26 April, 2024
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Il prossimo 1° novembre si svolgerà, a Carbonia, l’ottava edizione del Trofeo Città di Carbonia, abbinato al Memorial Sergio Usai – Carlo Cancedda, manifestazione sportiva organizzata dall’Asd Dimonios bike team. Si tratta di una gara di Xc, valida quale 4ª prova del campionato regionale CSAIn. Il disegno del circuito è stato fatto dal presidente dell’associazione, Fabrizio Piras, un bel percorso ricco di parti tecniche, saliscendi che permetteranno ai bikers un divertimento assicurato.

La manifestazione è intitolata alla memoria di due grandi appassionati di ciclismo, scomparsi tragicamente 13 anni fa (il 7 maggio 2006) sulla strada Pedemontana Villamassargia-Siliqua, durante una passeggiata domenicale in bicicletta con un gruppo di amici.

 

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Lunedì 21 ottobre la commissione Sanità del Consiglio regionale, presieduta da Domenico Gallus (Udc), proseguirà in Gallura i sopralluoghi alle strutture sanitarie del territorio regionale.

Alle 10.30 è in programma la visita all’ospedale “Paolo Dettori” di Tempio Pausania mentre alle 12.30 la commissione sarà al “Giovanni Paolo II” di Olbia.

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La sala conferenze del Centro Ricerche Sotacarbo, nella Grande Miniera di Serbariu, ha ospitato stamane un seminario di approfondimento sullo stato di avanzamento del Piano Sulcis, per delegati e dirigenti delle federazioni territoriali del Sulcis Iglesiente, organizzato dalla CISL Sulcis Iglesiente.

I lavori, dopo la proiezione di un filmato sulla nascita di Carbonia e di quella del polo industriale di Portovesme, seguita alla chiusura delle miniere, sono stati aperti dalla relazione introduttiva del commissario UST Sulcis Iglesiente, Piero Ragazzini. Tore Cherchi, ex coordinatore del Piano Sulcis, ha svolto un’ampia relazione sullo stato di avanzamento dell’importante strumento che con uno stanziamento di oltre un miliardo e 200 milioni di euro, 805 milioni dei quali di fondi pubblici, prevede una lunga serie di interventi in vari settori: dai programmi destinati  alla salvaguardia dell’area industriale metallurgica ed alla diversificazione e all’innovazione del modello di sviluppo – quelli con maggiore impatto in termini di occupazione -, alla fiscalità di vantaggio per le micro e piccole imprese; dai bandi per incentivi alle imprese agli interventi nella filiera dell’agroalimentare, dal rilancio del Parco Geominerario al progetto ARIA; dalle bonifiche delle ex aree minerarie, dell’ex Sardamag e dell’area industriale di Portovesme, alle infrastrutture di porti, approdi e viabilità, tra i quali l’intervento più rilevante è quello previsto a Sant’Antioco, al centro da alcuni anni di un acceso dibattito; e, infine, l’interconnessione dei bacini del Sulcis Iglesiente.

Tore Cherchi ha sottolineato i ritardi accumulati ma, al tempo stesso, la rilevanza degli interventi in itinere e di quelli ancora in cantiere che vanno seguiti con grande attenzione. Il coordinatore del Piano Sulcis è il presidente della Regione Christian Solinas che, contrariamente a quanto fece il suo predecessore Francesco Pigliaru con Tore Cherchi, non ha ancora affidato la delega ad un esterno.

Nel corso di un breve dibattito, sono intervenuti, tra gli altri, l’ex segretario regionale della FSM Cisl, Rino Barca, ed Antonello Pirotto, leader della RSU Eurallumina, che ha rimarcato la necessità di una forte mobilitazione a difesa della realtà industriale, indispensabile per dare un futuro al territorio. L’attenzione principale è stata dedicata alle ormai note vicende legate al processo di decarbonizzazione che prevede il phase-out entro il 2025, termine ritenuto non attuabile in Sardegna, unica regione in Italia priva del metano, per la quale il Governo non intende concedere né deroghe per il phase-out né il via libera alla realizzazione della dorsale del gas, sostenendo in alternativa la realizzazione di un cavidotto per l’approvvigionamento dalla Sicilia e di piccoli depositi di accumulo costieri.

E’ poi intervenuto Gavino Carta, segretario generale USR Sardegna, che ha rimarcato la necessità di una forte mobilitazione a difesa di ciò che resta dell’industria in Sardegna e in particolare nel Sulcis Iglesiente, con una forte sensibilizzazione, e sollecitazione alla Giunta regionale, perché faccia pressione sul Governo affinché modifichi la sua rigida posizione su phase-out e dorsale del gas, per evitare il tracollo del polo industriale e quindi dell’intero territorio.

I lavori sono stati conclusi dall’intervento di Luigi Sbarra, segretario generale aggiunto della CISL, che ha svolto un’ampia relazione, partendo dal Piano Sulcis, spaziando poi per le emergenze nel polo industriale, con particolare riferimento alla vertenza energetica, e ai rapporti con il nuovo Governo, sui temi della politica energetica ed industriale.

I lavori sono stati preceduti da una visita guidata al Museo del Carbone.

Alleghiamo alcune fotografie e, a breve, stralci degli interventi di Gavino Carta e Luigi Sbarra.

                                 

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E’ stato effettuato questa mattina un nuovo sopralluogo dei carabinieri del RIS e dei vigili del fuoco, disposto dal sostituto procuratore della Repubblica, nella villetta di via Cristoforo Colombo 31, in località Medadeddu, alla periferia di Carbonia, nella quale alle prime luci dell’alba del 2 agosto 2017 perse la vita una donna di 58 anni, l’infermiera Anna Maria Merola, vittima di un’asfissia a causa del violento incendio che avvolse l’abitazione. Da quel giorno la villetta si trova sottoposta a sequestro penale. Il sopralluogo odierno è il terzo, dopo il primo effettuato il 16 agosto 2017, due settimane dopo la tragedia, ed il secondo, risalente al 12 dicembre del 2017.

Anna Maria Merola dormiva al piano superiore della villetta e, anche a causa di problemi di deambulazione per una recente frattura riportata ad una gamba, non riuscì a mettersi in salvo dalle fiamme e dal fumo che proveniva dal piano terra, dove avrebbe preso il via l’incendio. Le indagini proseguono, al fine di accertare le cause dell’incendio, dal quale riuscirono a mettersi in salvo gli altri cinque occupanti la villetta: il marito, i due figli e le rispettive fidanzate.

 

 

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Si è svolta ieri, a Sennori, la giornata ecologica “Puliamo il Mondo”, organizzata da Comune, Legambiente e società Ciclat. Protagonisti della giornata “green”, sono stati gli alunni dell’Istituto comprensivo di Sennori, che anche quest’anno si sono impegnati nel dare l’esempio ai propri compaesani ripulendo il parco di San Giovanni.

I bambini delle classi Quinte, hanno prima seguito le lezioni sulla raccolta differenziata e il riciclo dei rifiuti, tenute dal responsabile della Ciclat, Andrea Mundula, con l’assessore dell’Ambiente, Antonella Piana, l’assessore della Pubblica istruzione, Maria Antonietta Pazzola, e la funzionaria del Comune, Viviana Casu. Quindi hanno indossato le pettorine gialle di Legambiente e hanno passato al setaccio il parco, raccogliendo cartacce e altri rifiuti gettati da incivili irrispettosi dell’ambiente e del bene collettivo.

«Anche quest’anno la giornata di “Puliamo il mondo” è stata una grande occasione per sensibilizzare gli alunni delle scuole sui temi ambientali e dare loro un messaggio educativo sull’importanza della raccolta differenziata e del riciclo dei rifiuti. Come amministrazione comunale siamo convinti che l’educazione civica e ambientale debba partire dai bambini, sono loro gli adulti del domani, e a loro dobbiamo affidare la speranza di un futuro migliore per il nostro pianeta», commenta l’assessore dell’Ambiente, Antonella Piana.

Al termine della manifestazione, gli alunni hanno ricevuto un attestato di partecipazione alla giornata ecologica.

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Il Blocco Studentesco ha affisso uno striscione recante la scritta “Più sicurezza, meno chiacchiere” per porre attenzione sul grave problema della mancanza di sicurezza all’istituto alberghiero Azuni di Cagliari.
«La notte tra il 13 e il 14 ottobre – afferma il coordinatore del Blocco Studentesco, Gabriele Zedda – c’è stata l’ennesima effrazione nella seconda sede dell’Azuni. Questa è almeno l’ottava volta che avviene un furto con scasso in meno di 3 anni.»
«Troviamo inconcepibile – aggiunge la nota – che gli studenti debbano vivere l’anno scolastico in una scuola fatiscente, priva di impianti adeguati per la sicurezza e senza l’ausilio di materiale didattico come i computer e le lavagne multimediali. E  come se non bastasse, data la totale assenza di telecamere funzionanti, tossici e senzatetto entrano nella scuola per bivaccare persino nell’orario delle lezioni.»
«Ci chiediamo, infatti, quale sia la responsabilità del Dirigente Scolastico in tutto ciò, come vengano spesi gli eventuali fondi regionali per gli istituti, sempre che ci siano. Quello che è sicuro è che ormai la situazione è sfociata nel ridicolo, e chiediamo un intervento rapido per risolvere la questione – conclude Gabriele Zedda -. Noi del Blocco Studentesco continueremo a monitorare la situazione e ci poniamo, ovviamente, al fianco dei ragazzi per aiutarli a risolvere questo disastro scolastico una volta per tutte.»

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«Vogliamo restituire centralità ai rapporti tra Regione ed Enti locali, e l’appuntamento di oggi vuole segnare un punto fermo di una nuova stagione di collaborazione con le realtà rappresentative della nostra Isola.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, oggi a Villa Devoto, aprendo i lavori della Conferenza permanente Regione-Enti locali. All’incontro erano presenti gli assessori regionali degli Enti locali, Quirico Sanna, e degli Affari regionali, Valeria Satta, ed i rappresentanti di Anci, Cal, Città metropolitana di Cagliari e Coordinamento associazioni enti locali.

«Vogliamo aprire una stagione di confronto vero con le autonomie locali – ha aggiunto Christian Solinas – per scrivere una riforma che definisca con chiarezza un ruolo di programmazione e controllo della Regione e un ruolo attivo di tutti i Comuni, con le Province come unico ente intermedio. Questo è un assetto che consentirà di dare risposte immediate ai cittadini e di far funzionare finalmente una cinghia di trasmissione vera tra le istituzioni centrali e le aree periferiche e le zone interne della Sardegna.»

«Non rimarremo sordi alle richieste dei territori – ha sottolineato l’assessore Quirico Sanna – ma le ascolteremo con attenzione per dare corpo a una riforma che dovrà avere i contributi di tutti, indispensabili poi per fare sintesi. Questo percorso non potrà essere scollegato dalla riforma della Regione, perché proprio l’alleggerimento della Regione comporterà un potenziamento del ruolo delle nostre autonomie locali, a vantaggio di tutta la Sardegna.»

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Lo scorso fine settimana si è conclusa la Robert Trent Jones Cup by Moby 2019, la gara intitolata al più famoso progettista di campi da golf della storia di questo sport.

Come da tradizione del calendario del Pevero Golf Club, l’evento sportivo si è disputato nel mese di ottobre e ha riportato in Sardegna un centinaio di golfisti, provenienti da tutta Italia, come sempre pronti a sfidarsi sui green del Pevero Golf Club di Porto Cervo e del Golf di Sperone in Corsica. Sfide sul green all’insegna del sorriso e della goliardia dei molti gruppi di amici che si sono formati nel tempo: il più numeroso è stato quello proveniente dalle Marche, che ha schierato 16 giocatori.
Anche l’edizione di quest’anno è stata perfettamente supportata nei trasferimenti da Moby Lines, la compagnia di navigazione che collega Sardegna e Corsica con la linea fra Santa Teresa e Bonifacio, già partner delle passate edizioni.

La matita di Trent Jones, il valore tecnico e gli scorci sul mare offerti dai due percorsi a tutti i contendenti, anche grazie al clima perfetto, hanno ancora una volta lasciato il segno e a lungo contribuiranno al successo di questa manifestazione. Il vincitore assoluto, colui che si è aggiudicato la classifica lorda, è stato il marchigiano Luca Lucchetti, tesserato per il Golf Club Conero.
Nella giornata di domenica scorsa, prima della premiazione generale, è stata organizzata una gara collaterale sulla distanza delle 18 buche, denominata Evergreen Life Golf Cup. Una nuova opportunità per coloro che erano stati esclusi dalle prime posizioni durante la prima giornata, per consentire di competere anche ai numerosi giocatori che erano rimasti in lista di attesa per la Robert Trent Jones Cup.

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Dopo la lunga crisi che lo aveva drasticamente ridotto tra il 2007 e il 2014, il mercato immobiliare continua ad essere uno dei fattori positivi dell’economia sarda. Il 2018 ha registrato nell’isola una crescita delle compravendite di abitazioni superiore all’8%, risultato più espansivo rispetto alla media nazionale. Similmente, in base ai dati provvisori relativi al primo semestre 2019, l’anno potrebbe chiudersi con un ulteriore incremento, prossimo al 7%, leggermente meglio del dato medio stimato per l’Italia. E’ quanto riporta l’ultimo rapporto sul mercato immobiliare in Sardegna elaborato dall’ufficio studi della Cna Sardegna, in base al quale il 2019 rappresenta il quinto anno di crescita consecutiva del numero di transazioni immobiliari residenziali nell’isola.

«La ricerca – commentano Francesco Porcu ed Antonello Mascia, rispettivamente segretario regionale della Cna sarda e presidente regionale della Cna Costruzioni – stima per il 2019 una prosecuzione della dinamica espansiva. Sebbene non al ritmo sostenuto dei primi anni della ripartenza del mercato (+18% nel 2016) i tassi positivi dell’ultimo triennio sono molto solidi (+7% in media nel periodo 2017-2019). In termini assoluti – evidenziano Porcu e Mascia – alla fine del 2019 saranno scambiate nell’isola circa 14mila abitazioni che, seppur corrispondenti ad una crescita di oltre il 58% rispetto al 2014 (anno di picco minimo del settore), sono ancora inferiori del 30% rispetto al 2007, anno di massima espansione del mercato immobiliare sardo. A livello nazionale, dove la ripresa si è avviata un anno prima (nel 2014) il gap da riassorbire dopo sei anni di crescita è ancora importante (26%), ma inferiore a quello che caratterizza il mercato regionale».

Lo studio della Cna sarda cerca di rispondere a due questioni importanti: la prima è capire dove si colloca oggi il mercato immobiliare isolano, ovvero quanto è stato recuperato della profonda riduzione della domanda, in un contesto in cui lo stock di invenduto si è accumulato nel corso degli anni e i prezzi non sono ancora tornati a crescere; l’altro elemento di interesse è lo studio della variabilità territoriale del mercato.

La ricerca evidenzia innanzitutto che i comuni minori, ovvero tutti i comuni ad eccezione dei quattro capoluoghi della originaria divisione in quattro province del territorio sardo, sono stati i protagonisti della recente fase espansiva: tra il 2014 e il 2019 il numero delle compravendite di abitazioni è cresciuto ad una velocità doppia rispetto al mercato nelle città di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano: +67%, contro il +33% dei capoluoghi. Un fenomeno che a livello nazionale è molto meno accentuato, con tassi di crescita complessiva nel periodo pari al 49% nei comuni capoluogo italiani e al 53% in quelli minori.

Scendendo ulteriormente nei territori emerge che nel primo semestre 2019 il mercato immobiliare a Cagliari e Sassari ha registrato una frenata (rispettivamente del 5 e del 13%). A Nuoro le compravendite sono rimaste stazionarie, mentre a Oristano risultano in crescita quasi del 14%. Nello stesso periodo, a livello Italia, il mercato immobiliare nei comuni capoluogo risulta in espansione, soprattutto nelle città del centro-nord. In Sardegna, come detto, nel 2019 sono i comuni minori a mostrare maggiore appeal: i comuni non capoluogo del cagliaritano crescono più del 12%, nel sassarese più del 10%, nel nuorese poco meno del 9%. Molto meno dinamico invece il mercato nelle città minori dell’oristanese.

Considerando il saldo complessivo dal 2006 al 2019, il territorio che più stenta nel recupero è quello di Sassari, sia il comune capoluogo (-41%), sia i comuni minori (-37%), per un gap complessivo nell’intero mercato provinciale ancora pari al 38%. Segue Nuoro per intensità del fenomeno (-32% il saldo negativo complessivo per l’intera provincia), che sale al -34% nella città principale. In provincia di Cagliari, malgrado il bilancio negativo per il mercato del capoluogo di regione nelle stime per il 2019, il risultato complessivo in tutto il periodo 2006-2019 è meno penalizzante proprio per la città (-15,5%), a fronte di un tasso negativo che sale al -26% negli altri comuni. Similmente in provincia di Oristano i comuni minori segnano un calo del 18,6% tra il 2006 e il 2019, a fronte di una riduzione del 13% in città.

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Lunedì 21 ottobre, alle ore 21.00, presso lo Spazio OSC di via Newton 12, a Cagliari, CORPO E TECNOLOGIA VIVA, incontro e talk con Michele Sambin, pioniere da oltre quarant’anni della performance nel dialogo con le arti, fino al video e al digitale. Sarà presente anche la regista Raffaella Rivi. Michele Sambin regista, musicista e pittore, conduce una ricerca che ha come tema l’immagine ed il suono. Fin dagli anni 70 indirizza il proprio interesse tra le varie arti: cinema, musica, video, pittura. In seguito utilizzerà il teatro come luogo di sintesi. Ha fondato insieme a Pierangela Allegro e Laurent Dupont, il TAM Teatromusica, storica compagnia teatrale e video teatrale padovana.