3 May, 2024
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Si è svolta questa mattina, a Masainas, la cerimonia d’inaugurazione di una nuova strada che collega la strada d’ingresso al paese da Is Solinas alla strada statale 195, all’altezza di Piazza Belvedere, per complessivi 700 metri. La carreggiata è larga 7 metri. A tagliare il nastro è stato il sindaco Ivo Melis, in fascia tricolore, affiancato dai tecnici e dai progettisti del Comune e dal parroco del paese don Maurilio Atzei che ha benedetto la nuova strada, alla quale l’Amministrazione comunale non ha ancora assegnato un nome.

La strada, negli intendimenti dell’Amministrazione comunale, è destinata ad alleggerire il peso dell’intenso traffico che si riserva quotidianamente sulla strada statale 195 che attraversa l’intero paese, che in estate diventa addirittura insostenibile, con automezzi che sfrecciano a velocità molto sostenuta, mettendo a repentaglio la sicurezza dei residenti oltreché degli stessi automobilisti.

La realizzazione dell’opera è costata 242.000 euro.

Vediamo il filmato della benedizione e del taglio del nastro, che comprende anche l’intervento del sindaco Ivo Melis che ha spiegato come si è arrivati alla realizzazione dell’opera.

    

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«Il comparto dei produttori primari dell’ovicaprino viene da una stagione difficile, caratterizzata da problemi climatico-ambientali e di mercato, con un prezzo del latte sceso ai minimi storici. Per superare questa emergenza e sostenere le nostre aziende, abbiamo messo a correre 45 milioni di euro che stiamo liquidando per le quasi “Quale ruolo dei formaggi Dop nel mercato mondiale? La posizione dei Consorzi di tutela.»

È questo il tema che ha animato oggi il convegno organizzato dal Consorzio di tutela del pecorino romano Dop nelle tenute Sella & Mosca di Alghero dove si sono ritrovati i maggiori portatori di interesse del comparto nazionale ed europeo.

«Il comparto dei produttori primari dell’ovicaprino viene da una stagione difficile, caratterizzata da problemi climatico-ambientali e di mercato, con un prezzo del latte sceso ai minimi storici. Per superare questa emergenza e sostenere le nostre aziende, abbiamo messo a correre 45 milioni di euro che stiamo liquidando per le quasi 11mila domande ricevute.» Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, ripercorrendo le azioni messe in campo dalla Regione negli ultimi mesi per far fronte alle criticità che hanno investito l’intera filiera del lattiero-caseario ovicaprino.
Ad aprire l’incontro la relazione del presidente del Consorzio del pecorino romano, Salvatore Palitta, e quindi la relazione introduttiva sullo stato di salute del settore nel panorama internazionale illustrata da Angelo Rossi, della Fondazione Clal (Centro studi dedicato al mondo del lattiero-caseario). E poi gli interventi di Gianfranco Gaias (Ufficio studi pecorino romano) sull’informazione e la diffusione dei dati nel settore, del presidente del Consorzio di tutela del parmigiano reggiano Dop, Nicola Bertinelli, e del direttore del Consiglio di regolazione del Queso Manchego (il rinomato formaggio ovino spagnolo), Pedro Condes Torres, che hanno raccontato le peculiarità di filiera e di posizionamento sul mercato delle proprie produzioni. Il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, impossibilitato a partecipare all’incontro, ha inviato un video messaggio che è stato proiettato in sala. Sempre in rappresentanza del Mipaaf ha preso la parola il dirigente Luigi Polizzi che segue per il Ministero le politiche di tutela delle Dop. Ricordando lo strumento del pegno rotativo, ideato dalla Regione in collaborazione con le banche per garantire liquidità soprattutto alle cooperative di trasformazione, Giuseppe Cuccurese, direttore generale del Banco di Sardegna, si è confrontato con Torres sugli eventuali stati di giacenza nei magazzini del Manchego.

«A fine stagione – ha spiegato il direttore della Dop spagnola – le cantine sono vuote. Non abbiamo problemi di prodotto invenduto.»

Il convegno è stato anche occasione di confronto tra i relatori e la platea composta da addetti ai lavori: associazioni di categoria agricola, produttori primari, trasformatori privati e del mondo delle cooperative, e rappresentanti delle altre Dop di pecorino. Sul piano istituzionale ha portato i saluti della città catalana il sindaco Mario Bruno. Un saluto ai partecipanti lo ha dato anche il padrone di casa, Vittorio Moretti, titolare dell’azienda che lo scorso anno ha acquisito la Sella & Mosca.

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Promuovere la diffusione della cultura e della sicurezza stradale tra gli studenti delle scuole cittadine. È questo il principale obiettivo che si pone l’associazione di volontariato Auser Carbonia, che ha organizzato, con il patrocinio e il contributo economico del comune di Carbonia, due importanti progetti di educazione stradale, intitolati rispettivamente “Sicuri in strada” e “Più sicuri in strada”.
Il primo progetto, “Sicuri in strada”, è iniziato oggi, venerdì 2 febbraio, ed è rivolto agli alunni delle classi quinte delle scuole primarie e agli studenti di alcune classi della scuola dell’infanzia. Il metodo educativo è improntato su lezioni frontali, tenute da esperti nella disciplina del Codice della strada, e su lezioni pratiche, svolte all’aperto, anche tramite l’uso di biciclette.
«Si tratta di un’iniziativa importante che può contribuire, attraverso l’educazione stradale, al processo di formazione e maturazione dei bambini – dice il sindaco Paola Massidda che, nei giorni scorsi, ha voluto scrivere una lettera di benvenuto a ciascuno degli studenti partecipanti al corso di educazione stradale -. Spero che questa iniziativa vi veda protagonisti e vi renda pienamente consapevoli dell’importanza dell’educazione stradale.»
«Il corso denominato “Sicuri in strada” si propone di favorire, in maniera graduale, i seguenti risultati: lo sviluppo delle capacità che permettono di muoversi in sicurezza negli spazi urbani e sulle strade, a piedi o in bicicletta – ha spiegato il maggiore Andrea Usai, Comandante della Polizia locale -; la conoscenza dei comportamenti corretti e delle norme di sicurezza da tenersi in automobile e nei mezzi pubblici come persone trasportate in strada in qualità di pedoni o ciclisti; la conoscenza della principale segnaletica stradale, con particolare riferimento a quella relativa al pedone e al ciclista.»
L’iniziativa coinvolgerà gli studenti di diverse scuole cittadine: Istituto Comprensivo “Deledda-Pascoli”, Istituto Comprensivo “Don Milani”, Istituto Comprensivo “Satta”, Scuola paritaria “Gritti”, Scuola dell’infanzia “Don Milani”.

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Il Settore Giovanile della Federazione Italiana Pallacanestro ha assegnato a Cagliari le finali nazionali, maschile e femminile della categoria Under 14. La manifestazione si disputerà in città dal 24 giugno al 1 luglio del 2018. Il capoluogo isolano per più di una settimana sarà invaso dalle formazioni giovanili provenienti da tutta Italia. In tutto 36 squadre, così suddivise: 20 maschili e 16 femminili. saranno le squadre che vinceranno i rispettivi campionati regionali a contendersi in città il tricolore 2018 di categoria. Sarà ovviamente presente anche la Sardegna con le squadre campioni regionali maschile e femminile under 14.

Sarà sicuramente una grande festa per la pallacanestro giovanile e non solo, che porterà in città circa 2.000 persone, tra atleti, dirigenti, accompagnatori, genitori e tifosi. Non è la prima volta che Cagliari e il suo hinterland ospitano finali nazionali giovanili, nel 2009 (dal 29 giugno al 5 luglio), con le finali nazionali Under 15 femminile, manifestazione che si tenne anche l’anno successivo (28 giugno al 4 luglio).

Nel 2011 la Fiba scelse Cagliari e la Sardegna per disputare la fase finale del Campionato Europeo Under 16 femminile (dall’11 al 21 agosto). Nelle finali del 2009 miglior realizzatrice fu la giovanissima Cecilia Zandalasini che, proprio in Sardegna iniziò la sua fantastica carriera, vincendo il suo primo titolo giovanile (2010) e la sua prima medaglia europea nel 2011 (bronzo).

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Riprendono nel Conservatorio di Cagliari gli appuntamenti con il “VII Festival Pianistico del Conservatorio”, nato da un’idea del pianista e docente Stefano Figliola.

Dopo i due primi blocchi, dedicati all’opera di George Gershwin e Robert Schumann, adesso sarà affrontata la monografia di Maurice Ravel (1875-1937).

Il primo appuntamento è per lunedì 5 febbraio, alle 18.00, nell’aula magna dell’istituzione musicale cagliaritana, dove la musicologa Aurora Cogliandro introdurrà la figura e l’opera del grande musicista francese in “Invito al concerto”.

L’incontro sarà introduttivo a quello di mercoledì 7 febbraio quando alle 18,30, negli spazi dell’Auditorium, il pianista Giulio Biddau si esibirà in una serata in cui affronterà partiture che spazieranno da Menuet antique a A la manière de Borodine, da Gaspard de la Nuit a Le Tombeau de Couperin.

Il “VII Festival pianistico del Conservatorio” nasce dalla collaborazione del “Dipartimento Tastiere” con i Dipartimenti di “Strumenti ad Arco e a corde”, di “Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali (Scuola di Jazz)” e con l’associazione culturale musicale “Ennio Porrino” di Elmas. 

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Sono in fase di avanzamento i lavori di urbanizzazione primaria di Carbonia 2. Al fine di consentire il completamento degli interventi previsti, da lunedì 5 febbraio 2018 a martedì 10 aprile 2018, è stata disposta la chiusura del traffico veicolare in via delle Begonie, in località Sa Perda Bianca.

Si tratta di una misura necessaria per garantire la sicurezza stradale, preservando l’incolumità dei cittadini e delle maestranze.

«I lavori proseguono a pieno ritmo – ha detto l’assessore dei Lavori pubblici Gian Luca Lai -: stiamo realizzando una serie di interventi che i cittadini della zona reclamavano da tanti anni. Contiamo di concludere l’urbanizzazione primaria di Carbonia 2 nei tempi previsti, ovvero entro la fine del mese di maggio 2018.»

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Apre il 4 febbraio, con lo spettacolo-concerto “Maschere di carta” che vedrà anche la partecipazione, manco a dirlo, di “Is Ratantiras de Casteddu”, delle orchestre popolari e dei gruppi storici, il Carnevale Cagliaritano. La cerimonia di inaugurazione si concentrerà all’Auditorium di piazzetta Dettori. È qui che dalle 18,30 i colori, il fuoco, i simboli, la musica della tradizione sarda si dirameranno per contagiare tutta la città, dal centro sino a Pirri, passando per il Villaggio Pescatori a Giorgino, con festeggiamenti che si protrarranno per due settimane, sino a domenica 18.
«Dopo tutto un anno di preparativi e di impegno, il Carnevale Cagliaritano è pronto a ripartire», ha esordito stamattina Marzia Cilloccu alla presentazione del programma al secondo piano del Municipio di via Roma. Al suo fianco i rappresentanti dei tanti gruppi che con il contributo di 50mila euro stanziato dal Comune sono stati protagonisti dell’organizzazione della festa più popolare di febbraio: Sa Ratantira Casteddaia (Stampace), il Comitato di quartiere Villaggio Pescatori (Giorgino), Senza Confini (Marina), Domus de Luna e Exmè (Pirri), il Vespaclub Cagliari e l’associazione che ha coordinato i lavori Tra Parola e Musica-Casa di Suoni e Racconti.
Parlando al plurale per l’Amministrazione cittadina, la titolare delle Attività produttive e Turismo ha quindi sottolineato l’importanza della manifestazione, “fra le più popolari nel panorama cagliaritano”, facendo riferimento alla valenza che assume per la “preservazione e promozione delle tradizioni locali” e per sua la capacità di “fare da collante”, in seno alla cittadinanza e alle istituzioni.

Ricco il calendario degli appuntamenti in calendario. Si parte domenica 4 febbraio, alle 18.30 dall’Auditorium comunale di piazzetta Dettori con “Maschere di Carta” organizzato dall’associazione Tra Parola e Musica-Casa di Suoni e Racconti. Nel corso dello spettacolo-concerto l’attore Giacomo Casti con il musicista Andrea Congia e la band Fàulas condurranno il pubblico in un viaggio a cavallo del tempo, tra il Settecento e il Novecento, tra i fuochi e i simboli del Carnevale in Sardegna, dal “Capo di sopra” sino a Cagliari. Tra gli ospiti Is Ratantiras de Casteddu e le orchestre popolari dei gruppi storici del Carnevale cagliaritano che animeranno il Capoluogo nei giorni successivi.
Giovedì Grasso (8 febbraio), dal pomeriggio la città sarà quindi conquistata dall’allegria della prima delle tre sfilate in programma. Dalle ore 18.00 saranno i tamburi dei gruppi a dettare il ritmo del passaggio delle maschere nei quartieri storici; l’appuntamento per tutti è nel Corso Vittorio Emanuele II.
Il 10, la novità del Carnevale 2018: “Sabato Grasso” a Pirri. La Municipalità e Domus de Luna, insieme a diverse associazioni pirresi e ai gruppi di alcuni rioni cittadini, guideranno due diverse sfilate che culmineranno in un’unica grande festa: alle 16,30 il primo gruppo di maschere partirà da via Santa Maria Goretti, il secondo da via Chiesa per poi incontrarsi nella via Salvo D’Acquisto. Destinazione finale il Centro culturale Exme’, con musica dal vivo e zeppole per tutti i partecipanti, grandi e piccoli. “Si continua a lavorare instancabilmente in sinergia per il bene dei cittadini di tutto il territorio, nel segno della condivisione”, ha osservato Alice carta presidente della Commissione alle Attività produttive della Municipalità di Pirri.
Domenica 11 sarà ancora protagonista il Corso Vittorio Emanuele II. Sempre alle 18.00, partirà la sfilata che porterà il corteo di maschere nella via Manno, via Garibaldi, via Sonnino, via Roma, nel Largo Carlo Felice, piazza Yenne. E dalle vie di Stampace si tornerà nel Corso. A fare da colonna sonora, anche in questo caso, il suono inconfondibile della Ratantira. Ci sarà, hanno assicurato gli organizzatori, anche uno spettacolo pirotecnico.
Martedì Grasso (13 febbraio), la terza e ultima sfilata. Partenza da piazza Giovanni XXXIII alle 17,30, arrivo in via Santa Margherita, intorno alle 20.00, per il tradizionale rogo di Re Cancioffali e zeppolata finale.
Domenica 18, in occasione della giornata conclusiva del Carnevale Cagliaritano, la mattina (dalle 10,30) i vespisti del Vespaclub Cagliari daranno vita nella discesa di via Azuni (dove anticamente si disputavano le pariglie a cavallo), alla Vespiglia, divertentissima e colorata parodia della celebre Sartiglia oristanese. Al pomeriggio la tradizionale chiusura al Villaggio Pescatori di Giorgino: a partire dalle 17 una grande festa cittadina dedicata soprattutto ai più piccoli con corse nei sacchi, albero, animazione e laboratori creativi che si concluderà con la classica Pentolaccia. Oltre 200 i chili di zeppole per quanti vorranno partecipare e conoscere uno dei quartieri più suggestivi di Cagliari.
Importante, in questa edizione, la produzione di un documentario voluto e promosso da tutte le associazioni e dall’Amministrazione comunale e curato da Tra Parole e Musica per raccontare, attraverso le immagini dei momenti di aggregazione e di quelli di lavoro, delle fasi di studio per la ricostruzione delle maschere a quelle delle prove della ratantira in strada, la passione, l’impegno e il divertimento, ma anche la fatica che si nascondono dietro la riuscita della manifestazione.
Insomma, “poca gazzosa, ma molta sostanza questo Carnevale Cagliaritano”, sopratutto “fatto insieme”, hanno scandito forte Marzia Cilloccu e i tanti rappresentanti delle associazioni e dei gruppi dell’organizzazione.

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«E’ una grande soddisfazione constatare che finalmente il lavoro che è stato iniziato già da ottobre 2011, come testimoniano gli articoli sulla presentazione del programma dell’epoca, sta proseguendo. Il porto storico di Cagliari sta crescendo enormemente per le crociere e la scelta coraggiosa, e da alcuni contestata, del trasferimento delle navi da crociera (con realizzazione di un nuovo terminal) nel molo Rinascita si sta rivelando vincente e decisiva. L’aumento e la modernizzazione dei servizi per il crocierismo hanno portato Cagliari a diventare uno degli scali più importanti del Mediterraneo. E’ poi con piacere che rilevo la condivisione della mia idea di recuperare i silos per destinarli a un progetto turistico portuale.»

E’ il commento dell’ex presidente dell’Autorità portuale Piergiorgio Massidda sull’intesa siglata tra Stati generali del porto, Comune e Sogaer e sui risultati relativi all’approdo dello scalo cagliaritano.

«Sono felice che si sia compresa l’importanza di una sinergia tra aeroporto e sistema portuale per la realizzazione di un hub crocieristico e diportistico – aggiunge Piergiorgio Massidda -. L’utilizzazione del Molo Rinascita, il terminal crociere, il recupero dei silos e il binomio con l’aeroporto possono stabilizzare e accrescere l’afflusso turistico, con un grande ritorno economico e lavorativo per il sud Sardegna – conclude Massidda -. Unica amarezza è che siamo nel 2018, ma questo progetto si sarebbe potuto concretizzare già da anni.»

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«Il polo pediatrico, uno dei reparti d’eccellenza del Brotzu è privo di un segmento dedicato alla patologia neonatale e alla rianimazione pediatrica. Un frammento che è stato invece inglobato al Policlinico di Monserrato.»

Lo scrive in una nota il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco, vice presidente della commissione salute nel palazzo di via Roma.

«Nulla da togliere alla funzionalità della struttura universitaria – aggiunge Edoardo Tocco – pensiamo però si debba pensare al potenziamento del polo pediatrico del Brotzu, evitando dei trasferimenti da capogiro al Policlinico e, in molti casi, viaggi della speranza verso gli ospedali della Penisola, con la maggior parte dei voli per il Gemelli di Roma e per il Gaslini di Genova. Basta una leggera aritmia cardiaca – conclude Edoardo Tocco – o un’asfissia del piccolo per costringere il sistema sanitario ad attivare la procedura di emergenza per il trasporto dei piccoli.»

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Da Stati Uniti ed Europa in Sardegna per incontrare i produttori di mobili e complementi d’arredo. Appuntamento a metà marzo a Oristano: organizzano ICE-Agenzia, Confartigianato Sardegna e Regione Sardegna. Al via le domande di partecipazione: scadenza il 13 febbraio.

25 produttori artigiani di mobili e complementi d’arredo (in ferro, tessuto, legno, ceramica, vetro, pietra e altri materiali), della Sardegna, dell’Abruzzo e del Molise, incontreranno 15 compratori provenienti da Stati Uniti e vari Paesi europei a metà marzo a Oristano, nell’ambito del Piano Export Sud 2, attività a favore delle PMI delle Regioni del Mezzogiorno.

L’incoming sardo, organizzato dall’ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane in collaborazione con Confartigianato Imprese Sardegna e Regione Sardegna, ha l’obiettivo di sviluppare e consolidare la conoscenza della realtà produttiva di Arredo e Complementi del Meridione d’Italia e di favorire il processo di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese del settore.

L’evento mira, infatti, a offrire una vetrina di presentazione dei prodotti “Made in Sud” a diversi mercati internazionali di potenziale interesse.

Il programma prevede il giovedì 15 marzo interamente dedicato agli incontri business to business tra aziende italiane e operatori esteri, mentre venerdì 16 sarà dedicato alle visite aziendali rappresentative delle eccellenze e delle peculiarità del territorio esclusivamente per i buyer esteri.

Ulteriori informazioni e documentazione sono reperibili all’indirizzo http://www.sardegnaimpresa.it o www.ice.gov.it. La partecipazione delle aziende artigiane all’iniziativa è gratuita ma è necessario inviare la domanda entro e non oltre il 13 febbraio all’indirizzo arredamento.artigianato@ice.it. Sulla base alle richieste e ai profili aziendali pervenuti, saranno selezionati, a cura degli Uffici ICE-Agenzia della rete, i 15 compratori esteri. Per approfondimenti ulteriori contattare Confartigianato Sardegna allo 070 44891.

«Grazie agli incontri business-to-business e alle visite sul territorio – afferma il Segretario di Confartigianato Imprese Sardegna, Stefano Mameli – si consente alle imprese di avere un confronto diretto con i buyer e, quindi, con i mercati esteri. “In pratica mettiamo, a costo zero, le aziende nelle condizioni di attestare l’appetibilità delle proprie produzioni – continua Mameli – per indirizzarle verso quei mercati ritenuti più adatti a intraprendere dei rapporti commercialiPer gli imprenditori – conclude il Segretario – è fondamentale sfruttare queste occasioni d’internazionalizzazione offerte da iniziative come gli Incoming, che possono garantire nuove e proficue opportunità di espansione in altri mercati.»