27 April, 2024
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Il Circolo dei Riformatori sardi di Gonnesa ha organizzato un convegno sul tema “Si può fare turismo” che si terrà lunedì 12 dicembre, con inizio alle 17.30, negli spazi di S’Olivariu, in via Don Minzoni, a Gonnesa.

Dopo l’apertura del coordinatore del Sulcis Iglesiente, Francesco Loi, interverranno:

Fabio Marras, presidente commissione territorio e ambiente  del comune di Gonnesa, coordinatore del Circolo cittadino;

Luigi Crisponi, consigliere regionale Riformatori sardi, componente commissione turismo;

Attilio Dedoni, capogruppo Riformatori Sardi Consiglio regionale.

Esponenti politici ed amministratori, professionisti, operatori del settore, cittadini.

Le conclusioni verranno fatte da Pietrino Fois, coordinatore regionale Riformatori sardi.

Golfo del Leone 1

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«La proposta che arriva da un investitore serio e importante nell’ambito del network aeroportuale nazionale è l’esito positivo del processo che avevamo individuato sin dall’inizio e che abbiamo perseguito con determinazione, in un periodo spesso caratterizzato da polemiche strumentali e infondate. È il primo passo. Ora lavoreremo per rinforzare l’Aeroporto di Alghero, per dimostrare con i numeri come l’intervento privato è il modo più rapido e affidabile per ridare una prospettiva di sviluppo durevole allo scalo.»
Questo il commento del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, sull’offerta di acquisto del 72% del pacchetto azionario Sogeaal da parte del fondo di investimento F2i (Fondi italiani per le infrastrutture), società che già opera nelle società di gestione di altri scali italiani. In particolare, F2i detiene il 10% dell’Aeroporto di Bologna, il 70% di Gesac (Napoli), il 54,46% di Sagat (Torino) e il 44,31% di SEA (Aeroporti di Milano).
«Il Riviera del Corallo, una volta messo in sicurezza, potrà crescere e trovare una dimensione nazionale e internazionale nuova e solida, in grado di attrarre altri investimenti e recuperare importanti spazi di mercato superando le criticità del passato – sottolinea il presidente Pigliaru -. La Regione continua a essere presente deteniamo il 28% del pacchetto azionario, e il contributo pubblico, in sinergia con i privati, sarà decisivo. In più, con la progettazione dell’interconnessione ferroviaria che unirà l’Aeroporto di Alghero a quello di Olbia e Cagliari, prevista nel piano di interventi per il trasporto su ferro presentato sabato a Cagliari insieme al Ministro Graziano Delrio, faciliteremo l’auspicata azione sinergica tra tre scali efficienti, rinforzando la posizione della Sardegna nel mercato del trasporto aereo.»
«Il Riviera del Corallo – conclude Francesco Pigliaru – è un’infrastruttura strategica per il turismo e un patrimonio di tutta l’Isola: l’obiettivo è salvaguardarlo e farlo crescere, e continueremo a lavorare in questa direzione.»

«Il fatto che sia stata presentata almeno un ‘offerta per l’acquisto delle quote di maggioranza dell’aeroporto di Alghero è davvero un’ottima notizia – scrive in una nota su facebook il senatore del PD Silvio Lai -. Si tratta di un’ottima notizia perché la recentissima sentenza costituzionale sul decreto partecipate della Madia aveva sostanzialmente precluso la possibilità di ricapitalizzazione pubblica che si era aperta nel settembre scorso e che la Regione aveva rapidamente attivato. Superate le verifiche tecniche, F2I è un fondo partecipato dalla cassa depositi e prestiti e da investitori istituzionali, specializzato negli investimenti infrastrutturali, compresi gli aeroporti, ed è in grado di razionalizzare l’attività dell’aeroporto e rilanciarla con politiche verso le compagnie low cost in tempi molto più brevi e certi, rispetto a qualunque altro percorso.»

«Siamo felici che ci siano importanti novità sul fronte della privatizzazione dell’aeroporto di Alghero – ha detto il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Pietrino Fois -. Noi la sosteniamo da anni. Anzi da soli e contro tutti abbiamo fatto una grande battaglia per questo: adesso in molti se ne sono convinti e questo significa che abbiamo visto giusto.»

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«Subito la ricapitalizzazione di Sogeaal e poi vendita immediata delle quote della Regione: la Giunta se lo deve mettere in testa, non esiste alcun piano B se vogliamo che lo scalo funzioni davvero. La gestione pubblica è stata solo un fallimento». Lo dice il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Pietrino Fois, in riferimento alla decisione della Giunta regionale che ha approvato il disegno di legge per il mantenimento della gestione pubblica dello scalo nel caso fallisca la privatizzazione.

«Se la Regione si muove e ricapitalizza – dice Pietrino Fois – siamo certi che ci saranno privati che vorranno acquistare. È evidente che nessuno mai prenderà uno scalo pieno di debiti: debiti che sono stati creati da una scellerata gestione pubblica di quello che può essere davvero un gioiello». La Giunta si rifà al decreto Madia, ma continua Fois, «Pigliaru e il ministro sanno benissimo che gli aeroporti a gestione pubblica raramente funzionano e creano solo buchi e debiti. Governo nazionale e regionale dovrebbero impegnarsi contro lo sperpero di denaro pubblico. Solo con la gestione privata dello scalo potremo evitare l’emorragia di voli e turisti che i dati, purtroppo, stanno già certificando».

Pietrino Fois

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Il coordinamento del Sulcis iglesiente si riunirà domani, mercoledì 21 settembre, alle 17,30 a Carbonia, nei locali dell’oratorio della chiesa di San Ponziano. All’ordine del giorno figurano l’integrazione del coordinamento, con le dimissioni del coordinatore Giuseppe La Rosa e l’elezione del nuovo coordinatore. Si parlerà poi dell’assemblea regionale sull’organizzazione e la linea politica dei riformatori sardi , in programma il 15 e 16 ottobre 2016 a Oristano, con l’intervento del nuovo coordinatore regionale Pietrino Fois.

Peppino La Rosa

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Dopo le diffide al presidente della Regione e agli 11 commissari in prorogatio delle Asl e delle aziende ospedaliere della Sardegna, il presidente dei Riformatori sardi Roberto Frongia ed il coordinatore regionale Pietrino Fois stanno presentando in queste ore esposti in tutte le Procure della Sardegna per chiedere che vengano vagliati con attenzione tutti gli atti delle aziende sanitarie dal 1 settembre, visto che le prorogatio sono illegittime.

«Lo scorso 31 agosto – scrivono i Riformatori nell’esposto – sono giunte a scadenza le gestioni commissariali delle aziende sanitarie della Sardegna  che, in base alla L.R. n.17 del 2016, entro la stessa data la Giunta Regionale doveva in parte prorogare e in parte sostituire con la nomina dei nuovi Direttori Generali. La Giunta, purtroppo, non ha proceduto a quanto dovuto e le aziende sono rimaste totalmente acefale. Nel tentativo di rimediare al possibile disastro l’assessorato regionale della Sanità, il 1 settembre, ha inviato una lettera ai commissari scaduti sostenendo che in base alla L. 444 del 1994 dovevano intendersi prorogati per 45 giorni.»

«In realtà – si legge ancora nell’esposto – non è così perché la 444/94 è applicabile solo agli organi ordinari e non a quelli straordinari come sono i commissari delle aziende sanitarie e in tal senso esiste una chiarissima giurisprudenza ed in particolare una sentenza del Consiglio di Stato (n. 3653 del 03.07.2001) che ribadisce tale assunto. In particolare la ricordata sentenza a pagina 3  riporta quanto segue : “Non si contesta l’affermazione del primo giudice in ordine alla inapplicabilità alla figura del commissario straordinario delle disposizioni contenute nella legge n.444 del 15.7.1994 ed in particolare della proroga di 45 giorni prevista dall’art.3 della predetta legge. Ed invero, secondo un costante orientamento giurisprudenziale, risalente ad epoca anteriore alla legge n.444/1994, il regime di prorogatio (legale o di fatto) non può ottenere estensione allorché si tratti, come nel caso di specie, di organo straordinario, temporaneo ed eccezionale”. Noi abbiamo provveduto a formulare il 6 settembre una precisa  e formale diffida ai commissari affinché si astengano da ogni ulteriore atto di gestione o di utilizzo di risorse di proprietà dell’azienda cui fino al 31 agosto erano stati preposti nonché una al Presidente della Regione affinché provveda al più presto alle nomine dei direttori generali, così come previsto dalla legge. Non abbiamo certezze sul fatto che i commissari, o qualcuno di loro, stiano continuando ad esercitare le mansioni relative all’incarico svolto in precedenza e cessato il 31 agosto u.s. ma sui siti di alcune aziende compaiono atti deliberativi adottai in questi primi giorni di settembre. Quindi, ad ogni fine di giustizia, con  la presente si chiede alla S.V. Illustrissima di esaminare la situazione nelle aziende sanitarie che fanno capo al territorio di riferimento di codesta Procura e di valutare la possibilità e/o l’eventualità che siano stati commessi reati di usurpazione di pubbliche funzioni e/o di peculato.»

Frongia_Fois

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Pietrino Fois

«I dati sull’occupazione diffusi dall’Inps, con il quasi – 40 per cento di posti di lavoro rispetto all’anno scorso, dimostrano due cose: Renzi è un disastro quando tesse le lodi del jobs act, e la Giunta Pigliaru sta affossando la Sardegna: si vantano di avere un tesoretto? Che lo mettano a correre per creare posti di lavoro e non eterni disoccupati». Lo dice il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Pietrino Fois, commentando il drammatico rapporto dell’istituto di previdenza sullo stato dell’occupazione in Sardegna.

«Ci chiediamo se la Giunta dei professori – aggiunge Pietrino Fois – sia a conoscenza del tragico rapporto Inps. I famosi conti che l’assessore Paci si vanta di aver riordinato non si capisce quale ricaduta abbiano sull’economia reale. In realtà si capisce benissimo: nessuna. Quindi delle due l’una: o non è vero che hanno riordinato i conti oppure non sanno spendere i soldi per dare nuovi posti di lavoro ai sardi.»

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OLBIA, SARDINIA - JUNE 27: Ex-Footballer Gianfranco Zola tees off during The Costa Smeralda Invitational Golf Tournament at Pevero Golf Club, Costa Smeralda on June 27, 2015 in Olbia, Italy. (Photo by Tony Marshall/Getty Images for ProSport) *** Local Caption *** Gianfranco Zola

«Siamo contenti che il Pd e il centrosinistra si siano convertiti alla legge sul golf e a tutti i provvedimenti sul turismo che noi per primi abbiamo chiesto e che questa maggioranza o ha ostacolato o addirittura abrogato». Lo dice Pietrino Fois, coordinatore regionale dei Riformatori sardi, a proposito della proposta di legge sul turismo il cui iter in Consiglio inizierà alla ripresa dopo la pausa estiva.

«Siccome noi non ci fidiamo tanto di questa maggioranza – dice ancora Pietrino Fois – abbiamo presentato in Consiglio regionale una nuova legge sul turismo golfistico. E su quelle norme terremo il punto. Ovviamente, se ci saranno provvedimenti in Consiglio che recepiranno le nostre proposte le voteremo. Noi crediamo nel turismo come vero motore dell’economia della Sardegna.»

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Questa mattina i Riformatori sardi hanno presentato in Consiglio regionale una proposta di legge che punti sul golf per allungare la stagione estiva. Il testo, primo firmatario Michele Cossa,auspica che in Sardegna vengano realizzati soprattutto campi da 18 buche sui terreni dei privati ma anche su quelli della Regione dati in concessione attraverso un bando a evidenza pubblica. La dotazione finanziaria prevista è di 7,5 milioni di euro/anno per sei anni.

«Il nostro sogno da molto tempo – ha detto Cossa – è fare della Sardegna l’isola dei campi da golf creando un circuito che possa attirare i turisti medio alti nei mesi di “spalla”. Nella scorsa legislatura approvammo la legge dei Riformatori, della quale si occupò particolarmente Franco Meloni, ma questa maggioranza l’ha abrogata con un comma, sbagliando. Oggi scopriamo con piacere che la stessa maggioranza sta rivedendo questa posizione e dunque abbiamo pensato di portare un testo organico di legge nell’agenda politica.»

In Sardegna ci sono quattro campi di 18 buche  (Is Molas, Is Arenas Golf e Country Club, a Narbolia, Tanka Golf Club, a Villasimius) più due campi da nove buche (“Sa Tanca” a Flumini e un campo stagionale a 9 buche a San Teodoro).

I numeri del settore in Europa sono stati illustrati – anche alla presenza dei vertici della rappresentanza sarda della Federazione golf – da Roberto Frongia, presidente del partito: «Sette milioni di giocatori nei paesi dell’Unione europea, 80 nel mondo e circa 100mila in Italia. Un giro di affari in Europa di 50 miliardi di euro. Ma il dato più interessante è rappresentato dalla spesa pro capite: un turista mediamente lascia ogni giorno 53 euro alla terra che lo ospita mente un golfista mediamente spende 90 euro».

Di “sfida culturale” hanno parlato espressamente Pietrino Fois (a lungo consigliere regionale e assessore) e il deputato Pierpaolo Vargiu: «C’è un pezzo di Sardegna, del quale si deve tenere conto, che non capisce questa potenzialità rappresentata dal golf e dai soggiorni negli alberghi e nelle club house del golf. Non si tratta di uno sport solo per miliardari e dunque non ha ragione di essere questa ostilità preconcetta, anche sotto il profilo delle risorse ambientali. Per irrigare un campo da diciotto buche bastano i reflui irrigui di un paese di tremila abitanti».

Per il consigliere regionale Attilio Dedoni e Franco Meloni, protagonista della prima legge sul golf, abrogata all’inizio della legislatura in corso, infine, «questa scalcagnata maggioranza ha perso due anni e mezzo sulla materia e ora vorrebbe tornare a legiferare ripristinando la vecchia norma ma senza le cubature. E’ chiaro che i campi da golf non servono a nulla e nessuno ci va se non sono legati alle strutture ricettive. Ed è anche chiaro che il golf è una potenzialità grandiosa per allungare la stagione, specie in autunno e in inverno, quando i costi dei trasporti verso la nostra isola sono molto inferiori».

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«Nel patto per la Sardegna deve essere inserita la questione accise: un miliardo di euro all’anno  che consentiranno alla nostra Isola di respirare e alla Regione di mettere in campo quelle politiche per il lavoro che sono sempre più necessarie. Ma anche per partire finalmente con il reddito di cittadinanza». Lo dice il nuovo coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Pietrino Fois.

«La Giunta regionale – aggiunge Pietrino Fois – metta in campo tutte le azioni necessarie per ottenere dal governo Renzi un diritto: il miliardo di euro di accise per il carburante che la Sardegna produce ogni anno nelle sue industrie. Industrie che consumano anche il nostro territorio. Un giusto ristoro per quanto qua viene prodotto per essere esportato ovunque.»

Pietrino Fois ricorda che i Riformatori erano riusciti a far inserire nella Finanziaria del 2014 la questione accise, ma poi, a causa della decisione della Giunta di non presentare un controricorso all’impugnazione del governo, la Consulta aveva bocciato la norma. «Noi – conclude Pietrino Fois – non rivendichiamo primogeniture. Per questo chiediamo al presidente Pigliaru e all’assessore Paci di chiedere al premier Renzi di inserire le accise nel patto per la Sardegna. Un’occasione unica che non possiamo perdere.»

Pietrino Fois

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Cambiano i vertici dei Riformatori sardi: Pietrino Fois (ex assessore regionale dei Lavori pubblici ed ex consigliere regionale) è il nuovo coordinatore regionale, Roberto Frongia (ex assessore regionale del Turismo, artigianato e commercio) è il nuovo presidente. Sono stati eletti all’unanimità lo scorso 14 luglio dal coordinamento regionale, riunito ad Oristano, alla presenza dei consiglieri regionali Attilio Dedoni, Michele Cossa e Luigi Crisponi e del deputato Pierpaolo Vargiu. Il coordinamento ha ringraziato Michele Cossa per il lavoro svolto alla guida dei Riformatori sardi negli ultimi dieci anni. Un lungo periodo in cui il partito, fondato da Massimo Fantola un quarto di secolo fa, ha raggiunto importanti risultati, tra i quali i dieci referendum di semplificazione burocratica e anti sprechi, votati dai sardi nel 2012. 

Il partito si riorganizza e si rinnova anche partendo da un ufficio di staff composto da giovani che affiancheranno il coordinatore: Marina Adamo, Carla Poddana, Lucia Tidu, Antonio Scampuddu.

coordinamento riformatori

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