2 May, 2024
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Nuovo presidio della RSU e di una delegazione dei lavoratori Eurallumina all’assessorato dell’Ambiente.

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Eurallumina 038

LA RSU e una delegazione di lavoratori Eurallumina effettueranno questa mattina hanno organizzato un presidio presso l’assessorato regionale dell’Ambiente, in via Roma, a Cagliari, per monitorare le attività procedurali inerenti la vertenza  Eurallumina e relative alle autorizzazioni necessarie all’avvio del piano di ripresa produttiva.

«La mobilitazione continua per sottolineare, qualora fosse necessario – si legge in una nota della RSU Eurallumina -, la determinazione che mai è venuta meno in questi anni di lotta per l’affermazione del diritto al lavoro delle tute verdi sulcitane. Nell’ultimo periodo si sono svolti alcuni incontri tra i consulenti e i tecnici dell’Eurallumina e quelli dell’assessorato dell’Ambiente, per esaminare nei dettagli alcuni dei punti indicati nel fascicolo integrativo scaturito dopo la conferenza dei servizi del 29 e 30 dicembre 2015. Richieste di chiarimenti ed integrazioni al progetto di ripresa produttiva, che per essere adeguatamente istruite e completate, avevano visto l’azienda Eurallumina richiedere e ottenere una proroga di 90 giorni, a partire dal 10 maggio 2016  un periodo ritenuto sufficiente e che, alla ripresa dell’attivita dopo il blocco delle procedure da parte dello S.V.A. previsto per legge, come comunicato alla RSU, e ufficialmente alla Regione Sardegna, vedrà la consegna definitiva di quanto richiesto nella prima metà di settembre.»

«Passaggi determinanti – aggiunge la RSU Eurallumina – per giungere al completamento del piano industriale di riavvio della produzione del primo anello della filiera dell’alluminio e per lo sblocco degli investimenti propedeutici all’obiettivo, quantificati in oltre 200 milioni di euro, per un impatto occupazionale di 357 lavoratori diretti (circa 100 nuove assunzioni), 270 degli appalti per 36 mesi (150 poi stabilizzati per le manutenzioni), oltre 200 tra indotto e servizi (mensa, trasporti, fornitori), per un moltiplicatore economico che con le rispettive famiglie, coinvolge migliaia di persone ed è indispensabile per la ripresa economica e sociale dell’intero territorio.»

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