3 May, 2024
HomeSportSi è chiuso ieri, sul passo “Genna Serapide” a Montevecchio, il 1° Rally “Parco Geominerario della Sardegna”.

Si è chiuso ieri, sul passo “Genna Serapide” a Montevecchio, il 1° Rally “Parco Geominerario della Sardegna”.

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Una folla di appassionati con famiglie ed amici è accorsa per festeggiare i vincitori del primo Rally del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, evento che l’Ente ha sostenuto su sollecitazione dei Comuni di Arbus e Guspini intenzionati a promuovere le ex aree minerarie di Montevecchio ed Ingurtosu, con l’importante appendice del geosito di Piscinas. 

Due giorni di animazione territoriale che la Mediterranean Team, con i 24 equipaggi, ha sviluppato tra i centri di Arbus e Guspini e l’area mineraria di Montevecchio.

Migliaia di appassionati hanno seguito tutte le fasi dalla preparazione alle gare vere e proprie che hanno coperto un percorso di 36 chilometri, fra i due comuni minerari e Montevecchio.

Appassionati arrivati da diverse parti dell’Isola fra i quali non pochi giunti dalla Gallura dove si svolge il Rally su sterrato dei campionati mondiali. Non sono inoltre mancati appassionati provenienti dal continente e dall’estero.

Durante le premiazioni sono state diverse le persone che mi hanno avvicinato e che non conoscevano l’esistenza del Parco e tanto meno le bellezze delle aree minerarie di Montevecchio, Ingurtosu e Piscinas. I più curiosi hanno voluto che narrassi loro del palazzo che sovrastava il palco delle premiazioni, la direzione della miniera, meglio definita Palazzo Castoldi. Ricco di affreschi inaspettati in ambito minerario, a sottolineare la ricchezza raggiunta dall’unica famiglia sarda, i Sanna – Castoldi, che si è cimentata nell’avventura mineraria di metà ottocento.

Molto attivi gli operatori economici che per due giorni hanno ospitato e reso servizi a centinaia di convenuti che si sono fermati per seguire l’importante evento sportivo. Alberghi, B&B, casa vacanze ed agriturismi hanno registrato il tutto esaurito e molti degli ospiti hanno manifestato la volontà per una visita più compiuta, in un area a molti sconosciuta e che ha suscitato curiosità e fascino, non solo per i complessi architettonici salvati, ma per la storia antropologica che gli accompagna ed il vasto patrimonio naturalistico che gli avvolge.

La promozione delle aree minerarie passa anche par gli eventi sportivi, diversi dei quali hanno ricevuto il plauso ed il sostegno del Parco, come, ultima in ordine di tempo “La Nuragika” a Villasalto, nel maggio scorso, che partendo dallo splendido scenario della miniera di “Su Suergiu”, ha percorso, con le bici d’epoca, le vicine miniere del Sarrabus.

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