29 April, 2024
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Duecentocinquantesimo della fondazione di Calasetta, si entra ancora di più in medias res. Domani, 6 settembre, data che segna l’insediamento nel 1770 della comunità tabarchina in quel lembo di terra della Sardegna sud-occidentale, si arriva al clou delle celebrazioni. Lamattinata si apre alle 9.30 con una  cerimonia religiosa nella chiesa di San Maurizio e alle 10.30 in Piazza Belly – a cui dà il nome l’ingegnere militare piemontese che progettò il paese nella sua tipica struttura a scacchiera – avrà inizio la Cerimonia commemorativa, momento solenne alla presenza di autorità civili, religiose e militari. Sono previsti gli interventi di Claudia Mura, sindaca di Calasetta, Alberto Zonchello, in rappresentanza dell’assessorato della Cultura della Regione Sardegna, Salvatore Puggioni, Sindaco di Carloforte, Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco, di Stefano Delunas, presidente dell’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, dei rappresentanti dell’Anci, dell’Arma dei Carabinieri, di Remigio Scopelliti, consigliere comunale di Calasetta, Giovanni Poggeschi, docente dell’Università del Salento, studioso dei diritti linguistici delle minoranze, della poetessa Maria Tina Biggio.

Ma la giornata di domenica 6 sarà lunga e densa di eventi. Alle 9.00 si darà il via, dagli impianti sportivi, “Calasetta In Bike”, ciclopedalata di 30 km (evento gratuito e aperto a tutti), a cura di A.S.D. Sulcis Bike Cross Country. Nel pomeriggio, alle 16.00, si potrà assistere alla performance/installazione di Gabriella Locci, curata da Casa Falconieri, in collaborazione con il MACC. L’esibizione dell’artista è pensata in due momenti, quello del viaggio e quello della nascita del paese e della comunità di Calasetta. Il primo momento performativo, E’ rosso sotto e sopra l’acqua, avrà luogo nella spiaggia di Sottotorre, dove Gabriella Locci aprirà la sua grande opera su carta (4 metri x 7) e la spingerà in mare, facendole compiere un viaggio simbolico nell’acqua. Il viaggio da Tabarka a quella terra che diventerà Calasetta è rappresentato dalla scelta di una gamma cromatica che si dipana quasi esclusivamente attraverso i rossi e gli aranciati, colori della vita, dell’amore ma anche delle ferite e delle difficoltà, che sicuramente hanno accompagnato un viaggio non semplice. Dopo il viaggio il racconto della costruzione del paese, simboleggiato dalla performance partecipata Segni minimi nello spazio del tempo: gli abitanti di Calasetta coinvolti sposteranno 250 opere, come gli anni dalla fondazione, realizzate da Gabriella Locci sotto forma di piccoli moduli di cemento, dal museo MACC all’Archivio Multimediale “Ràixe” (“radice” nell’idioma ligure-calasettano), rappresentando così la nascita del paese, la sua strutturazione, e la possibilità dell’incontro tra lo sguardo verso il contemporaneo e il patrimonio di memoria custodito dal Museo della Cultura Tabarchina.

Alle 18 il momento ufficiale dell’Annullo di Poste Italiane per Calasetta 250 (in via Marconi) e alle 19.00 la cooperativa Millepiedi organizza un’altra Passeggiata nel centro storico, condotta da Annalisa Mura (con prenotazione, consueta partenza dalla sede dell’Archivio Multimediale della Cultura Tabarchina “Ràixe”, in via Umberto 61).

La giornata del 250esimo si chiuderà con il terzo appuntamento del Babel Music Fest, alle 22.00, in Piazza Principato di Monaco: l’atteso concerto dell’artista di casa Matteo Leone, con la partecipazione di Farees, polistrumentista italo-tuareg di fama internazionale.

Leone, cantautore, chitarrista e batterista, ormai affermato, dopo un percorso artistico di ricerca nella cultura afroamericana, dove il blues è stato parte essenziale, ha sentito il bisogno di tornare alle sue origini: Calasetta e l’Africa. Il concerto per Calasetta 250 è diviso in due parti: nella prima verrà eseguito il primo disco del cantante calasettano, “Scattered House Place” (“Località Case Sparse”), in lingua inglese, che racconta di Cussorgia, frazione di Calasetta dove abita, e dei luoghi a lui cari; nella seconda verrà presentato in anteprima il suo nuovo album “Ràixe”, fra afroblues e musica del deserto, interpretato interamente in tabarchino, questa la peculiarità del lavoro, essendo i brani legati alla lingua, alla storia di Calasetta e dei suoi abitanti.

L’ultima fatica discografica di Matteo Leone vede la partecipazione e collaborazione di Farees, che sarà con lui sul palco di Piazza Principato di Monaco, e diverse collaborazioni importanti, con i gruppi tuareg maliani Terakaft e Tinariwen, pionieri del “desert rock” e del “blues del deserto”, dall’affascinante sound sahariano, e con il cantante e chitarrista statunitense Ben Harper. Il concerto di Calasetta verrà registrato per essere poi pubblicato sulla rete social, per promuovere la musica indipendente, il territorio e la cultura calasettano-tabarchina. Leone ha suonato in svariati festival in Italia e all’estero, è stato in tournée negli Stati Uniti e in Giappone, ha suonato “in casa” al Narcao Blues, al Sant’Anna Arresi Jazz, al festival Rocce Rosse, ha collaborato con artisti isolani come le Balentes e Joe Perrino.

In Piazza Belly è stato allestito ed è attivo un info-point, dove è possibile ricevere tutte le informazioni utili sugli eventi in programma ed effettuare le relative prenotazioni (tel. 347 0502072).

Le manifestazioni sono promosse dal comune di Calasetta, che ha fortemente voluto ricordare con tutti gli onori, nonostante l’emergenza sanitaria e nel totale rispetto delle norme anti-Covid, l’importante anniversario, con il sostegno della Regione Sardegna (Assessorati alla Cultura e al Turismo), il prezioso contributo della Fondazione di Sardegna e con l’organizzazione dell’Associazione Enti locali per le Attività Culturali e di Spettacolo.

 

 

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Giampaolo Murru inizia la seconda stagione alla guida del Guspini, nel campionato di Eccellenza. Abbiamo intervistato il tecnico di Iglesias qualche giorno fa a Carbonia, al termine dell’amichevole disputata al Comunale “Carlo Zoboli” contro la squadra di Marco Mariotti, decisa da un goal del giovane attaccante biancoblù Daniele Cannas.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10223906844966941

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Con l’approvazione definitiva della Riforma sanitaria, il territorio e i cittadini del Sulcis Iglesiente riconquistano la ASL autonoma e cessano di essere segmento marginale in ATS.

La riforma arriva però a compimento con un ruolino di marcia a rilento rispetto ai tempi previsti, pur condizionati dalla fase pandemica.

Nel frattempo, e avendo comunque tutti contezza dell’innovativo assetto politico, gestionale e organizzativo in divenire nella sanità regionale, abbiamo assistito a determine aziendali ATS legittime ma non di meno inopportune, e che stanno replicando ricadute importanti anche in ASSL Carbonia.

Dal 16 di luglio us e dopo una dozzina di anni vincitore di concorso, ha infatti cessato di essere Direttore dell’SPS ATS/ASSL Carbonia il dirigente dr. Antonello Cuccuru, assegnato dal 1 di settembre alla ATS/ASSL di Nuoro.

Esattamente lo stesso 1 settembre, ATS/ASSL Nuoro e ATS/ASSL Carbonia hanno cessato la loro ragione giuridica e diventano ASL Nuoro 3 e ASL Sulcis 7, con tutto ciò che ne consegue e che se ne può intuire.

Riferito alla tempistica e non alla sostanza e alla forma, non possiamo non domandarci a che pro una delibera aziendale ad un passo dall’ufficiale Riforma sanitaria 2020, che stravolge assetti gestionali e di responsabilità apicale che non avranno senso di esistere.

Per anticipare possibili deduzioni strumentali, la questione alla sua attenzione non verte intorno alla doglianza per il Direttore assegnato ad altra sede, ma per essere venute meno tutta una serie di considerazioni gestionali che con l’approvazione della reintroduzione delle otto ASL non si potevano non compiere.

E’ svilita la considerazione della centralità del Servizio Professioni Sanitarie in ASSL Carbonia, e con essa l’ago della bilancia organizzativa e assistenziale rappresentata da coordinatori, infermieri, infermiere pediatriche, che dal 16 luglio us sono privi di punti di riferimento effettivi e non virtuali, ostaggio del rimbalzo e degli esiti delle responsabilità e delle annose e persistenti criticità del sistema salute ad iniziare dalla carenza delle dotazioni organiche per arrivare alle qualità delle prestazioni attese rispetto a quelle rese, senza disconoscere l’enorme questione aperta in ordine al volume e alla tipologia delle “competenze” pretese e alla correlazione di un esercizio professionale border line quando la pianificazione di “che servizio garantire all’utenza dove e con quali professionisti sanitari”, latita perché il cerino acceso è sempre nelle mani del prossimo.

Un vulnus che ultime determine in ATS Sardegna non contribuiranno certo a risolvere e che per certi versi è perfino ipotizzabile che possa elevarsi.

Rendere di fatto assorbita una Direzione SPS nell’area metropolitana cagliaritana è in controtendenza rispetto alla legge di Riforma sanitaria appena approvata, ma questa era e/o doveva essere notorio.

Nei pochissimi giorni tra il momento del passaggio di un sistema sanitario ad un altro, come si sarebbe potuto realizzare il forte legame con i professionisti sanitari infermieri, con il territorio, nei servizi e nelle unità operative, nei tre Presidi Ospedalieri e nei Distretti e come poter contribuire al miglioramento delle dotazioni organiche e alla garanzia di risposte dirigenziali importanti e adeguate, probabilmente resterà un quesito senza risposta.

Attendere da parte di ATS Sardegna le scelte del decisore politico di cui al 1 settembre 2020, sarebbe stata un’assunzione di responsabilità commisurata al contesto e apprezzata.

Si è scelto legittimamente di avviare un effetto domino che, superate le ultimissime schermaglie, era prevedibile venisse interrotto alla prima votazione utile in aula consiliare regionale sarda.

Graziano Lebiu

Presidente OPI Carbonia Iglesias

I timori per l’edizione 2020 del festival di letteratura per ragazzi “Bimbi a Bordo” erano parecchi. Le varianti imposte dal “Covid 19” erano veramente tante e nessuno sapeva come la gente, anche il pubblico più affezionato, avrebbe reagito. Tanta era però era anche la determinazione e la convinzione che l’impegno, la costanza, e perchè no, la sana testardaggine pagano sempre.

“I risultati finali ci hanno dato ragione: “Visti dall’Alto. Visioni e Intra-Visioni dell’Umano” non solo è stato molto apprezzato dai presenti ma anche i numeri sono stati in linea con quelli delle passate edizioni – si legge in una nota -. Per il raggiungimento di questo obiettivo è stato determinante un fattore, di cui siamo assolutamente orgogliosi. Al fianco dell’impegno degli organizzatori, Associazione Incoro, e la sempre splendida capacità di interpretazione delle esigenze del pubblico della direttrice scientifica Mara Durante, quest’anno, più degli altri anni, è stato determinante il contributo di un folto gruppo di volontari e volontarie adolescenti, che si sono messi a disposizione per facilitare e aiutare i presenti nel rispetto delle regole imposte dal periodo pandemico che stiamo vivendo. La loro solarità, la loro energia e felicità, ma anche il loro impegno e la loro risolutezza sono state fondamentali per dare fiducia ai presenti e per far partecipare tutte e tutti con serenità ai molteplici eventi. Sono stati anche una splendida risposta a coloro che pensano che i giovani non rispettino le regole; non solo le rispettano ma si mettono al servizio dell’Altro per una serena e maggior protezione.”
Gli organizzatori hanno rivolto un sentito ringraziamento anche a tutti scrittori, illustratori, fumettisti, operatori culturali che hanno reso indimenticabili queste giornate. Dai corsi di formazioni docenti, ai laboratori di lettura, narrazione disegno e pittura, passando per gli spettacoli serali e gli incontri di approfondimento e riflessione tutto è stato fortemente apprezzato.
E, infine, un grazie di cuore a tutti coloro che hanno dedicato il loro tempo per garantire la splendida riuscita dell’edizione di quest’anno e ci diamo appuntamento all’anno prossimo per la IX edizione del Festival Bimbi a Bordo.

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66 nuovi casi positivi al Covid-19 sono stati accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, 60 da attività di screening e 6 da sospetto diagnostico. Salgono a 2.421 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. Invariato il numero delle vittime, 135.
In totale sono stati eseguiti 143.293 tamponi, con un incremento di 2.252 test rispetto all’ultimo aggiornamento. Sono invece 41 i pazienti ricoverati in ospedale (+6 rispetto al dato di ieri). Invariato il numero dei pazienti in terapia intensiva, attualmente sei. Le persone in isolamento domiciliare sono 963. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.272 (+2) pazienti guariti, più altri 4 guariti clinicamente.
Sul territorio, dei 2.421 casi positivi complessivamente accertati, 431 (+8) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 251 (+8) nel Sud Sardegna, 88 (+9) a Oristano, 181 (+5) a Nuoro, 1.470 (+36) a Sassari.

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Stefano Canu è il nuovo presidente del Carbonia Calcio. E’ stato eletto ieri sera dall’assemblea generale della società biancoblù, al termine della riunione convocata a seguito delle dimissioni del Consiglio di presidenza comunicate lo scorso 18 agosto. Il Consiglio ha ratificato, rendendole operative, le dimissioni del presidente Carlo Foti, dei due vice Antonio Desogus e Francesco Setzu e dell’amministratore delegato Francesco Fele. E’ seguita «un’attenta analisi della situazione economica ed organizzativa, in funzione della prosecuzione della stagione nel campionato di serie D».

«I numerosi interventi si legge in una nota sono stati contraddistinti dalla comune volontà di proseguire l’impegno con rinnovata vitalità e spirito di collaborazione, anche con l’Amministrazione comunale e sono state registrate le nuove adesioni dei dirigenti che ne avevano fatto richiesta. Nei prossimi giorni verranno accettate quelle pervenute recentemente.»

L’Assemblea, con il nuovo presidente Stefano Canu, ha eletto il vicepresidente Giovanni Mannai ed i consiglieri Antonio Desogus, Ferruccio Atzori, Federico Cinus, Antonio Guiso e Sandro Foti.

«Il 4 settembre 1904 per tutti i sardi è una data indimenticabile. L’eccidio di Buggerru in cui furono uccisi, durante uno sciopero, quattro minatori e altri undici rimasero feriti, è una pagina triste della storia delle lotte sociali non solo della Sardegna ma dell’Italia intera.»

Il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, ha voluto ricordare, a 116 anni di distanza, la tragedia dei minatori che persero la vita nella rivendicazione dei loro diritti.

«E’ passato più di un secoloscrive Michele Paisma l’impatto emozionale rimane inalterato. Questi eroi del lavoro, questi minatori precursori della grande battaglie sindacali devono essere costantemente ricordati. Anche grazie al loro sacrificio  si è costruita una società dove i diritti dei lavoratori sono riconosciuti e rispettati.»

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Calasetta è uno dei comuni scelti da Poste Italiane in Sardegna per presentare ai cittadini i temi della filatelia e della scrittura legati alle tradizioni e al patrimonio culturale della comunità. Per l’evento, che si svolgerà domenica 6 settembre in occasione dei festeggiamenti per il 250° anniversario della fondazione della cittadina sulcitana presso la sede di Piazza Belly, dalle 18.00 alle 20.00, alla presenza della sindaca Claudia Mura e di alcuni rappresentanti aziendali, sono stati realizzati un annullo filatelico ed una cartolina.
L’iniziativa di domenica a Calasetta è parte del programma dei nuovi impegni per i Comuni italiani con meno di 5mila abitanti, annunciato dall’amministratore delegato Matteo Del Fante in occasione della seconda edizione “Sindaci d’Italia” del 28 ottobre scorso a Roma, ed è coerente con la presenza capillare di Poste Italiane sul territorio e con l’attenzione che da sempre l’Azienda riserva alle comunità locali e alle aree meno densamente popolate.
La realizzazione di tali impegni è consultabile sul sito web www.posteitaliane.it/piccoli-comuni.
La sindaca Claudia Mura ha espresso la propria soddisfazione per questa iniziativa che segna una nuova tappa nel dialogo e nel confronto con Poste Italiane e avvicina ancora di più l’Azienda al territorio, seguendo un percorso fatto di impegni reali, investimenti e opportunità concrete, al servizio della crescita economica e sociale del Paese.
L’iniziativa è coerente con i principi ESG sull’ambiente, il sociale d il governo di impresa che contribuiscono allo sviluppo sostenibile del Paese.

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«Il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato la riforma sanitaria che manda in soffitta quella della precedente legislatura promossa dalla giunta Pigliaru, che tanti danni ha creato nella nostra isola, dalla chiusura d’interi reparti, al depotenziamento dei servizi, al blocco del turnover, alle liste d’attesa lunghissime anche per eseguire una semplice visita diagnostica, sono innumerevoli gli strascichi della precedente riforma che aveva accentrato i poteri, allontanando i luoghi ove si costruisce l’offerta sanitaria dai territori e dunque dalle esigenze e dai bisogni dei cittadini.»

Lo scrive, in una nota, Fabio Usai, consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione.

«Oggi abbiamo voluto svoltare pagina aggiunge Fabio Usai -. La nostra idea è stata fin da subito ed è ancora adesso quella di riavvicinare i centri di governo della sanità regionale ai territori. Perciò abbiamo promosso la ricostituzione delle 8 aziende sanitarie locali, fra cui quella del Sulcis Iglesiente, le quali avranno natura giuridica e concreta autonomia gestionale e organizzativa. Non si dovrà più andare a Sassari, sede della ormai precedente ATS, per rivendicare i diritti sanitari del nostro territorio. Da oggi torniamo a essere artefici, in campo sanitario, del nostro destino. Ovviamente sono molteplici i problemi e le criticità del sistema-sanità del Sulcis Iglesiente, e ancora lunga la strada per risolverli, ma presto avremo gli strumenti per sanare ogni situazione di difetto e ricostruire una rete sanitaria territoriale adeguata e rispondente alle necessità dei pazienti e di chi nella sanità ci opera quotidianamente.»

«Per spiegare meglio la ratio e l’articolazione della riforma sanitaria, nonché per parlare di sviluppo infrastrutturale, di scuola, trasporti, industria, lavoro e servizi, nei prossimi giorni renderemo nota la data in cui, entro il mese di settembre, arriverà nel nostro territorio il presidente della Regione Christian Solinas, il quale incontrerà innanzitutto i Sindaci (legittimi rappresentanti delle comunità del Sulcis Iglesiente) e, successivamente in altri incontri organizzati appositamente per tale scopo, gli stakeholders localirimarca Fabio Usai -.Una visita importantissima che dimostra l’attenzione della giunta regionale sarda verso il nostro territorio e grazie alla quale, è fortemente auspicabile, si rinnoverà un forte spirito di leale collaborazione fra istituzioni per addivenire alla soluzione dei problemi più urgenti dei cittadini. Nonostante questa disponibilità istituzionale a risolvere i problemi, devo però registrare che non tutti i Sindaci nel Sulcis Iglesiente seguono i principi del buon senso e del perseguimento dell’interesse reale e concreto dei propri cittadini, preferendo attivare invece azioni di pura propaganda politica, forse in ottica di prossime consultazioni elettorali. È il caso della sindaca di Carbonia Paola Massidda, che forse preoccupata dal suo sempre più basso indice di gradimento fra i propri cittadini, si lascia andare a iniziative politiche discutibili e dimostra, dopo 4 anni dal suo insediamento, di non aver acquisito i minimi rudimenti del proprio ruolo politico-istituzionale: isolandosi e isolando la comunità che amministra da tutte le dinamiche provinciali e regionali. L’ultima iniziativa, in ordine di tempo, è quella intrapresa nella “conferenza socio-sanitaria” , dove non ha rinunciato a promuovere la propria campagna propagandistica. Dapprima promuovendo un (quantomeno) irrituale questionario, in pieno stile grillino, fra i Sindaci per farli esprimere sull’ipotesi di un ospedale unico nel territorio. Senza rendersi conto, così come ricordato da vari interventi dei suoi colleghi sindaci, che non solo ancora questa ipotesi non è all’ordine del giorno, insomma non è immediata, ma anche che i fondi per tale progetto, eventualmente, saranno vincolati a tale scopo. Quando e dove si farà. Ma se si farà, non diventerà un ospedale unico, ma bensì una NUOVA struttura che potenzierà l’offerta sanitaria per il Sulcis Iglesiente. Motivo per cui non esiste, fra la gran parte dei primi cittadini, un’ostilità preconcetta a questo investimento che potrebbe valere ben 80 milioni di euro.»

«A nemmeno due giorni dall’approvazione della riforma sanitaria, senza che la stessa sia ancora attuata e senza minimamente conoscere il nuovo testo emendato, ufficialmente approvato dal Consiglio regionale, la dottoressa Massidda ha abbozzato delle feroci quanto ingiustificate critiche addirittura affermando di voler emendare tale provvedimento di legge, magari alla presenza del presidente della Regione. La Presidente della Conferenza Socio Sanitaria non dovrebbe utilizzare questo importante strumento e ruolo per fare propaganda elettorale e scatenare astio verso i propri avversari politici. Dovrebbe essere imparziale e raccogliere, sintetizzandole, le proposte, istanze ed esigenze dei Comuni del territorio facenti parte di tale organismo. Assegnando a ognuno pari dignità.»

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Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ha indetto un concorso pubblico per la selezione di 110 posti di Amministrativi, che dovranno svolgere le seguenti mansioni: supporto specialistico giuridico-amministrativo e contabile per la redazione di atti, provvedimenti amministrativi, bandi di selezione, bandi di gara e contratti, gestione e rendicontazione di progetti di ricerca, consulenza in materia di personale, etc. I candidati devono essere in possesso dei seguenti requisiti: cittadinanza italiana, godimento dei diritti civili e politici, posizione regolare nei confronti dell’obbligo di leva, non aver riportato condanne penali, etc.

Nel caso in cui il numero delle domande di partecipazione sia superiore al numero di posti messi a concorso, il CNR effettuerà una prova preselettiva che consisterà in un test composto da quesiti a risposta multipla attitudinale, per la verifica delle capacità logico-matematiche e per la verifica della conoscenza delle materie oggetto delle prove scritte: Diritto Amministrativo; Diritto Civile; Normativa in materia di trattamento dei dati personali; Contabilità degli Enti Pubblici non Economici; Gestione e rendicontazione di progetti di ricerca; Statuto e Regolamenti del Consiglio Nazionale delle Ricerche oltre alle conoscenze informatiche e alla conoscenza della lingua inglese.

Nella domanda di partecipazione i candidati devono…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_cnr_9_20.html .