24 December, 2025

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Domani, 30 marzo, a Cagliari, il CNSAS – Soccorso Alpino e Speleologico della Sardegna, insieme al CAI – Club Alpino Italiano, Sezione di Cagliari, presenterà in anteprima regionale la proiezione del film documentario: “Senza possibilità di errore – Il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico”, del regista Mario Barberi – GiUMA Produzioni.

Il film racconta attraverso le immagini la complessità degli interventi e delle attività del Corpo in alcune delle operazioni più rappresentative, in un crescendo di emozioni ed esercitazioni mozzafiato. Mostra cosa accade quando la Centrale operativa riceve una richiesta di soccorso in montagna e come dietro ogni intervento, sia esso in alta quota, in grotta, in forra, ci siano figure professionali, procedure e valutazioni indirizzate a un obiettivo comune: quello di salvare la vita.

Seguirà un incontro con il pubblico, coordinato da Rossella Romano, giornalista del TGR Sardegna, con la presenza del vice presidente nazionale del CNSAS, della rappresentanza del Servizio regionale della Sardegna, del CAI – Club Alpino Italiano, sezione di Cagliari, che illustreranno le attività in ambito regionale.

L’evento avrà inizio alle ore 19.00, presso la sala conferenze T1 del THotel, in via dei Giudicati, a Cagliari. L’ingresso è gratuito e l’invito è rivolto a Enti, Istituzioni e a tutti gli appassionati di montagna; a coloro che hanno a cuore la prevenzione del rischio e la sicurezza, durante la pratica sportiva e anche quella amatoriale.

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Il Consiglio comunale di Sant’Antioco, nella seduta di ieri, mercoledì 28 marzo 2018, ha approvato, all’unanimità, le linee guida per la redazione del Piano regolatore del porto. Un documento che si inserisce nel solco tracciato dall’approvazione della delibera di Consiglio n. 8 del 6/03/2018 (“Proposta modifica piano infrastrutturale Sant’Antioco – Opere Piano Sulcis – Nuova Connessione terrestre dell’Istmo e circonvallazione Sant’Antioco”) e consente di procedere verso la riqualificazione dell’intera area portuale, adeguandola alle nuove esigenze. La pianificazione prevede una serie d’interventi decisivi per rilanciare le aree portuali: il dragaggio dei fondali, la realizzazione dei banchinamenti per l’accoglienza di 500 posti barca, tra imbarcazioni da diporto medio e da diporto grande, e di nuove infrastrutture dedicate all’attività della pesca, allo sviluppo della cantieristica e al traffico del sale, unica attività di tipo industriale che può “guardare” al porto.

Il sindaco Ignazio Locci: «Con grande soddisfazione accogliamo l’approvazione all’unanimità delle linee guida di pianificazione del porto, a dimostrazione che sui temi importanti la politica cittadina è capace di fare quadrato e di ritrovarsi in sintonia sulle linee di sviluppo della città. Questi sono segnali di grande importanza politica. Il percorso, tuttavia, non finisce qui: adesso proseguiamo il confronto con la Regione al fine di garantire la previsione pianificatoria di un porto polifunzionale, così come abbiamo stabilito all’unisono il 6 marzo scorso in Consiglio comunale».

«È fondamentale stabilire quale sia la delimitazione fisica delle aree portuali – sottolinea l’assessore alla Pianificazione Urbanistica Francesco Garau – perché ci consente di capire dove si ferma una pianificazione e dove iniziano quelle relative al Piano Urbanistico Comunale e all’utilizzo del litorale. In questa fase sarà inoltre decisivo che tutte le figure impegnate nella redazione dei diversi piani attuativi dialoghino tra loro, al fine di ottenere continuità e soluzioni unitarie. Auspichiamo la conclusione della pianificazione in tempi accettabili, in quanto questo importante lavoro ci consentirà di dare avvio ai vari progetti di sviluppo attesi da tempo. E potremo così dare finalmente respiro alla nautica, comprese le attività di cantieristica tradizionale.»

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Il Consiglio comunale di Carbonia ha approvato con 14 voti favorevoli, 8 contrari e 1 astenuto (2 consiglieri erano assenti al momento del voto) il Bilancio di previsione finanziario 2018/2020. I consiglieri hanno votato a favore del documento che era stato presentato venerdì scorso, in apertura della sessione dei lavori, dall’assessore del Bilancio, Mauro Manca.

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Paola Massidda per l’approvazione di un documento che «nonostante le esigue risorse economico-finanziarie su cui il Comune di Carbonia può contare, getta le basi per il rilancio e lo sviluppo della nostra città. È un bilancio che mira a migliorare la qualità dei servizi erogati ai cittadini, salvaguardando le fasce deboli della popolazione. Il piano che abbiamo approvato ieri punta con forza sulla lotta all’evasione per restituire dignità, legalità e certezza ai cittadini onesti».
L’assessore del Bilancio, Mauro Manca, ha accolto positivamente l’approvazione del documento, sottolineando che «attraverso meccanismi tecnico-contabili e una seria razionalizzazione delle spese, è stato ottenuto un risultato importante: la riduzione del disavanzo di circa 7 milioni di euro rispetto alla situazione economica registratasi un anno e mezzo fa. Il bilancio 2018-2020 introduce delle novità importanti nello scenario cittadino. Tra queste – ha aggiunto Mauro Manca – si segnala soprattutto il baratto amministrativo, uno strumento in grado di aiutare i cittadini più poveri e deboli, dispensandoli dal pagamento di parte dei tributi e delle tasse comunali (IMU, TASI e TARI), in cambio dell’esecuzione di piccoli lavori di utilità pubblica».
È un bilancio, negli intendimenti della maggioranza, darà risposte anche sul campo dei servizi sociali e delle politiche giovanili: riparte il servizio educativo familiare integrato, nasce lo Spazio Neutro, rivolto ai minori temporaneamente collocati al di fuori del nucleo familiare di origine o conviventi con solo uno dei due genitori. Nel mese di giugno partirà il nuovo centro Eurodesk-Informagiovani, un servizio che si occuperà di informare, orientare e favorire l’accesso dei giovani ai programmi europei, in particolare nei settori della formazione per corsi di specializzazione, corsi Erasmus, programmi di mobilità internazionale, del lavoro e del volontariato.
Importanti previsioni di spesa riguardano il settore culturale della città, in particolare per celebrare nel migliore dei modi l’ottantesimo compleanno dalla nascita di Carbonia, attraverso la programmazione di una serie di eventi che vedranno il coinvolgimento della provincia del Sud Sardegna, della Regione Sardegna, della Fondazione di Sardegna e del Geoparco.
Nel settore dei Lavori pubblici e delle Manutenzioni, grande attenzione verrà data alle periferie e alle frazioni: è già in corso la riparazione del tetto del palazzetto dello sport di Cortoghiana e, a breve, verranno eseguiti interventi di manutenzione del tetto del teatro di Bacu Abis. A breve partiranno i lavori relativi al bando di riqualificazione delle periferie (quartiere Montuori), con la ristrutturazione dell’ex scuola di via Dante, nella quale vedranno la luce una comunità integrata per anziani ed un centro integrazione migranti; la riqualificazione paesaggistica del Rio Cannas e la costruzione del nuovo Parco Lineare; la riqualificazione del quartiere Montuori; la costruzione del nuovo Parco Sud; la costruzione di alloggi a canone sostenibile.
Il bilancio stanzia inoltre risorse importanti per il miglioramento della pianta organica comunale, con un piano assunzionale che prevede la creazione di 14 nuovi posti di lavoro nel comune di Carbonia nel periodo dal 2018 al 2020.
Novità rilevanti sono previste per rilanciare le attività produttive cittadine con la revisione del regolamento Cosap (il Canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche), che consente una serie di sgravi importanti, in particolare dal 2019. Per i nuovi residenti è prevista la defiscalizzazione delle imposte comunali (TARI) pari al 100% nel primo anno, al 50% nel secondo e terzo anno.
Ottime notizie anche per coloro che apriranno una nuova impresa sul territorio comunale, i quali potranno beneficiare di un contributo e della defiscalizzazione di Tasi e Tari, nella misura del 50% per tre anni. Il bilancio prevede anche la defiscalizzazione con riduzione dell’Imu del 50% per 5 anni per i proprietari di immobili situati in centro storico che decidono di affittare i loro locali a canone calmierato.
Il comune di Carbonia salvaguarderà anche le imprese esistenti, consentendo una defiscalizzazione delle imposte comunali (TASI e TARI) pari al 50% per tre anni per le aziende che assumeranno un lavoratore a tempo indeterminato, mantenendolo contrattualizzato per almeno tre anni.

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L’emergenza della Struttura di Emodinamica dell’ospedale Sirai di Carbonia, snodo indispensabile nei casi di infarto nel Sulcis Iglesiente, nella quale il dirigente Salvatore Ierna è rimasto solo dopo che il secondo medico in servizio ha chiesto ed ottenuto un’aspettativa di un anno, è stata portata all’attenzione del Consiglio regionale con un’interrogazione urgente, dal capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu.

«L’insufficienza del personale medico è stata accentuata dai tagli decisi con la riforma della rete ospedaliera – rileva il Gianluigi Rubiu -. La riduzione dell’organico è stata intrapresa da qualche anno, con la struttura dell’Emodinamica costretta a garantire un numero ristretto di interventi per otto ore, dal lunedì al venerdì. Non c’è terapia sub intensiva e rianimazione – attacca Gianluigi Rubiu -. Il Sirai si ritrova con un unico cardiologo che deve dividersi tra ambulatorio, pronto soccorso, esami cardiologici e altre visite. Un solo operatore interventista non può assicurare un servizio così importante del presidio, dalle diverse operazioni programmate sino alle emergenze urgenze. Si sta demolendo uno dei pezzi fondamentali della sanità sul territorio.»

La situazione provoca l’inevitabile allungamento dei tempi di attesa per i consulti medici specialistici e la drammaticità delle condizioni all’ospedale Sirai si allunga all’intero reparto di Cardiologia, eccellenza del comparto, con i responsabili costretti all’interruzione del servizio di ecografia del cuore.

«Il motivo – conclude Gianluigi Rubiu – è legato alla mancanza di apparecchi ecocardiografici adeguati. Un disservizio incomprensibile in un territorio vasto come il Sulcis Iglesiente, ancora una volta tradito dalle scelte dell’Azienda Tutela della Salute, con il taglio di indispensabili attività sanitarie.»

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Brutta sorpresa oggi per i pazienti che si sono recati nel reparto di Cardiologia dell’ospedale Sirai di Carbonia…ad attenderli un cartello che informa l’utenza della momentanea sospensione del Servizio di ecografia cardiaca.

Di recente, i medici della Struttura Complessa di Cardiologia del Presidio ospedaliero sopracitato hanno sollecitato per l’ennesima volta la dotazione di apparecchi ecocardiografici adeguati.

Nonostante però le ripetute segnalazioni, la situazione non è migliorata.

Gli ecocardiografi multidisciplinari in dotazione sono degli apparecchi obsoleti che, con il passare degli anni, e ancor più negli ultimi mesi, sono andati incontro ad un depauperamento della qualità delle immagini e del segnale doppler a cui si aggiunge l’assenza della sonda transesofagea, con il risultato di una non corretta diagnosi ed evidenti ripercussioni sul paziente.

L’interruzione del servizio di ecocardiogrammi è da riferirsi ad utenti esterni, del Pronto Soccorso e ai ricoverati in tutti i reparti dello stesso nosocomio.

Tale provvedimento si è dovuto prendere per garantire l’incolumità della salute dei pazienti e per evitare problemi di natura medico-legale in caso di diagnosi errate.

«E’ colpa del medico che non avverte il paziente del fatto che la struttura ha delle carenze», come da C.d.C. Sentenza 3847/2011.

Ciò che ci si auspica è che, quanto prima si possa porre rimedio ad una situazione di grave disagio e disservizio che va a ledere ancora una volta la tutela della salute del cittadino.

La situazione è diventata insostenibile e inaccettabile e sarebbe auspicabile che tutta la popolazione, a partire dai rappresentanti istituzionali, negli interessi del territorio, si mobilitasse nei confronti della Regione, per trovare soluzioni adeguate in tempi brevi, a difesa di un diritto inalienabile e imprescindibile qual è quello della Salute.

Nadia Pische

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A sentire e leggere le dichiarazioni della dirigente della ASSL di Carbonia, i cittadini del Sulcis Iglesiente si aspettavano di salutare il ripristino a 24 ore (h24) del servizio di emodinamica al Sirai di Carbonia ma la notizia è di segno diverso: ora in servizio presso emodinamica rimane soltanto il primario.

Un secondo medico fin qui in reparto, necessario per garantire almeno un servizio per 12 ore ha chiesto ed ottenuto l’aspettativa; naturalmente la richiesta non è di oggi ma data da qualche mese. Non risulta che nel frattempo chi ha ruolo per farlo si sia attivato per fare sì che non si producesse una situazione di vera e propria emergenza. Il reparto che dovrebbe garantire in primo luogo le risposte a gravi situazioni di emergenza, si trova proprio in una situazione di emergenza così grave che potrebbe trovarsi costretto a sospendere del tutto il servizio in determinate situazioni.

Si attendeva un emodinamista da Cagliari ma a quanto pare ha ritirato la propria disponibilità.

Resterebbe un emodinamista da Lanusei che pare sia tuttora interessata al trasferimento a Carbonia ma non si sa bene perché fino a qui non sia arrivata.

Al di là delle voci e dei si dice, conta che nell’immediato chi decide sulla sanità in Sardegna trovi i modi per dare la risposta che può essere una e solo una: si trovino gli specialisti in Regione e fuori, si ripristini il servizio di emodinamica h24 che come tutti sanno è stato in anni recenti una vera e propria eccellenza a cominciare dal primario e tutti gli operatori sanitari, come generalmente riconosciuto in primo luogo dai pazienti e dai loro familiari.

Il territorio si deve mobilitare e ci aspettiamo che la conferenza socio sanitaria con la presenza di tutti i sindaci si riunisca d’urgenza per far arrivare all’assessore regionale della Sanità e al responsabile dell’azienda per la tutela della salute la richiesta di tutto il Sulcis Iglesiente: emodinamica non si tocca ed il servizio deve tornare subito h24.

Francesco Loi

Coordinatore Riformatori sardi Sulcis Iglesiente.

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Era il 29 novembre 2016 quando, a causa di una grave contrazione dell’organico, la struttura dell’Emodinamica del presidio ospedaliero Sirai di Carbonia iniziava a garantire il Servizio solo “H8”, dalle 8.00 alle 16.00, dal lunedì al venerdì. Improvvisamente, quello che dal primo ottobre del 2008 era stato uno dei “fiori all’occhiello della Sanità sulcitana” rischiava di “appassire” per sempre!

Certo, a quel punto, in quelle condizioni, non si  poteva più rispondere appieno alle esigenze dell’utenza…

Nonostante le innumerevoli difficoltà, il Servizio “H 24” era riuscito a “rimanere in piedi” nei quattro mesi precedenti… col tempo le cose sono però peggiorate. Per 16 mesi la Struttura ha potuto contare su due medici e da qualche giorno, dopo che uno di questi ha chiesto ed ottenuto l’aspettativa per un anno, il solo cardiologo interventista rimasto ad operare nella Struttura di Emodinamica, è il dirigente responsabile: Salvatore Ierna.

Ma quanto potrà durare una simile situazione? Per quanto tempo è pensabile che un solo medico possa adempiere e farsi carico di tutta l’attività di Sala, degli interventi programmati, delle urgenze, degli obblighi amministrativi e della partecipazione a corsi e congressi?

Statistiche alla mano, l’incidenza degli infarti, a causa dello stress della vita frenetica dei nostri tempi, è talmente aumentato da imporre di trovare rimedio quanto prima possibile all’attuale gravissima emergenza, salvaguardando un servizio di vitale importanza per il territorio della Assl di Carbonia, visto il grande bacino che copre.

La sua “soppressione”, fino ad oggi categoricamente smentita sia dalla dirigenza Ats sia da quella della Assl di Carbonia, apparirebbe come un “diritto negato” e, in uno scenario come quello che vede il Sulcis come la provincia più povera d’Italia, non farebbe che aggravare la situazione di estremo disagio sociale esistente, con problemi di inadeguatezza dei servizi sanitari.

Cosa ancora dovrà accadere?

Quanto ancora si dovrà sopportare?

Cosa si profila all’orizzonte?

Queste sono le domande per le quali i cittadini/utenti della Assl di Carbonia chiedono delle risposte a chi ha il dovere di darle.

A questo punto, visto che in questi lunghi 16 mesi non sono state trovate soluzioni, appare non più rinviabile una mobilitazione dei Sindaci che, in qualità di “massime autorità sanitarie delle città”, hanno il dovere di tutelare i cittadini che hanno riposto in loro la più totale fiducia.

Nadia Pische

 

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Il responsabile della Gestione operativa del ministero dello Sviluppo economico, Giampiero Castano, ha convocato le parti interessate al progetto di rilancio produttivo dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme, acquisito dalla Sider Alloys lo scorso 15 febbraio, per un incontro inizialmente fissato per martedì 3 aprile, alle 16.00, e in serata spostato a mercoledì 4 aprile, alle ore 13.00, presso il ministero dello Sviluppo economico, in via Molise 2, a Roma.

Intorno allo stesso tavolo si ritroveranno a distanza di poco più di un mese e mezzo, subito dopo Pasqua, il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru; l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri; dal presidente di Sider Alloys Giuseppe Mannina e dal responsabile dei rapporti istituzionali della stessa neoproprietaria dello stabilimento Gaetano Libia; il coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi; e, infine, i segretari nazionali e territoriali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, Ugl Metalmeccanici e Cgil, Cisl, Uil, Ugl.

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E’ stata sottoscritta oggi tra la Giunta regionale, rappresentata dall’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu, e le organizzazioni sindacali, l’intesa sui criteri di inquadramento nei Comuni e negli Enti pubblici dei lavoratori dell’Area Parco Geominerario provenienti dall’ex Bacino Ati-Ifras. 
L’accordo, espressamente previsto in una delibera approvata dall’Esecutivo, è stato siglato nell’ambito del Tavolo Partenariale, coordinato dallo stesso assessore Filippo Spanu, che segue da alcuni mesi tutte le fasi della vicenda.
Sono poi intervenuti, insieme all’Aspal, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Cgil Filcams, Cisl Fisascat, UilTucs, Filcom Fismic, Usb e Ugl. C’erano inoltre i comuni e gli enti beneficiari dei progetti approvati: Sassari, Iglesias, Parco Porto Conte, Fondazione Cammino di Santa Barbara, Domus Acqua srl, Miniere Rosas e Consorzio Monte Arci.
L’accordo indica alcuni criteri per gli inquadramenti dei lavoratori nel contratto del Terziario, Servizi e Commercio. In particolare gli Enti e i Comuni coinvolti sono chiamati a tener conto della finalità di armonizzare i contratti e di rendere omogenei i trattamenti economici, delle mansioni da svolgere e delle esperienze lavorative maturate. C’è inoltre un esplicito richiamo alla legge n. 34 del 2016 in relazione all’obiettivo di favorire la continuità reddituale.
«Il Tavolo Partenariale – ha detto l’assessore Filippo Spanu – ha voluto formulare un atto di indirizzo agli Enti e ai Comuni che stanno stipulando i contratti di assunzione a tempo determinato. Si chiude un’altra fase importante di una vicenda complessa e articolata che vogliamo portare all’atteso traguardo del reimpiego di tutti i lavoratori provenienti dall’ex bacino Ati Ifras. Siamo a buon punto e nel giro di poche settimane contiamo di soddisfare le esigenze della totalità del personale.»
 

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ippodromo di Villacidro

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Pierluigi Caria, ha autorizzato ieri il trasferimento verso l’Agenzia Agris Sardegna di un milione di euro destinati al comparto equino regionale. Le risorse erano già state stanziate dal Consiglio regionale, nella legge di programmazione finanziaria, per l’annualità 2018.

500mila euro sono stati destinati all’attività ippica con il finanziamento di montepremi sulle corse ufficiali e per la realizzazione di giornate aggiuntive del calendario regionale. L’intervento ha la finalità di contribuire al rilancio dell’attività ippica sarda con particolare riferimento allo sviluppo e alla selezione della razza angloaraba con la realizzazione di un programma di corse attraverso cui individuare riproduttori, di elevata eccellenza, valutati in base alle performances. Altri 135mila euro sono stati dedicati al settore dell’allevamento. Di questi, 125mila andranno al programma allevatoriale e d’incentivazione riservato alle produzioni equine per cui sono previsti raduni di puledri di 2 e 3 anni da sottoporre a verifica dell’azione di miglioramento genetico e di selezione per l’avvio verso le attività agonistiche. Altri 10mila euro sosterranno invece la partecipazione di capi selezionati in Sardegna al prestigioso appuntamento della Grand Semaine de Pompadour in Francia.

Ci sono poi i 55mila euro previsti per il programma di Endurance così suddivisi: 15mila per le 5 tappe del circuito regionale, 30mila per la gara internazionale di Tanca Regia o Arborea e 10mila euro per la finale del circuito regionale. Altri 50mila euro vanno al programma CCE (Concorso completo di equitazione), mentre 210mila sosterranno la specialità del salto ostacoli: 47mila per le 5 tappe del Trofeo dei Nuraghi e 163mila al Sardegna jumping tour. Gli ultimi 50mila euro sono, più in generale, a favore del comparto con 5mila euro messi a disposizione di manifestazioni minori, 15mila a sostegno delle produzioni angloarabe di linea sportiva e 30mila euro per il circuito dei palii.

«Anche quest’anno l’attenzione della Giunta per il panorama equestre isolano è stata rinnovata con lo stanziamento di 1milione di euro. Un impegno che ha l’obiettivo di sostenere un comparto dalla numerose potenzialità e con una lunga tradizione nell’allevamento che va tutelata e accompagnata anche attraverso aiuti di carattere finanziario – ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria -. Le risorse dedicate al mondo del cavallo hanno la forza di rimettere in moto un settore che negli scorsi anni era stato trascurato e che invece può dare tanto in termini di occupazione e di promozione della nostra Isola nel mondo.»