26 April, 2024
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Durissima presa di posizione del consigliere regionale Ignazio Locci (Forza Italia) contro qualsiasi ipotesi di chiusura di piccoli ospedali in Sardegna.

Ignazio Locci 7 copia

Durissima presa di posizione del consigliere regionale Ignazio Locci (Forza Italia) contro qualsiasi ipotesi di chiusura di piccoli ospedali in Sardegna.

«Giù le mani dai presidi sanitari di periferia, spesso centri di eccellenza e non soltanto bersaglio da colpire ad ogni piè sospinto quando si tratta di razionalizzare i servizi, ipocrita eufemismo che in verità nasconde tagli indiscriminati e pericolosi in un sistema così fondamentale per i cittadini – sostiene Ignazio Locci –. Ho il fondato timore che i professori della Giunta Pigliaru abbiano intenzione di sacrificare la sanità di periferia, in particolare dei piccoli ospedali di provincia (Carbonia, Iglesias, Muravera, Ozieri, Ittiri, Sorgono, Ghilarza, San Gavino, Isili, Alghero, Lanusei), a favore dei grandi nosocomi di Cagliari e Sassari, peraltro raggiungibili in modo tutt’altro che agevole dai paesi di provincia, considerato lo stato di abbandono e degrado delle infrastrutture stradali.»

«Un primo tentativo, seppur velato, di operare questo insano progetto – aggiunge Locci – è rinvenibile nella proposta di legge n° 37 avanzata dagli onorevoli Augusto Cherchi e Piermario Manca. E d’altro canto, ad oggi, ancora non si riesce a capire quali idee abbia la Giunta di Francesco Pigliaru per risolvere i numerosi problemi della sanità isolana. Tutto ciò che sappiamo è che sono in ballo continui controlli ai conti del sistema sanitario, tra l’altro già in ordine, e ulteriori razionalizzazioni dei servizi. Risultato: meno posti letto e riduzione del personale negli ospedali (così come ventilato continuamente dal Governo nazionale). 

«Mi impegnerò per evitare la chiusura dei presidi di periferia – conclude Ignazio Locci – ed auspico che il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore alla Sanità Aru si esprimano chiaramente a difesa del diritto dei sardi ad avere una sanità di prossimità. Non possiamo accettare che la buona assistenza di periferia soccomba sotto la spinta di gelidi calcoli ragionieristici. Dobbiamo, invece, garantire livelli di assistenza accettabili.»

Sono 93 milioni di e
Il consigliere regio

giampaolo.cirronis@gmail.com

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