18 December, 2025
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A seguito dei danneggiamenti derivati dall’usura e dagli eventi meteorologici, i tecnici della provincia del Sud Sardegna sono intervenuti tempestivamente per eseguire i lavori di manutenzione straordinaria sulla S.P. n. 2, nel tratto compreso tra l’intersezione con la S.S. 293 e la Z.I. di Macchiareddu (dal km 21+700 al km 22+150). Grazie a questo intervento, la strada tornerà regolarmente fruibile a partire da martedì 18 febbraio 2025, dalle ore 9,00. Gli automobilisti sono invitati alla massima prudenza e al rispetto del codice della strada.

Venerdì 14 febbraio la sala polifunzionale di piazza Roma ha ospitato la presentazione del libro di Roberto Dal Cortivo intitolato “Miniere di terra e di cielo”. L’iniziativa è stata organizzata da Mauro Pistis, responsabile dell’associazione culturale “La Lampada”, con il patrocinio del comune di Carbonia. Hanno partecipato alla presentazione il presidente del Consiglio comunale di Carbonia Federico Fantinel e l’assessora della Pubblica istruzione Antonietta Melas.
Roberto Dal Cortivo, nato a Carbonia il 18 marzo 1947, ha trascorso la sua infanzia e adolescenza nella città mineraria, prima di trasferirsi nel 1960 nel capoluogo regionale, Cagliari, città di cui è stato sindaco di Cagliari dal 1990 al 1992. E’ stato dipendente della Regione Sardegna, oggi in pensione. Esponente di rilievo del Partito Socialista, nel suo libro “Miniere di terra e di cielo”, scava nelle sue origini, con un viaggio nel passato che lo riporta in quella Carbonia dove è nato, un viaggio in cui ricorda suo padre che proprio a Carbonia ha svolto il duro lavoro di minatore. Uno spaccato sociale, narrativo e storico di momenti condivisi che costituiscono e hanno costituito i pilastri di un’intera società.
L’opera è stata presentata dalla scrittrice Rossana Copez, con la partecipazione degli attori Ottavio Congiu e Paola Grassi che hanno interpretato magistralmente alcuni brani del libro.
Vediamo l’intervista realizzata con Roberto Dal Cortivo.

Procedono gli appuntamenti in modalità webinar di Poste Italiane per i cittadini di Carbonia. Anche questa settimana sono previste due giornate di incontro argomenti fondamentali per una corretta pianificazione finanziaria: martedì 18 febbraio sarà
dedicata al tema de “La protezione” mentre giovedì 20 febbraio al tema de “La previdenza”. Per ciascuna giornata sono previsti due differenti momenti, alle ore 10.00 e alle 16.00, durante i quali i relatori condivideranno con i partecipanti utili suggerimenti su come proteggere sé stessi e i propri cari dagli eventi accidentali che potrebbero verificarsi nel corso della vita e sull’opportunità di pianificare da subito il proprio percorso previdenziale.
Questi incontri, promossi da Poste Italiane, hanno l’obiettivo di diffondere una cultura finanziaria, assicurativa e previdenziale, aiutando giovani e adulti a compiere scelte consapevoli in linea con i propri obiettivi personali e familiari. I webinar di domani alle 16.00 e di giovedì alle 10.00 saranno accessibili con sottotitoli e interprete LIS (lingua italiana dei segni).
Per partecipare gratuitamente basta collegarsi su https://www.posteitaliane.it/educazione- finanziaria/eventi scegliere l’appuntamento webinar di interesse e registrarsi.

 

Maria Luigia “Lisetta” Mercalli ha compiuto 110 anni, la festeggiano Carloforte (paese natìo), Iglesias (dove ha trascorso alcuni anni della sua giovinezza) e Cagliari (dove risiede).

Lisetta Mercalli, nata a Carloforte il 17 febbraio 1915, figlia di Piergiorgio Mercalli e Limbania Rivano, cresciuta a Iglesias, arrivò a Cagliari all’età di 12 anni e mezzo, nell’Istituto delle Suore Carlo Felice per studiare e si diplomò prestissimo a 16 anni nella Scuola di Metodo per l’Educazione Materna, oggi Istituto Pedagogico. Ha dedicato la sua vita al lavoro e alla famiglia, attraversata dagli eventi più drammatici del secolo scorso, con i bombardamenti di Carloforte del 4 aprile del ’43, con 13 morti e tanti feriti a cui lei fece assistenza, anche seguendoli in ospedale a Iglesias. Lisetta Mercalli ha superato anche la tragedia delle pandemie, da un millennio all’altro: superò la terribile spagnola a 3 anni e ha superato indenne anche quella del Covid in questo millennio. Vera pioniera per quel periodo, iniziò a insegnare giovanissima a soli 17 anni, perché “fu costretta” dal preside ad accettare una supplenza di 15 giorni, proprio a Carloforte, come insegnante alla Scuola di Avviamento Professionale, e da allora non si è fermata più fino ai 62 anni, con 45 anni di servizio.

Lisetta Mercalli si sposò a 36 anni, il 28 giugno 1951, con Luigi Quaquero, ufficiale di artiglieria, anche lui di Carloforte, e si trasferì a Cagliari, insegnando educazione tecnica nelle scuole di avviamento a Cagliari e Monserrato, che non era ancora comune autonomo, e dopo la riforma che le soppresse, ha insegnato Educazione Tecnica nella scuola Media Alfieri fino al 1979.

Come ad ogni compleanno, è circondata dall’amore delle figlie Angela e Myriam e delle nipoti Alice, Elena e Francesca. Ai festeggiamenti hanno partecipato anche il sindaco di Carloforte Stefano Rombi, il presidente del Consiglio comunale di Cagliari Marco Benucci, l’ex presidente (oggi consigliere) del Consiglio comunale di Cagliari Edoardo Tocco e Alberto Sechi, suo parente.

Lisetta Mercalli è la decana della Sardegna, è la 18ª per età in Italia. La sua memoria è ancora molto lucida: i dolci di Iglesias che Maria Luigia “Lisetta” Mercalli ha davanti a sé nelle fotografie allegate, sono i preferiti, e li pretende ogni anno per il suo compleanno.

Nuova durissima presa di posizione delle segreterie territoriali FIOM, FSM, UILM e CUB sulle vicende della vertenza Sider Alloys.

«Riceviamo telefonate da parte di lavoratrici e lavoratori, di semplici cittadini, che ci comunicano che di fronte all’ex Alcoa (attuale SiderAlloys), siano state rimosse le bandiere del sindacatosi legge in una nota delle segreterie territoriali FIOM, FSM, UILM e CUB -. Le bandiere ed il “tunnel” del Presidio sono centro di attenzione e di comunicazione mediatica importante, che fa capire subito, a tutti coloro che si avvicinano nei pressi dello stabilimento, che la vertenza è ben lontana da poter essere considerata conclusa. Rappresentano una storia sindacale durissima, portata avanti per oltre 15 anni dalle Lavoratrici e dai Lavoratori ex Alcoa, che con i sindacati, non hanno mai voluto rinunciare al rilancio della produzione di alluminio primario e per la quale, ancora oggi tanti sono pronti a ulteriori azioni di mobilitazione.»

«Sarà nostro compito accertare la veridicità di quanto riferitoci prosegue la nota -; se questo fosse confermato non esiteremo a imbandierare nuovamente l’ingresso dello stabilimento, a conferma della protesta permanente nei confronti dell’attuale proprietà, per i mancati pagamenti degli stipendi, per i ritardi nel rilancio dello stabilimento, per gli smantellamenti in corso, e siamo pronti a denunciare l’azienda Sider Alloys o l’eventuale responsabile di tale azione, per comportamento antisindacale in base all’art.28 dello Statuto dei Lavoratori.»

«E’ l’occasione, se mai ve ne fosse bisogno, della riconvocazione del tavolo ministeriale, che deve andare incontro alle tante richieste di discontinuità avanzate dalle organizzazioni sindacali, che a fronte dell’ennesima provocazione, rilanciare con maggiore forza la richiesta. Deve essere chiaro che non arretreremo di un solo passo!», concludono le segreterie territoriali FIOM FSM UILM e CUB.

Il campionato di Eccellenza regionale entra nella fase più calda sia per quel che riguarda il vertice della classifica, promozione diretta e accesso ai playoff, sia per la lotta per il raggiungimento della salvezza, diretta o attraverso i playout. L’Iglesias, raggiunto il quinto posto in solitudine con la vittoria nel confronto diretto con il Calangianus nel recupero di mercoledì, deciso da un goal di Samuele Mastropietro, ospita la Ferrini e ha la possibilità di consolidare il quinto posto, tenuto conto della severità del compito che attende il Calangianus, sul campo della capolista Budoni. Giampaolo Murru, ancora indisponibile Nicolas Capellino alle prese con uno stiramento, ha convocato gli stessi 18 calciatori protagonisti della vittoria sul Calangianus: Riccio, Brailly, Pitzalis, Giorgetti, Mechetti, Crivellaro, Alvarenga, Piras Edoardo, Mastropietro, Illario, Cancilieri, Idrissi, Restivo, Diabaka, Piras Alberto, Marcon, Mancini, Fenu. Dirige Mario Corrias di Nuoro, assistenti di linea Marco Fara di Oristano e Sergio Fara di Olbia.

Il Carbonia, rilanciato dalla netta vittoria sul Ghilarza, affronta la difficile trasferta di Nuoro. All’andata, al “Carlo Zoboli”, si impose 2 a 0 la squadra di Ivan Cirinà con goal di Massimiliano Manca e Fabio Cocco. Diego Mingioni deve fare ancora a meno di Nicolas Garcia, alle prese con la riabilitazione da un infortunio, e recupera Danilo Cocco, ristabilitosi da un fastidioso attacco influenzale, mentre il tecnico della Nuorese non ha a disposizione Davi Dias Braga e Andrea Laconi, entrambi squalificati per una giornata dal giudice sportivo. Quella odierna è la prima di due trasferte consecutive (la prossima sarà a Monastir), importantissima nel cammino verso la salvezza. Tornare a casa con un risultato positivo potrebbe rappresentare un passo fondamentale. Diego Mingioni ha convocato 20 calciatori: Galasso, Atzeni Stefano, Broglia, Chidichimo, Caffaro, Ricci, Pavone, Isaia, Mastino, Doneddu Davide, Carboni, Tocco, Filippi, Cocco Gianluca, Doneddu Francesco, Moreno. Lambroni, Abbruzzi, Mancini, Cocco Danilo. Dirige Rosanna Barabino di Sassari, assistenti di linea Antonio Carbini di Olbia e Francesco Carta di Oristano.

A Vallermosa prende vita la prima squadra di Bubble Football in Sardegna, grazie all’iniziativa di Gianmarco Crobu, vallermosese doc e titolare del brand “Sardinian Bubble Football”. Il suo obiettivo è ambizioso: creare un vero e proprio campionato sardo dedicato a questa disciplina originale e spettacolare che combina il calcio tradizionale con il divertimento di essere avvolti in bolle di plastica gonfiate ad aria.

«Voglio far conoscere il Bubble Football a quante più persone possibile e coinvolgere sempre più appassionati. Il nostro sogno è creare una rete di squadre e, in futuro, dare vita a un campionato sardo ufficiale. È uno sport che unisce divertimento, dinamicità e spirito di squadra, perfetto per chi ama mettersi in gioco», ha dichiarato il 38enne imprenditore di Vallermosa.

Nel frattempo, il progetto prosegue con il “Bubble Tour”, un’iniziativa itinerante che sta portando il Bubble Football in diversi comuni della Sardegna. Le prime tappe si sono già svolte con successo a San Giovanni Suergiu e Siliqua, mentre ora cresce l’attesa per il terzo appuntamento organizzato proprio a Vallermosa, il luogo dove tutto è iniziato. «Sono in corso dei contatti con amministrazioni e scuole del territorio interessate ad organizzare delle tappe nelle loro realtà, faremo il possibile per soddisfare tutte le richieste», conclude Gianmarco Crobu.

L’evento si terrà sabato 22 febbraio, dalle 16.00 alle 17.00, presso il campetto di calcio a 5. In caso di maltempo, l’appuntamento sarà spostato nella palestra comunale, mantenendo lo stesso orario. La partecipazione è aperta a tutti i maggiori di 16 anni, con l’obiettivo di far conoscere e diffondere questo sport ancora poco conosciuto in Sardegna.

Per l’occasione verranno utilizzate le nuove bolle, presentate ufficialmente durante l’ultima edizione di “Sapori d’Autunno”, manifestazione che ogni anno attira a Vallermosa migliaia di visitatori da tutta la regione.  

 

Raccontare di pugilato ci porta indietro nel tempo… ci porta in Mesopotamia in Egitto, a Creta, come un basso rilievo sumero ritrovato in Iraq e risalente al III millennio a.C. testimonia. Non solo, anche altri bassorilievi, sono stati scoperti, “dal gusto” assiro-babilonese ed ittito. Una scultura rinvenuta a Tebe (odierna Luxor) in Egitto, risalente al 1350 a.C. mostra due pugili e diversi spettatori. Certo nel tempo il cammino è stato lungo… persino nel libro dell’Iliade, Omero descrive l’incontro di pugilato tra due soldati greci, tenutosi in occasione di giochi funebri in onore del defunto Patroclo, amico intimo del mitico Achille. Ma è con un grande salto che arriviamo ai giorni nostri, in quel di Villamassargia, il 24 gennaio 2025, nella nuova palestra intitolata a Roberto Carlo Frongia, ex assessore del Turismo e dei Lavori pubblici, scomparso il 23 dicembre 2020, all’età di 60 anni…

“Due sogni in una sola volta”: il giorno dopo, il 25 gennaio, il massargese Nicola Mancosu, ha conquistato il titolo continentale IBO dei pesi gallo, entrando di diritto nell’olimpo del pugilato, nel suo paese, sul ring allestito nella palestra appena inaugurata. «Ci congratuliamo con Nicola, il campione che riempie di orgoglio noi tutti », ha dichiarato la sindaca di Villamassargia Debora Porrà. Un sogno diventato realtà, insieme alla consegna della palestra alla comunità massargese che attendeva questo momento da ben 21 anni.

Benedetta dal parroco don Massimo Mirai, la palestra racconta la storia di Roberto Carlo Frongia, allora assessore regionale dei Lavori pubblici “un iglesiente illuminato” come lo ha definito la sindaca Debora Porrà, non solo per un impegno politico di coerenza e lungimiranza, ma anche per la sua abnegazione, perché nonostante la malattia che lo avrebbe portato via prematuramente ai suoi cari e a tutta la sua comunità, ha fatto i passi decisivi per il completamento della palestra comunale, una struttura di 1.500 metri quadri dotata di tribune in grado di accogliere circa 250 persone. Dotata di ogni confort ,climatizzata ed accogliente, è aperta alle associazioni sportive che vorranno avvalersene e rappresenta la “punta di diamante” del complesso sportivo di Villamassargia che la stessa sindaca si auspica possa diventare di riferimento anche per tutto il territorio. “Il lancio” lo ha fatto proprio il 25 gennaio 2025 con la riunione nazionale di pugilato, impreziosita dalla conquista del titolo continentale IBO dei pesi gallo da parte di Nicola Mancosu.

Nadia Pische

 

 

«Il Piano Urbanistico Comunale in adozione al comune di Sant’Antioco ancora ad oggi rende impossibile la valorizzazione a fine turistico ricettivo delle aree strategiche ex Sardamag.»

Lo scrivono, in una nota, Rolando Marroccu, Alfonso Curridori, Daniele Garau, Sandro Orrù, Andrea Fabrizi, rappresentanti del Comitato Tecnico Transizione Sostenibile.

«Da decenni questo territorio è alla ricerca spasmodica di alternative occupazionali in grado di recuperare le migliaia di posti di lavoro persi nel settore industrialeaggiungono -. Come proposto da autorevoli studi lo sviluppo della nautica di eccellenza e il suo indotto; ricettività, cantieristica e servizi, rappresentano una valida alternativa per una credibile ripresa socio economica territoriale. Questo auspicato sviluppo trova nelle aree ex Sardamag tutte le condizioni favorevoli: fronte mare, a stretto contatto con il porto, il centro urbano ed alla viabilità statale.»

«Purtroppo, le scelte dell’amministrazione comunale di Sant’Antioco messe nero su bianco nell’ultima proposta di Piano Urbanistico Comunale al vaglio degli uffici regionali, tradendo le promesse da campagna elettorale, fanno perdere la capacità di edificare nelle aree ex Sardamag le strutture necessarie per creare un vero polo nautico d’eccellenza atteso da decennisottolineano i cinque rappresentanti del Comitato Tecnico Transizione Sostenibile -. Troviamo assurdo che siano stati spostati i volumi edificatori a vantaggio di altre aree prive di particolari elementi attrattivi dal punto di vista turistico, beneficiandone solo i proprietari di tali aree con i facili guadagni delle successive lottizzazioni, anziché il territorio. Una pietra tombale per il futuro non solo di Sant’Antioco ma dell’intero Sulcis. Ci chiediamo se è questo che vogliono la popolazione, sindacati e amministratori locali. Il vantaggio di pochi a spese dei molti? »

La consigliera comunale di minoranza Daniela Garau (Fratelli d’Italia) ha presentato una mozione al presidente del Consiglio comunale di Carbonia Federico Fantinel e al sindaco Pietro Morittu, con la quale chiede di evitare il trasferimento al CTO di Iglesias del reparto di emergenza/ urgenza della traumatologia e ortopedia dell’ospedale Sirai di Carbonia.

«In sede di conferenza socio sanitaria del Sulcis Iglesiente, tenutasi giovedì 13 febbraioscrive nella mozione Daniela Garau -, l’assessore regionale della Sanità, Armando Bartolazzi, avrebbe dichiarato il trasferimento al CTO di Iglesias del reparto di traumatologia e ortopedia, oggi incardinato presso l’ospedale Sirai di Carbonia, deputato, secondo quanto previsto dalla delibera della giunta regionale n.17/38 del 04.06.2023 all’emergenza/ urgenza; tant’è che nella premessa della predetta delibera si legge testualmente: “Si ritiene necessaria una puntuale verifica in ordine al persistere dei presupposti per il mantenimento delle due strutture di ortopedia, fermo restando che le discipline necessarie per l’attivazione del DEA di primo livello devono essere presenti nel P.O. Sirai”; cio’ comporta il fatto che l’atto aziendale, approvato con delibera di Giunta regionale, non accoglie l’ìistituzione, al CTO di Iglesias, di una seconda unità complessa di traumatologia, proprio perché il CTO è una struttura semplice e non complessa, come il Sirai di Carbonia.»

«Siffatta decisione risulterebbe irragionevole e in contraddizione con il predetto atto aziendale, che configura l’ospedale Sirai di Carbonia come Dea di primo livello deputato all’emergenza/ urgenza, mentre il Cto come presidio per le lungodegenze e il cosiddetto “programmato”, tant’è che al Sirai è anche presente il reparto di Rianimazione, essenziale ove siano previsti interventi chirurgici, mentre detto reparto di rianimazione non è presente al CTO; RITENUTO che il CTO svolge attività di week surgery, ossia l’attività si chiude il venerdì sera per riprendere il lunedì mattina, in quanto il CTO è stato deputato ad interventi chirurgici di bassa e media intensitàaggiunge Daniela Garaue comporterebbe il successivo trasferimento del paziente a Carbonia per la riabilitazione, con aggravio di costi di trasporto e personale, oltre i disagi ulteriori per i pazienti costretti a subirne le conseguenze.»

«Constatato che, in linea con l’atto aziendale, ad Iglesias è prevista una ‘casa di comunità’ e un ‘ospedale di comunità’ che dovrebbero garantire e potenziare la c.d “ medicina territoriale” e alleggerire così il carico dei reparti “Pronto soccorso” – sottolinea Daniela Garau -. Inoltre, la baricentricità dell’ospedale Sirai, rispetto alla popolazione del basso Sulcis che verrebbe, pertanto, penalizzata da siffatta decisione.»

Ritenuto che già in passato si sono attuate decisioni nefaste per il mantenimento degli standard qualitativi legati ai livelli essenziali di assistenza, si veda quanto accaduto per il reparto di Ginecologia e Ostetricia, trasferito da Carbonia ad Iglesias, quando ancora il numero dei parti era superiore a 500 parti annui, mentre attualmente, presso il CTO, è al di sotto dei 100 annui, inferiore ai parametri richiesti dal decreto ministeriale del 2015, tant’è che si è dovuta richiedere una deroga a quanto previsto dal decreto ministeriale, ciò nonostante in una nota del Ministero si chieda il trasferimento del reparto di ginecologia e ostetricia nuovamente a Carbonia, proprio perché trattasi di un presidio ospedaliero di emergenza/urgenza; tutto quanto premesso – la mozione prevede che il Consiglio comunale impegni il Sindaco e la Giunta «ad adottare qualsivoglia azione formale, volta a manifestare il dissenso di Codesta amministrazione rispetto a quanto emerge dalle notizie apprese dagli organi stampa e rappresentato nella parte espositiva della mozione, nonché ad evitare il trasferimento delle attività legate all’emergenza/ urgenza del reparto di Traumatologia e Ortopedia incardinate attualmente presso l’ospedale Sirai di Carbonia, per esempio interventi chirurgici, al CTO di Iglesias».