27 April, 2024
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La sesta Commissione (Sanità, politiche sociali), presieduta dall’on. Fabrizio Anedda (Misto-Sinistra sarda – in sostituzione del presidente Raimondo Perra), ha completato la discussione generale sulla PL n. 71 – Norme urgenti per la riforma del sistema sanitario regionale – ed ha deliberato il passaggio agli articoli.

Nella stessa seduta, all’unanimità, è stato espresso parere favorevole con raccomandazioni alla P/10 relativa ai fondi della legge regionale 8/2007 – Contributi per l’organizzazione ed il funzionamento dei Centri antiviolenza e della Case di accoglienza. Le risorse provengono dal fondo nazionale per le politiche sociali per un 1.490.000 euro e da fondi regionali per 500.000 euro.

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«È un primo passo ma la Regione si impegnerà con determinazione per agevolare il ritorno alla produzione della Keller e salvaguardare i posti di lavoro»: Maria Grazia Piras, assessore regionale dell’Industria, e Virginia Mura, assessore regionale del Lavoro, commentano con fiducia la sentenza che ha scongiurato il fallimento dell’azienda e aperto il capitolo dell’amministrazione straordinaria. 
«È una vicenda che abbiamo seguito dal primo giorno – ha commentato la titolare dell’Industria – e sembrava una partita persa quando la New Sardinian Railways si era tirata indietro: la fine della Keller era praticamente decretata dalla messa in liquidazione e dal licenziamento dei lavoratori». Invece, «la Regione ha aperto una trattativa serrata con il Ministero dello sviluppo economico e per prima ha ventilato la possibilità di chiedere la procedura di amministrazione straordinaria, in virtù anche dell’interessamento di alcune società nei confronti dell’azienda». «Adesso si può aprire un altro capitolo: la vita dell’azienda continua e avremo il tempo per sondare l’attendibilità delle proposte di acquisto in campo – l’assessore Piras -. «Se queste offerte si dimostreranno valide, la giunta non farà mancare il suo appoggio per agevolare la ripartenza della produzione». 
«La decisione del tribunale di Cagliari va nella direzione che auspicavamo – ha detto l’assessore Virginia Mura -. Si tratta di un primo passo, attendiamo novità soprattutto sul futuro dei lavoratori». «La #Keller – aggiunge l’assessore del Lavoro – è una realtà produttiva che può stare sul mercato: lavoreremo perché ciò avvenga nel più breve tempo possibile». La Regione auspica ora che «l’impegno del governo prosegua anche in questa nuova fase: il principale cliente della #Keller è #Trenitalia – conclude Maria Grazia Piras – contiamo che il governo apra ora un’interlocuzione con Trenitalia, affinché l’azienda possa tornare sul mercato e le maestranze possano tornare al lavoro». 
La Regione, infine, sottolinea l’impegno del Mise, della Regione Sicilia (dove si trova l’altro stabilimento aziendale) e delle organizzazioni sindacali nazionali, regionali e territoriali, per l’attività svolta in questo periodo a sostegno della vicenda.

Francesco Agus

Audizione dei sindacati, in commissione “Autonomia”, questa mattina, sulla proposta di riforma della macchina amministrativa regionale presentata dalla Giunta. Per oltre due ore, i rappresentanti dei dipendenti regionali hanno presentato osservazioni e proposte di modifica al DL n.72 della Giunta “Disposizioni urgenti in materia di organizzazione della Regione”. 

Diverse le valutazioni: positive, con qualche richiesta di integrazione e approfondimento, quelle di Cgil, Cisl e Uil; caute, quelle di Sdirs; critiche quelle di Sadirs, Saf, Fendres e Fedro.

Per Antonio Cois (Cgil), «la riforma inizia a porre dei paletti per arrivare ad un quadro d’insieme del sistema regione». Giudizio positivo anche sull’affidamento di maggiori responsabilità alla dirigenza: «In questo modo – ha detto Cois – si spera di smuovere finalmente la grande macchina regionale che finora non ha funzionato a pieni giri». 

Davide Paderi (Cisl) ha rimarcato l’importanza del provvedimento che, finalmente, si pone l’obiettivo del superamento della legge 31/98, norma ormai vecchia e inadeguata. «E un pezzettino di riforma – ha sottolineato Paderi – ma va nella direzione giusta». Per il rappresentante della Cisl, occorre però prevedere un ruolo più partecipativo dei sindacati nella riorganizzazione dei servizi degli assessorati. Paderi ha inoltre auspicato la riduzione del numero delle direzioni generali e la costituzione di un fondo per la razionalizzazione, l’innovazione  l’efficientamento della macchina amministrativa.

Giampaolo Spanu (Uil), dopo aver lamentato il mancato coinvolgimento dei sindacati da parte della Giunta, ha espresso apprezzamento per i contenuti del Dl 72: «C’è finalmente la volontà di intervenire toccando interessi chi finora non sono mai stati messi in discussione. Sono adesso necessari alcuni correttivi per razionalizzare il sistema. L’obiettivo deve essere quello di una Regione efficiente, per questo occorre eliminare sovrapposizioni e doppioni». Dalla Uil, infine, è arrivata la proposta di modifica dell’art. 2 che affida ai direttori generali la decisione di istituire, modificare o sopprimere i servizi degli assessorati. «Questa competenza – ha detto Spanu – deve essere lasciata in capo alla politica».  

Scelta invece condivisa da Cristina Malavasi (Sdirs): «Bene l’affidamento delle decisioni organizzative ai dirigenti – ha detto – bisogna adesso valorizzare il personale interno che dovrà sostituire i dirigenti». Positivo anche il giudizio sul rafforzamento della mobilità interna ma, secondo lo Sdirs, «c’è bisogno di un riordino complessivo degli assessorati e delle loro competenze per evitare anche casi come quello di “Sardegna Promozione”. Solo così può essere garantita maggiore efficienza dei servizi e, allo stesso tempo minori costi per le casse pubbliche. Urgente da questo punto di vista una modifica della legge n. 1 del 1977».

Fortemente critica la posizione di Luciano Melis (Sadirs): «Quello varato dalla Giunta è provvedimento tampone, carente in molti punti – ha detto Melis – non ci sono grandi novità, serve un testo più incisivo».

Marcello Cucca (Saf) ha lamentato l’assenza di riferimenti nel disegno di legge alla situazione del Corpo Forestale. «Manca una proposta di riorganizzazione – ha detto Cucca – eppure il Corpo Forestale necessità di un intervento urgente. L’età media è troppo alta (il 70% dei rangers ha oltre 54 anni), servono forze fresche per garantire servizi più efficienti nei territori». Dal Saf, infine, la richiesta alla Regione di una legge che chiarisca, una volta per tutte, il confine delle competenze tra Corpo Forestale dello Stato e Corpo Forestale della Regione.

Giudizio negativo anche da parte di Ignazio Masala (Fendres): «Eravamo fiduciosi, la proposta di modifica della legge 31 è invece poco incisiva, la Regione rimane sostanzialmente invariata».

Antonello Troffa (Fedro) ha infine lamentato la mancanza di concertazione: «La Giunta non ci ha coinvolto, il Dl è nato male, manca un progetto complessivo per uniformare il sistema regionale. In questi anni abbiamo assistito alla proliferazione di enti e agenzie. Emblematico il caso di Sardegna Promozione». 

Al termine dell’audizione, è intervenuto il consigliere del Pd Roberto Deriu, che ha rivolto alcune domande ai sindacati sulla necessità di garantire i servizi degli uffici periferici e sulla necessità di iniziare un percorso per rendere più omogeneo il sistema. «Impensabile proporre oggi, viste le poche risorse a disposizione, un contratto unico per tutti i dipendenti pubblici: sarebbe finanziariamente insostenibile. Utile, invece, cominciare a pensare per il futuro alla figura del Funzionario pubblico sardo da utilizzare in tutte le articolazioni della macchina amministrativa regionale».

Il presidente della Commissione, Francesco Agus, dopo aver ringraziato i sindacati, ha annunciato che il disegno di legge sarà esaminato dalla Commissione tra la fine di agosto ed i primi giorni di settembre. «Il testo ha necessità di modifiche – ha detto Agus – a partire dalla norma per la copertura finanziaria. Ciò che emerge è la necessità di intervenire su una macchina ormai fuori controllo. Rigidità e inefficienze hanno fornito un alibi per la crescita incontrollata della stessa. Il male sta alla radice,  in passato – ha aggiunto il presidente facendo riferimento al caso Sardegna Promozione – sono state create scatole e scatolette che non hanno risolto i problemi e hanno invece dato vita a gestioni “quantomeno discutibili”. Con questa legge, alla quale saranno apportate le necessarie integrazioni, si comincia ad intervenire per rendere meno rigido l’apparato regionale e – ha concluso Agus – renderlo più efficiente e vicino ai cittadini».

Ospedale Civile di Cagliari

E’ battaglia, politica, in commissione sanità, sulla proposta di legge di riforma del sistema sanitario regionale. Tra i più agguerriti oppositori alla maggioranza di centrosinistra, il gruppo dei Riformatori sardi che ha presentato circa duecento emendamenti, provocando di fatto un sensibile allungamento dei tempi.

«Con la nostra iniziativa – ha detto Michele Cossa, coordinatore regionale dei Riformatori sardi – abbiamo fermato una proposta di legge dannosa. Ora siamo disponibili ad un confronto a tutto campo per una sanità al servizio del cittadino e non degli interessi della politica.»

«Una sola Asl al posto delle otto attuali o delle 12 della proposta del centrosinistra – ha aggiunto Michele Cossa -. E’ questo uno dei principali emendamenti, presentati dai Riformatori sardi. Ovviamente a subire il taglio non è la parte assistenziale ma esclusivamente tutto l’apparato di manager, direttori sanitari ed amministrativi di nomina politica. La Asl unica, (che è chiamata Asl Sardegna) proprio per rafforzare il sistema sanitario e di assistenza nel territorio, sarà divisa in otto circoscrizioni sanitarie, coincidenti con il territorio delle ex Province. Questo proprio perché, a essere presi di mira, sono i costi inutili delle Asl (come le poltrone e gli incarichi di consulenza), sottraendo così la spesa sanitaria al controllo delle maggioranze di turno. In questo modo, finisce l’era della moltiplicazione degli appalti che fa salire i costi della sanità e soprattutto si ha un sistema più efficiente e al servizio del cittadino.»

«Gli altri emendamenti intervengono per correggere le storture di una proposta che crea solo strutture in più e non risolve alcun problema: viene eliminata dalla proposta l’Azienda delle emergenze che rischia di complicare il sistema delle urgenze e dei pronto soccorso sottraendoli agli ospedali, e viene aumentata la dotazione degli organici delle Centrale di committenza, quella struttura che dovrebbe espletare gare ed appalti per l’intera sanità sarda ma che, stando alla proposta del centrosinistra – ha concluso Michele Cossa – sarebbe dotata di appena cinque persone.»

La Regione ha avviato la selezione delle candidature per la costituzione della Commissione regionale dei beni culturali e del paesaggio, prevista dall’articolo 137 del decreto legislativo n.42 del 2004 e successive modifiche e integrazioni.
La commissione avrà il compito di formulare proposte per la dichiarazione di notevole interesse pubblico degli immobili ed aree quali:
a) le cose immobili che hanno cospicui caratteri di bellezza naturale o di singolarità geologica;
b) le ville, i giardini e i parchi, non tutelati,che si distinguono per la loro non comune bellezza;
c) i complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, ivi comprese le zone di interesse archeologico;
d) le bellezze panoramiche considerate come quadri e così pure quei punti di vista o di belvedere, accessibili al pubblico, dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze.
Le Università degli studi di Cagliari e di Sassari, le fondazioni aventi per statuto finalità di promozione e tutela del patrimonio culturale e le associazioni portatrici di interessi diffusi in materia di ambiente e danno ambientale, sono state invitate a designare tre terne di soggetti con qualificata, pluriennale e documentata professionalità ed esperienza nella tutela del paesaggio.
Le candidature, corredate dai curriculum vitae dei soggetti proposti, dovranno essere trasmesse all’indirizzo di posta elettronica certificata: urbanistica@pec.regione.sardegna.it, entro l’ 8 settembre 2014.
L’avviso sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione del 14 agosto e che il procedimento si concluderà con deliberazione della Giunta regionale.

L’assessorato regionale dei Lavori pubblici ha aggiornato l’elenco degli operatori economici ai quali affidare servizi tecnici di ingegneria ed architettura di importo inferiore a 100 mila euro.
Gli operatori qualificati attualmente iscritti sono 884.
E’ possibile richiedere l’inserimento nell’elenco in qualunque momento e che l’aggiornamento dello stesso è approvato ogni semestre.

Il Centro regionale di programmazione ha pubblicato l’elenco dei garanti accreditati al 31 dicembre 2013 al #Fondo regionale di cogaranzia e controgaranzia per le piccole e medie imprese (PMI) operanti in Sardegna.
Il Fondo, gestito dalla #Sfirs SpA, è uno strumento di ingegneria finanziaria che mira a supportare sia il consolidamento e lo sviluppo delle imprese che l’aggregazione dei consorzi fidi (confidi). 

Donatella Emma Ignazia Spano 1 copia
Nel prossimo mese di settembre la #Conferenza delle Regioni riaprirà il tavolo tecnico per ridiscutere la ripartizione delle risorse del #Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020. L’assessore regionale dell’Ambiente, Donatella Spano, ieri impegnata a Roma negli incontri, ha espresso la sua soddisfazione. L’esponente della Giunta regionale, pur condividendo nel complesso il documento della politica di coesione, ha voluto rimarcare che anche la Sardegna deve essere inserita nel piano di ripartizione delle risorse tra amministrazioni centrali e regionali ipotizzato per le regioni del centro-nord. La sua richiesta, supportata da una nota ufficiale del presidente Francesco Pigliaru, è stata in questo modo determinante nella decisione presa in sede di conferenza.
All’ordine del giorno anche il punto della conversione in legge del DL n. 91/2014, riguardante la bonifica e il recupero produttivo di aree contaminate. «In tema di servitù militari, che gravano sulla nostra isola per oltre 35mila ettari, la Regione Sardegna – ha sottolineato l’assessore dell’Ambiente – resta ferma sulle proprie posizione perché è nostro compito prioritario pensare alla tutela della salute delle persone, del territorio e delle attività produttive a esso legato». 
Altro punto, l’accordo politico per la ripartizione delle risorse disponibili per il #Fondo Sanitario Nazionale 2014, che rappresenta un importante traguardo raggiunto dalle regioni in piena autonomia, anticipando il governo mediante la sottoscrizione di un piano di riparto concordato e condiviso. L’accordo prevede di mantenere anche per il 2014 le tre regioni benchmark (Liguria, Lombardia ed Emilia Romagna) e di assicurare a tutte un riequilibrio, per evitare la perdita di posizioni rispetto all’anno precedente. Inoltre, è stato richiesto al Governo un incremento dello stanziamento per ulteriori 80 milioni. La Regione, per il 2014, entra nel piano di ripartizione per 2.910.662.073 euro.
Tra i temi anche il programma di collaborazione tra il ministero degli Affari esteri, il ministero per lo Sviluppo economico e le regioni per l’internazionalizzazione in aree geografiche strategiche per il periodo 2014-2020. L’assessore ha sottolineato che la Regione Sardegna, coordinatrice della Commissione affari internazionali, ha proposto il nuovo programma per il rafforzamento delle attività di cooperazione e di internazionalizzazione (insieme alla commissione per le attività produttive coordinata dalle Marche), anche alla luce della positiva esperienza maturata nel periodo di programmazione appena concluso con risultati positivi. 

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Il comune di Carbonia ha creato tre guide (vademecum) complete per la richiesta di autorizzazione al taglio stradale, al passo carrabile e all’abbassamento della cordonata stradale. I vademecum ed i moduli complementari (disponibili e scaricabili on-line sul sito internet www.comune.carbonia.ci.it nella sezione Modulistica-Settore Manutenzioni e Impianti Tecnologici) descrivono dettagliatamente l’iter procedurale da seguire, le condizioni tecniche e accessorie necessarie per il rilascio delle autorizzazioni e la documentazione necessaria da allegare.

E’ ancora possibile ritirare la modulistica in formato cartaceo, ogni lunedì e venerdì, dalle 11.00 alle 13.00,  presso l’Ufficio Tecnico Comunale – Settore Manutenzioni e Impianti Tecnologici (secondo piano del palazzo comunale in Piazza Roma 1). Il referente è il geometra Marcello Cesaracciu.

Sono aperte le iscrizioni per la frequenza dell’asilo nido comunale di Carbonia. Il Consiglio comunale, nella seduta del 24 luglio 2014, ha apportato alcune importanti modifiche al precedente regolamento sull’asilo nido comunale. Per agevolare l’accesso ad un maggior numero di bambini e rispondere meglio alle esigenze dell’utenza, anche per la grave situazione socio economica del territorio, l’assessorato alle Politiche sociali ha ritenuto opportuno proporre al Consiglio comunale un nuovo regolamento per l’asilo nido.

Le modifiche apportate al regolamento prevedono significative novità per il costo delle rette. Vi sarà una decurtazione della retta del 20% (anziché del 10%), qualora la famiglia scelga, dall’inizio dell’anno, di avvalersi del servizio per 6 ore (dalle 7.30 alle 13.30) anziché per 9 ore (dalle 7.30 alle 16.30).

Viene anche rimodulata la retta in caso di assenza del bambino per comprovato e documentato impedimento o per malattia certificata. Le riduzioni sono pari al 20% della retta per assenze dai 5 ai 14 giorni consecutivi, del 30% per assenze di 15 giorni e oltre.

Le modifiche riguardano, inoltre, la modalità di ammissione al Nido: pur garantendo la priorità ai bambini residenti a Carbonia, è prevista la possibilità che siano accolti anche bambini residenti in altri Comuni previo impegno del Comune di residenza di farsi carico del costo totale da sostenere per ciascun bambino.

L’asilo nido comunale accoglie bambini da 0 a 3 anni da oltre trent’anni. Pochi mesi fa è stato denominato “I colori dell’arcobaleno” in seguito al concorso di idee a cui hanno partecipato gli alunni delle scuole elementari cittadine.

Nell’anno scolastico appena concluso ha accolto in media 45 bambini, garantendo un servizio qualitativamente valido e offrendo occupazione ad una quindicina di persone (1 coordinatrice, 9 educatrici, 4 ausiliari e 2 cuoche).

Il Nido è composto da due sezioni: lattanti (3-17 mesi) e divezzi (18-36 mesi). La giornata tipo va dalle 7.30 alle 16.30 e prevede, una merenda a mezza mattina e al pomeriggio, il pranzo, momenti di attività (differenziate per età e per stadi di sviluppo) e di riposo. Vengono particolarmente curate le relazioni tra il Nido e la famiglia, coinvolta nella gestione sociale e nel percorso educativo, in un clima di reciproca fiducia.

Per le iscrizioni è sufficiente compilare il modulo di iscrizione e consegnare la documentazione ISEE.  I moduli per le iscrizioni potranno essere ritirati presso l’Ufficio servizi sociali del comune di Carbonia in via XVIII Dicembre (ex sede del Tribunale), dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 12.00. È possibile scaricare i moduli anche dal sito internet del comune di Carbonia (www.comune.carbonia.ci.it), nella sezione Servizi comunali – Servizi sociali e Politiche giovanili. Per ogni informazione relativa al Servizio contattare la dott.ssa Carla Zurru al numero di telefono 0781694490.