26 April, 2024
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Lo scioglimento di Sinistra Ecologia e Libertà sta creando un forte disorientamento tra quanti in questi anni hanno creduto nel progetto politico ed ora si trovano, quasi all’improvviso, a dover decidere come proseguire il loro percorso tra la gente e, in molti casi, nelle istituzioni. Nei giorni scorsi il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, il senatore Luciano Uras e l’assessore regionale della Pubblica istruzione Claudia Firino, hanno annunciato di non avere alcuna intenzione di aderire a Sinistra Italiana ed oggi a prendere posizione è il segretario regionale, nonché consigliere regionale del partito, Luca Pizzuto, che in una nota che pubblichiamo integralmente, annuncia che non entrerà né in Sinistra Italiana né nel Partito Democratico e si mette a disposizione per dare «alla Sardegna e all’Italia un centrosinistra forte e un partito credibile e di sinistra per il lavoro».

«Sono ore concitate per la comunità politica di cui faccio parte a causa della scelta,totalmente sbagliata, di liquidare un partito politico come Sinistra Ecologia Libertà in questo difficile e pericoloso momento storico.

Non sfugge a tutti noi ciò che è successo negli Stati Uniti d’America qualche settimana fa e come, anche in Europa e in Italia, le destre più feroci, razziste e populiste stiano rialzando la testa e conquistando posizioni di potere inimmaginabili fino a poco tempo fa.

All’interno di questo quadro la Sinistra non può ripetere il solito errore: scindersi, dividersi, isolarsi e consentire a forze politiche pericolose di prendere in mano il potere.

Per questo motivo penso che, oggi più che mai, il centrosinistra sia un campo di valori irrinunciabile, da ricostruire con tutto il suo popolo e ad ogni livello: dai piccoli comuni al governo nazionale.

Per questo credo che la scelta, che rispetto ma non condivido, di costruire un partito come Sinistra Italiana, che al momento nasce come settario e marginalizzato, sia un errore storico che la Sinistra non si può permettere.

Credo anche che il PD sia un importante alleato che, a livello nazionale dovrebbe scaricare le destre e contribuire a ricostruire il centrosinistra; è, per me, un alleato che rispetto e con cui stiamo facendo battaglie importantissime al governo della regione Sardegna, ma del quale non farò mai parte, nemmeno se questo dovesse cambiare forma. Voglio un partito alleato alla pari del PD non una costola subalterna.

Ho molta stima sia per i compagni che faranno la scelta di aderire a Sinistra Italiana sia per quelli che faranno la scelta di aderire al Pd, ma ritengo che in Sardegna sia urgente costruire un partito della Sinistra che sia in grado di unire territori, esperienze storiche e culturali diverse, per rimettere al centro dell’azione politica il tema del lavoro e della dignità della vita.

Ecco perché propongo di costituire un’associazione della Sinistra per la Sardegna e  che possa raccogliere tutta la comunità e l’eredità politica di Sinistra Ecologia Libertà ma che possa anche aprirsi alle esperienze del sovranismo, del cattolicesimo sociale, del mondo socialdemocratico e marxista, che metta al centro della sua azione politica il lavoro, la difesa dei valori della costituzione, dell’ecologia, della nonviolenza e della differenza di genere. Abbiamo bisogno d’un partito forte sul piano regionale e nazionale che possa dare speranza a tutte le nostre comunità, per questo non mi spaventa rimboccarmi le maniche e ripartire per una nuova avventura.»

Luca Pizzuto

Consigliere regionale

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Si è conclusa nell’Aula del Consiglio regionale, con l’incontro con la conferenza dei capigruppo guidata dal presidente dell’Assemblea legislativa sarda, Gianfranco Ganau, la manifestazione dei sindaci che questa mattina hanno marciato a Cagliari, per protestare contro i vincoli di bilancio e per chiedere alla Regione sarda di farsi parte attiva con il governo perché siano modificate le norme che impediscono l’utilizzo del cosiddetto avanzo di amministrazione.

Le dieci richieste dei primi cittadini, contenute in un documento consegnato ai capigruppo e alla Giunta, sono state illustrate e argomentate oltreché dal presidente dell’Anci, Piersandro Scano, anche dagli undici sindaci intervenuti in Aula (Marco Lampis, Escalaplano; Andrea Piroddi, Bono; Antonio Tirotto, Aglientu; Enrico Collu, San Sperate; Fausto Piga, Barrali; Anna Paola Marongiu, Decimomannu; Anita Pili, Siamaggiore; Efisio Arbau, Ollolai; Angelo Sini, Pattada; Massimo Zedda, Cagliari) che hanno sollecitato un impegno della Regione perché si adoperi con il Governo al fine di iscrivere in bilancio l’avanzo di amministrazione almeno nella parte relativa alla quota di investimenti e che vengano considerate fuori dai vincoli di spesa le risorse destinate alla messa in sicurezza dei territori e degli edifici scolastici nonché quelle riferite all’accoglienza dei migranti.

«Questa è una battaglia che la Regione deve condurre con i sindaci sardi – ha dichiarato Piersandro Scano – perché le nostre amministrazioni sono ormai stremate e costrette alla paralisi dopo anni di tagli “selvaggi”, di blocco degli investimenti e per via  un generale aumento delle competenze e delle responsabilità a fronte di una riduzione delle risorse trasferite dallo Stato ai Comuni.»

Le fasce tricolori hanno invece chiesto alla Regione alcuni impegni precisi sul mantenimento dei livelli di stanziamento nel fondo unico per gli Enti Locali; sul rispetto dei termini per la redistribuzione degli spazi finanziari così da consentire ai Comuni la tempestiva programmazione della spendita delle risorse; una programmazione partecipata con gli Enti Locali; provvedimenti normativi utili ad impedire la revoca delle opere pubbliche nel caso risulti impossibile procedere con l’impegno della spesa per l’espletamento delle procedure di gara; ed hanno insistito sulla necessità di scongiurare “politiche di stampo neocentralista”, sull’esigenza di assicurare una maggiore efficienza all’apparato regionale e sull’opportunità di “azioni ferme” verso il governo, a tutela del ruolo e delle prerogative dei Comuni della Sardegna.

Il presidente della commissione consiliare del Bilancio, Franco Sabatini (Pd), nel ribadire pieno sostegno all’azione dei sindaci («la Regione non può essere la controparte dei primi cittadini ma siamo qui perché vogliamo e dobbiamo lavorare insieme»), ha quindi rilanciato la proposta perché la Regione sarda possa sostituirsi totalmente allo Stato nel finanziamento degli Enti locali, a condizione che lo Stato riduca, almeno in pari misura, la trattenuta annuale sulle quote di entrate spettanti alla Sardegna.

Piena disponibilità al dialogo e alla collaborazione per la ricerca delle soluzioni condivise, nell’interesse dei Comuni e dell’intera Sardegna, è stata manifestata dal capigruppo del Psd’Az, Angelo Carta; dal presidente della commissione Autonomia, Francesco Agus (Sel); dal capogruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni; da quello dell’Udc, Gianluigi Rubiu; del Pd, Pietro Cocco e dalla vice capigruppo di Forza Italia, Alessandra Zedda che, nel corso dei rispettivi interventi e seppur con differenti sottolineature critiche, hanno confermato l’impegno di tutte le forze politiche presenti in Consiglio, a dare seguito alle richieste formulate dai primi cittadini della Sardegna.

L’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, in rappresentanza della Giunta (era presente anche l’assessore degli Enti Locali, Cristiano Erriu) ha quindi riaffermato la volontà di collaborazione dell’esecutivo regionale («non vogliamo e non possiamo essere la controparte dei sindaci») insieme con la disponibilità ad “discutere e lavorare insieme” per superare i problemi delle entrate finanziarie. «Dobbiamo tutti tener conto però – ha affermato il vice presidente della Regione – che esistono, per i Comuni come per la Regione, precisi vincoli di spesa per effetto della zavorra del debito pubblico italiano di cui tutti dobbiamo farci carico».

«Abbiamo mantenuto i livelli di stanziamento del fondo unico per gli Enti locali – ha aggiunto l’assessore – e sono quantificabili in circa due miliardi di euro gli interventi della Regione che vanno al sistema dei Comuni sardi (progetto @Iscola, biblioteche, musei, cantieri verdi e altri interventi simili) e invito, dunque, quanti affermano l’opportunità di  collegare gli stanziamenti del fondo unico con le entrate della Regione, a valutare il fatto che in tempi di crisi economica le entrate tributarie (in testa l’Irpef) si riducono e di conseguenza diminuirebbero anche gli stanziamenti ai Comuni.»

«La battaglia dei sindaci sui vincoli del bilancio armonizzato e per l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione – ha sottolineato Raffaele Paci – è la stessa che conduciamo come Regione sarda in sede di conferenza unificata delle Regioni, perché vogliamo anche noi il superamento dei troppo stringenti limiti di spesa imposti dallo Stato».

«L’assemblea di oggi segna il primo passo di un confronto e di una nuova collaborazione con gli Enti locali – ha concluso l’incontro tra la capigruppo e i sindaci, il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau – e saluto con favore gli impegni assunti per garantire maggiore efficienza al sistema regionale e per condurre insieme una battaglia comune con lo Stato e l’Europa per allentare i vincoli di spesa.»

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Come aiutare le persone in difficoltà a rialzarsi e a non entrare in una spirale che rischia di renderle “povere per sempre”? Come evitare che il sistema di aiuti non finisca per rendere la povertà “istituzionale”? A queste domande risponde la ricerca “Le trappole della povertà in Sardegna: soluzioni e strategie”, realizzata dalla Fondazione Zancan e che verrà presentata giovedì 10 novembre a partire dalle ore 16.00 presso l’Aula Magna della Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna, in via Sanjust 13. Commissionata da Sardegna Solidale, la ricerca è stata condotta mettendo a confronto nei vari territori dell’isola amministratori, volontari ma anche persone e famiglie in difficoltà, per poter capire direttamente quali solo gli strumenti maggiormente efficaci e quali invece quelli che non aiutano a risolvere le criticità.

Affrontare il tema della povertà è infatti una sfida che chiama in causa tutti gli attori del territorio: istituzioni, imprese, realtà associative, cittadini. Il Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale ha molto investito negli ultimi anni nella conoscenza e nel supporto alle iniziative di contrasto alla povertà in Sardegna, cogliendone la complessità e le molteplici sfaccettature in chiave multidimensionale. Le indagini realizzate nel 2011 e nel 2014 hanno consentito di approfondire le caratteristiche “epidemiologiche” e territoriali della povertà nell’Isola, in modo integrato con le azioni regionali e locali a sostegno della popolazione in difficoltà. Ora aver chiesto ad un osservatore esterno ma “prossimo” (come la Fondazione Emanuela Zancan di Padova, impegnata da anni nello studio della povertà e delle politiche sociali) di leggere le storie e le esperienze di aiuto vissute dalle famiglie e dagli attori istituzionali e sociali attivi nel territorio regionale, è stata un’opportunità per capire come meglio orientare la nostra azione di volontari e di cittadini.

Alla presentazione interverranno il direttore del Centro studi e ricerca sociale Fondazione Emanuela Zancan Onlus di Padova Tiziano Vecchiato, il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, il presidente del Comitato promotore del Csv Sardegna Solidale don Angelo Pittau, il  direttore regionale della Caritas don Marco Lai, il presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli, il consigliere regionale Luca Pizzuto e il responsabile del Servizio Studi e Ricerche di Caritas Sardegna Raffaele Callia.

All’incontro, che sarà coordinato dal giornalista Vito Biolchini, sono stati invitati il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda e il Rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo.

Alla presentazione della ricerca seguirà la premiazione del concorso di idee “Poveri per sempre? Proposte e percorsi per uscire dalla povertà”, lanciato da Sardegna Solidale e rivolto alle associazioni di volontariato, le quali sono state chiamate a presentare le idee progettuali e le loro esperienze in atto, rivolte al contrasto della povertà di lunga durata di persone e famiglie. Alla premiazione interverranno Vittorio Pelligra (docente di Politica Economica Università di Cagliari), Gianni Concas (volontario Mensa del Viandante) e Linda Migliaccio (Presidente del Gruppo Volontariato Vincenziano Sardegna).

Metodologia applicata ai progetti strategici, obiettivi misurabili, pianificazione del lavoro ottimale grazie anche alle regole del project management di cui si è parlato ieri a Cagliari nel corso del convegno Business Process Reenginering”, che ha visto la partecipazione del mondo delle imprese, delle istituzioni – sono intervenuti l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda e il sindaco di Cagliari Massimo Zedda – e i massimi esperti del settore.
Abbanoa, come ha spiegato il direttore generale Sandro Murtas nel suo intervento, “e’ stata capace di cogliere il cambiamento e di interpretarlo e oggi può contare su un’organizzazione ed una metodologia di lavoro tra le più evolute in Italia”.
Un percorso avviato con la contestuale ristrutturazione aziendale interna che ha portato Abbanoa ad avere il 70% delle risorse dedicate ai servizi e solo il 30% all’apparato amministrativo (uffici), invertendo completamente la vecchia distribuzione.
Abbanoa e’ oggi tra le poche aziende a capitale pubblico in Italia a coniugare la gestione dei processi e dell’innovazione con le regole del project management e proprio in virtù di questo importante metodo di lavoro e’ stata scelta come esempio da portare all’attenzione degli esperti del settore. In sostanza, ai tanti progetti strategici in corso, e’ stata applicata una nuova metodologia, con la creazione di una struttura apposita: il project management office (Pmo). Attraverso questo ufficio vengono supportati, avvalendosi di standard internazionali (Pmi e Iso), i progetti strategici, l’innovazione tecnologica e l’ottimizzazione dei processi. Un salto tecnologico che fa di Abbanoa un’azienda in ottima crescita.
“Il settore idrico e’ un settore dove il cambiamento si sente più che altrove, cadenzato soprattutto dell’innovazione tecnologica – ha detto l’Amministratore unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti nel corso del convegno -. I mestieri cambiano, soprattutto nelle aziende. Formare il personale per organizzare il lavoro e’ la sfida che Abbanoa ha colto già da tempo, partendo da un cambiamento della classe dirigente per continuare con il reclutamento di nuove risorse che hanno conseguito la certificazione internazionale di Project Manager e l’adozione della metodologia come standard interni per la gestione dei prodotti.”

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Domani, venerdì 4 novembre, dalle 9 alle 17.30, l’aula magna della facoltà di Ingegneria e architettura – via Marengo, n. 2, Cagliari – ospita il seminario che ha per cornice “L’alluvione le alluvioni, memoria e azione”. I lavori, curati da Roberto Deidda, ordinario di Costruzioni idrauliche e idrologia, sono aperti dal rettore Maria Del Zompo.

Firenze, 4 novembre 1966. La ricorrenza delle alluvioni del 4 novembre 1966 offre un’occasione di memoria e di progettualità. La comunità degli ingegneri idraulici italiani ha proposto il 4 novembre “Giornata della memoria per le vittime delle alluvioni”. Il Comitato Firenze 2016, il Consorzio interuniversitario idrologia (Cinid, https://cinid.it/) e il Gruppo italiano idraulica (GII, http://www.gii-idraulica.net/) organizzano un seminario “diffuso” con tavole rotonde coordinate domani in contemporanea in varie sedi universitarie ed enti di ricerca nazionali.

L’evento organizzato dall’Università di Cagliari affronta gli aspetti legati a previsione, gestione e mitigazione degli eventi alluvionali e approfondisce le problematiche relative alla determinazione delle precipitazioni estreme. Prevista la presentazione delle curve di possibilità pluviometrica per la Sardegna, sviluppate nell’ambito di un accordo di collaborazione fra Agenzia del distretto idrografico regionale e Dicaar (Dipartimento ingegneria civile, ambientale e architettura).

La scaletta dell’evento prevede in chiusura la cerimonia di consegna delle pergamene ai primi corsisti che hanno concluso il Master in rischio Idraulico istituito dall’Università di Cagliari in collaborazione con il Cinid e cofinanziato dalla Regione Sardegna.

Ospiti e relatori. Con la professoressa Del Zompo partecipano all’avvio del seminario Paolo Maninchedda (assessore regionale lavori pubblici), Massimo Zedda (sindaco Cagliari), Corrado Zoppi (presidente facoltà ingegneria e architettura), Antonello Sanna (direttore Dicaar) e Gaetano  Nastasi (presidente Ordine ingegneri provincia Cagliari). Previsto il collegamento streaming con Firenze. A seguire, Giuseppe Bianco (direttore dipartimento Meteoclimatico Arpas), Paolo Botti (direttore regionale Previsione rischi-Protezione civile), Alberto Piras (direttore regionale Opere idriche e idrogeologiche), Gianluigi Mancosu (responsabile regionale Pianificazione e gestione rischio idrogeologico; Adis). Tra i docenti, relazioni di Roberto Deidda e Nicola Montaldo. Alla tavola rotonda “Alluvioni: memoria e azione” prendono parte Roberto Silvano (Adis), Sebastiano Bussalai (direttore area tecnica consorzio bonifica Sardegna centrale), Roberto Meloni (direttore generale consorzio bonifica Sardegna meridionale), Gianbattista Novella (responsabile Opere idrauliche e assetto idrogeologico; assessorato regionale Lavori pubblici), Giovanni Sistu (amministratore unico Enas), Giorgio Bravin (Ordine ingegneri, Oristano), Lorenzo Corda (Ordine  ingegneri, Sassari), Maria Teresa Melis (Ordine geologi regionale). Interviene anche Giovanni Puligheddu (Previsione rischi, Protezione civile regionale).

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Dal 3 al 5 novembre sono in programma, a Cagliari, tavole rotonde, dibattiti, proiezioni e mostre, per celebrare i 130 anni di Legacoop. La Sardegna diventa protagonista con un programma ricco di iniziative in programma il 3, 4 e 5 novembre nella sede della Fondazione Sardegna, via San Salvatore da Horta. «Si tratta di un appuntamento molto importante per la cooperazione, la Sardegna e la cooperazione nell’isola – spiega Claudio Atzori, presidente regionale di Legacoop – e la nostra regione con le sue testimonianze, i suoi partecipanti e questa iniziativa, diventa protagonista di questa grande celebrazione». Ospiti di rilievo per tre giorni di discussioni e approfondimenti. Saranno presenti il presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti, il presidente nazionale di Unipol Pierluigi Stefanini, il presidente della Fondazione Sardegna Antonello Cabras, il presidente dell’Abi Sardegna Giuseppe Cuccurese, il sottosegretario al lavoro Luigi Bobba, il magnifico rettore dell’Università di Cagliari Maria del Zompo, il presidente della Regione Francesco Pigliaru. 

Primo appuntamento giovedì 3, alle ore 11.00 inaugurazione mostre “130 anni di Legacoop” e “Le parole di Grazia”, omaggio di Legacoop a Grazia Deledda. Alle 15.00 apertura lavori con Roberto Negrini vice presidente Legacoop nazionale. Proiezione video celebrativi 130-Storia di un futuro possibile, Cooperare in Sardegna. Seguono i saluti del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e incontro dibattito su “Agroalimentare cooperativo tra innovazione e sostenibilità” modera Daniele Caddeo direttore Legacoop Sardegna, dialogo con Elisabetta Falchi assessore regionale Agricoltura. Interventi di Salvatore Palitta (Consorzio pecorino romano), Nino Siclari (Coop Santa Margherita terra e sole), Gabriele Chessa (responsabile regionale pesca Legacoop), Francesco Casula (3A Arborea), Renato Ilotto Coop Cao, Salvatore Pala (Coop Pastori Nurri), Roberto Spoletti (Granarolo).

Ore 17.00, Cooperare tra Welfare e cultura, avvia i lavori Giovanni Condorelli presidente Legacoop Sassari. Dialogo con Luigi Arru assessore regionale alla Sanità, Claudia Firino assessore regionale alla Cultura. Interventi di Enzo Porcu (responsabile Coopsociali), Jose Moica (Coop culturali), Susanna Naitza (Coop La memoria storica), Silvio Obinu, (Coop sociale Lariso). Ore 18.30 La cooperazione è unica. Dialogo con Claudio Atzori (presidente Legacoop Sardegna), Fabio Onnis (presidente Confcooperative Sardegna), Sergio Cardia (presidente Agci Sardegna).

Venerdì 4 novembre

– ore 10.00

130 anni cooperativi in Sardegna, Gianni Locci vice presidente Legacoop Sardegna dialoga con Aldo Accardo (Docente Unica), Maria Rosa Cardia (Docente Unica), Giorgio Caredda (Docente La Sapienza). Interventi di Carlo Salis (Mediacoop), Giampiero Meloni (Coop Lacesa), Marta Brasi (Coop allevatrici sarde), Gianni Usai (Cooperazione)

– Ore 11.30

La cooperazione nella nuova economia tra capitale umano e innovazione. Avvia i lavori Riccardo Barbieri (direttore generale Fidicoop), Claudio Atzori (presidente Legacoop), Mauro Lusetti (presidente nazionale Legacoop), Francesco Pigliaru (Presidente regione Sardegna), Maria Del Zompo (Rettore Unica), Antonello Cabras (Fondazione Sardegna), Emilio Floris (Senatore)

– Ore 15.00

Cooperare è dare credito all’Europa

Avvia i lavori Chicco Gregu, ad Efficienza 4.0. Dialoghi con Claudio Atzori (Legacoop), Luigi Bobba (Sottosegretario ministero del Lavoro), Renato Soru (Eurodeputato), Salvatore Cicu (Eurodeputato), Raffaele Paci (vice presidente della Regione Sardegna), Pierluigi Stefanini (Presidente Unipol), Alberto Scanu (Presidente Confindustria Sardegna), Giuseppe Cuccurese (Presidente Abi Sardegna), Giovanni Luppi presidente nazionale agroalimentare Legacoop.

– Ore 17.00

La cooperazione è lavoro giusto.

Avvia i lavori Totoni Sanna (Legacoop Nuoro), dialoghi con Ignazio Angioni (Senatore), Virginia Mura (Assessore regionale al Lavoro), Luigi Piano (Responsabile area lavoro Legacoop), Silvana Frau (Responsabile turismo Legacoop), Ignazio Ganga (segretario regionale Cisl ), Michele Orlandi (Conad), Tonino Tanda (Isolex).

Sabato 5 novembre

– Ore 10.00

Apprendimento cooperativo, avvia i lavori Daniela Schirru (Legacoop Cagliari). Partecipano Roberta Trovarelli (responsabile progetto Bellacopia), Francesco Feliziani (Direttore generale ufficio scolastico regionale), Luisa Zedda (Isforcoop), Stefano Curati (Cooperativa Infora), presidi scuole superiori Sardegna. 

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massimo Zedda 2 copiaMunicipio Cagliari E

L’Ugl lancia un appello al sindaco di Cagliari sul problema del “caro rifiuti” per il 2016. Piergiorgio Piu, segretario generale dell’Ugl di Cagliari, raccogliendo le lamentele di numerose famiglie cagliaritane ha scritto al primo cittadino, Massimo Zedda, per rappresentagli le difficoltà quotidiane delle famiglie povere: «In più occasioni stiamo ricevendo sollecitazioni e proteste sulle bollette per acqua e luce e ultimamente per le cartelle del Comune di Cagliari per la Tari 2016. La lunga crisi economica che non offre ma toglie il lavoro, la cassa integrazione, gli ammortizzatori sociali, anch’essi in esaurimento e la mancanza di prospettive rassicuranti per il futuro pongono interrogativi ai quali non si trovano più risposte».

L’Ugl ha confrontato l’incidenza della tassa sui rifiuti urbani tra il comune di Cagliari e quello di Pula, nell’hinterland, scoprendo che a Cagliari nel 2006 la tassa per un’abitazione di circa 100metri quadri con un nucleo familiare di tre persone era di 201,24 euro, oggi è di 491 euro. Pula, nello stesso anno, tassava un’abitazione di 152 mq, con nucleo familiare di sei persone 242,43. Oggi, ridotto il nucleo familiare a tre persone, il Comune di Pula applica un tributo annuo di 186 euro. «Cagliari in 10 anni ha più che raddoppiato il tributo, mentre Pula ha mantenuto, nello stesso arco temporale, le tariffe invariate», commenta Piu.

L’Ugl chiede quindi a Zedda «un necessario suo autorevole intervento, una decisione, certi che – conclude Piu – vogliate garantire, assicurare e informare le famiglie cagliaritane che reclamano una tassazione più equa ed alleviare quella pressione tributaria diventata ormai insostenibile». 

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Lunedì 10 ottobre, alle 10.30, presso la sala stampa del Consiglio regionale della Sardegna, in Via Cavour, a Cagliari, il gruppo consiliare di SEL – Sinistra Ecologia Libertà – terrà una conferenza stampa per presentare le prossime importanti iniziative politiche, consiliari e parlamentari in materia di finanza locale, entrate fiscali e tutela dei servizi erogati ai cittadini dagli enti locali.

In tale ambito, il presidente della Prima Commissione “Autonomia” Francesco Agus e il gruppo consiliare presenteranno le iniziative programmate per rivendicare il pieno riconoscimento dei diritti della Regione Sarda a gestire in maniera autonoma le entrate di cui ha diritto, comprese quelle provenienti dalla tassazione IPT e RCA che, in maniera illegittima secondo quanto stabilito dalle ultime decisioni della Consulta, lo Stato ha trattenuto per se negli ultimi anni.

Alla conferenza stampa parteciperanno i senatori Luciano Uras e Silvio Lai, componenti della commissione bilancio del Senato della Repubblica. Saranno presenti il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, i consiglieri regionali e amministratori locali di SEL e dei partiti del centrosinistra.

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L’ex Manifattura Tabacchi di Cagliari ospiterà il 6 e 7 ottobre il 4° salone dell’Innovazione Sinnova. Promosso da Sardegna Ricerche in collaborazione con l’assessorato regionale della Programmazione, quest’anno ospiterà il Forum sull’internazionalizzazione del settore ICT, organizzato dall’assessorato regionale dell’Industria, dalla Sfirs e dall’ICE. Altra importante novità, la presenza di alcuni colossi dell’industria digitale con cui la Regione ha chiuso importanti accordi, da Huawei a Microsoft fino ad Amazon.
«Sinnova è ormai diventato un appuntamento molto atteso qui in Sardegna, terra fortemente propensa all’innovazione, all’alta tecnologia, alla internazionalizzazione, all’ICT” – spiega l’assessore della Programmazione e al Bilancio Raffaele Paci -. In questi ultimi mesi la Giunta, che con la strategia di specializzazione intelligente S3 sostiene fortemente le imprese innovative, ha lavorato tanto in questa direzione, e i risultati ci danno ragione perché abbiamo chiuso importanti accordi con Huawei, con Amazon, con Microsoft. Veri colossi in questi settori attratti proprio dalle potenzialità della nostra terra, anche loro presenti per la prima volta al salone dell’innovazione. Ora l’impegno di tutti dev’essere quello di riuscire a trasformare queste potenzialità in occasioni di crescita, sviluppo e creazione di posti di lavoro. La strada giusta per riuscire a farlo è tracciata in questi due giorni proprio da SINNOVA: far incontrare privati, università, ricercatori e istituzioni pubbliche, farli dialogare e confrontare. La Sardegna è una terra all’avanguardia in questi settori, vanta competenze e anche molte eccellenze – conclude il vicepresidente della Regione -, e può diventare, lavorando tutti insieme, un punto di riferimento internazionale. E’ una scommessa importante, vogliamo vincerla.»
«L’internazionalizzazione – sottolinea l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras – è un asse strategico per dare supporto allo sviluppo e alla crescita della Sardegna. Ecco perché il nostro assessorato ha varato un programma triennale da 16 milioni affrontando per la prima volta il tema in modo trasversale, non più settore per settore ma esaminando l’intero sistema produttivo isolano. È un piano che sta già producendo effetti positivi. Una decina di reti di impresa hanno risposto al bando sull’agroalimentare e nel mese di ottobre inizieranno la promozione in forma aggregata partecipando a fiere e mostre del settore all’estero. Anche il Forum dell’ICT, organizzato in collaborazione con Sfirs e ICE, rientra in questo Piano e la formula è la stessa del Forum sull’agroalimentare svoltosi nel mese di giugno ad Alghero con la partecipazione di centinaia di aziende sarde, buyers ed esperti internazionali del settore. La Sardegna è tra le regioni con il più alto numero di start-up innovative e al secondo posto per attrazione di investimenti in capitali di rischio: il nostro obiettivo è consolidare questo andamento.»

La quarta edizione di Sinnova si caratterizza dunque per una importante novità: la presenza di alcuni tra i principali colossi dell’industria digitale mondiale che hanno deciso di investire nell’isola (Huawei, Microsoft, gruppo Accenture, Amazon Web Services) e circa 50 imprese e operatori stranieri ospiti al Forum internazionalizzazione ICT, per avviare rapporti commerciali con le imprese sarde. Tutto ciò a conferma che la Sardegna è capace di attrarre imprese internazionali sul proprio territorio. «Sinnova si conferma l’appuntamento annuale dell’ecosistema sardo dell’innovazione, la vetrina delle innovazioni sviluppate nell’Isola da parte di tutti gli attori dell’innovazione in Sardegna, in particolare le imprese – sostiene Giorgio Pisanu, direttore generale di Sardegna Ricerche -. L’obiettivo è promuovere l’incontro tra imprese, e tra queste e le principali strutture pubbliche regionali che si occupano a vario titolo di innovazione a sostegno delle imprese (Regione, Sardegna Ricerche, Università, centri di ricerca regionali, incubatori e spazi di coworking, ecc.), per favorire accordi commerciali e di partenariato.»

Nei locali dello storico edificio cagliaritano troveranno spazio i prodotti e i servizi di 134 aziende sarde, delle quali 67 operano nell’ICT, 42 in altri settori (ambiente e sostenibilità; cultura e creatività; fintech; mobilità e nautica; servizi alle imprese), 9 nel turismo e beni culturali e ambientali, 7 nell’energia, 5 nella biomedicina e 4 nell’agrifood. Oltre alla Regione Sardegna (assessorato della Programmazione e dell’Industria), saranno inoltre presenti con un loro stand: le Università di Cagliari e Sassari con i loro incubatori di idee, i principali centri di ricerca regionali (CRS4, Porto Conte Ricerche, IMC, Agris), nonché Ailun, Banco di Sardegna, Unioncamere, Confapi Sardegna/Aniem, Comune di Cagliari, Confidi Sardegna, ASI/Avio/DASS, ICE e Sfirs.

Sinnova 2016 si apre giovedì 6 ottobre, alle ore 9.00, con i saluti istituzionali del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e del presidente della Regione Francesco Pigliaru. Un ricco calendario di tavole rotonde, workshop e laboratori animeranno le due giornate, tra le tematiche affrontate: le politiche regionali per la nascita e lo sviluppo delle imprese innovative; la rivoluzione digitale e le opportunità per la Sardegna; l’internet delle cose; il fintech; i droni; la mobilità elettrica; la fabbricazione digitale; il gaming; e altre nuove tecnologie in rapida crescita e dal cui sviluppo dipenderà il futuro della società dei prossimi anni.

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Oggi, lunedì 26 settembre, il rettore Maria Del Zompo, il pro rettore per la Ricerca scientifica, Micaela Morelli e l’assessore comunale alla Cultura, Paolo Frau, hanno presentato la Notte dei ricercatori. L’evento rientra nell’ambito della Settimana della scienza. Atenei e centri di ricerca presentano le proprie attività per contribuire alla crescita del tessuto produttivo, sociale e culturale.

La Settimana della scienza – 24/30 settembre – coinvolge 300 città europee e culmina venerdì 30 con la Notte europea dei ricercatori. In Italia il progetto coordinato da Frascati Scienza si snoda in 29 città con 350 tra spettacoli, workshop ed eventi di biologia, astrofisica, comunicazione, innovazione tecnologica e attualità. Il programma coordinato dal pro rettore si sviluppa giovedì 29 in Cittadella universitaria (Monserrato) e venerdì 30 in rettorato.   

«Con la Notte puntiamo ad avvicinare la città e i nostri giovani al mondo della ricerca umanistica, tecnologica e scientifica. Mi piace pensare a una interazione reciproca, una contaminazione che susciti curiosità e attenzioni: l’Università – ha sottolineato la professoressa Del Zompo – crede fortemente nel fare sistema. Un percorso che piace anche al Cagliari calcio: una delegazione di primo piano del club sarà con noi venerdì sera in rettorato. In bocca al lupo!.»

«La Notte ospita tavole rotonde, Caffè scienza e gazebo su temi quali coccodrilli, squali e tartarughe: fossili nell’area urbana di Cagliari, Esistenza degli dei, Il Ballu tundu fa bene al cuore, Infinito, arte filosofia e matematica, Identità a confronto: il linguaggio delle donne sarde e iraniane e Sai cosa mangi? Cibo e scienza si incontrano. Grazie al team della direzione Ricerca – ha detto la professoressa Morelli – proponiamo una scaletta di forte impatto. Siamo grati anche all’Arst (biglietti per la metro gratuiti), Fondazione di Sardegna e Comune di Cagliari (via Università sarà chiusa al traffico)». Il pro rettore ha segnalato anche il concorso per gli studenti con in palio 500 euro per il miglior reportage video di due minuti da postare su Youtube e unica.it.   

«Alla base della nostra politica c’è una forte intesa con l’Università, valore di enorme pregio per la nostra comunità. Abbiamo siglato diversi protocolli con varie facoltà, tra cui quello firmato dal rettore e dal sindaco Massimo Zedda sull’Orto botanico quale raccordo con l’Anfiteatro e primo passo per un parco storico che si apre da Buoncammino fino a piazza Yenne, che testimoniano – ha rimarcato Paolo Frau – la nostra vicinanza alla massima istituzione cittadina dei saperi».  Per l’assessore il più importante appuntamento europeo di comunicazione scientifica è un altro tassello «per la visibilità e la crescita di Cagliari e del suo contesto».

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