4 October, 2024
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L’associazione culturale Parallel Coast, in collaborazione con la Fondazione di Sardegna e CagliariPaesaggio, presenta l’edizione del Festival 2019 con una line up di 8 artisti, 3 giorni e 4 nuove location. Il focus principale sarà la musica elettronica ed il pop sofisticato d’avanguardia della scena contemporanea internazionale e locale.

Una line up di respiro internazionale che valorizza la presenza sul palco di artiste e produttrici femminili, con l’intento di creare rete tra le varie figure artistiche del territorio, dalle grafiche curate da Heart Studio che risaltano il concetto musicale e visivo, parte integrante della visione del festival, alle fanzine ed altre associazioni coinvolte.

Il Parallel Coast Festival prenderà il via venerdì 30 agosto, alle 18.00, nel cortile della suggestiva “Torre Canai”, a Sant’Antioco. Ad aprire la serata sarà la musica imprevedibile tra ambient e techno dell’artista multidisciplinare, sardo di origine e ceco di adozione, Stziopa. A seguire, la musica elettronica e le percussioni rituali di 03SIDIAN, nato nel Sulcis e residente in Finlandia, fresco del suo secondo album “Peripheral Nervous System”. A concludere i live set della prima serata del Festival ci sarà l’etereo wave/dream pop dei Diverting Duo da Cagliari. La serata inoltre sarà accompagnata dal dj set delle Lilies on Mars.

Per il suo secondo appuntamento il Parallel Coast Festival si sposterà nella sala concerti dell’ottocentesco Palazzo Siotto, cuore del quartiere di Castello a Cagliari. Venerdì 27 settembre, alle 19.00,, grande attesa per le artiste SURMA e Ginevra: la prima dal Portogallo con il suo album di debutto “Antwerpen” che spazia dall’ambient al jazz, dal rock strumentale all’elettronica, è già una stella in ascesa nel panorama artistico portoghese; la seconda da Milano, con un live set dai toni autobiografici e introspettivi. Aprirà questa seconda tappa, il cold wave elettronico dallo stampo fortemente sperimentale e noise di Ramplingg da Cagliari. La serata verrà accompagnata dal Parallel Coast djset. Il Festival poi resterà nel quartiere Castello di Cagliari, ma si sposterà al De Candia per l’After show party con Ludovica Frauu dj set.

L’ultimo appuntamento del Parallel Coast Festival sarà il 29 settembre con un party “misterioso” in una location segreta: il “Silent Party in the Woods”.

I quattro eventi confluiranno in un unico progetto/evento itinerante, grazie al supporto della Fondazione di Sardegna e CagliariPaesaggio. Questa edizione del festival tratta un approccio eco sostenibile. I materiali utilizzati, per la somministrazione di bevande e cibo sono interamente riciclabili, in totale sintonia eco solidale nel rispetto dell’ambiente.

Dopo il successo della prima edizione del 2018, con artisti del calibro di Laetitia Sadier (Stereolab), il produttore e musicista Teho Teardo con Laura Bisceglia al violoncello, nel teatro della Vetreria, Jabel Kanuteh ed i djset nella corte esterna, torna con una seconda edizione che si amplia coinvolgendo nuove coste dell’Isola.

Parallel Coast è un’associazione culturale che nasce con la visione di proiettare la Sardegna in parallelo con il fermento e le novità della scena musicale di controcultura nel panorama internazionale.

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TEHO TEARDO e ELIO GERMANO - Foto Elia Falaschi © 2016 - http://www.eliafalaschi.it

TEHO TEARDO e ELIO GERMANO – Foto Elia Falaschi © 2016 – http://www.eliafalaschi.it

TEHO TEARDO e ELIO GERMANO - Foto Elia Falaschi © 2016 - http://www.eliafalaschi.it

TEHO TEARDO e ELIO GERMANO – Foto Elia Falaschi © 2016 – http://www.eliafalaschi.it

peter-marcias-foto-ufficiale

Un documentario dal titolo emblematico, “La musica per il cinema”, apre alle 16.00, al MiniMax del Teatro Massimo, la giornata di domani (sabato 10) di Creuza de Mà, il festival dedicato appunto al rapporto fra le due arti, in corso a Cagliari fino a domenica (con un’appendice finale il 16).

Girato nel 2000 per la regia di Annarosa Morri e Mario Canale, “La musica per il cinema sviluppa il tema attraverso le testimonianze di compositori come Ennio Morricone, Luis Enriquez Bacalov, Franco Piersanti, Goran Bregovic, Nicola Piovani, del musicologo Sergio Miceli e dei registi Bernardo Bertolucci, Gillo Pontecorvo, Giuseppe Tornatore, Werner Herzog e Wim Wenders. Il racconto avviene attraverso sequenze cinematografiche, con l’esecuzione di colonne sonore in studio di registrazione e di brani musicali da film.  

Segue la proiezione del documentario un incontro con i registi Annarosa Morri e Mario Canale, un tandem che si è riproposto anche nel 2006 e nel 2007 con la realizzazione dei documentari “Marcello una vita dolce“, “Marco Ferreri il regista che venne dal futuro”, “Settanta volte set” (per i settant’anni di Cinecittà) e “Gillo, i cavalieri, l’armi e gli amori”. Il compito di dialogare con i due spetta a Riccardo Giagni, musicista e compositore, uno dei conduttori “storici” delle conversazioni di fronte al pubblico con gli ospiti del festival. 

Altre immagini e suggestioni, alle 18.00, con la visione del film “Un attimo sospesi” (2008, 90′), il primo lungometraggio realizzato da Peter Marcias che narra un momento della vita di cinque persone quasi qualunque, sullo sfondo di avvenimenti drammatici per l’umanità intera. A seguire, Riccardo Giagni incontra il regista oristanese e l’autore delle musiche del film, il compositore, pianista e arrangiatore Fabio Liberatori (al suo attivo colonne sonore di documentari e film e collaborazioni con Luciano Salce, Carlo Vanzina, Francesca Marciano, Claudio Bonivento, Stelio Passacantando e in particolare Carlo Verdone).

Alle 21.00, microfoni e riflettori del festival si trasferiscono all’Auditorium del Conservatorio per l’ultimo appuntamento della giornata: teatro, musica e reading letterario sono la cifra di “Viaggio al termine della notte, lo spettacolo tratto dal capolavoro di Louis-Ferdinand Céline che l’attore Elio Germano e il musicista Teho Teardo (autore di colonne sonore per film come “L’amico di famiglia”, “La ragazza del lago”, “Diaz – Don’t Clean Up This Blood”, “Il divo”, “Denti”) portano in scena in una versione rinnovata nelle musiche e nei testi. Affiancano la voce narrante del primo e la chitarra e i live electronics del secondo, gli archi di Elena De Stabile al violino, Ambrachiara Michelangeli alla viola e Laura Bisceglia al violoncello. Avvalendosi della sensibilità interpretativa di Elio Germano, Teho Teardo ripercorre musicalmente alcuni frammenti del “Viaggio” restituendo, in una partitura inedita, la disperazione grottesca di questo capolavoro di scrittura che ritrova nuove dinamiche espressive nella combinazione di archi, chitarra e live electronics. Una fusione di sonorità cameristiche che guardano a un futuro tecnologico nel quale le immagini evocate dal testo interpretato da Germano si inseriscono nelle atmosfere cinematiche di Teardo. La scenografia è quasi inesistente. Il palco, scarno e immerso nel buio, lascia spazio a una scrittura dalla spiccatissima natura, una partitura “impressionista” che diventa essa stessa narrazione e si fa interprete del genio di Céline.

Legati da amicizia e da una solida affinità artistica, Elio Germano e Teho Teardo, che si sono conosciuti sul set del film “Il passato è una terra straniera” di Daniele Vicari, portano avanti questo spettacolo dal 2012, anno della prima tournée che ebbe come tappa inaugurale Genova, la città dove è stato ambientato il film “Diaz” che li ha visti entrambi impegnati, l’uno come attore, l’altro come autore della colonna sonora.

Domenica sera (11 dicembre) il festival fa ancora base all’Auditorium del Conservatorio di Musica per celebrare il momento culminante della prima edizione della Masterclass di composizione musicale per il cinema tenuta a novembre da Franco Piersanti e intitolata a Sergio Miceli. Si comincia alle 21.00, con un incontro in ricordo del musicologo fiorentino scomparso lo scorso luglio, che vedrà la partecipazione dei compositori Daniele Furlati, Riccardo Giagni e Franco Piersanti, e dei musicologi Renata Scognamiglio e Antonio Trudu, oltre a un intervento registrato in video del presidente onorario della masterclass, Ennio Morricone. A seguire un concerto con l’esecuzione di musiche firmate da Riccardo Giagni e Franco Piersanti, e sette commenti musicali, realizzati da altrettanti allievi della masterclass su alcune sequenze filmiche di quattro pellicole provenienti dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Sul palcoscenico lo Scisma Ensemble Laboratorio insieme al percussionista Vittorino Naso, il contrabbassista Massimo Tore e gli allievi del Conservatorio di Cagliari e della MasterClass, con la partecipazione di Gavino Murgia al sax soprano e alla voce.

Creuza de Mà chiude la sua decima edizione venerdì 16 dicembre con l’incontro “La parola a chi scrive Musica per il Cinema”, in programma alle 17.30 nella sala conferenze Fondazione di Sardegna (in via San Salvatore da Horta). Nella serata, proposta in collaborazione con il Ce.D.A.C. Sardegna, ragionano sul comporre per il grande schermo due compositori che dagli anni Settanta a oggi hanno contribuito a disegnare la musica per film: Nicola Piovani e Franco Piersanti, autori diversi che spesso si sono avvicendati con gli stessi registi, lasciando il segno. Dialogano con loro Gianfranco Cabiddu e Riccardo Giagni.