Grande festa a Cagliari per il trionfo delle azzurre nella Federation Cup di tennis, 4 a 0 in finale sulla nazionale russa.
«Grande Italia, grazie azzurre». Così il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha commentato la conquista della Federation Cup da parte delle tenniste italiane.
«Hanno vinto – ha sottolineato Ugo Cappellacci – il coraggio, la determinazione, la straordinaria energia del team guidato da Barazzutti. Ancora una volta Cagliari e l’isola hanno giocato un ruolo che va oltre il cosiddetto fattore campo, tanto che possiamo parlare a buon diritto di fattore Sardegna.»
«Abbiamo dimostrato – ha osservato ancora il presidente della Regione – che quando abbiamo il coraggio di proporci sullo scenario nazionale ed internazionale non siamo secondi a nessuno. Inoltre, chi ha visitato la città e la Sardegna in questi giorni ha potuto scoprire, oltre alle nuove tariffe per la continuità territoriale, che rappresentano un forte propulsore per il turismo, anche quell’isola meno nota ai più, ma non meno affascinante.»
«Per questo – ha concluso il Governatore – esprimo un sentito ringraziamento ad Angelo Binaghi e alla Federazione tennis per aver fatto la cosa più giusta: aver creduto nelle potenzialità della Sardegna.»
Cresce l’appeal di Ugo Cappellacci, che ora è 15° con il 47,3% dell’indice di gradimento (era al 44,1% nel mese di marzo), nell’indagine trimestrale di Monitoregione dell’istituto Datamonitor sull’apprezzamento dei governatori di Regione per il terzo trimestre del 2013. Ugo Cappellacci torna ai livelli di gradimento del marzo 2012, il più alto degli ultimi 18 mesi dopo il 47,5% del giugno 2012.
Enrico Rossi (Toscana – PD), con una percentuale di gradimento pari al 58% è il Presidente di regione più amato d’Italia (era secondo nella precedente rilevazione). Al secondo posto Nicola Zingaretti (Lazio – PD), che passa dalla prima posizione del secondo trimestre alla seconda del terzo con il 57,8% dei consensi. Si conferma al terzo posto Luca Zaia (Veneto – Lega Nord) con il 57,5%.
In quarta posizione troviamo un ex aequo con il 53,2% tra Stefano Caldoro (Pdl), presidente della regione Campania che conferma la sua posizione, la neo eletta Debora Serracchiani (Friuli Venezia Giulia – PD) e Vasco Errani (PD), che nella precedente rilevazione era quinto, governatore dell’Emilia Romagna.
Nella top ten troviamo poi in settima posizione Gian Marco Spacca (Marche – PD) con il 53,1% era quinto a giugno 2013, ottavo Rosario Crocetta (PD) presidente della regione Sicilia con il 52%, che perde due posizioni, nono Roberto Maroni (Lombardia – Lega Nord) che con il 51,3% fa segnare una discesa di due posti.
La classifica dei governatori vede passare dalla nona alla decima posizione Nichi Vendola (Puglia – SEL) con il 50,7%, dall’ottava all’undicesima Claudio Burlando (Liguria – PD) con il 50,5%, pari merito con Paolo di Laura Frattura (Molise – PD) con il 50,5% che invece era sesto nel secondo trimestre dalla decima alla tredicesima Katiuscia Marini (Umbria – PD) con il 49,6%.
La quattordicesima piazza è per il governatore del Piemonte Roberto Cota (Lega Nord) al 48%. Alle spalle di Ugo Cappellacci, quindicesimo, chiudono la classifica Giuseppe Scopelliti (Calabria – Pdl) sedicesimo con il 47% e Giovanni Chiodi (Abruzzo – Pdl) diciassettesimo con il 46,4%.
Il presidente ha espresso la volontà di proseguire il cammino nel segno della partecipazione: «Dalla data di pubblicazione sul BURAS partirà un tour informativo che attraverserà l’isola per illustrare ai cittadini le novità introdotte. Avvieremo altresì una serie di incontri con i sindaci della Sardegna affinché il processo di cambiamento avviato continui sul binario della partecipazione e della condivisione». Ha inoltre aperto una pagina di Facebook “Piano Paesaggistico della Sardegna” per rappresentare anche sulla rete in forma più snella, oltre a quanto contenuto su sito istituzionale della Regione, questo processo di cambiamento, che parte dal rispetto dei valori della Sardegna.
Cappellacci ha infine illustrato gli aspetti più innovativi del nuovo piano, mostrando come esempio una semplice app per smartphone, attualmente disponibile per i sistemi Android ma presto anche per gli altri sistemi, con cui sarà possibile inquadrare attraverso la fotocamera del tablet o del telefono una direzione per sapere se su quella linea ci siano dei beni paesaggistici, a che distanza, se siano presenti dei vincoli e di che tipo e altre notizie utili per i cittadini.
Il deputato Francesco Sanna critica duramente il Governatore Ugo Cappellacci sulla vicenda del disegno di legge di stabilità e sulla modifica dell’articolo 10 dello Statuto Sardo.
«Il presidente della Regione continua esplicitamente a ritenere che il Consiglio dei Ministri avrebbe approvato il disegno di legge di stabilità con una disposizione che modificava l’articolo 10 dello Statuto sardo – scrive Francesco Sanna in una nota -. E che un complotto di palazzo, (“mani misteriose”), avrebbe ordito la sua cancellazione. Egli deve necessariamente sostenere questa tesi per giustificare la dispendiosa missione a Roma di ieri, con Giunta regionale e seguito.«
«Lasciandogli le sue funzioni istituzionali molto tempo libero, tra l’altro l’onorevole Cappellacci – aggiunge Sanna – ha pubblicato sul suo profilo Facebook un documento, su cui ha fatto apporre dai suoi grafici un timbro rosso sangue con la scritta: ECCO LA VERITA’. Si tratterebbe, a suo avviso, della relazione tecnica ufficiale all’articolo 16, allegata al disegno di legge. In essa si fa esplicito riferimento alla modifica dell’articolo 10 dello Statuto sardo. Al Ministero dell’Economia si sarebbero dimenticati di toglierlo. Peccato però che il documento timbrato Cappellacci non sia la relazione tecnica del disegno di legge, pubblicata ufficialmente dal Senato della Repubblica e a disposizione anche sul sito ufficiale di Palazzo Madama e che l’articolo 16 della legge di stabilità, approvata dal Consiglio dei Ministri e su cui il Parlamento discuterà sia una norma nella quale si parla di competenze del Trentino e di strumenti finanziari derivati delle autonomie locali. Peccato – conclude il deputato sardo – che tale madornale falsificazione della realtà riveli una considerazione dell’opinione pubblica che rischia di squalificare anche l’istituzione da cui proviene.»
Dura presa di posizione del deputato del PD Emanuele Cani, sulla vicenda della mancata modifica dell’articolo 10. «Ma era proprio necessaria tutta questa messa in scena del presidente Cappellacci sul caso ” Fiscalità di vantaggio Sardegna”? – si chiede Emanuele Cani – Eppure avrebbe potuto risolvere tutto con una semplice telefonata. Non a caso è bastata la dichiarazione del ministro Del Rio, il quale ha chiarito ”Non c’è nessun problema nel merito, ma solo di percorso. L’articolo – spiega Delrio – non è stato inserito nella legge di stabilità perché non è stato concluso l’iter formale. Continuiamo a lavorarci e, completati i passaggi dovuti, la scelta verra confermata” a cui si aggiunge la dichiarazione del ministro Alfano, dello stesso partito del Presidente, che conferma la volontà del governo di rispettare gli accordi.»
«Ma io mi chiedo – conclude il deputato del PD – era proprio necessario convocare tutta la giunta regionale a Roma, per far pagare ai sardi una evidente iniziativa di campagna elettorale?»