25 December, 2025

La consigliera comunale di minoranza del gruppo Misto Daniela Garau, ha presentato un’interrogazione al sindaco di Carbonia  ed alla Giunta sulle problematiche legate all’assegnazione degli alloggi popolari Area siti in località “Campo prigionieri”. 

Considerato che alcuni di detti immobili di recente costruzione, ubicati nel quartiere “Campo prigionieri”, risulterebbero occupati presumibilmente da soggetti non legittimati per assenza dei requisiti previsti dalla normativa di settore, mentre altri nuclei attenderebbero che l’Amministrazione ponga in essere l’attività amministrativa di verifica dei requisiti necessari ai fini della regolarizzazione eventuale della loro posizione contrattuale; e che Area ha chiesto al comune di Carbonia, di procedere in merito, Daniela Garau ha chiesto al Sindaco ed alla Giunta Municipale di riferire in Aula sui provvedimenti adottati o, in ipotesi contraria, di chiarire le motivazioni dell’inadempimento.

Latina come Muravera. Il Carbonia ieri pomeriggio ha chiuso il primo tempo in vantaggio di un goal, e questa volta anche con un uomo in più, e nella ripresa non è stato capace di reggere l’urto della reazione laziale, sotto una pioggia battente, subendo tre goal ed una netta sconfitta.

L’avvio di partita è stato equilibrato, con iniziative da una parte e dall’altra, e la partita si è accesa poco dopo la mezz’ora, al 33′, quando Luca Ricci ha lasciato i suoi in 10, espulso dal direttore di gara, per doppia ammonizione. Il Carbonia è stato pronto ad approfittarne ed al 36′ ha sbloccato il risultato: Cristian Stivaletta ha impegnato il portiere laziale Francesco Alonzi con una conclusione velenosa, deviata in angolo. Sulla battuta di capitan Marco Piredda, Matteo Bagaglini ha trovato l’impatto giusto con il pallone e di testa ha messo alle spalle di Francesco Alonzi.

Il finale del primo tempo non ha offerto grandi emozioni.

L’inferiorità numerica non ha frenato la voglia di rimontare il risultato del Latina che ha creato prima i presupposti del pareggio con un calcio di punizione di Antonio Calabrese fermato dalla traversa ed al 14′ lo stesso attaccante, ha battuto Marco Manis su prezioso assist di Luca Di Renzo. Girandola di cambi in entrambe le squadre e a trarne profitto è stato il Latina che al 25′ l’ex Torres Stefano Sarritzu l’assist del goal del vantaggio al capitano Claudio Corsetti.

Ed al 38′ è stato proprio Stefano Sarritzu, autore del goal vittoria nel confronto diretto del girone d’andata a Santadi, a mettere la sua firma sul goal del definitivo 3 a 1.

Il Latina mette in cassaforte il secondo posto, il Carbonia non riesce a regalare la prima vittoria a David Suazo e viene scavalcato all’ottavo posto dal Lanusei che ha superato 2 a 0 l’Arzachena.

Il Muravera ha perso 2 a 1 in casa con l’Insieme Formia, sciupando l’occasione per l’aggancio al quinto posto, tenuto conto che la Nocerina ha perso 1 a 0 sul campo dell’Afragolese.

La Torres ha strappato un punto prezioso rimontando un goal sul campo del Savoia. Il Latte Dolce ha pareggiato 2 a 2 in casa con il Team Nuova Florida, con doppietta di Gigi Scotto, nuovo capocannoniere con 17 goal, uno in più di Roberto Cappai.

 

Lo scrivono, in una nota, i consiglieri regionali del gruppo Progressisti.
«Come sottolineato dalla responsabile della comunità Emmaus nel documento che alleghiamo, eventuali casi tra gli ospiti o tra gli operatori che le frequentano sono di difficile gestione, incompatibile con le attività che ogni giorno si svolgono all’interno o all’esterno delle strutture aggiungono i Progressisti -. In questo senso è emblematico il caso della comunità per minori di Aritzo, in cui la mancata vaccinazione degli operatori e degli ospiti, con il lockdown in corso in paese, sta rendendo impossibile la vita quotidiana nella struttura.»
«Come Progressisti presenteremo in queste ore un’interrogazione indirizzata al presidente della Regione e all’assessore della Sanità, per capire in che modo intendano intervenire per la soluzione di un problema che riguarda in primo luogo gli ospiti e gli operatori delle comunità e, in molti casi, anche numerose famiglie.»

Suor Silvia Carboni, responsabile della comunità alloggio per minori Casa Emmaus che attualmente accoglie 6 minori con diagnosi psichiatrica inserite su richiesta dell’UONPIA territoriale di riferimento, ha inviato una nota al dott. Massimo Temussi Commissario Straordinario dell’ATS, al dott. Giorgio Carboni Direttore Sanitario, al dott. Paolo Tecleme responsabile della Programmazione sanitaria e strategica ATS Sardegna, alla dott.ssa Anna Cau della Procura Minori presso il Tribunale per i Minorenni di Cagliari e al dott. Guido Pala, Presidente Tribunale per i Minorenni di Cagliari Ufficio Garante per l’Infanzia, nella quale comunica che se entro 48 ore l’ATS non provvederà alla vaccinazione immediata degli operatori non ancora vaccinati, nonché all’immediata vaccinazione di tutti i minori accolti in tutte le comunità per minori della Sardegna, tali minori verranno dimessi, con conseguente intasamento della Clinica di Neuropsichiatria infantile.

«Questa decisione, seppur dolorosa, arriva dopo mesi in cui con diverse note l’ente scrivente congiuntamente ad altri enti, ha chiesto ripetutamente di inserire le comunità per minori nel piano vaccinazione. Solo 2 settimane fa abbiamo appreso che minori e personale di molte delle comunità per minori sono stati vaccinati e solo alcune comunità minori risultano escluse dal piano vaccinale. Al momento non è dato sapere in base a quale criterio “molte comunità” sono state incluse nel piano vaccinale, e altre, soprattutto nel sud Sardegna, sono state escluse da tale piano, né comprese in nessuna programmazione. Venerdì 6 giugno l’ente scrivente ha prenotato le minori accolte tramite piattaforma: ebbene, sono stati dati 14 appuntamenti tutti in orari diversi: ciò significa che per 14 volte un operatore dovrà accompagnare le minori a fare il vaccino, pur avendo evidenziato che si trattava di minori di una comunità alloggio. Ci sembra inaccettabile il “trattamento” riservato alle comunità per minori, agli operatori e ai loro assistiti. Considerando che nella maggior parte delle Regioni d’Italia gli operatori delle comunità per minori sono stati vaccinati contemporaneamente agli operatori delle RSA e considerando che in diverse regioni d’Italia sono state riservate delle corsie ad hoc per la vaccinazione dei minori delle comunità, ci si chiede come mai la Regione Sardegna non abbia riconosciuto agli operatori e ai minori accolti in comunità la loro peculiarità. Eppure durante il lock down le comunità per minori non solo hanno proseguito nell’erogazione del loro servizio, seppur in condizioni ad alto rischio, non solo non sono andate in smart working, ma i minori delle comunità sono stati ulteriormente danneggiati perché fino al 31 maggio 2020 il TM di Cagliari (come i Tm di tutta Italia) ha “chiuso” le comunità: vietando di fatto ai minori la visita in famiglia dal 10 marzo al 31 maggio 2020 (quando il resto d‘Italia il 4 maggio poteva muoversi liberamente almeno dentro il proprio territorio). Ci preme sottolineare in questa sede che i minori delle comunità sono stati privati della loro libertà e di tutta la socializzazione in misura maggiore rispetto ai loro coetanei. Una positività in comunità significa quarantena per i minori e per tutti i dipendenti: un dramma. Nel nostro caso, con i due centri, ha significato per ben due volte da ottobre ad oggi, 60 persone in quarantena. Rischio focolaio? Altissimo. Ma nonostante in più sedi e in più occasioni sia stata evidenziata a chi di dovere la peculiarità della condizione delle comunità per minori, i vari organi istituzionali non hanno saputo dare una risposta efficace a tale problema. E in questo momento ci troviamo ad assistere impotenti al “grido di dolore” della Responsabile della Comunità per minori di Aritzo che ha indetto lo sciopero della fame per sollevare l’attenzione delle Istituzioni e degli organi di stampa su tale realtà. Si tratta pertanto di una tipologia di servizio ad alto rischio di contagio considerata anche che la “prossimità relazionale” è parte integrante del progetto educativo.»

«Se entro 48 ore l’ATS non comunicherà tempi e modalità (urgenti) per l’inoculazione del vaccino a minori e operatori di tutte le comunità per minori della Sardegna, si procederà alla dimissione delle minori attualmente in carico 2. Non verrà accolto nessun minore, se non precedentemente vaccinato (prima era previsto il tampone, ora pretendiamo il vaccino prima dell’ingresso in struttura) Per gli stessi motivi la scrivente, responsabile anche del centro semiresidenziale BorgoTreMani, comunica che da domani 8 giugno il BorgoTreMani, che attualmente accoglie 20 minori, di cui 10 con diagnosi psichiatrica, interromperà le attività in presenza e i minori verranno seguiti in DAD, onde evitare il rischio focolaio (questo vuol dire che i ragazzi dovranno stare a casa con conseguente disagio per i minori stessi e per i loro familiari). Ciò, fino a quando tutti i minori e gli operatori di tutte le comunità per minori della Sardegna non verranno vaccinati.»

«La situazione è in continua evoluzione e stiamo seguendo il tutto con estrema attenzione. Noi siamo pronti ad accelerare ulteriormente con la macchina industriale e produttiva. Se i tempi della ripresa produttiva si sono ulteriormente allontanati, questo è da ascrivere alla mancanza dell’autorizzazione VIA (Valutazione d’impatto Ambientale).»
Eros Brega, responsabile delle relazioni industriali della Sider Alloys, sintetizza così la situazione dello stabilimento di Portovesme.
«Noi siamo nella condizione di ripartire, ma se dovesse calare ulteriormente il silenzio, allora ci sarebbe veramente di che preoccuparsi ed il Sulcis Iglesiente, che si aspetta un nuovo sviluppo, ne risentirebbe pesantemente.»
La parola d’ordine è “fare presto” e non ci si può concedere ulteriori ritardi, questo in sintesi l’appello del responsabile delle relazioni industriali.
La fabbrica è in attesa di ulteriori forniture da parte della Chinalco, i tempi delle consegne si sono allungati anche a causa della pandemia.
«La politica regionale è chiamata a svolgere il ruolo che le compete attivandosi in tempi breviconclude Eros Brega, affinché le relative autorizzazioni pervengano quanto prima, per consentire al polo dell’alluminio di riprendere la produzione e di imprimere un nuovo impulso ad un territorio che da troppo tempo ormai è privato di un futuro per le nuove generazioni.»

Il 7 giugno il ROS, con il supporto in fase esecutiva dei Comandi Provinciali Carabinieri di Cagliari, Cosenza, Frosinone, Latina, L’Aquila, Milano, Roma e Sassari, ha eseguito una misura cautelare personale dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, disposta dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 12 indagati per i reati di associazione finalizzata alla propaganda e all’istigazione per motivi di discriminazione etnica e religiosa. Le indagini, avviate nel novembre 2019, si collocano in una più ampia strategia di contrasto ai fenomeni estremistici a vocazione suprematista che la Procura della Repubblica di Roma sta svolgendo nel distretto giudiziario avvalendosi del ROS – Reparto Anticrimine della Capitale.
Le attività investigative hanno evidenziato l’esistenza e l’operatività di un gruppo denominato “Ordine Ario Romano” – composto da militanti di età compresa tra i 26 e i 62 anni – stabilmente dedito alla pubblicazione sui social network di scritti, video e immagini dal contenuto razzista e discriminatorio, di ispirazione nazionalsocialista, antisemita e negazionista, nonché afferenti a tesi complottiste nei confronti del popolo ebraico. Sono state individuate in particolare due pagine Facebook e una community VK riconducibili alla sigla “Ordine Ario Romano”, oltre ad un gruppo WhatsApp denominato “Judenfreie Liga (O.A.R.)”. Sono state registrate condotte di istigazione a commettere azioni violente all’indirizzo di persone di origine ebraica ed extracomunitari, nonché attività di pianificazione, ancora in uno stato embrionale, di una specifica azione ai danni di una struttura della NATO per mezzo di ordigni esplosivi artigianali confezionati attraverso istruzioni reperite sul web e con la collaborazione di alcuni militanti appartenenti a omologhi sodalizi stranieri, attivi in Portogallo.
Numerosi sono stati i post e i contenuti multimediali offensivi rilevati dal ROS, grazie al lavoro di ricerca svolto dal Reparto Indagini Telematiche, unità specializzata nelle investigazioni telematiche e web, che ha ricostruito la rete relazionale e le abitudini social del gruppo. Contestualmente alle misure cautelari, sono state eseguite numerose perquisizioni su tutto il territorio nazionale.

Sono solo 9 i casi di positività al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, su 2.941 test eseguiti (0,3%).

Salgono a 56.886 i casi di positività al Covid-19 dall’inizio dell’emergenza. In totale sono stati eseguiti 1.320.784 tamponi.
Si registrano 3 nuovi decessi (1.476 in tutto). Sono 105 (-5) le persone attualmente ricoverate in ospedale in area medica, 7 (-1) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 12.312 e i guariti sono complessivamente 42.986 (+59).
Sul territorio, dei 56.886 casi positivi complessivamente accertati, 14.885 (+2) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 8.659 nel Sud Sardegna, 5.161 a Oristano, 10.924 (+2) a Nuoro, 17.243 (+5) a Sassari.

 

Nuovo significativo passo avanti della campagna di vaccinazione anti-Covid in Sardegna. Nelle ultime ore ha raggiunto il milione di dosi somministrate, con circa il 45% della popolazione che ha già ricevuto la prima inoculazione. 

Ieri sono state consegnate in Sardegna 9.900 dosi del siero Moderna ed entro metà settimana sono attesi gli arrivi di 86.500 dosi del vaccino Pfizer e di oltre 4.000 Johnson&Johnson. Attraverso il sistema di Poste Italiane, dalla sua attivazione, sono state effettuate 650mila prenotazioni, di cui oltre 100mila tra venerdì e sabato con l’apertura ai nati dal 1982 al 2004.

“Abbiamo raggiunto un traguardo importante nell’immunizzazione di massa sul nostro territorioha detto il presidente della Regione, Christian Solinas e ormai quasi la metà della popolazione ha già ricevuto almeno la prima somministrazione. La Sardegna sta facendo la propria parte nella lotta contro il virus. Con le scorte necessarie possiamo imprimere un’ulteriore accelerazione alle vaccinazioni. Il nostro obiettivo resta quello di completare la campagna nei tempi più brevi. La stagione estiva muove i suoi primi passi, mostrando segnali incoraggianti per la nostra economia a lungo provata dall’emergenza pandemica. Il Covid resta comunque un pericolo e servirà ancora la massima attenzione da parte di tutti. Dobbiamo difendere gli importanti risultati raggiunti e l’immunizzazione resta la strada maestra per ripartire in sicurezza.”

“Abbiamo una capacità di somministrare vaccini superiore alle dosi che riceviamo ha aggiunto l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu -, purtroppo, scontiamo ancora diffidenze verso i sieri a vettore virale, come Astrazeneca e Johnson&Johnson, mentre soffriamo di più sui quantitativi dei vaccini a MRna, come Pfizer e Moderna. Se avessimo a disposizione un numero maggiore di questi ultimi riusciremmo sicuramente ad accorciare i tempi. I dati delle prenotazioni sono incoraggianti in termini di risposta della popolazione. Il vaccino rappresenta un’importante opportunità per tutti.”

Il 12 marzo scorso abbiamo presentato la “nascita del museo del mattoncino” con un’intervista a Maurizio Lampis, fondatore del progetto, unico in Sardegna. Situato a Sestu, in località Is Cores, al primo piano di un immobile in via delle Imprese, si presenta al pubblico con una superficie interna di 200 mq quasi interamente occupati da vere e proprie opere d’arte, realizzate con i mattoncini Danesi Lego, oltre a 100 mq all’aperto ombreggiati da alcune bellissime piante.

L’associazione culturale Karalisbrick, guidata dal presidente e fondatore del museo Maurizio Lampis, in collaborazione con Gianluigi Cornaglia presenta, nella sua esposizione, 10 differenti temi: Castelli Medievali, Pirati, Star Wars, Antico Western, Il Signore degli Anelli, tanti grandi edifici “importanti” per la Sardegna… come la Basilica di Bonaria, la chiesa di Saccargia ed il campanile di San Ponziano, a Carbonia. Quattrocentomila mattoncini “legati” insieme, per far sognare grandi e piccini. Un tuffo nel passato, uno stimolo a mettersi in gioco. Il museo, infatti, offre anche la possibilità di acquistare in “kg” i mattoncini in un punto shop.
Sul sito internet www.karalisbrick.it è possibile consultare tutte le informazioni… orari e giorni di apertura, visite guidate, opportunità di laboratori con 20 postazioni. Il tutto, gestito nel rigoroso rispetto delle norme anticovid. Che aspettate… Karalisbrick vi attende e se doveste diventare bravi, potreste partecipare e magari vincere nei concorsi che, nel tempo, sono stati organizzati più volte e che a breve torneranno…

Buon divertimento a tutti!!!

Nadia Pische

 

Sono 31 i casi di positività al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, su 1.565 test eseguiti (1,98%). Salgono a 56.877 i casi di positività dall’inizio dell’emergenza. In totale sono stati eseguiti 1.317.843 tamponi.
Si registra 1 nuovo decesso (1.473 in tutto). Sono 110 (-1) le persone attualmente ricoverate in ospedale in area medica, 8 (-4) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 12.359 e i guariti sono complessivamente 42.927 (+36).
Sul territorio, dei 56.877 casi positivi complessivamente accertati, 14.883 (+8) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 8.659 nel Sud Sardegna, 5.161 a Oristano, 10.922 (+17) a Nuoro, 17.238 (+6) a Sassari.