3 May, 2024
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Grande successo per la fiera “Dimmi di Sì …” dedicata al romantico mondo delle nozze. La fiera, organizzata dall’Associazione culturale “Eventi D’Arte” con il patrocinio del comune di Carbonia, è stata ospitata, dal 26 al 28 febbraio, presso l’Auditorium della Grande Miniera di Serbariu.

I vari stand e le sfilate di abiti da cerimonia hanno attirato tanto persone che hanno affollato l’Auditorium per tutta la durata dell’evento.

La location della manifestazione, all’interno della Grande miniera, si è dimostrata, ancora una volta, un’ottima scelta. L’Auditorium è, infatti, uno spazio perfetto per accogliere questo genere di eventi.

L’Amministrazione comunale ha ringraziato gli organizzatori e spera di poter riproporre anche per il prossimo anno la fiera “Dimmi di Sì …”.

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Piazza 1° Maggio Carbonia

La Ludoteca di Piazza 1 Maggio,  a Carbonia, nel mese di marzo, organizza una serie  di iniziative a tema, rivolte ai bambini dai 6 ai 13 anni, in occasione della festa del papà e delle festività pasquali. Ne dà comunicazione l’assessorato delle Politiche sociali e per i Giovani del comune di Carbonia, ente capofila del PLUS del Distretto Socio-sanitario di Carbonia.

Sono previsti: incontri per la realizzazione (con materiali di riciclo) di bigliettini augurali e piccoli regali per i papà; sacchetti e cestini porta ovetti di cioccolato;  laboratorio di cucina per la preparazione de “su pani pintau”.

Le attività si concluderanno mercoledì 23 marzo con “La caccia alle uova”.

Per partecipare è necessario iscriversi alla Ludoteca. L’iscrizione è gratuita.

Calendario attività Ludoteca

Martedì 1 marzo: Il mio papà è un super eroe.

Mercoledì 2 marzo: Il mio papà è un super eroe.

Lunedì 7 marzo: Auguri papà.

Martedì 8 marzo: Il coniglio porta uova.

Mercoledì 9 marzo: Il coniglio porta uova.

Lunedì 14 marzo: La gallinella di Pasqua.

Martedì 15 marzo: Il cestino.

Mercoledì 16 marzo: Il cestino.

Lunedì 21 marzo: Buona Pasqua.

Martedì 22 marzo: Su pani pintau.

Mercoledì 23 marzo: Caccia alle uova.

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Sardamag dall'alto 1 copia

«Bonifiche Sardamag, burocrazia battuta. Dopo anni di interminabile attesa, prendono avvio le operazioni di risanamento nelle aree ex Sardamag di Sant’Antioco, affidate a Igea spa.»

Lo scrive in una nota, Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Ci sono voluti anni e anni di pazienza, sit-in, proteste accorate, sollecitazione da parte della comunità antiochense e dei sindaci (Virginio Locci, Eusebio Baghino, Mario Corongiu), incontri e tonnellate di rassicurazioni fornite a più riprese dall’amministrazione regionale per raggiungere quello che a buon diritto può essere definito un traguardo storico: oggi festeggiamo una vittoria di tutti, soprattutto dei cittadini. Le bonifiche partono e per Sant’Antioco (nonché per l’intero territorio), inizia una nuova pagina. Adesso possiamo concretamente programmare il rilancio dell’isola in chiave turistica mettendo in conto quelle aree, da sempre considerate determinanti a tale scopo.

Questa mattina – aggiunge Locci – una squadra di operai Igea si è insediata nelle terre ex Sardamag per mettere giù i primi tasselli per l’avvio del cantiere e tra domani e lunedì partiranno definitivamente i lavori. Adesso c’è da augurarsi che le operazioni procedano spedite e non ci siano intoppi di alcun tipo. Le risorse sono a disposizione da anni, sono sufficienti per risanare l’intera area in questione e non sono ammessi ostacoli. Ma dobbiamo guardare con fiducia a questa nuova fase, consapevoli che l’impegno di tutti ha prodotto i suoi frutti.»

«Qualcosa si muove, insomma, in questo scenario di desolazione segnato da progetti di rilancio mancati e da una burocrazia incancrenita capace di divorare tutti i buoni propositi. La speranza è che le bonifiche diventino realmente le fondamenta su cui costruire il nostro futuro e, dunque, che i progetti del Piano Sulcis destinati all’isola – conclude Locci – prendano avvio quanto prima.»

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Centro direzionale ASL 7

La direzione della Asl 7 di Carbonia ha pubblicato on line il documento che recepisce le indicazioni della DGR n°63/24 del 15 dicembre 2015 meglio esplicitate nella comunicazione dell’assessore dell’Igiene e Sanità e Assistenza Sociale del 27 gennaio 2016 relativamente agli obiettivi di efficientamento del sistema aziendale e agli attesi impatti economici.
Vengono delineati i principali obiettivi strategici enunciati nel Piano delle Performance in fase di perfezionamento e formalizzazione per l’anno 2016 e le correlate azioni in corso o programmate finalizzate al perseguimento del risparmio di spesa richiesto e concordato.
Il percorso è stato condiviso e approvato dalla Conferenza Socio Sanitaria Territoriale nel corso di specifici incontri e oggetto di comunicazione e confronto con le Organizzazioni sindacali della dirigenza e del comparto nel corso di riunioni specificamente convocate.
Nel documento vengono analizzati gli impatti in termini di miglioramento organizzativo e fianziario oltre che di promozione della qualità dei servizi erogati.
La riorganizzazone programmata è in progress e risulta correlata in maniera determinante con l’andamento di realizzazione di nuove opere, ristrutturazioni e di innovazione tecnologica finanziate.

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Marcia su Cagliari 2 copia

Questa mattina, il comitato per la mobilitazione generale popolare del Sulcis Iglesiente, per mano del segretario generale CISL UST Sulcis Iglesiente, Fabio Enne, ha inviato, come da accordi stabiliti durante la riunione del 17 febbraio 2016, una richiesta di incontro al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, correlata da una relazione illustrativa.

Il Comitato chiede che venga costituito nel più breve tempo possibile un tavolo politico e tecnico, permanente, che consenta un percorso di comune collaborazione con l’obiettivo di attuare un nuovo complessivo processo di elaborazione economica del Sulcis.

Occorre individuare un nuovo modello di sviluppo, indispensabile per procedere speditamente alla formazione dell’auspicato “Piano Strategico di Sviluppo Sostenibile” che volga lo sguardo verso il potenziamento di settori specifici e peculiari del territorio, quali l’Agroalimentare, la Pesca e il Turismo.

Il Comitato,inoltre, nella sua relazione illustrativa, propone la redazione di nuove leggi incentivo per interventi di manutenzione e ristrutturazione del patrimonio edilizio privato, in modo tale da  stimolare immediatamente gli investimenti e quindi la ripartenza del settore edile e di quello commerciale contribuendo alla riattivazione del circuito occupazionale ed economico.

Il Comitato, infine, auspica un confronto serrato e costante con le rappresentanze sociali del territorio.

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Elisabetta Falchi 11

L’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi ha espresso soddisfazione per l’esito dell’incontro di ieri a Roma nel quale la Commissione delle politiche agricole della Conferenza delle Regioni ha deciso la ripartizione delle risorse.

«La Sardegna vede più che duplicata la sua quota di fondi europei per la pesca (FEAMP): 18 milioni di euro che vogliamo mettere in moto nel minor tempo possibile, attraverso il coinvolgimento degli operatori del settore – ha sottolineato Elisabetta Falchi – l’accordo è un ottimo risultato, ottenuto attraverso un intenso lavoro di mediazione con le altre Regioni: partivamo infatti da una posizione penalizzata dovuta alla storica debolezza sulle risorse assegnate e abbiamo ottenuto un riequilibrio.»

Il FEAMP è il fondo per la politica marittima e della pesca dell’UE per il periodo 2014-2020 ed è la continuazione di quello che è stato il FEP (Fondo europeo pesca) nel ciclo di programmazione 2007-2013. Tra gli obiettivi, promuovere una pesca e un’acquacoltura competitive e sostenibili, favorire l’attuazione della Politica comune della pesca e promuovere uno sviluppo territoriale equilibrato. La quota comunitaria assegnata all’Italia per il quinquennio 2015-2020 è di 537 milioni e 262 mila euro: poco meno del 50% viene gestito dallo Stato (nella fattispecie, dal Mipaaf); la restante somma, cioè quasi 284 milioni, è ripartita tra le Regioni.

«Nel precedente ciclo di programmazione, il 75% delle risorse era appannaggio delle Regioni ex-Convergenza (Campania, Calabria, Sicilia e Puglia) e alla Sardegna restavano briciole: solo il 2,8% del totale, poco meno di 8 milioni – ha spiegato l’assessore Falchi -. Con una trattativa serrata, in corso da diverso tempo, siamo riusciti a riequilibrare la situazione, anche grazie al riferimento ai criteri comunitari di assegnazione del FEAMP, sui quali siamo abbastanza forti.»

Il passaggio successivo e “urgente”, conclude la titolare dell’Agricoltura, ora è quello di «organizzarsi per spendere subito queste risorse attraverso la predisposizione di bandi a misura di azienda e che abbiano ricadute reali: per questo convocheremo quanto prima le imprese e le loro rappresentanze per concordare i criteri». Uno strumento importante per la facilitazione della spesa è anche «la creazione di nuovi Gruppi di Azione Costiera (GAC): siamo pronti, come Regione, ad accompagnare le istanze territoriali».

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«È una Finanziaria molto impegnativa, e sono soddisfatto perché in Commissione abbiamo risolto due questioni estremamente importanti, congelato l’aumento delle tasse con 70 milioni e rifinanziato interamente, con oltre 30 milioni, il fondo per le politiche sociali. Se a questo aggiungiamo i 330 milioni in più che abbiamo stanziato per accompagnare il piano di rientro dal debito in sanità, è evidente lo sforzo finanziario fatto finora». Lo ha detto l’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, subito dopo l’approvazione della manovra finanziaria (legge finanziaria, Defr – Documento economico finanziario regionale – e legge di bilancio) nella terza Commissione Bilancio del Consiglio regionale.

«Ci sono ancora circa 15 milioni su cui ragionare, e sulle priorità siamo tutti d’accordo: sicuramente lavoro ma anche sociale, istruzione e cultura. Adesso utilizzeremo i dieci giorni che la legge prevede per la trasmissione dei documenti ai consiglieri e la stesura delle relazioni, prima dell’inizio dei lavori in Aula, per cercare una sintesi, confrontandoci all’interno della maggioranza ma anche con la minoranza perché è giusto su un argomento così importante, per i sardi e la Sardegna, tenere conto di tutte le sensibilità che emergono. Voglio però ricordare – sottolinea il vicepresidente della Regione – che tutte le altre politiche e parlo di ambiente, lavoro, imprese, agricoltura, trasporti, istruzione, quest’anno hanno avuto incrementi rispetto allo scorso anno: non ci sono stati assolutamente tagli lineari.»

Nonostante la necessità di una decisa spending review per il risanamento del debito in Sanità, gli investimenti nelle politiche di crescita della Regione restano infatti importanti e procedono sul doppio binario dei fondi del Bilancio e della Programmazione Unitaria, con oltre un miliardo di finanziamenti europei disponibili, fondi che vanno spesi presto e bene non in alternativa ma contemporaneamente a quelli regionali. Complessivamente per l’Istruzione nel 2016 sono disponibili 252 milioni; 212 per il Lavoro; 512 per la Competitività del sistema produttivo; 398 per la Protezione dell’Ambiente; 512 per Infrastrutture e Agenda Digitale; 538 per la Mobilità.

«È chiaro che a questo punto non ci sono più grandi risorse disponibili. Perché i vincoli di bilancio esistono, esistono per tutti e tutti li devono rispettare a partire dal singolo individuo con le sue finanze personali fino alla pubblica amministrazione. La Manovra 2016 è dunque un intervento complesso che darà un forte impulso alla ripresa della domanda interna e al rilancio degli investimenti delle imprese, segnando allo stesso tempo una svolta nel controllo dei conti nella Sanità. Mi auguro – ha concluso l’assessore Paci – che ora il Consiglio, che sulla Finanziaria ha comunque l’ultima parola, approvi rapidamente un documento così importante per dare alla Sardegna le risposte che attende in un momento così importante di ripresa dell’economia e del lavoro.»

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Palazzo Consiglio regionale 44 copia

La Terza commissione del Consiglio regionale ha approvato, con i soli voti favorevoli dei consiglieri della maggioranza, la Manovra 2016-2018 da circa 7.4 miliardi di euro.

Soddisfazione è stata espressa dal presidente del parlamentino del Bilancio, Franco Sabatini (Pd), che ha sottolineato la positiva definizione di quattro nodi centrali che sono stati oggetto di dibattito e confronto non solo tra i componenti la commissione, ma anche della sessione dei lavori dedicata alle audizioni: la sospensione dell’aumento delle imposte Irap e Irpef; il mantenimento del livello degli stanziamenti del fondo unico per gli Enti locali e delle risorse destinate alla politiche sociali, nonché il monitoraggio puntuale e costante dell’andamento del piano di rientro del debito del sistema sanitario sardo che, per il 2016, prevede una riduzione della spesa di circa 66 milioni di euro.

Restano, invece, ancora aperte tre questioni prioritarie che attengono i temi dell’istruzione (l’Università in particolare), il lavoro e la cultura, per le quali si ipotizzano stanziamenti complessivi tra i 30 e i 40 milioni di euro.

Dopo il via libera della commissione c’è da attendere, entro i prossimi dieci giorni, il deposito delle relazioni di maggioranza e di minoranza (Franco Sabatini per il centrosinistra e Ignazio Locci per il centrodestra) e l’ingresso in Aula del disegno di legge sarà stabilito dalla conferenza dei presidenti dei gruppi che è convocata per martedì 8 marzo alle 13 per la programmazione dei lavori del Consiglio.

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Il piano di eradicazione della peste suina africana procede secondo le tabelle di marcia definite dalla Regione. Il punto della situazione è stato fatto questa mattina dalla Commissione “Attività produttive” del Consiglio regionale che ha sentito in audizione gli assessori della Sanità e dell’Agricoltura, Luigi Arru ed Elisabetta Falchi, il direttore generale dell’Unità di progetto Alessandro De Martini e il direttore generale dell’assessorato all’agricoltura Sebastiano Piredda.

Dai dati forniti dall’Unità di progetto risulta che al 30 novembre scorso, termine ultimo per l’emersione degli allevamenti clandestini, 434 allevatori hanno presentato richiesta per regolarizzare la loro posizione. La maggior parte delle istanze sono arrivate dal nuorese, con 260 domande presentate (59,9%), e dal sassarese dove la Asl 1 ha preso in esame 70 richieste (16%).

Chiusa la finestra per l’emersione, l’Unità di progetto è andata avanti nel programma di eradicazione della Psa. Si è prima proceduto, con l’ausilio del Corpo Forestale e dei Servizi veterinari, ai controlli e all’individuazione delle situazioni irregolari. Contestualmente è stata monitorata anche la fauna selvatica con 12.700 prelievi sui cinghiali. Solo dopo questi passaggi si è dato avvio alla fase di “depopolamento” dei capi infetti o clandestini. Finora sono stati abbattuti 335 suini, 100 dei quali a Orgosolo nella zona di Pradu, tradizionalmente interessata al pascolo brado.

«Rispetto al passato è cambiato l’approccio alla questione – ha detto il direttore generale dell’Unità di progetto Alessandro De Martini – la peste suina non è solo un problema sanitario ma investe aspetti economici e socio-culturali. La malattia è strettamente connessa al pascolo brado. Il piano di eradicazione prevede l’eliminazione delle fonti residue di virus nelle province storiche di Cagliari, Sassari e Oristano, per poi procedere con azioni centripete verso l’area più a rischio del Nuorese».

Un’azione efficace, secondo i dati forniti dall’Istituto Zooprofilattico, i focolai domestici e selvatici sono sensibilmente diminuiti nell’ultimo triennio: dai 176 casi del 2013 si è passati ai 110 del 2014 per arrivare ai 62 del 2015.

 «La lotta alla Psa è un’azione strategica per favorire lo sviluppo economico delle zone interne – ha detto l’assessore alla Sanità Luigi Arru – la peste suina africana è paragonabile al virus HIV, non sono gli abbattimenti a mettere a rischio la razza autoctona sarda ma la persistenza della malattia. Siamo dispiaciuti per le tensioni registrate a Orgosolo e Desulo. Noi siamo favorevoli al dialogo, si deve però capire che eliminando il virus ci saranno benefici per tutti. L’esperienza della Spagna è emblematica, gli allevamenti semibradi del suino nero in Extremadura sono al quinto posto per la produzione del pil agricolo iberico».

Uno strumento importante per convincere gli allevatori a emergere dalle situazioni di clandestinità è rappresentato dal nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 cha al suo interno contiene una misura specifica per il benessere animale dei suini, ottenuta dopo una lunga trattativa con la Commissione Europea.

«Saranno messi a disposizione 50 milioni di euro nei prossimi sette anni per aiutare il percorso di regolarizzazione – ha sottolineato l’assessore all’agricoltura Elisabetta Falchi – anche i piccoli allevamenti domestici potranno accedere ai benefici. E’ la strada giusta per valorizzare la qualità delle nostre produzioni, immetterle sul mercato e ottenere la giusta remunerazione».

La misura del Psr punta alla nascita di nuove aziende produttive. Negli ultimi anni il patrimonio suinicolo della Sardegna si è infatti dimezzato. Se nel 2010 il numero dei maiali superava le 270mila unità oggi non si arriva a 170mila e l’80% della carne consumata nell’Isola viene importata. «La Sardegna potrebbe diventare centro di produzione genetica d’Europa – ha detto il direttore generale dell’assessorato all’Agricoltura Sebastiano Piredda – contiamo di aprire la misura del Psr entro marzo».

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Gemellaggio culturale tra i pensionati artigiani sardi e vicentini. su iniziativa dell’ANAP Confartigianato, l’Associazione Nazionale Artigiani e Pensionati di Confartigianato, della Sardegna e di Vicenza.

Le due Associazioni, durante le gite e le attività sociali che verranno organizzate in terra sarda e in quella veneta, parteciperanno a itinerari culturali “a marchio artigiano”, ideati appositamente per il pubblico della terza età e che faranno rivivere ai viaggiatori la bellezza del lavoro artigiano.

I pensionati della Sardegna (oltre 7mila soci), durante le loro escursioni in Veneto, potranno partecipare a una serie di tour culturali dal titolo “VENI, VIDI, VICENZA”. Oltre a comprendere la visita alle classiche mete turistiche vicentine, quali le ville Palladiane, l’Altopiano di Asiago, le Città d’arte e il turismo religioso, potranno contemplare i luoghi della creatività artigiana come i musei, i laboratori d’arte, le botteghe e i centri di restauro.

I pensionati del Veneto (25mila gli associati) in Sardegna, invece, potranno ammirare la bellezza delle chiese romaniche, delle domus de janas e dei nuraghi nonché dei paesi dell’interno e dell’enogastronomia.

«Saranno itinerari “a marchio artigiano” – sottolinea Paola Montis, presidente regionale di ANAP Sardegna – infatti intendono far vedere e toccare con mano i molti motivi di eccellenza artistica, enogastronomica e artigianale presenti nei due territori”. “Tutti i percorsi – conclude la presidente – sia nel territorio vicentino, sia in quello sardo, sono pensati per un pubblico “maturo” e rappresentano una proposta di visita di una o più giornate e tarate con i giusti tempi e spazi di visita per i pensionati.»