5 October, 2024
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Ultimi impegni in Sardegna per gli Uni.Sound, il gruppo newyorkese al centro della sedicesima edizione di Gospel Explosion, rassegna nata da una costola del festival Narcao Blues e organizzata dall’associazione culturale Progetto Evoluzione, attiva da più di trent’anni nella diffusione e divulgazione della musica di matrice afroamericana.

Un doppio appuntamento attende nella giornata di domani (sabato 29) il complesso gospel formato dai cantanti (e membri fondatori) Terelle Tipton, Eric Sumpter, Shilan Douglas e Sharon Williams, con Fullen Jr Terrence McCarthy al piano, Christopher Atlas Amir al basso e Benjamin Michael Anthony alla batteria: alle 18.30, a Serramanna, nella sala conferenze “Vico Mossa” (concerto con ingresso libero proposto in collaborazione con il comune di Serramanna e l’associazione culturale Su Stentu), e poi in prima serata, alle 21.30, a Iglesias, nella chiesa di San Pio X Papa (ingresso libero; in collaborazione con il comune di Iglesias).

Tappa finale domenica 30 dicembre, a Sestu: gli Uni.Sound concluderanno la loro tournée isolana, alle 19.00, nella chiesa Madonna delle Grazie (ingresso libero; in collaborazione con la Pro Loco di Sestu).

Il gruppo Uni.Sound affonda le sue radici nel gospel tradizionale, il church gospel, unendo con grande duttilità tradizione e modernità, in un vero e proprio show dove la presenza scenica, l’eleganza e lo stile sono tanto importanti quanto i temi cantati e il profondo studio e lavoro sulla vocalità nera. I quattro creatori del complesso si sono incontrati nel 2008 quando cantavano nelle chiese di Harlem come parte di un coro, portando poi avanti il progetto Uni.Sound parallelamente all’attività solistica che li ha portati nel corso degli anni a esibirsi in oltre sessanta paesi e a condividere il palco con artisti del calibro di CeCe Winans, Donnie McClurkin, Yolanda Yvetta Adams, Diana e Rhonda Ross, Bono e gli U2, Avril Lavigne, Bobby McFerrin, i Take 6 e Brandford Marsalis, tra gli altri. Terelle Tipton, Eric Sumter, Shilan Douglas e Sharon Williams hanno creato un gruppo che rispecchiasse la loro idea di “unione musicale”, una band tenuta insieme da un filo rosso capace di valorizzare sia le personalità individuali che l’impatto complessivo della formazione. È dell’anno scorso il loro primo ep omonimo (Uni.Sound).

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Tutto esaurito, questa sera, alle 19.00, al Teatro Centrale di Carbonia, per l’attesissima tappa della sedicesima edizione di Gospel Explosion, tradizionale appuntamento natalizio organizzato da Progetto Evoluzione, l’associazione culturale di casa a Narcao che da quasi trent’anni dedica il suo impegno alla diffusione e divulgazione della musica afroamericana in Sardegna (nel prossimo luglio spegnerà ventinove candeline con il festival Narcao Blues). Fino a domenica 30 dicembre, la manifestazione riscalderà l’isola con lo spirito ed il calore del gospel, genere musicale che si è sviluppato negli anni Trenta del Novecento nelle chiese afroamericane cristiano-metodiste, allargandosi progressivamente nell’intero continente nordamericano.

Protagonista, quest’anno, il gruppo newyorkese Uni.Sound, quattro voci magnifiche – quelle dei membri fondatori Terelle Tipton, Eric Sumpter, Shilan Douglas e Sharon Williams – e tre strumentisti (Fullen Jr Terrence McCarthy al piano, Christopher Atlas Amir al basso e alla chitarra, Benjamin Michael Anthony alla batteria), nell’isola per un tour di concerti in dieci tappe.

Uni.Sound affonda le sue radici nel gospel tradizionale, il church gospel, unendo con grande duttilità tradizione e modernità, in un vero e proprio show dove la presenza scenica, l’eleganza e lo stile sono tanto importanti quanto i temi cantati e il profondo studio e lavoro sulla vocalità nera. I quattro creatori del complesso si sono incontrati nel 2008 quando cantavano nelle chiese di Harlem come parte di un coro, portando poi avanti il progetto Uni.Sound parallelamente all’attività solistica che li ha portati nel corso degli anni a esibirsi in oltre sessanta paesi e a condividere il palco con artisti del calibro di CeCe Winans, Donnie McClurkin, Yolanda Yvetta Adams, Diana e Rhonda Ross, Bono e gli U2, Avril Lavigne, Bobby McFerrin, i Take 6 e Brandford Marsalis, tra gli altri. Terelle Tipton, Eric Sumpter, Shilan Douglas e Sharon Williams hanno creato un gruppo che rispecchiasse la loro idea di “unione musicale”, una band tenuta insieme da un filo rosso capace di valorizzare sia le personalità individuali che l’impatto complessivo della formazione. È dell’anno scorso il primo ep; titolo: “Uni.Sound”.

Dal Sud al Nord Sardegna: la sera di Santo Stefano, domani, mercoledì 26 dicembre, la rotta del tour isolano porta gli Uni.Sound ad Alghero, nella bella cornice del Teatro Civico, dove è previsto un doppio set: alle 18.00 e alle 21.00 (biglietti a 12 euro; per informazioni e prenotazioni: InfoAlghero, via Cagliari, 2, presso ex Casa del Caffè). Giovedì 27 riflettori accesi alle 21.00, al Teatro Comunale di Sassari, uno dei teatri più grandi dell’isola (1.421 sono i posti a sua disposizione), dove la rassegna rinnova l’appuntamento natalizio nella seconda città della Sardegna, che lo scorso anno ha accolto con grande partecipazione il talento del nuovo gospel Cedric Shannon Rives. Biglietti a 10 euro più prevendita (info e prenotazioni: Pasquali Sport, largo Cavallotti, 21).

Si resta al Nord anche venerdì 28, per un concerto a Sennori, all’Auditorium Antonio Pazzola (inizio alle 21.00), proposto in collaborazione con la cooperativa Theatre En Vol all’interno della manifestazione Habitat in Gospel. Biglietto intero a 12 euro, ridotto a 7 euro; biglietto famiglia per due adulti e due bambini a 26 euro. Parte del ricavato sarà destinato al sostegno del progetto “Un container per l’Angola”. 

Al ritorno nel Sud dell’isola, un doppio impegno attende il complesso americano sabato 29: alle 18.30, a Serramanna, nella Sala Conferenze vico Mossa (ingresso libero – in collaborazione con il Comune di Serramanna e l’associazione culturale Su Stentu) e poi in serata, alle 21.30, a Iglesias nella chiesa di San Pio X Papa (ingresso libero – in collaborazione con il comune di Iglesias). Ultima data nel calendario della sedicesima edizione di Gospel Explosion domenica 30 dicembre: gli Uni.Sound chiudono il loro giro di Sardegna in musica a Sestu, alle 19.00, nella chiesa Madonna delle Grazie (ingresso libero – in collaborazione con la Pro Loco di Sestu).

Sotto la direzione artistica di Gianni Melis e dell’Associazione Culturale Progetto Evoluzione, la rassegna Gospel Explosion ha portato nel corso degli anni in tutta la Sardegna il grande gospel statunitense, con importanti gruppi come i Tony Washington Singers, The Harlem Messengers, Flossie Boyd Johnson & Favor, Friendly Travelers, Sjuwana Byers and Children of God, Oscar Williams & Perfected Praise, il London Community Gospel Choir, Followers of Christ e South Carolina Mass Choir e Cedric Shannon Rives. Nata con il preciso intento di dar continuità all’idea dell’associazione culturale Progetto Evoluzione di creare occasioni di sviluppo e crescita culturale in periodi dell’anno differenti da quello estivo, la rassegna è divenuta nel tempo uno degli appuntamenti più importanti nella mappa delle rassegne isolane e nazionali.

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Bono Vox u2

La Siae, Taylor Swift e gli U2 aderiscono alla battaglia dell’industria musicale nella battaglia contro Youtube & Co. La Siae, già sotto i riflettori per la sua guerra per il monopolio dei diritti d’autore, sta combattendo attivamente anche un’altra campagna contro le società come Youtube (google) e Spotify che fungono da intermediarie tra gli utenti e gli artisti minimizzando le loro royalties.

Se si parla di trend musicali, dati recenti dimostrano che negli USA lo streaming ha ormai sorpassato i download ed ecco la domanda: come tutelare i diritti d’autore? In questa baruffa legale di portata mondiale, la SIAE (società italiana degli autori ed editori) sta giocando un ruolo in primo piano per trovare una soluzione che bilanci il dislivello del guadagno tra intermediari e artisti, questi ultimi fortemente penalizzati. Al momento quando un autore scopre una sua opera indebitamente caricata su queste piattaforme può richiederne l’immediata cancellazione: ciò implica che sia lui a fare la ricerca e che si impegni per la richiesta di rimozione, una per ogni violazione individuata.

All’italiana Siae si affianca un coro proveniente da molte parti del mondo: i recenti tweet anti youtube di Irvin Azoff, celebre manager delle star tra le quali spiccano i Fleetwood Mac, Bon Jovi, Van Halen e Christina Aguilera, sono solo una delle ultime notizie.

La coalizione di star e musicisti cresce a vista d’occhio e include Taylor Swift e gli U2 oltre a tre etichette-colosso come la Universal Music, la Sony Music e la Warner Music che iniziano a sollevare la voce su riviste sia di settore sia di carattere politico. In particolare il dibattito è oggi concentrato sul Digital Millennium Copyright Act, legge americana risalente al 1998 che delibera su come la musica possa essere caricata su determinate piattaforme internet senza tutelare gli aventi diritto.

Un recente studio ha individuato che nel 2015 la pubblicità su Youtube è cresciuta di quasi il 90% e le royalties degli autori sono aumentate solo dello 0,4%, in pratica meno dei guadagni realizzati dalla vendita degli LP – 17 milioni -, ulteriore dimostrazione dell’incredibile dislivello economico tra gli introiti degli autori e quelli degli intermediari.

fonte www.eventa.it