30 April, 2024
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L’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu ha partecipato al primo incontro pubblico sulle pratiche e le tradizioni rurali, a Florinas. 

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«Questo incontro, come quelli che seguiranno nei prossimi mesi, è molto utile perché ci aiuterà a definire le modalità utili all’estensione del Piano paesaggistico regionale delle zone interne. In un’ottica di partecipazione attiva delle comunità rurali di tutta la Sardegna, questi appuntamenti servono a definire gli ambiti, i paesaggi rurali storici, le regole di governo dei corridoi vallivi e di tutto il territorio isolano. Regole di questo tipo non possono essere calate dall’alto, ecco perché risulta importante il coinvolgimento di esperti e cittadini. È un buon lavoro che portiamo avanti da un paio d’anni e che produrrà risultati concreti a brevissimo.»
Lo ha detto l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu nell’introduzione del primo incontro pubblico sulle pratiche e le tradizioni rurali, che si è tenuto questa mattina al Centro sociale di Florinas.
I paesaggi rurali, negli attuali scenari programmatici in ambito comunitario, nazionale e regionale, sono oggetto di particolare attenzione per l’importanza che ricoprono a livello identitario, ambientale, culturale, storico e produttivo. Il progetto di ricerca dei paesaggi rurali è stato avviato dall’Assessorato dell’Urbanistica nel 2014. Conclusa la prima fase, a Florinas inizia la seconda.
Gli esempi di paesaggi storici sono molteplici e legati alla geografia dei luoghi. Dai terrazzamenti (quelli di Jerzu sono tra i più noti) al sistema degli orti peri-urbani (abbastanza comuni nei centri minori, come i tancati), i campi aperti della Trexenta, della Marmilla e della Nurra che richiamano una parte significativa dei paesaggi europei, le terre delle bonifiche e delle riforme agrarie (Alghero, Arborea e Castiadas i più conosciuti), senza trascurare le grandi estensioni di oliveti e vigneti.
La ricerca vede la collaborazione tra le strutture regionali, impegnate nella attività di pianificazione paesaggistica, l’Osservatorio del paesaggio, gli Atenei di Cagliari (Dipartimenti di Ingegneria Civile, Ambientale ed Architettura e di Scienze Sociali e delle Istituzioni) e Sassari (Dipartimenti di Agraria, di Scienze della Natura e del Territorio e di Architettura, Design e Urbanistica), l’Istituto Superiore Regionale Etnografico con un approfondimento legato agli aspetti immateriali della cultura antica che legano i territori e le popolazioni che li abitano. Un contributo è stato fornito anche dall’Agenzia regionale Forestas per lo sviluppo del territorio e l’ambiente della Sardegna. All’Anci è affidato il processo partecipativo delle comunità locali alla ricerca. 
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