20 December, 2025
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Il tridente d’attacco formato da Fabricio Alvarenga, Joel Salvi Costa e Nicolas Capellino ha trascinato l’Iglesias alla vittoria nell’esordio in campionato: 2 a 0 al Calangianus. Un goal per tempo, dopo 4′ dal fischio iniziale il primo, al 4′ di recupero finale il secondo, in una partita che ha visto la squadra di Giampaolo Murru costruire tante occasioni da goal e mostrare un potenziale davvero importante.

Con tutti i componenti della rosa a disposizione, Giampaolo Murru ha confermato tra i pali Vincenzo Riccio, Mirko Fidanza in difesa e Mauro Abbruzzi a centrocampo come fuoriquota, e i tre attaccanti in avanti nel modulo 4-3-3. L’avvio rossoblù è scoppiettante e produce subito i suoi frutti: Fabricio Alvarenga affonda sulla destra, chiude con un gran diagonale che esalta le qualità del portiere gallurese Davide Congiunti che spedisce il pallone in angolo.

 

Sulla bandierina si porta lo stesso Fabrizio Alvarenga che mette in mezzo un pallone “velenoso” a filo d’erba, sul quale si avventa Nicolas Capellino anticipando tutti sul primo palo e mette alle spalle di Davide Congiunti: 1 a 0 al 4′.

 

Il Calangianus accusa il colpo, l’Iglesias insiste e va vicinissima al raddoppio, prima con un ispirato Joel Salvi Costa, poi con il capitano Edoardo Piras che coglie la traversa a portiere battuto con un gran destro dai 25 metri e con Stefano Crivellaro. La squadra di Simone Marini cerca di scuotersi ma produce poco e Vincenzo Riccio non rischia praticamente niente fino al riposo (solo una volta il Calangianus arriva alla conclusione con Niccolò Moreo, a metà tempo).

Nel secondo tempo il Calangianus cerca di organizzare una reazione ma così si espone ai contropiede dell’Iglesias che sulla fascia sinistra imperversa con Fabrizio Alvarenga che impegna due volte Davide Congiunti. Poi è Joel Salvi Costa a sfiorare il 2 a 0 con una botta ravvicinata che spedisce il pallone sull’incrocio dei pali.

Nonostante le tante occasioni create, l’Iglesias non chiude i conti e con il risultato in bilico il Calangianus ci prova ma non va al di là di una conclusione di Niccolò Moreo neutralizzata da Vincenzo Riccio e un calcio di punizione che sfiora il palo alla destra del portiere rossoblù.

Il contropiede dell’Iglesias è letale e se una prima volta Congiunti dice di no a Joel Salvi Costa, al 94′ non può niente sul colpo di testa dello stesso centravanti brasiliano che di testa mette alle sue spalle, all’angolino basso alla sua sinistra, un delizioso assist dello scatenato Fabricio Alvarenga.

Iglesias: Riccio, Crivellaro (71′ Mancini), Arzu, Fidanza (72′ Di Stefano), Mechetti, Abbruzzi, Piras Edoardo, Frau, Salvi Costa, Alvarenga, Capellino (78′ Cancilieri). A disposizione: Slavica, Piras Albrto, Pintus, Pitzeri, Daga, Corrias. Allenatore Giampaolo Murru.

Calangianus: Congiunti, Serra, La Rosa, Dombrovoschi, F. Mamia, Valentini (77′ Tamponi), Moreo, Saiu (80′ Pirina), Ruiz Sanchez, Perez (6’ Mauro), Tusacciu. In panchina Coscione, Giaccheddu, Concas, Delogu, A. Mamia, Zannetti. Allenatore Simone Marini.

Arbitro: Nicola Mele di Sassari.

Assistenti di linea: Giacomo Sanna di Cagliari e Annamaria Sabiu di Carbonia.

Marcatori: 4′ Capellino; 94′ Salvi Costa

Note: ammoniti Fidanza, Ruiz Sanchez, F. Mamia.

Giampaolo Cirronis

Lo sport tra passione, cultura, inclusione sociale, pedagogia e formazione. Ma non solo. Storie di donne e di uomini, persone con disabilità e normodotati, storie a lieto fine e altre drammatiche. Perché talvolta c’è chi mette a rischio la propria vita per difendere i diritti universali minacciati da estremismi politici o religiosi. La prima edizione del Festival del cinema sportivo IV Miglio”, organizzata dallassociazione culturale Tajrà di Cagliari, si ispira a tanti valori che sono davvero di tutti e riguardano senza distinzione bambine/i, ragazze/i e adulti. Liniziativa sarà ospitata nella sala storica del Cinema Vittoria, in via Montegranatico a Uta (ingresso gratuito), dal 19 al 21 settembre.
Si tratta di un progetto che, attraverso il racconto filmico, vuole ricreare, divulgare, informare e sensibilizzare la collettività sullimportanza dello Sport (sì, con la S maiuscola) e sui suoi valori intrinsechi come strumento tra i più efficaci per favorire il benessere psicofisico, linclusione sociale, laggregazione e la socializzazione, la cura del corpo anche attraverso laccettazione dei propri limiti, il consolidamento del sé contemplando la vittoria e la sconfitta.
Il Festival ha un programma articolato su tre giornate e vede il suo focus nelle proiezioni di lungometraggi e cortometraggi, con una selezione di film pregevoli (nazionali e internazionali) che illustrano gli aspetti positivi dello sport e dei suoi benefici. Liniziativa, finanziata dalla Fondazione di Sardegna, ha il patrocinio del Comune di Uta – Assessorato alla Cultura ed è realizzata in collaborazione con Creative Services, Fabbrica del Cinema, Società Umanitaria Csc Carbonia-Iglesias, Associazione Passione Cinema e Le vie dei festival.
Gli organizzatori puntano a coinvolgere le scuole e le associazioni sportive del territorio, ma linvito è ovviamente esteso a tutti i cittadini interessati a queste tematiche, sempre di grande attualità. Domenica mattina in piazza SOlivariu, dalle ore 9.00 alle 12.30, le associazioni sportive dilettantistiche di Uta promuoveranno le rispettive attività. Di sera, al cinema Vittoria, la rassegna si chiuderà con due proiezioni a tema Sport e inclusione”.

 

Dal 2 al 5 ottobre a Cagliari e Iglesias ritorna il festival internazionale “Arpe del mondo”, manifestazione che giunta all’XI edizione, si conferma la più longeva in Italia dedicata a questo strumento.

Organizzato dall’Ente concerti Città di Iglesias, con la direzione artistica di Raoul Moretti, il festival quest’anno ritornerà a esplorare le arpe sudamericane, con ospiti e un programma che difficilmente è possibile ascoltare da queste parti.

I dettagli dell’iniziativa saranno illustrati nella conferenza stampa in programma domani, martedì 16 settembre, alle 11.00, nella sede della Fondazione di Sardegna, a Cagliari in via San Salvatore da Horta.

All’incontro con i giornalisti interverrà il direttore artistico del festival, Raoul Moretti.

Il festival internazionale Arpe del mondo è realizzato con il sostegno della Regione autonoma della Sardegna e della Fondazione di Sardegna, in collaborazione con Consorzio Cagliari Centro storico, Coop Lugori. Con il patrocinio del comune di Iglesias.

Esporre la bandiera della pace sul Municipio di Vallermosa. È la proposta avanzata da Alberto Garau, ideatore del progetto di cittadinanza attiva “VallermosAttiva”, che nella giornata di ieri ha inviato all’amministrazione comunale una richiesta formale tramite pec.
L’iniziativa mira a lanciare un segnale simbolico ma forte in un periodo storico attraversato da guerre e tensioni internazionali. L’idea è quella di collocare la bandiera in un punto visibile dell’edificio municipale, come gesto di unità e adesione ai valori universali di pace, solidarietà e convivenza civile.
«VallermosAttiva è un progetto apolitico e apartiticospiega Alberto Garaunato per raccogliere idee e proposte dei cittadini e trasformarle in azioni concrete. La bandiera della pace sul Municipio rappresenterebbe un segno semplice ma importante, capace di trasmettere il rifiuto della guerra e l’impegno della nostra comunità nei valori della pace.»
La richiesta è ora al vaglio dell’amministrazione comunale, che sarà chiamata a decidere sull’accoglimento della proposta.

Masainas si prepara ad accogliere uno degli appuntamenti più attesi e partecipati del Sulcis: la Festa della Madonna della Salute, in programma dal 3 al 7 ottobre 2025. Un evento che da oltre 30 anni rinnova una devozione secolare – le prime testimonianze risalgono al 1856 – e che oggi rappresenta un simbolo identitario per l’intero territorio.
La festa nasce come rito religioso legato al mondo agricolo e pastorale: l’invocazione alla Madonna della Salute è rivolta non solo alla protezione delle persone, ma anche al benessere degli animali, dei raccolti e della terra.
Il programma tra fede e tradizione popolare
Il cuore dell’evento resta il rito religioso con le due solenni processioni del Simulacro della Vergine, che percorreranno le vie del paese la domenica 5 e il lunedì 6 ottobre. Il simulacro, adornato di ori ex voto donati da fedeli e lavoratori, sarà accompagnato da numerosi pellegrini, gruppi folk provenienti da tutta la Sardegna e suonatori di launeddas, in un abbraccio collettivo di fede e tradizione. Accanto al rito sacro, un ricco calendario civile animerà Piazza Municipio con cinque serate di spettacoli musicali, culturali e folkloristici.
Tra gli appuntamenti più attesi:
– il concerto dei Nomadi, ospiti d’eccezione del gran finale, martedì 7 ottobre;
– lo spettacolo pirotecnico di lunedì 6 ottobre, subito dopo il rientro del simulacro, tra i momenti più suggestivi della festa;
– le immancabili “Is Paradas”, con degustazioni di piatti tipici del territorio come il maialetto e le anguille arrostite, preparati al momento dai cuochi locali.
Una festa che unisce spiritualità e comunità
La Festa della Madonna della Salute è oggi un evento che va oltre la dimensione religiosa: unisce fede, identità, enogastronomia e turismo, attirando ogni anno centinaia di pellegrini, turisti e visitatori. È una tradizione che continua a crescere, mantenendo salde le radici e aprendosi al futuro come vetrina del Sulcis.

Sono tre le liste di sindaci e consiglieri comunali in campo per le elezioni provinciali del prossimo 29 settembre: «”Noi per il Sulcis Iglesiente”, “Mauro Usai Presidente”, e “Contro Vento”. La lista “Contro vento” propone 9 candidati alla carica di consigliere provinciale, «un nuovo progetto civico per il Sulcis Iglesiente. Rompiamo gli schemi».

I candidati sono: Debora Porrà, Giacomo Bachis, Daniela Garau, Federico Fantinel, Alessia Cadoni, Valerio Lecca, Arianna Porcu, Doriano Pisano e Armando Linzas.

«Nove amministratori e amministratrici che credono nella democrazia e nella pluralità di idee compongono la lista CONTRO VENTO, per rompere gli schemi precostituiti e favorire la partecipazione di tutti, ma soprattutto per offrire una nuova visione di sviluppo del territorio, fondata sulle reali peculiarità del Sulcis-Iglesiente: strade e scuole più sicure, lavoro, sviluppo del territorio, valorizzazione delle risorse attraverso la pianificazione territoriale», si legge in una nota.

«In questa tornata la parola passa a sindaci e consiglieri comunaliaffermano i candidatima non dovrebbe ignorare la voce dei cittadini che rappresentiamo. Allo stesso modo, una lista che ben rappresenti la realtà territoriale, deve dare pari risalto non solo ai Sindaci ma ai Consiglieri tutti, che nei centri più piccoli possono anche ricoprire importanti incarichi negli organi esecutivi. Crediamo in una Provincia che possa ripartire con la forza e la determinazione dei suoi amministratori, ponendoci sin da subito in una condizione di ascolto delle proposte che possano contribuire allo sviluppo e alla crescita dell’intero territorio.»

«È necessario il coinvolgimento di tutti per rimettere in piedi un Ente intermedio importantissimo per i settori di competenza: viabilità, ambiente, edilizia scolastica, programmazione territoriale, istruzione e formazione, nonché una partecipazione attiva agli enti ad esso collegatiaggiungono -. Abbiamo ritenuto di poter mettere a disposizione di questo progetto le nostre specifiche competenze, esperienze e la conoscenza dell’intero territorio, volendo scardinare uno schema precostituito in cui il Presidente debba anche scegliere quali Sindaci o Consiglieri Comunali debbano far parte del Consiglio Provinciale e quali escludere. Noi riteniamo, invece, che questa scelta debba essere presa da tutti gli aventi diritto al voto, nessuno escluso.»

«Il nostro progetto è aperto al confronto e candida amministratori che porteranno anche le istanze che altri amministratori e cittadini ci segnaleranno, contribuendo inoltre in modo attivo con proposte di sviluppo concrete e realizzabiliconcludono -. Per questi motivi chiediamo di sostenere il nostro progetto Contro Vento. Buon voto libero!»

Il Partito Democratico di Sant’Antioco esprime profondo cordoglio per la scomparsa di don Giulio Corongiu, parroco della Chiesa di Bonaria, figura di riferimento per tutta la comunità.

Sacerdote instancabile e uomo di grande umanità, Don Giulio ha saputo farsi vicino a tutte e tutti, in particolare ai più fragili e ai giovani, offrendo ascolto, conforto e speranza. La sua presenza è stata un punto fermo nei momenti difficili, un esempio di dedizione e amore verso il prossimo.

Ci uniamo al dolore del fratello Mario, della nipote Federica, dei familiari tutti, della comunità parrocchiale e di tutte le persone che oggi lo ricordano con affetto e riconoscenza.

Il suo insegnamento continuerà a vivere nelle azioni di chi ne ha raccolto l’eredità.

Mariano Gala

La Comunità di Sant’Antioco perde uno dei suoi pilastri, figura portante ed esempio per intere generazioni di antiochensi. Don Giulio Corongiu, parroco della Chiesa di Nostra Signora di Bonaria, è tragicamente mancato all’affetto della sua famiglia e dell’intera Comunità antiochense. Non bastano le parole per descrivere l’incredulità di fronte alla tragedia, per lenire una ferita così marcata, che ci squarcia nel profondo.
Don Giulio mancherà, e la sua assenza sarà incolmabile. Ma se adesso c’è spazio solo per il dolore, siamo certi che il suo esempio si farà strada: le centinaia di bambini che sono cresciuti nell’Oratorio Don Bosco, di cui era instancabile animatore, guida solida, hanno e avranno un riferimento certo.
Don Giulio è resterà sempre un fulgido esempio di “Pastore” al servizio del prossimo, della Chiesa, di un’intera città.
Grazie di tutto.
Riposa in pace, Don Giulio.
Ignazio Locci
Sindaco di Sant’Antioco

La comunità di Sant’Antioco è in lutto per la tragica morte di don Giulio Corongiu, 76 anni, parroco della chiesa di Nostra Signora di Bonaria, vittima di un incidente stradale verificatosi nei pressi di Canai.

I vigili del fuoco del distaccamento di Carbonia sono intervenuti intorno alle ore 15.00, nella strada comunale che dal paese di Sant’Antioco collega le spiagge delle località di Maladroxia e Coequaddus, a seguito di un incidente stradale dove è rimasto coinvolto un fuoristrada finito nella scarpata.

I vigili del fuoco sono intervenuti per la messa in sicurezza del veicolo coinvolto e dell’area. Il conducente del fuoristrada, unico occupante del veicolo, purtroppo è deceduto.
Sul posto sono intervenuti il personale medico sanitario del 118, l’elisoccorso e le forze dell’ordine, per quanto di loro competenza.

Il filmato allegato si riferisce all’intervento di don Giulio Corongiu durante una delle edizioni dell’evento “Sirena che abbraccia un delfino” organizzato in ricordo dello scultore Gianni Salidu.

Cala il sipario sul Santa Barbara International Music Festival, rassegna che da quattro anni unisce musica e cultura, paesaggio, storia e talento internazionale.

Questa sera è in programma, nella suggestiva location del Nuraghe Sirai, a Carbonia, alle ore 20.00, l’ultimo appuntamento in cartellone del Festival che ha visto esibirsi sul palcoscenico – prima nel sito minerario di Perd’e Pibera a Gonnosfanadiga, poi al teatro Cavallera di Carloforte e ancora nella Chiesa di San Giovanni Battista a Domusnovas – musicisti dalle performance indimenticabili tra piano, archi, fiati e voci d’autore.

Il Festival – organizzato dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara – è dedicato al compianto Giampiero Pinna, fondatore del Cammino Minerario di Santa Barbara, e nell’edizione 2025 si è mosso sulle note di Maurice Ravel, uno dei più grandi compositori del ‘900, in occasione del 150° anniversario della sua nascita.

Il direttore artistico, il pianista sudcoreano Junhee Kim, ha voluto confermare la formula itinerante del festival con la musica ad accompagnare ogni passo lungo la storia e la memoria dei luoghi simbolo dell’epopea mineraria nel Sud Ovest della Sardegna…un progetto culturale che unisce talento internazionale, turismo sostenibile e tutela del paesaggio incontaminato, offrendo al pubblico un’esperienza multisensoriale che trasforma i concerti in vere e proprie esperienze immersive. Ed è la forza di questo dialogo costante tra musica e natura a guidare il pubblico lungo una narrazione forte e autentica, stimolando interesse per il patrimonio minerario e per i paesaggi incontaminati.

Mauro Usai, presidente della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara: «Anche in questa quarta edizione, i suoni hanno attraversato il cuore pulsante del nostro cammino: dall’Arburese al Sulcis, dal Guspinese all’Iglesiente…territori che il compianto Giampiero Pinna – a cui il Festival è dedicato – ha percorso passo dopo passo, proteso nell’immaginare il futuro di una grande infrastruttura culturale in grado di trasformare il volto dei luoghi e, insieme, il destino delle comunità. Ancora una volta, con l’affetto del pubblico che ci segue oramai da quattro anni, abbiamo camminato insieme alle note della tradizione, in un dialogo oltreconfine…una sorta di ponte sonoro tra passato e presente, capace di valorizzare i paesaggi scelti per i concerti e di testimoniare la salvaguardia delle identità culturali, con l’obiettivo vitale di promuovere lo sviluppo locale attraverso il linguaggio della musica».

Direttore Artistico Junhee Kim: «Per me non è mai stato sufficiente presentare “musica bella”: il mio obiettivo è condividere con il pubblico la bellezza nascosta della musica, quella che aspetta di essere scoperta. Quest’anno, con l’“Edizione Ravel”, sono convinto che gli spettatori abbiano percepito l’apice dell’eleganza e della bellezza artistica. Attraverso il prisma di un singolo compositore, esplorato da diverse prospettive, cresciamo tutti insieme – artisti e pubblico. I nostri musicisti provengono da culture e mondi diversi, eppure qui trovano un punto d’incontro, creando una vera armonia. Credo che anche per il pubblico sia lo stesso: chi intraprende il cammino minerario di Santa Barbara arriva da ogni parte del mondo per vivere insieme un’unica esperienza. E in questo cammino, che è anche il cammino della vita, ognuno diventa parte di un grande dramma condiviso».

La prima serata – il 9 settembre a Gonnosfanadiga, nel sito minerario di Perd’e Pibera – ha proposto un viaggio musicale che ha attraversato epoche, stili e mondi sonori differenti: è questa l’essenza del concerto che ha visto protagonista il trombettista Romain Leleu insieme al suo Sextet.

Il giorno successivo, il 10 settembre a Carloforte, Il Teatro Cavallera ha ospitato una prima esecuzione mondiale: il Concertino per pianoforte su “Stabat Mater” di Jeffrey Ching, una rivisitazione del Pergolesi, un ponte tra devozione e virtuosismo, tra Settecento e contemporaneità.

Il 12 settembre, nella chiesa di San Giovanni, a Domusnovas, l’attenzione era tutta per il ritratto musicale sfaccettato di Maurice Ravel, maestro di eleganza, raffinatezza timbrica e invenzione formale: un concerto per pianoforte a quattro mani, suonato da due pianisti, Junhee Kim e Keigo Mukawa, che ha esplorato le diverse anime del compositore, tra intimità cameristica e visione orchestrale.

L’ultima data del festival, il 14 settembre a Carbonia, nella suggestiva location del Nuraghe Sirai, chiuderà il tributo a Maurice Ravel, poeta del colore sonoro e narratore raffinato, capace di trasformare il pianoforte in orchestra e la musica in visione

Tutti i concerti, organizzati dalla Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara, sono gratuiti e su prenotazione nei canali ufficiali della Fondazione CMSB.