19 April, 2024
HomeSanitàMichele Cossa (Riformatori sardi): «Abbiamo fermato una legge dannosa per il sistema sanitario sardo».

Michele Cossa (Riformatori sardi): «Abbiamo fermato una legge dannosa per il sistema sanitario sardo».

Ospedale Civile di Cagliari

E’ battaglia, politica, in commissione sanità, sulla proposta di legge di riforma del sistema sanitario regionale. Tra i più agguerriti oppositori alla maggioranza di centrosinistra, il gruppo dei Riformatori sardi che ha presentato circa duecento emendamenti, provocando di fatto un sensibile allungamento dei tempi.

«Con la nostra iniziativa – ha detto Michele Cossa, coordinatore regionale dei Riformatori sardi – abbiamo fermato una proposta di legge dannosa. Ora siamo disponibili ad un confronto a tutto campo per una sanità al servizio del cittadino e non degli interessi della politica.»

«Una sola Asl al posto delle otto attuali o delle 12 della proposta del centrosinistra – ha aggiunto Michele Cossa -. E’ questo uno dei principali emendamenti, presentati dai Riformatori sardi. Ovviamente a subire il taglio non è la parte assistenziale ma esclusivamente tutto l’apparato di manager, direttori sanitari ed amministrativi di nomina politica. La Asl unica, (che è chiamata Asl Sardegna) proprio per rafforzare il sistema sanitario e di assistenza nel territorio, sarà divisa in otto circoscrizioni sanitarie, coincidenti con il territorio delle ex Province. Questo proprio perché, a essere presi di mira, sono i costi inutili delle Asl (come le poltrone e gli incarichi di consulenza), sottraendo così la spesa sanitaria al controllo delle maggioranze di turno. In questo modo, finisce l’era della moltiplicazione degli appalti che fa salire i costi della sanità e soprattutto si ha un sistema più efficiente e al servizio del cittadino.»

«Gli altri emendamenti intervengono per correggere le storture di una proposta che crea solo strutture in più e non risolve alcun problema: viene eliminata dalla proposta l’Azienda delle emergenze che rischia di complicare il sistema delle urgenze e dei pronto soccorso sottraendoli agli ospedali, e viene aumentata la dotazione degli organici delle Centrale di committenza, quella struttura che dovrebbe espletare gare ed appalti per l’intera sanità sarda ma che, stando alla proposta del centrosinistra – ha concluso Michele Cossa – sarebbe dotata di appena cinque persone.»

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