22 December, 2025

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E’ arrivata ieri pomeriggio al 113 la segnalazione di un incendio appiccato ad un furgone parcheggiato in via Cesare Battisti. Gli agenti del Commissariato di Iglesias sono subito intervenuti sul posto e, mentre le fiamme venivano domate da alcuni vicini e dai vigili del fuoco, gli stessi si sono prodigati per compiere immediati accertamenti.

Sono state, in particolare, le immagini di un impianto di videosorveglianza installato nella zona ad incastrare l’autore dell’atto incendiario. Nel video i poliziotti hanno riconosciuto subito e senza ombra di dubbio E.C., 42enne di Iglesias, mentre si avvicinava al mezzo parcheggiato a ridosso del marciapiede, lo cospargeva di liquido infiammabile e gli dava fuoco. Video Iglesias incendio

Quando gli agenti del Commissariato lo hanno rintracciato, l’uomo è andato in escandescenza, tentando di resistere all’arresto e minacciando gli operatori.

L’uomo è stato arrestato per danneggiamento seguito da incendio e resistenza a pubblico ufficiale e stamattina è stato presentato all’udienza direttissima.

All’uomo è stata altresì contestata la violazione amministrativa per aver contravvenuto alle disposizioni sull’emergenza sanitaria in atto.

 

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I beni culturali delle coste sarde – torri, fari e stazione segnaletiche – saranno oggetto dei numerosi post sui social dell’associazione (https://www.facebook.com/ItaliaNostraOnlus/) durante il fine settimana del 2 e 3 maggio, in occasione della Giornata Virtuale dei Beni in Pericolo 2020: un modo per celebrare le battaglie storiche e le azioni di tutela di Italia Nostra Sardegna anche se costretti a restare in casa #iorestoacasa.

La Giornata Virtuale dei Beni in Pericolo (GVBP 2020), lanciata da Italia Nostra il 2 e 3 maggio, dedica un focus ai beni culturali presenti sulle coste dalla Sardegna: torri di avvistamento, fortificazioni, stazioni semaforiche, fari, antichi insediamenti che costituiscono un’importante risorsa per l’Isola e che purtroppo si trovano spesso in condizione di grave degrado e abbandono. Si ricordi a tal proposito il crollo nel 2012 della Torre di Scau’e Sai nel litorale di San Vero Milis.

Italia Nostra ha dedicato sempre grande attenzione a questi beni, con una serie di iniziative e interventi presso le autorità locali, il demanio marittimo e il demanio regionale al fine di stimolare interventi di tutela, recupero e valorizzazione. Importante è stata la mobilitazione del 2011 di Associazioni, Comitati e Cittadini per impedire che la Stazione Segnali di Capo Sperone e altri promontori della costa occidentale della Sardegna venissero trasformati in siti militari per ospitare radar di profondità. In quell’occasione fu il TAR Sardegna, su ricorso presentato da Italia Nostra, a mettere una pietra tombale sul progetto.

Particolare importanza rivestono le torri costiere che, edificate per volontà della Corona di Spagna, sono sempre situate in posti spettacolari e dovrebbero diventare parte di un progetto generalizzato di affidamento alle comunità locali per finalità sociali e turistiche. Italia Nostra ha maturato un’importante esperienza nel recupero e nella gestione delle torri, dalla fine degli anni ’80 del secolo scorso, quando è stata recuperata e resa alla pubblica fruizione la Torre Canai di Sant’Antioco, con l’apertura del monumento tutta la stagione estiva e ad appuntamenti fissi (nel 2019 l’affluenza è stata di più di 4.000 visitatori): un modello che può facilmente essere replicato in altre località. Tra le torri oggetto di segnalazioni di Italia Nostra ricordiamo la Torre di Cala Domestica a  Buggerru (CI), la Torre di Columbargia e quella di Ischia Ruja a Tresnuraghes (OR) e la Torre di Seu a Cabras (OR).

Altro tema scottante riguarda la situazione dei fari e delle stazioni segnaletiche edificate dopo l’unità d’Italia della Marina Militare. Nel 2011 furono affidati alla Conservatoria delle Coste della Sardegna 15 tra fari, semafori e torri costiere, di proprietà regionale con un programma dettagliato per il loro recupero attraverso l’affidamento in concessione. Fino al 2017 poco o nulla è stato fatto finché, con un rocambolesco ribaltone la Regione Autonoma Sardegna ha affidato i beni, ottenuti grazie al “federalismo demaniale” e dopo anni di conflitti con lo Stato, all’Agenzia del Demanio con un accordo denominato Orizzonte Fari Sardegna. Oggi le gare per l’affidamento in concessione sono ormai chiuse: i bandi parlano di «valorizzazione turistico-culturale principalmente legato ai temi del turismo sostenibile, alla scoperta del territorio ed alla salvaguardia del paesaggio, anche attraverso la coesistenza dell’uso pubblico, inteso come servizio di pubblica utilità».

È evidente che l’affido a privati appare essere ormai l’unica soluzione praticabile, viste le limitate risorse a disposizione della Regione e le gravi condizioni di incuria in cui versano gli edifici. Italia Nostra quindi non può che approvare il progetto ma si augura che, quanto specificato nei bandi, trovi concreta applicazione nella realtà, che casi come quello del Faro di Capo Spartivento – che hanno di fatto trasformato il faro in una struttura esclusiva e inaccessibile al pubblico – non si ripetano e che si trovi un’armoniosa coesistenza tra esigenze privatistiche e uso pubblico. Ecco perché Italia Nostra ha voluto segnalare questi beni nella Giornata Virtuale dei Beni in Pericolo, affinché venga tutelata la fruibilità futura. Si tratta della Stazione segnali di Capo Sperone a Sant’Antioco (CI), della Stazione di vedetta di Marginetto a La Maddalena (SS), della Stazione semaforica di Capo Ferro ad Arzachena (SS) della Stazione di vedetta di Capo Figari a GolfoAranci (SS) e della Stazione segnali di Punta Falcone a Santa Teresa di Gallura (SS).Inoltre vale la pena ricordare che Italia Nostra ha inserito il borgo e la torre di Castelsardo nel progetto transnazionale europeo EIRENE, di cui l’associazione è capofila e che si prefigge la candidatura delle fortificazioni genovesi nel Mediterraneo nella World Heritage List dell’UNESCO. Il progetto ha inoltre classificato molti castelli e torri presenti sul territorio della Sardegna, localizzati in una mappa che illustra la consistenza di tale patrimonio.

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L’Amministrazione comunale di Iglesias, a seguito dell’emergenza sanitaria, economica e sociale determinata dalla diffusione dell’infezione Covid-19, ha elaborato una serie di interventi di carattere tributario a sostegno di quanti si siano trovati a dover interrompere la propria attività.

Per quanto riguarda la TARI, il tributo relativo ai rifiuti, gli interventi individuati nel Piano Economico Finanziario prevedono l’istituzione di un fondo di esenzione pari a quasi 400.000 euro, che saranno utilizzati per:
– Una riduzione tariffaria proporzionale ai mesi di chiusura, rivolta alle imprese economiche che, nel rispetto delle prescrizioni contenute nei vari provvedimenti nazionale e regionali, hanno dovuto interrompere le proprie attività.
– La conferma dell’esenzione TARI per le famiglie in possesso di certificazione ISEE ordinaria, pari o inferiore a 2.000,00 euro.
Oltre la soglia dei 2.000,00 euro di ISEE, detassazione del 30% a seconda del numero di componenti del nucleo familiare e dell’indicatore ISEE.
– Al netto del fondo di esenzione, è prevista una riduzione della TARI per tutte le utenze domestiche e per la maggior parte delle utenze non domestiche. Una riduzione che sarebbe stata ancora più consistente se non si fosse dovuta fronteggiare un’emergenza inaspettata e grave come quella relativa alla diffusione del Covid-19, che in questo momento impone di destinare tutte le risorse al sostegno alle attività produttive.
Inoltre le scadenze per il pagamento dell’acconto e del saldo della TARI, previste per i mesi di luglio e dicembre, verranno prorogate al mese di settembre per quanto riguarda l’acconto, ed al mese di febbraio 2021 per il saldo finale.
– Per contrastare lo spopolamento, sarà prevista anche un’esenzione totale TARI di 3 anni rivolta ai nuclei familiari che alla data del 31/12/2019 risiedevano in un altro Comune ed abbiano trasferito la propria residenza ad Iglesias.

«Questo per sostenere la ripresa economica – ha proseguito il sindaco Mauro Usaie per consentire agli Uffici preposti di elaborare le richieste di esenzione e di riduzione TARI. E’ importante sottolineare come il minor gettito per le casse comunali, derivante dalle misure ordinarie e straordinarie di esenzione e riduzione TARI, è il ricavato degli importi recuperati grazie alla lotta all’evasione tributaria effettuata negli ultimi anni, che ha di fatto aumentato il numero dei contribuenti e le superfici assoggettabili alla Tassa sui rifiuti. Una lotta all’evasione che quindi non serve a fare cassa, ma ad aiutare chi si trova in difficoltà, permettendo di utilizzare al meglio le risorse disponibili.»

Gli interventi riguarderanno anche la TOSAP, la tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche.
E’ pronta la delibera che permetterà di esentare completamente i bar ed i ristoranti per i restanti mesi del 2020, al fine di garantire un’importante agevolazione economica, permettendo ai titolari di potersi conformare a quanto previsto dalle disposizione sanitarie di sicurezza e di distanziamento interpersonale.
«Nessuna iniziativa propagandistica, ma misure reali a beneficio di coloro che fino a questo momento non hanno chiesto niente al Comune, ma che dobbiamo sostenere in maniera decisa, in quanto con il loro lavoro reggono sulle spalle l’economia della città ed i servizi ai turisti, che auspichiamo possano tornare presto da noi – ha spiegato il sindaco di Iglesias . Le misure sono state discusse da subito con tutti i gruppi consiliari in sede di Conferenza Capigruppo, lo scorso 30 marzo, ed in quest’ultimo mese la Giunta ha elaborato gli atti, individuando le relative coperture finanziarie. Ogni altra iniziativa in programma verrà condivisa con tutto il Consiglio comunale, a partire dalla recente proposta formulata dal gruppo dei Riformatori sardi e dalla consigliera Valentina Pistis, per l’istituzione di un tavolo di confronto con le parti sociali sulle misure inerenti la ripresa economica. Per onestà intellettuale occorre precisare che la stessa leader dell’opposizione in sede di conferenza aveva avanzato la proposta, da subito accolta e condivisa dal sottoscritto. Un atteggiamento responsabile e costruttivo che ho accolto con favore. Presto saranno rese disponibili la modulistica e le modalità per usufruire delle esenzioni e delle riduzioni tributarie. Se esiste in cassa anche solo un euro in più questo deve essere produttivo e destinato a coloro che fino a questo momento non hanno mai chiesto nulla – ha concluso Mauro Usai -. A loro ci rivolgiamo con una misura shock, perché solo attraverso il lavoro potrà ripartire l’economia della Città.»

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L’ICS (International Chamber of Shipping – Organizzazione Mondiale dello Shipping), in occasione della Festa del Lavoro, sta promuovendo un’iniziativa volta a ricordare il contributo dato dai marittimi nella vita economica e sociale del pianeta.

Il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto ha coinvolto tutte le sue diramazioni periferiche al fine di promuovere tale iniziativa.

L’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco, sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Cagliari, ha esteso a tutto il cluster marittimo locale, che in questo periodo di difficoltà dovuto all’emergenza Covid-19 ha continuato a garantire la salvaguardia della vita umana in mare, la tutela dell’ambiente marino, la sicurezza pubblica, l’approvvigionamento delle risorse ittiche ai mercati regionali/nazionali e la continuità con le isole minori, l’iniziativa volta a omaggiare tutto il ceto marittimo.

Tale momento di ricordo si svolgerà nella giornata di domani 1° maggio 2020 dove tutte le unità navali, delle forze di polizia, del ceto peschereccio, e unità mercantili di qualsiasi bandiera da traffico e passeggeri, suoneranno le loro sirene alle ore 12.00.

Questo momento avverrà anche nei porti di Sant’Antioco e Calasetta.

La Guardia Costiera di Sant’Antioco ricorda a tutti gli utenti del mare che è sempre attivo 24 ore su 24 il numero blu 1530 per le Emergenze in mare.

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La seduta della commissione “Autonomia” prevista per questo pomeriggio, alle 15,30, è stata annullata. La commissione, presieduta da Pierluigi Saiu (Lega), avrebbe dovuto esaminare il Dl n.138 (Disposizioni urgenti in materia di elezioni comunali 2020). Il disegno di legge prevede, a causa dell’emergenza Coronavirus, lo spostamento delle elezioni amministrative programmate per il 2020 in una “finestra” compresa fra il 15 settembre ed il 15 dicembre.

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«Serve un urgente tavolo con la Regione, le aziende e le organizzazioni sindacali per preparare il sistema dei trasporti sardi alla Fase 2 dell’emergenza Covid 19». E’ la richiesta del segretario generale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca al presidente della Regione Christian Solinas.

«Apprezziamo il fatto che la Regione abbia accolto il nostro suggerimento sulla riapertura degli scali sardi condizionata a rigorosi controlli sanitari di tutti i passeggeri in entrataafferma William Zonca -, ma riteniamo che l’organizzazione della ripartenza non possa prescindere dalla convocazione dei rappresentanti dei lavoratori. Per questo siamo sconcertati dal fatto che la Regione, attraverso l’assessore dei Trasporti Giorgio Todde, non ci abbia ancora convocati. Un comportamento incomprensibile ed in contrasto con l’atteggiamento di confronto costante che anche il Governo centrale ha instaurato con le parti sociali.»

Secondo la Uiltrasporti, la riapertura del sistema Sardegna, oltre ad avere come punto fondamentale la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori, dovrà essere accompagnata anche da un sostegno economico pubblico che prevenga eventuali stati di sofferenza delle aziende. A partire dal sostegno per le perdite subite da chi in questo periodo di emergenza ha continuato ad operare offrendo all’isola intera la mobilità essenziale. Con particolare attenzione al trasporto pubblico marittimo per il collegamento con le isole minori, al trasporto pubblico locale e ovviamente all’aeroporto di Cagliari.

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Martedì 5 maggio, a Sant’Antioco, riaprirà il mercatino settimanale all’aperto di Piazzale Pertini. Per il momento, nel rispetto del DPCM del 26 aprile, potranno partecipare esclusivamente le attività che vendono generi alimentari.

Naturalmente, in ossequio alle norme attualmente in vigore e con l’intento di garantire sicurezza e salute dei cittadini, gli ingressi saranno contingentati e i diversi accessi al piazzale saranno transennati e presidiati dalla Polizia municipale, dalla Protezione civile, dalla Compagnia barracellare e dall’associazione dei carabinieri in pensione.

I cittadini che intendono accedere al mercatino all’aperto dovranno essere muniti di mascherina protettiva, di guanti usa e getta e, al fine di evitare gli assembramenti, dovranno essere rispettate le distanze di sicurezza. Le forze dell’ordine locali vigileranno sul rispetto delle regole di comportamento.

 

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Dal 14 marzo sono 38.215 i controlli realizzati dal Corpo forestale della Regione Sardegna per vigilare sul rispetto delle regole stabilite per l’emergenza epidemiologica da Covid-2019.

Nella giornata di ieri sono stati effettuati 553 controlli: 89 nell’area di Cagliari, 27 Iglesias, 54 Oristano, 181 Sassari, 73 Tempio, 97 Nuoro, 32 Lanusei. Sono state sanzionate 7 persone (3 a Cagliari, 2 a Nuoro, 2 ad Oristano), per un totale (dal 14 marzo) di 755.

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Il comune di Buggerru ha ultimato oggi, mercoledì 29 aprile, la liquidazione delle “Misure straordinarie a sostegno delle famiglie, per fronteggiare l’emergenza economico-sociale derivante dalla pandemia Covid-19”. Al Comune sono pervenute 101 richieste, 83 di queste sono state accolte e liquidate, 7 sospese e 11 respinte.

«Si tratta di un traguardo importante in quanto gli uffici comunali sono stati in grado, in pochi giorni, di istruire l’importante mole di pratiche pervenute dando una risposta tangibile ai cittadini provati dalla crisi economica derivante dalla pandemiadice Laura Cappelli, sindaco di Buggerru -. Il prossimo passo sarà quello di pianificare un piano straordinario per venire incontro alle attività, soprattutto turistiche. Ogni anno infatti in questo periodo la nostra comunità prende vita e si prepara ad accogliere i tanti turisti che scelgono come meta il nostro paese. Considerate le restrizioniconclude Laura Cappelli -, quest’anno non sarà uguale agli altri, ma non ci scoraggiamo e auspichiamo sempre in tempi migliori, dove potremo ripartire e splendere, di nuovo.»

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«Non è stata solo fortuna quella che ci ha accompagnato fino ad ora nell’emergenza Covid ma dobbiamo potenziare tutta la Sanità sarda.»

Lo ha detto il consigliere Stefano Schirru, componente della commissione Sanità, ai margini della seduta di questa sera, nell’audizione dei principali attori istituzionali dell’emergenza Covid 19. «Mentre elogiamo la bravura della dirigenza sanitaria sarda e su tutti l’operato del Brotzu, di Ats e Areus, alcune riflessioni si devono fare in frettaha aggiunto Stefano Schirru -. E’ necessario intanto potenziare la rete 118, con una efficace dislocazione delle postazioni di base nei territori ma anche con l’avvio del servizio delle auto mediche e con le ambulanze con infermiere a bordo. E’ necessario che si facciano scorte importanti di dispositivi di protezione individuale per gli operatori dell’emergenza urgenza, che hanno lavorato per settimane in condizioni difficilissime.»

Il consigliere regionale sardista ha concluso ponendo l’accento sulle specializzazioni mediche: «Non è rinviabile un’analisi del fabbisogno di medici specializzati. Dobbiamo avere chiaro quali specializzazioni ci mancano e su quali dobbiamo investire».