “Un giorno all’improvviso: I racconti delle donne al tempo del Covid”.
I due “super vincitori” del premio letterario, Ermanno Cavazzoni e Enrico Testa, e gli altri quattro finalisti – Silvia Ballestra, Paolo Febbraro, Umberto Fiori e Gennaro Serio – sono stati selezionati fra gli autori delle 168 opere iscritte quest’ann0 (118 per la Narrativa e 50 per la Poesia) dalla giuria presieduta da Anna Dolfi, massima studiosa dell’opera di Dessì: una qualificata commissione composta da Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Luigi Mascheroni, Gino Ruozzi, Stefano Salis, Gigliola Sulis, Nicola Turi e un rappresentante della Fondazione Dessì, che organizza il premio con il contributo del Comune di Villacidro, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione e Beni Culturali della Regione Autonoma della Sardegna, e della Fondazione di Sardegna, con il patrocinio della RAI Sardegna, del MiC – Ministero della Cultura e del GAL Linas Campidano.
Ermanno Cavazzoni ed Enrico Testa si aggiudicano ciascuno un premio di cinquemila euro (millecinquecento euro, invece, agli altri finalisti), insieme al prestigioso riconoscimento di veder iscritto il proprio nome nell’albo d’oro’del concorso letterario accanto a quelli dei vincitori delle trentasei edizioni precedenti: un lungo e importante elenco in cui figurano, tra gli altri, scrittori come Salvatore Mannuzzu, Maria Corti, Nico Orengo, Laura Pariani, Marcello Fois, Sandro Onofri, Andrea Vitali, Giulio Angioni, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Sandra Petrignani, Marco Belpoliti e Fabio Stassi, e poeti come Silvio Ramat, Maria Luisa Spaziani, Elio Pecora, Alda Merini, Giancarlo Pontiggia, Patrizia Cavalli, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Maria Grazia Calandrone, Patrizia Valduga, Maurizio Cucchi e Valerio Magrelli.
Calato il sipario sulla cerimonia delle premiazioni, l’appuntamento che suggella la trentottesima edizione del Premio Dessì è, come da tradizione, per l’indomani mattina (domenica 26 novembre) con i finalisti e i vincitori: Silvia Ballestra, Ermanno Cavazzoni, Paolo Febbraro, Umberto Fiori, Gennaro Serio ed Enrico Testa incontreranno il pubblico a partire dalle 10 al Mulino Cadoni.

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Sono Maurizio Torchio  con “Cattivi” (Einaudi) nella sezione narrativa e Mariagiorgia Ulbar con “Gli eroi sono gli eroi” (Marcos y Marcos) per la poesia, i vincitori del trentesimo Premio ” Giuseppe Dessì”. 

I loro nomi vanno ad affiancarsi a quelli di Piera Degli Esposti, insignita del Premio speciale della Giuria, e di Vinicio Capossela, Premio Speciale della Fondazione, nel trentennale del concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (1909-1977).

I vincitori sono stati incoronati questa sera (domenica 20 settembre) a Villacidro nella cerimonia di proclamazione e premiazione presentata della giornalista Natascha Lusenti, con gli intermezzi musicali della cantante Francesca Corrias accompagnata dalla chitarra elettrica di Mauro Laconi e da Filippo Mundula al contrabbasso. La serata ha suggellato un’intensa settimana di incontri letterari, spettacoli e concerti che ha animato il centro del Medio Campidano dove Giuseppe Dessì ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza, dedicandogli poi il suo romanzo più famoso, “Paese d’ombre” (Premio Strega nel 1972). 

Insieme all’importante riconoscimento, ai vincitori è stato assegnato un premio in denaro dell’importo di cinquemila euro, mentre gli altri finalisti – Antonia Arslan con “Il rumore delle per le di legno” (Rizzoli) e Antonio Scurati con “Il tempo migliore della nostra vita (Bompiani), per la Narrativa, Umberto Piersanti con “Nel folto dei sentieri”  (Marcos y Marcos) e Salvatore A. Sanna con “Fra le due sponde” (Il Maestrale), per la Poesia –  sono andati millecinquecento euro ciascuno.

A Maurizio Torchio (torinese, classe 1970) la giuria ha assegnato il premio della sezione Narrativa per “Cattivi” (Einaudi), romanzo sulla condizione di un ergastolano condannato per sequestro di persona e omicidio commesso in un carcere perché, come si legge nelle motivazioni, «se una crisi del romanzo e della pura narrazione oggi effettivamente c’è, Torchio ci dimostra che è possibile uscirne solo con una grande immaginazione gnoseologica, dentro una prosa – dentro un discorso né fiction, né saggio – che non si sa più che cosa sia».

 Nata a Teramo nel 1981, Mariagiorgia Ulbar vince il premio per la sezione Poesia con Gli eroi sono gli eroi (Marcos y Marcos). Come si legge nelle motivazioni: «Nel lungo ed intenso viaggio à rebours apprendiamo dettagli di città, vediamo fiumi che scorrono, litorali marittimi, treni in movimento verso capolinea reali e simbolici, creature che camminano, venti impetuosi che divorano, ma anche paesaggi sotterranei, «sprofondamenti, cunicoli, buchi» abitati da «salme» e «relitti». La sequenza dei testi rappresenta un moto continuo in direzione orizzontale e verticale, lungo una dimensione spaziale e temporale con continue soste ‘spaesate’ e inquiete su confini in cui sembra giocarsi la scommessa della conoscenza, dell’estasi e della caduta».

«Per unanime riconoscimento le sue regie e interpretazioni uniscono alla lucidità della lettura una singolare di forza di contestazione, una rabbia dissacrante che diviene ipso facto atto politico»: recita così uno stralcio della motivazioni del Premio Speciale assegnato dalla giuria del Dessì a Piera Degli Esposti, icona del teatro e del cinema, «per il grande talento, la serietà, la coerenza, la forza dissacrante della rivolta verso tutto quanto è precostituito».

Il Comitato Direttivo della Fondazione Dessì ha invece assegnato il Premio Speciale della Fondazione a Vinicio Capossela «per la sua capacità di testimoniare attraverso la propria produzione artistica la costante aspirazione dell’uomo all’elevazione della condizione umana mediante una conoscenza soggettiva basata su impressioni ed emozioni».

Con la scelta dei vincitori del concorso letterario si è concluso il lavoro svolto dalla giuria presieduta da Anna Dolfi (italianista dell’Università di Firenze, socia dell’Accademia Nazionale dei Lincei e tra le massime studiose dell’opera di Dessì), e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Massimo Onofri, Stefano Salis e dal presidente della Fondazione Dessì, Christian Balloi, che ha selezionato le due terne dei finalisti tra i 373 volumi giunti alla segreteria del premio (239 per la sezione narrativa, e 134 per la poesia).

Maurizio Torchio, Mariagiorgia Ulbar, Piera Degli Esposti e Vinicio Capossela vanno ad arricchire con il loro nomi l’albo d’oro del premio. Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Diego Marani, Sandro Onofri, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Giulio Angioni, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro tra i vincitori nella Narrativa; Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Alda Merini, Giancarlo Pontiggia, Fabio Pusterla, Gilberto Isella tra i trionfatori alla voce Poesia. Tra i passati vincitori del Premio Speciale della giuria troviamo invece personalità di spicco della cultura italiana come Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilacqua, Francesco Cossiga, Arnoldo Foà, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Giulio Rapetti Mogol, Toni Servillo, mentre il Premio Speciale della Fondazione è stato assegnato solo in tre edizioni del concorso letterario: nel 201o a Cristiana Collu, a Paolo Grossi nel 2011 e a Pinuccio Sciola nel 2013.

Organizzato dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” e dal comune di Villacidro col patrocinio del Consiglio regionale della Sardegna, dell’assessorato regionale della Pubblica istruzione, del ministero per i Beni e le Attività culturali e della Fondazione banco di Sardegna, il trentesimo Premio Dessì va in archivio con un bilancio decisamente positivo, come sottolinea il sindaco di Villacidro, Teresa Pani: «È stata un’edizione riuscitissima, con ospiti prestigiosi e un programma di grande spessore, premiato da un grande seguito di pubblico. Un’edizione degna del trentennale, un traguardo che contiamo di poter festeggiare ancora con una ‘coda’ invernale all’altezza della ricorrenza».

Sulla stessa lunghezza d’onda il pensiero di Christian Balloi, «soddisfatto non solo per il successo di pubblico, ma anche per la ritrovata collaborazione con altre associazioni e realtà, e in particolare con le scuole,  mentre restano come obbiettivo sia il potenziamento della struttura organizzativa del premio, basato in larga parte sul volontariato, sia l’incremento dell’attività complessiva della Fondazione Dessì», di cui è diventato presidente lo scorso inverno.

Maurizio Torchio e Mariagiorgia Ulbar (foto di Alessandro Loddi)

XXX Premio Dessì - Vinicio Capossela (s) Maurizio Torchio e Mariagiorgia Ulbar (foto di Alessandro Loddi).

XXX Premio Dessi - Piera Degli Esposti ric eve il premio speciale della giuria (s)  XXX Premio Dessì - Maurizio Torchio (a destra nella foto) (foto di Alessandro Loddi) (s) XXX Premio Dessì - Mariagiorgia Ulbar (a destra nella foto) (foto di Alessandro Loddi) (s)