19 May, 2024
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Prenderà il via il 22 giugno, a Iglesias, la decima edizione della Scuola civica di storia.

Una ricorrenza importante, per un evento culturale che procede autonomamente, condotto e sostenuto da volontari, che si ormai inserito stabilmente nella vita culturale di Iglesias. Si tratta di una serie di incontri-conversazioni, spesso delle vere e proprie lezioni, aventi per argomento fatti storici, personaggi, racconti di luoghi che hanno significato il passato lontano o più recente della città di Iglesias.

La Scuola civica di storia è nata nel 2007 con l’intento di rivalorizzare ed esaltare la memoria della città, sensibilizzando gli iglesienti ma non solo, tutte le persone che, per diversi motivi, hanno affetto e stima per Iglesias ed il suo territorio.

Il programma completo:

22 giugno, ore 21.00 Piazza Municipio

Nuccio Guaita e Pietro Greco: LA LOTTA ALLA TUBERCOLOSI AD IGLESIAS: STRUTTURE  SANITARIE E PROTAGONISTI”;

13 luglio, ore 21.00, Piazza Municipio

Damiano Vacca: “QUANDO IGLESIAS ERA UNA PICCOLA CAPITALE DEL LAVORO, SPUNTI PER UN’AUTOCRITICA”;

27 luglio, ore 21.00, Piazza Municipio

Simone Cara: “VITA E LAVORO DEI MINATORI IGLESIENTI, IL RESOCONTO DELLA COMMISSIONE DI INDAGINE (1950-1960)”;

24 agosto, ore 21.00, Piazza Municipio

Giampiero Vacca: “UGOLINO E GLI ALTRI, STORIE DI AQUILE, DI CHIESE E DI CASTELLI AD IGLESIAS TRA DUECENTO E TRECENTO”;

7 settembre, ore 19,00, Sala conferenze Istituto Minerario Giorgio Asproni

Paolo Cau: IGLESIAS E IL SULCIS NEI DIARI DI FRANCESCO D’AUSTRIA ESTE;

28 settembre, orte 19.00, Sala Remo Branca

Luciano Ottelli: “UNA PASSEGGIATA LUNGO I SENTIERI DELLA MEMORIA”;

28 ottobre, ore 19.00, Teatro Electra

Sebastiano Forteloni: “…DEL CONTE UGOLINO,ANALISI  DI UNA VENDETTA SOCIALE”;

23 novembre, ore 19,00, Sala conferenze Istituto Minerario Giorgio Asproni

Fabio Manuel Serra: “IL RUOLO DI IGLESIAS NEL PROMO PARLAMENTO VILLANOVA (1518-1523)”;

14 dicembre, ore 19,00, Sala conferenze Istituto Minerario Giorgio Asproni

Grazia Villani: “ALLA RICERCA DI IGLESIAS CHE NON C’E’ PIU’: UN EVENTO, UN LUOGO,UN PERSONAGGIO”.

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L’oristanese Antonio Matzutzi è il nuovo presidente regionale di Confartigianato Imprese. E’ stato eletto ieri sera dai delegati dell’associazione artigiana nel corso dell’assemblea regionale.

Antonio Matzutzi, 44 anni di Milis, imprenditore del settore lapideo, guiderà l’Organizzazione, oltre 6mila imprese e circa 20mila addetti,  per il prossimo biennio. Nel suo incarico verrà affiancato dal nuovo vicepresidente vicario, Fabio Mereu di Cagliari, 40enne imprenditore del trasporto persone, e supportato da altri 2 vicepresidenti: Giuseppe Pireddu di Macomer e Mario Piras di Alghero.

L’assemblea ha provveduto a eleggere anche la Giunta regionale di cui fanno parte, oltre al Presidente e ai vicepresidenti, Luca Murgianu di Cagliari, Norella Orrù di Carbonia (CI), Giacomo Meloni di Olbia, Agostino Pirina di Arzachena, Sandro Paderi di Oristano, Marco Rau e Roberto Poddighe di Sassari.

Il presidente, nel suo primo discorso, ringraziando la presidente uscente, Maria Carmela Folchetti, per l’impegno svolto nei 30 mesi di mandato, e riconfermando la fiducia al segretario regionale, Stefano Mameli, alla presenza dell’assessora regionale dell’Artigianato, Barbara Argiolas, ha analizzato la situazione politica, economica e sindacale della Sardegna, le prospettive del comparto e annunciato alcune prossime iniziative dell’associazione. Antonio Matzutzi ha voluto ribadire il proprio impegno e quello di Confartigianato Sardegna per continuare il dialogo con la Regione, le istituzioni, le amministrazioni e la politica, per dare coraggio, energia, credito e opportunità alle circa 36mila imprese artigiane sarde e agli oltre 75mila addetti, chiedendo all’assessore, e quindi al presidente della Regione, alla Giunta e al Consiglio Regionale, che si ricominci a parlare di imprese artigiane e ad agire concretamente per sostenere il tessuto produttivo delle piccole e micro realtà sarde.

«Da troppo tempo l’argomento “artigianato” è scomparso dai tavoli decisionali della Sardegna – ha aggiunto il neo presidente – e lo dimostrano i fatti, sotto gli occhi di tutti, e gli atti e i documenti, che analizziamo ogni anno attraverso il Rating. E’ bene sempre ricordare che le piccole e micro imprese sono organismi fragili e operano in un contesto economico delicato. Insomma, hanno bisogno di attenzioni particolari riguardo i finanziamenti, l’accesso al credito, la riduzione degli oneri fiscali e il taglio della burocrazia. E’ innegabile che il loro peso specifico non sia minimamente equiparabile alle realtà con bilanci da milioni di euro e con centinaia di dipendenti.»

Per il neo presidente di Confartigianato, il rilancio delle imprese artigiane sarde passa anche attraverso interventi che individuino le priorità su cui investire come la ripresa dell’edilizia, la valorizzazione della manifattura 4.0 e dei giovani, il rilancio della formazione professionale, il consolidamento del manifatturiero, dell’export e dell’agroalimentare.

«Tali azioni – ha spiegato Matzutzi – coniugate a un reale decollo delle infrastrutture, possono rappresentare la chiave di volta di una vera ripresa anche per l’Isola.»

Sull’edilizia, il presidente ha chiesto l’approvazione della nuova Legge Urbanistica e il rilancio dell’attività edilizia, attraverso l’apertura dei cantieri, la riqualificazione degli edifici esistenti e l’allentamento della stretta creditizia bancaria.

Sugli incentivi regionali, Antonio Matzutzi ha chiesto la riattivazione di strumenti finanziari ad hoc per l’artigianato, partendo dalla legge regionale 51 e dalla 949. Inoltre, chiedendo la collaborazione dell’assessorato dell’Artigianato affinché le istanze delle microimprese vengano prese nella giusta considerazione, ha ricordato la necessità delle realtà che non superano i 10 addetti e che rappresentano il 96,6% del tessuto produttivo regionale, di poter partecipare ai bandi di incentivazione attraverso l’erogazione automatica di finanziamenti per un massimo di 15mila euro.

«L’auspicio – ha sottolineato – è che i bandi vengano pubblicati al più presto per consentire alle imprese di accedere ai finanziamenti nel minor tempo possibile e che si adottino sistemi snelli e veloci per l’attribuzione dei voucher, considerato che il tutto dovrà essere commisurato all’entità del finanziamento concesso.»

  

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E’ in programma sabato 10 giugno, alle ore 18.00, negli spazi del Castello Salvaterra, a Iglesias, la presentazione del libro “Aletheia”, di Pietro Martinetti. Con l’autore, saranno presenti Emilio Gariazzo e Simone Franceschi, sindaco e vicesindaco (assessore della Cultura) di Iglesias. Moderatore della serata sarà lo scrittore e studioso Franco Manis, autore della prefazione al libro.

Thriller onirico a sfondo fantascientifico, in cui i protagonisti devono sopportare il peso delle scelte dei loro genitori e subirne le conseguenze. I personaggi si muovono in un mondo simile al nostro, ma in qualche modo differente, proprio come accade nei sogni, dove le loro azioni e le loro decisioni li porteranno a comprendere nel profondo cosa significa conoscere e accettare le molteplici sfaccettature di ciò che viene definito verità.

“Aletheia” riprende ed espande l’universo narrativo e alcune tematiche di “Capelli”, romanzo pubblicato nel 2015 dalla CSA Editrice, pur raccontando una storia completamente indipendente e autoconclusiva.

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Prende il via giovedì 15 luglio la rassegna “Notti a Monte Sirai”. A fare da sfondo all’evento, il suggestivo Anfiteatro di Monte Sirai.

Alle ore 21,30, apre la rassegna Paolo Nonnis Big Band plays Frank Sinatra – feat Marco “the voice” Cocco. Big band di 16 elementi.

Seguirà, il 22 luglio, sempre alle ore 21,30, Filomena Campus Quartet & Stefano Benni. Il 30 luglio, alle 21.30, sarà la volta di Aline Frazao Quartet.

Servizio di bus navetta da piazza Roma al sito di Monte Sirai. Partenza ore 21.00, rientro ore 23.00 (al termine dello spettacolo). Per prenotazioni: 328 1719747.

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«Non possiamo accettare di fare da spettatori davanti allo scempio delle nostre foreste che si sta consumando a causa della temibile Lymantria Dispar (processionaria). Ricordiamo a tutti che questo problema fu portato all’attenzione del Consiglio in occasione della finanziaria quando, su nostra sollecitazione, il capitolo delle risorse fu raddoppiato proprio in considerazione dell’urgenza di far partire al più presto un piano di azione quanto più capillare possibile.»

Lo scrive, in una nota, Gianfranco Congiu, capogruppo del Partito dei Sardi in Consiglio regionale.

«Ad oggi, nulla si sta muovendo sul piano degli interventi di disinfestazione e la propagazione di questo parassita ha assunto le dimensioni di una vera e propria piaga con danni incalcolabili alle nostre sugherete, trasformate oltretutto in paesaggi spettrali molto simili a quelli devastati dagli incendi – aggiunge Gianfranco Congiu -. Chiediamo che il Presidente verifichi urgentemente e di persona le ragioni per le quali la campagna di disinfestazione non è ancora partita, tenendo presente fra l’altro che l’immobilismo delle strutture regionali sta favorendo la messa in pratica di interventi “fai da te” da parte di quei proprietari che non si rassegnano ad assistere con le mani in mano alla progressiva distruzione di un patrimonio di grandissimo valore ambientale ed agronomico.»

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Il Pendolino che in poche ore collega Cagliari con Sassari è un sogno. Una chimera anche il collegamento tra il capoluogo con Olbia e Golfo Aranci, con tempi di percorrenza competitivi. Nuoro resta senza i treni ad alta velocità, lasciando nell’isolamento i centri dell’interno isolano. Un ulteriore schiaffo per il territorio del nuorese, già penalizzato dalle sforbiciate dei servizi. L’alta velocità per il capoluogo barbaricino appare in un binario morto. Da qui la petizione del Comitato Trenitalia Nuorese, che sollecita la giunta regionale ad accorciare le distanze tra l’interno della Sardegna ed il resto dell’Isola. Una questione che è stata ripresa da una mozione del capogruppo regionale di Forza Italia Pietro Pittalis: «In pochi giorni la sottoscrizione ha raggiunto 5mila adesioni – spiega il capogruppo di Forza Italia -. Sono disponibili risorse pari a 402 milioni di euro, destinate all’ammodernamento della rete ferroviaria isolana, ma la tratta di Nuoro e provincia sembra essere passata nel dimenticatoio».

Niente coincidenze con il Pendolino. E anche i sincronismi con il convoglio tra Cagliari e Golfo Aranci sono azzerati. «In questa cornice – si legge nel documento sottoscritto anche dai capigruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu, Attilio Dedoni (Riformatori) e del Psd’Az Angelo Carta – appare del tutto inutile il treno veloce Nuoro – Macomer, senza uno straccio di intervento per favorire collegamenti più competitivi con il resto dell’isola». Solo progetti più o meno vaghi e finanziamenti ancora tutti da confermare. Tanto che il capogruppo forzista si sbraccia per richiamare l’attenzione di Regione e Ferrovie dello Stato: «Perché – conclude Pietro Pittalis – senza un programma per le tratte dell’alta velocità Nuoro ed i centri dell’interno rischiano di essere tagliati fuori dallo sviluppo con una condanna ad una ininterrotta emarginazione».

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Sono appena state concluse, per la giornata di oggi, da parte dei tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico della Sardegna, le operazioni di ricerca avviate ieri sera a seguito della chiamata del 118, per l’ottantenne disperso nell’Isola di Tavolara.

L’uomo, infatti, si era allontanato per farsi una passeggiata lungo il sentiero che raggiunge la vetta di Punta Cannone, ma non ha fatto ritorno. Appassionato di attività outdoor e con un passato da arrampicatore ed escursionista, si trovava sull’isola in compagnia della moglie e di una coppia di amici.

Nella giornata di oggi, la centrale operativa del CNSAS della Sardegna ha condotto le operazioni di ricerca su un duplice fronte: in campo le squadre a terra, operative dalle 6:00 di questa mattina e i Tecnici di Elisoccorso per le perlustrazioni dall’alto.

In ricerca 12 tecnici provenienti dalle stazioni Alpine e Speleo di Sassari e Cagliari che, coordinati dal Centro di Coordinamento Ricerche (CCR), hanno perlustrato tutti i sentieri più battuti dagli escursionisti e quelli maggiormente impervi, proibiti ai più, comprese le aree di difficile accesso in prossimità della base militare.

La perlustrazione dall’alto, invece, è stata condotta anche oggi con l’equipaggio dell’80° Centro SAR del 15° Stormo di Decimomannu, a bordo dell’AB 212 dell’Aeronautica Militare. Partito da Decimomannu, ha effettuato i sorvoli per più di due ore, concentrandosi sulla zona di Punta Cannone, con ispezioni a diverse quote per verificare le zone maggiormente impervie ed esposte.

La squadra in volo e l’equipaggio erano costantemente in contatto con le squadre a terra e con il Centro di Coordinamento Ricerche (CCR) per le indicazioni sulle aree prioritarie da battere. Le ricerche dall’alto sono andate avanti fino alle 15:30, mentre sono proseguite ininterrottamente per tutto il giorno le ricerche con le squadre a terra.

Le operazioni svolte dai tecnici del Soccorso Alpino sono state pianificate e realizzate in coordinamento con tutte le altre forze in campo, ossia Aeronautica Militare, Guardia Costiera, Area Marina Protetta Tavolara e Vigili del Fuoco.

Le ricerche riprenderanno domattina alle 6.00.

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Questa primavera, la Compagnia La Cernita, dopo il successo di Bacu Abis Teatro 2017” che nel primo bimestre ha dato ad un ricco programma di laboratori, spettacoli e incontri presso il Teatro di Bacu Abis, festeggia i suoi primi otto anni di attività tirando le somme con una serie di nuove attività ed appuntamenti che, come da mission, hanno lo scopo di diffondere nel nostro territorio un “fare teatro” che ha come finalità il cambiamento sociale e una visione dell’arte come impegno civile e politico, libertà di espressione e testimonianza storica da tramandare.

Sono due le rassegne appena conclusesi al Teatro di Bacu Abis, entrambe realizzate con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, Ass.to alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e del comune di Carbonia.

“Una gita a Teatro”, rassegna di teatro ragazzi, da gennaio a giugno 2017, rivolta alle scuole dell’infanzia e del primo ciclo, nata in cooperazione tra la Cernita e gli Antas Teatro di San Sperate. In due anni sono stati realizzati 22 appuntamenti e ben dieci Istituti Comprensivi coinvolti provenienti da diversi comuni del Sulcis Iglesiente (da Sant’Anna Arresi sino ad Iglesias, da Villaperuccio sino a Portoscuso). Quest’anno “Una Gita a Teatro” si è conclusa il 6 giugno con la Scuola Primaria “E. D’Arborea” di Iglesias che all’interno del Teatro di Bacu Abis parteciperà alla visione di “Iqbal”, una produzione della Compagnia La Cernita. Il progetto nasce per diffondere una visione del Teatro come esperienza pedagogica ed artistica e per offrire un “momento speciale” vissuto all’interno di uno spazio teatrale con spettacoli capaci di parlare ai bisogni delle nuove generazioni e con occasioni d’incontro e confronto tra il giovane pubblico, gli insegnanti, gli artisti e gli organizzatori, perché il Teatro sia concepito come un’occasione di crescita e di scoperta di sé e dell’altro.

La seconda rassegna, “Teatro Civile, Teatro per la Memoria 2017”, per il momento ancora nella fase del Vol. 1, è iniziata al Teatro di Bacu Abis il 22 aprile con lezioni spettacolo, residenze artistiche e incontri laboratoriali, che hanno coinvolto numerose realtà del territorio operanti nel settore culturale e sociale: Istituto Comprensivo Deledda Pascoli di Carbonia, ANPI di Carbonia Iglesias, Rete R.U.A.S., Casa Emmaus di Iglesias, Associazione Diomira Onlus e gli artisti: Maurizio Saiu, Gerardo Ferrara, Monica Porcedda, Elio Turno Arthemalle, Adrì Fernandez e Andrea Rosas. I temi, rivolti alle giovani generazioni, vertono tutti sulla memoria e sui valori di libertà, democrazia, uguaglianza, multiculturalità, Resistenza e Costituzione.

Il Vol. 1 va a introdurre quella che sarà la seconda fase di “Teatro Civile, Teatro per la Memoria”, denominata Sud Ovest Teatro” e costituita dagli appuntamenti estivi che da quattro anni portano la Cernita a valorizzare i luoghi più suggestivi del territorio sulcitano come Arena Fenicia di Sant’Antioco, Castello di Salvaterra di Iglesias, Su Pranu di Portoscuso.

Per il mese di luglio la compagnia, in cooperazione con il Comune di Sant’Anna Arresi, si prepara anche per la “VI edizione di Sant’Anna Arresi Teatro”, Festival dal 22 al 28 agosto con un programma ricco di appuntamenti che a breve sarà comunicato.

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La Giunta regionale investe ancora su ricerca di base ed innovazione, e lo fa intrecciando tutte le risorse disponibili per spendere meglio e più rapidamente. I 30 milioni ottenuti con il Patto per la Sardegna sono stati programmati insieme ai 6,5 in dotazione quest’anno alla legge 7, dopo il confronto con la Consulta per la Ricerca, le Università, gli Enti pubblici, il partenariato economico. La delibera che specifica dove sono destinati i finanziamenti, è stata approvata dall’Esecutivo su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci. Altri 128 milioni sono programmati per investimenti delle imprese in ricerca e innovazione perché facciano sinergia con il sistema della ricerca.
«L’investimento sull’università è parte del disegno complessivo che riguarda tutta la filiera dell’istruzione: va dal grande e complesso progetto Iscol@, sia sul fronte dell’edilizia scolastica che su quello della didattica, ai 7 milioni per l’orientamento, finalizzati a combattere la dispersione universitaria – ha detto il presidente Francesco Pigliaru -. Per questo, oltre a dare continuità alla legge 7, abbiamo fortemente chiesto e ottenuto che all’interno del Patto con il Governo ci fossero 30 milioni da poter indirizzare alla ricerca, puntando sull’innovazione. È un investimento sul presente, con risorse importanti, concrete e immediatamente spendibili. Vogliamo aiutare le nostre università e il nostro intero sistema della ricerca ad essere più competitivi, perché i nostri ragazzi possano dialogare alla pari con tutti.»
«Stiamo applicando anche qui il metodo della programmazione unitaria delle risorse: così riusciamo a evitare sovrapposizioni di interventi e duplicazioni della spesa, assicurando il miglior utilizzo sinergico di tutte le risorse – sottolinea Raffaele Paci -. Abbiamo lavorato a lungo con tutte le parti coinvolte per garantire l’uso migliore delle risorse e oggi mettiamo a disposizione tante importanti opportunità, anche per acquisire competenze scientifiche internazionali da spendere nel contesto regionale. E poi l’innovazione: la nostra vera, grande possibilità di far cadere le barriere geografiche e imporci con le nostre competenze a livello internazionale. Agroalimentare, aerospazio, industria 4.0: settori che vogliamo far crescere all’interno della strategia di specializzazione S3, allargando il concetto di innovazione che grazie al trasferimento tecnologico e alla rivoluzione digitale coinvolge anche i settori tradizionali della nostra economia.»
Saranno utilizzati su tre linee di intervento. La prima, 12 milioni: finanziamento di progetti di ricerca di base promossi dalle due Università della Sardegna, dalle Aziende del Sistema Sanitario e dagli Organismi nazionali di ricerca, aventi sede operativa in Sardegna (un bando da 6 milioni nel 2017 e un altro di pari importo nei prossimi mesi). La seconda, 6 milioni, prevede il finanziamento di Progetti Strategici di sistema e Grandi Infrastrutture a supporto del sistema regionale della ricerca: programma CESAR (Centro servizi di Ateneo per la ricerca) dell’Università di Cagliari (fino a 3 milioni); avvio di azioni sperimentali in agricoltura innovativa e per lo studio sulle malattie animali all’Università di Sassari (fino a 2 milioni); programma Sos Enattos all’interno del Patto per il Nuorese (fino a 1 milione). La terza tipologia stanzia infine 12 milioni su: prosecuzione del progetto CEEP (Centro di Eccellenza sull’Energia Pulita) a favore di Sotacarbo (sino a un massimo di 4 milioni); progetto ARIA sviluppato da INFN, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, e Carbosulcis per la realizzazione di un’innovativa infrastruttura di ricerca presso la miniera di Monte Sinni, nel bacino carbonifero del Sulcis (fino a 1,4 milioni); Total Patient Management (TPM), progetto sperimentale di automazione in sanità a favore dei cittadini gestito in Sardegna da Inpeco e Crs4 (800 mila). Su questa linea restano da programmare 5 milioni e 800mila euro per attivare progetti di collaborazione con le imprese che servano ad attrarre in Sardegna nuove idee e competenze per arricchire ulteriormente il sistema regionale della innovazione.
Sarà finanziata con 500mila euro la mobilità in gruppi di ricerca internazionali dei giovani ricercatori sardi, che potranno poi mettere a disposizione della Sardegna le conoscenze acquisite. Ci sono anche 400mila euro per Visiting Professor/Scientist per attrarre negli Atenei sardi scienziati dall’estero, 300mila euro per il progetto Smart & Safe City, 1,7 milioni per Progetti di innovazione trasferibile (900mila euro all’Università di Cagliari, 800mila a quella di Sassari), 200mila per il Digital Innovation Hub per promuovere e coordinare insieme a Confindustria, al sistema camerale e alle Università l’innovazione delle imprese sarde. Ancora, tra gli interventi più rilevanti, 500mila euro per progetti di ricerca strategici in agricoltura, 900mila per la ricerca S3, la strategia di specializzazione intelligente, 400mila per la ricerca in area sanitaria, e infine 900mila euro per la Biblioteca Scientifica Regionale.