19 May, 2024
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Da domani, martedì 5 settembre 2023, il Servizio di Continuità Assistenziale (Guardia Medica) di Iglesias, attualmente operativo presso il Punto di Primo Intervento del P.O. CTO, sarà trasferito nei locali siti al piano terra del presidio Santa Barbara a Iglesias.
Non vi sarà alcuna interruzione di servizio; domani, infatti, nel corso della giornata, saranno svolte le operazioni relative alla movimentazione di arredi, farmaci e apparecchiature appartenenti al Servizio, per permettere la piena operatività della Guardia dalle ore 20.00 della stessa giornata.

Fincantieri assumerà nuovo personale riguardante diverse figure in possesso di diploma e/o di laurea da inserire come Impiegati Ufficio Ditte, i quali dovranno accogliere, verificare e gestire l’aggiornamento e l’archiviazione elettronica della documentazione di competenza fornita dalle ditte di appalto operanti all’interno dello stabilimento, fornire comunicazioni formali al servizio security nelle fasi operative del processo di accesso delle ditte in stabilimento ed effettuare le verifiche retributive e contributive sulle ditte e i relativi dipendenti; Addetti al Controllo della Produzione, i quali dovranno assicurare l’allineamento della programmazione, pianificare i carichi di lavoro dello stabilimento in coerenza con i programmi generali di commessa, coordinare la programmazione e la pianificazione delle attività dello stabilimento, assicurare l’impiego delle risorse trasmettendo gli obiettivi generali di tempi e di costi, controllare gli avanzamenti programmatici ed economici delle attività in relazione agli impegni assunti e coordinare la distribuzione delle risorse in funzione dei carichi di lavoro; Supervisori Tecnici di Officina, che dovranno controllare l’installazione degli impianti elettrici dei locali di propria pertinenza, coordinare le attività di stesura dei cavi elettrici, sorvegliare i quadri elettrici di distribuzione e relative utenze ed effettuare le chiamate di collaudo/consegna alla società armatrice; Responsabili della Manutenzione degli Impianti Meccanici ed Elettrici, che dovranno coordinare le attività di manutenzione nell’area di competenza, contribuire ad identificare i migliori fornitori esterni per le attività di competenza e garantire la qualità degli interventi svolti.

Per verificare tutte le figure…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://diariolavoro.com/fincantieri_2.html .

Altri due nuovi innesti a centrocampo nel nuovo Carbonia: l’argentino Ezequiel Córdoba, 28 anni, e il fuoriquota Matteo Salimbene, 17 anni.

Ezequiel Córdoba, argentino di Mendoza, è arrivato in Italia nel 2020. Nella scorsa stagione ha giocato a Guspini, in Promozione regionale.

Matteo Salimbene è reduce da una stagione con la squadra allievi Elite allenata da Fabrizio Caria, con alcune presenze nell’under 19 e nella Coppa Primavera.

Sabato pomeriggio la squadra ha disputato una partita amichevole con il Perdaxius, squadra neopromossa in Prima categoria. Il risultato finale di 2 a 1 per il Carbonia conta poco, in quanto per entrambe le squadre si trattava della prima tappa di avvicinamento ai primi impegni ufficiali.

Il Carbonia di Maurizio Ollargiu domenica prossima riposerà nella prima giornata del campionato di Eccellenza e farà il suo esordio stagionale domenica 17 settembre, a Bari Sardo. Sette giorni dopo derby casalingo con l’Iglesias dell’ex Andrea Marongiu.

La Villacidrese ha espugnato meritatamente il Monteponi e vola ai quarti di Coppa Italia. La squadra di Graziano Mannu, dopo lo 0 a 0 di sette giorni fa, ha fatto sua la partita in soli 23′. La partita, dopo un tentativo di Santiago Pavisich, è stata sbloccata da un goal dell’ex Michele Suella, pronto ad approfittare di un clamoroso errore del difensore rossoblù Leandro Carubini che ha sbagliato un facile disimpegno lasciandogli il pallone al limite dell’area che poi lui è stato abile a spedire alle spalle del portiere Alessandro Esposito. Il goal subito in quel modo si è abbattuto come un macigno sui calciatori dell’Iglesias che hanno continuato a subire la freschezza atletica degli avversari e la squadra di Graziano Mannu al 23′ ha concesso il bis con Luca Muscas, pronto a ribadire in rete da pochi passi una respinta del portiere rossoblù su una conclusione di Michele Suella dal limite dell’area. L’attaccante della Villacidrese ha dato sfogo alla sua felicità e non avrebbe potuto neppure sognare una prima migliore contro la sua ex squadra, allo stadio Monteponi, nella sua città.

Sullo 0 a 2 la partita non ha avuto più storia. L’Iglesias ci ha provato, generosamente ha cercato di reagire ma ha costruito poco e non ha mai impensierito il portiere ospite nella seconda metà del primo tempo. I calciatori della Villacidrese hanno mostrato una migliore condizione atletica e grande compattezza di squadra.

Nella ripresa il copione della partita non è cambiato neppure quando è iniziata la girandola delle sostituzioni. Andrea Marongiu ha effettuato tutti i cinque cambi a sua disposizione ma la Villacidrese non ha rischiato quasi niente ed ha persino sfiorato la terza segnatura, soprattutto con Diego Pinna, il migliore in campo. Il centrocampista 22enne (è nato il 30 novembre 2000), allenato da Andrea Marongiu nel Carbonia che nella stagione 2019/2020 vinse campionato e Coppa Italia, è cresciuto tantissimo ed ora è una colonna della nuova Villacidrese.

Archiviata la Coppa Italia, domenica 10 settembre sarà già campionato. La Villacidrese arriva all’esordio, in programma a Gavoi contro il Taloro, con un’eccellente condizione fisica ed il morale alto per la qualificazione ai quarti di finale della Coppa Italia. L’Iglesias, viceversa, è chiamata a reagire subito per arrivare alla partita d’esordio, sul difficile campo del Tempio, matricola molto ambiziosa, con una migliore condizione fisica e tecnica, per poter iniziare a mostrare il reale valore di un organico costruito dal presidente Giorgio Ciccu per competere ai vertici dell’Eccellenza.

Allegate le interviste agli allenatori della Villacidrese Graziano Mannu e dell’Iglesias Andrea Marongiu e un ricco album fotografico della partita.

 

 

Giornata conclusiva alla miniera di Montevecchio – Cantiere di Levante per la Festa della Letteratura Bimbi a Bordo 2023. Tra i vari interventi di questa mattina, da sottolineare quello della Professoressa Laura Marchetti che, nel suo vastissimo e prestigioso curriculum, vanta anche l’appartenenza al Collegio degli esperti della Regione Puglia. La professoressa ha intrattenuto il pubblico della Festa con una piacevole discettazione sulla complessità del momdo e della realtà, che è poi il sottotitolo del Festival, ideato appunto per indirizzare i bambini a ragionamenti sofisticati, complessi e interconnessi, che scendano in profondità e non si arrendano a stare sulla superficie. Laura Marchetti ha parlato inoltre della complessità del reale e del mondo culturale, rispetto alla semplicità manichea davanti alla quale ci pone l’artificio della tecnologia. Ha concluso poi il suo intervento con un interessante passaggio sul Manifesto della educazione naturale.

«Sono profondamente contraria agli attuali metodi di insegnamento, per esempio. I ragazzi sono bombardati di schemi, di risposte chiuse che prevedono una risposta secca e semplicistica, che banalizza il ragionamento complesso che si dovrebbe, al contrario, stimolare. Siamo tutti bombardati di schemi, di griglie, di mappe concettuali. Sono convinta che ci voglia coraggio ad andare contro i metodi moderni e affermare che si debba ragionare come ci ha insegnato, per esempio, il mondo del teatro.»

La professoressa ha proseguito dicendo che «abbiamo costruito spiagge artificiali per paura di annegare in mare, abbiamo rinunciato alla nostra memoria naturale per quella artificiale di un cellulare o di un pc, ci siamo impigriti nell’osservazione del mondo, della sua complessità: ovvero, le sue infinite possibilità di interconnesione, dove è necessario avere occhi e testa per vedere che la poesia e la matematica non sono assolutamente saperi distanti tra loro, ma sono anzi profondamente legati. E’ necessario capire che noi stessi siamo natura, facciamo parte del mondo animale e del paesaggio nel quale siamo immersi. Non è altro da noi, come banalmente ci capita di concepirlo. La dimostrazione palese sta anche nelle stesse fiabe.

Il paesaggio nel quale viviamo ci influenza inevitabilmente: nel modo di pensare, parlare, agire, sentire. I luoghi più belli che ho visitato hanno, e non è un caso, una produzione meravigliosa di fiabe: non esiste un fiume senza una storia affascinante, un bosco senza uno stuolo di fate e folletti. Ecco perché la fiaba è una grande narrazione ecologica: ci racconta di luoghi che esistono o sono realmente esistiti: dunque il paesaggio influenza la narrazione fiabesca e la fiaba conserva/cristallizza il paesaggio». 

Incendio nelle campagne di Villaperuccio, in località “Nuraghe de is animas”, dove lo spegnimento è stato coordinato dal personale della stazione del Corpo forestale di Santadi, coadiuvato dal personale a bordo dell’elicottero proveniente dalla base del CFVA di Marganai. Sono intervenuti inoltre: 3 squadre di volontari delle associazioni: V.E.A. di Santadi, PROCIV di Santadi e Terraseo di Narcao. L’incendio ha interessto un’area ricoperta da macchia mediterranea.

Arriva a Iglesias, da domani – lunedì 4 settembre – e fino al 15, lo Sportello Mobile dell’Unione Ciechi e ipovedenti della sezione di Cagliari, che ha iniziato il suo viaggio sul territorio un mese fa, per raggiungere quante più persone, con disabilità visiva o comunque in condizioni di svantaggio. Le operatrici dell’Unione ciechi saranno ospitate negli Uffici dell’ex Provincia, in via Argentaria, 14. Obiettivo del progetto è il decentramento dei servizi, l’assistenza nella predisposizione delle tante pratiche per il riconoscimento dei diritti, delle persone con disabilità visiva il supporto, anche psicologico, nell’acquisire consapevolezza e autonomia, l’inclusione sociale.

«Siamo a disposizione anche delle persone anziane del comunespiega la commissaria di Uica, Simona Trudu, che nei giorni scorsi ha incontrato l’assessora dei servizi sociali, Angela Scarpa che spesso vivono una condizione di isolamento all’interno delle comunità  e possono avere maggiori difficoltà nello svolgimento delle piccole azioni di vita quotidiana e nella gestione delle più comuni attività e, al contempo, sviluppare un deficit di comunicazione, diminuzione dell’indipendenza funzionale (mobilità) e conseguenti sintomi depressivi, fino ad arrivare all’isolamento sociale.»

Per gli utenti che ne faranno richiesta, gli operatori dello Sportello Mobile 2023 potranno recarsi a domicilio e saranno comunque presenti nelle sedi ospitanti dal lunedì al venerdì.

Martedì 5 settembre, alle ore 16.00 locale, nella Sala del Museo della Memoria e dei diritti Umani di Santiago del Cile, si terrà la proiezione del docufilm del regista sardo Marco Antonio Pani: “Ignazio-storia di lotta, d’amore e di lavoro”.

Il film, viene proiettato in Cile, dopo la presentazione a Carbonia il 5 novembre 2022 e le successive presentazioni a Sassari, Cagliari, diversi altri centri della Sardegna e a Roma il 19 aprile 2023. Saranno presenti a rappresentare l’associazione, i soci Antonangelo Casula e Roberto Sanna. L’evento, fa parte delle iniziative programmate nell’ambito della ricorrenza del 50° anniversario del golpe fascista dell’11 settembre 1973, che ha abbattuto il governo democratico di Salvador Allende e schiacciato nel sangue il popolo cileno. Saranno presenti, Autorità di Governo, della politica e della Cultura Cilena. Siamo orgogliosi di avere prodotto questo importante film, in concorso con il Centro servizi culturali della Società Umanitaria Fabbrica del cinema di Carbonia, con il patrocinio economico della Cineteca sarda, della Fondazione di Sardegna e il patrocinio della Fondazione Berlinguer.

Battute finali per la trentottesima edizione del festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” in corso dal 29 agosto in Piazza del Nuraghe, a Sant’Anna Arresi. L’ultima serata si apre alle 21.00, con un nuovo trio targato We Insist! Records, che vede impegnati Luca Tilli al violoncello, Sebastiano Tramontana al trombone e Steve Beresford al piano. Steve Beresford è da oltre quarant’anni una delle figure centrali della scena musicale britannica e Luca Tilli e Sebastiano Tramontana collaborano da decenni nell’ ambito della musica improvvisata, all’ insegna di un grande interplay.

Un trio ricco di verve, che mischia l’aplomb britannico con la multiforme personalità italiana, condendo il tutto con un amore e una serietà verso la musica che rendono unico questo sodalizio sonoro.
Secondo set, alle 21,30, con il progetto The Elephant, sul palco Gabriele Mitelli (tromba, elettronica), Pasquale Mirra (vibrafono) e Cristiano Calcagnile (batteria). La band si è formata nel 2017 in seguito ad una residenza artistica al Ground Music Festival di Brescia, con il collettivo di registi Unzalab. Insieme realizzano Ver, una performance di cinema espanso e partecipano alla Biennale di Venezia. Il Padiglione Francese che li accoglie è stato trasformato in una grande cassa armonica in cui la band ha suonato per tre giorni consecutivi utilizzando una moltitudine di sintetizzatori e strumenti acustici. Hanno registrato quest’anno il loro primo album pubblicato da We Insist! Records.
A calare il sipario su questa edizione di “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, alle 22.00, l’energia e l’originalità di Binker & Moses: sul palco i due giovani alfieri del nu-jazz britannico, il sassofonista Golding Binker e il batterista Boyd Moses, a cui si aggiunge il tocco dell’elettronica di Max Luthert.
Il duo si è formato otto anni fa, dopo alcune rispettive esperienze soliste e dopo aver militato in tour nei ranghi della band di Zara Mc Farlane, registrando tre album per la Brownswood Recordings di Giles Peterson. A fronte di qualche anno di rodaggio, è stato inserito in organico il terzo elemento, Max Luthert, che è diventato essenziale, poiché spinge il suono di Binker & Moses fuori dall’alveo del jazz tradizionalmente inteso, attraverso l’uso del sintetizzatore modulare, del campionatore e dei nastri magnetici in loop.
È del 2022 il loro ultimo album intitolato “Feeding The Machine”, che trasporta la loro musica ad un nuovo livello, dove il jazz si tinge di echi ambient, incontra il minimalismo e crea un dialogo tra strumentazione live, campionamenti ed elettronica. Uno spettacolo con una forza espressiva enorme e di grande impatto per il pubblico.

La miniera di Montevecchio ha aperto le sue porte questa mattina ai bambini e bambine, ragazzi e ragazze e rispettive famiglie per l’XI edizione della Festa della letteratura “Bimbi a Bordo”. Un programma ricco di laboratori per i più piccoli, a partire da 0 a 3 anni, e di icontri di formazione per gli adulti. La giornata si è aperta con la lectio magistralis del professore della Bicocca Martino Negri, riconfermato per il secondo anno alla guida scientifica del Festival di Guspini. Negri si è concentrato sul tema di quest’anno “ombra e luce” e sulla sua profonda dimensione dicotomica e simbolica.
«Le storieha detto Martino Negrisono fondamentali nella nostra vita, specie nell’età della fanciullezza, perché sono in grado sia di dare un senso al caos dell’esistenza che si palesa davanti agli occhi del bambino-lettore, sia perché nel bene e nel male sono in grado di plasmare il nostro immaginario e di contaminare passato, presente e futuro.
Pensiamo ai mostri che compaiono nelle storie e negli albi illustrati, e agli uomini che poi diventano quegli stessi mostri. E viceversa. E’ necessario, dunque, non raccontare storie troppo edulcorate ai più piccoli, ma proporre loro la complessità e anche l’orrore del mondo, perché possano essi stessi aprirsi varchi di senso e riflessioni personali su ciò che la lettura del libro gli ha proposto.»

La strada indicata tra ombra e luce sembra, dunque, essere proprio quella di non occultare la mostruosità ai bambini perché essi si abituino a non avere una visione semplicistica ed egocentrata ma sappiano ascoltare l’altro da loro, empatizzare e capire come siamo tutti interconnessi.

L’elezione della miniera di Montevecchio come “casa” del Festival, la scelta del tema ombra e luce, tutto richiama – ha continuato a spiegare il direttore artistico – alla metafora della vita, al continuo oscillare tra bene e male, ai luoghi di dolore che però contengono anche il seme della speranza e della rinascita.
I bambini sono costantemente chiamati, e sentono loro stessi il richiamo, ad attraversare la paura e i luoghi paurosi. Cercano spesso anfratti nei quali nascondersi e sperimentare il loro coraggio in una prova di alterità con il buio, lontano dall’occhio vigile e attento degli adulti, siano essi i genitori o gli insegnanti. I bambini amano abitare luoghi poco popolati dai grandi, sia nella vita reale che nelle storie, nelle narrazioni fiabesche. Amano la notte come momento di affrancamento dallo sguardo severo di chi vuole imporre la via. Sono alla costante ricerca di una esperienza libera dal controllo dei genitori e adulti in generale. Sfidare il limite imposto e sfidarsi dentro una loro zona d’ombra è un obiettivo primario. L’ombra rappresenta infatti il buio, la paura, l’inconscio, il poco noto e visibile, mentre la luce riveste il ruolo del controllo e della razionalità che si vive durante il giorno.

Le storie sono inoltre un ponte tra le generazioni. «Sono capaci di unire la generazione attuale con quella che li ha preceduti. I racconti ci fanno capire chi siamo e cosa sentiamo anche attraverso le storie degli altri. Le storie danno ordine ai pensieriha concluso Martino Negrima cambiano e si evolvono, sono vive, e vengono reinterpretate da chi le riscrive. Come Calvino, che regala alla nazione nel 1956 la collana delle fiabe italiane, ma ovviamente ci mette del suo. Ogni autore aggiunge quando ri-racconta. E così fanno i lettori. A ciascuno di noi la storia arriva in modo diverso.»