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Lunedì 23 ottobre il comitato promotore, i rappresentanti dei sindaci che hanno aderito alla campagna referendaria sull’insularità (sono ben 180 i primi cittadini che hanno aderito alla promozione del referendum) ed il comitato scientifico, terranno una conferenza stampa per illustrare l’iter verso l’atteso appuntamento referendario. «I sindaci hanno ben chiaro il ritardo nello sviluppo e lo spopolamento delle comunità – spiega Roberto Frongia, presidente del comitato -, sia stato sinora affrontato dallo Stato in prevalenza con interventi di tipo assistenziale, che hanno impedito di sviluppare un’economia autopropulsiva. Per questo motivo hanno aderito in modo massiccio per promuovere il referendum».
Alla conferenza stampa saranno presenti, tra gli altri, i seguenti sindaci:
Saranno invece collegati via Skype sindaci dalle diverse zone del territorio regionale, tra i quali Nicola Sanna, sindaco Sassari, Andrea Soddu, sindaco Nuoro, Andrea Lutzu, sindaco di Oristano, Flavia Loche (Tonara), Costantino Tidu (Teti), Ester Satta (Olzai), Roberto Ragnedda (Arzachena), Gianni Orrù (Busachi), Franceschino Serra (Pau), Andrea Nieddu (Berchidda).
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Inizia questo pomeriggio allo stadio Olimpico di Roma, contro la Lazio di Simone Inzaghi, la nuova esperienza di Diego Lopez alla guida del “suo” Cagliari. Dopo dodici stagioni vissute da protagonista sul campo da calciatore, il 43enne uruguayana affronta la sua terza da tecnico, in coppia con il coetaneo Michele Fini che, dopo aver giocato al suo fianco, da alcune stagioni è il suo vice in panchina (insieme hanno guidato il Bologna e il Palermo).
Diego Lopez è subentrato a Massimo Rastelli in settimana e si è tuffato subito nel lavoro sul campo, consapevole di dover affrontare subito un esame durissimo, sul campo della Lazio, probabilmente la squadra italiana più in forma, protagonista sia in campionato sia in Europa League (giovedì sera ha espugnato il campo del Nizza di Mario Balotelli con un netto 3 a 1).
Il Cagliari affronterà la Lazio cosciente della forza dell’avversario e delle difficoltà dell’impegno ma, al tempo stesso, con la ferma determinazione di fare bene e di invertire quindi il trend negativo che l’ha portato a quattro sconfitte consecutive, dopo l’impresa compiuta sul campo della Spal che aveva fatto sperare in ben altro proseguo in questo avvio di stagione.
Il Cagliari però di contro scenderà in campo con tutte le intenzioni di stroncare la serie negativa che ha fatto dilapidare il tesoretto conquistato dalle due vittorie conquistate contro Crotone e Spal. Si riparte da zero, consapevoli che ogni partita di campionato presenta tranelli insidiosi e ogni punto va sudato sul campo lottando su tutti i palloni. Lopez nella conferenza stampa di presentazione ha parlato chiaro: vuole vedere una squadra combattiva e coraggiosa, che esprima il suo gioco nelle ultime settimane rimasto nel novero delle buone intenzioni. Ha ragione, il tecnico, quando sostiene che il Cagliari possieda un elevato tasso tecnico; soltanto un micidiale mix di sfiducia e di timore, determinati dall’assenza dei risultati, ha fatto sì che i rossoblù nelle ultime settimane non siano riusciti ad esibirlo sul campo. Bisogna ritrovare in fretta il vero Cagliari perché il campionato non aspetta: quello di Milano, ad esempio, quando i rossoblù furono piegati soltanto da una punizione di Suso dopo aver a lungo tenuto il pallino del gioco.
«La formazione ce l’ho in testa, ma preferisco darla ai ragazzi – ha detto alla vigilia Diego Lopez –. A prescindere da chi giocherà e dal modulo che adotteremo conterà l’atteggiamento. Voglio vedere una squadra coraggiosa, compatta, stretta, aggressiva non solo quando hanno palla gli altri ma anche quando ce l’abbiamo noi. Dobbiamo pensare a fare 34-35 punti, quelli necessari per raggiungere la salvezza: domani inizia il nostro nuovo cammino. Inutile chiudersi in difesa e basta: prima o poi il gol lo prendi. La Lazio è forte ma anche il Cagliari ha un tasso tecnico molto alto e può fare male. Credo molto in questa squadra: non appena ritroverà fiducia dimostrerà sul campo tutte le sue qualità. Abbiamo una gran voglia di far bene.»
«Curioso, pure durante la prima esperienza da tecnico della prima squadra dovemmo affrontare tre partite in sette giorni, anche se non all’inizio. Non penso al Benevento, sono concentrato sulla Lazio. È vero che dobbiamo dosare le forze in previsione dei prossimi impegni – ha concluso Diego Lopez –, ma andiamo a Roma per giocarcela.»
Lazio – Cagliari sarà diretta da Luca Pairetto di Nichelino (figlio d’arte), assistenti di linea Luca Mondin di Treviso e Pasquale De Meo di Foggia. Quarto ufficiale Antonio Giua di Olbia. Addetti al VAR Fabrizio Pasqua di Tivoli e Antonello Balice di Termoli.
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Carloforte-San Marco Assemini ’80 (dirige Eleonora Pili di Cagliari, assistenti di linea Francesco Meloni e Paolo Manca di Cagliari) e Siliqua-Carbonia (dirige Francesco Succu di Nuoro, assistenti di linea Riccardo Pazzona e Fabrizio Murru di Cagliari) sono le partite più attese della terza giornata del campionato di Promozione. La squadra tabarchina arriva alla sfida con l’ambiziosa squadra campidanese con un nuovo allenatore in panchina, Massimo Comparetti al posto di Tony Poma. Il test è molto impegnativo per entrambe le squadre, tra le più attrezzate per il salto di categoria unitamente alla capolista Arbus e al Siliqua.
Il Carbonia di Andrea Marongiu è atteso ad una conferma sul campo del Siliqua dell’ex Titti Podda. Contro l’Andromeda la squadra biancoblu ha mostrato segnali di crescita ed è attesa ad una conferma ma il Siliqua è avversario di grande valore e non è difficile prevedere una partita equilibrata che potrebbe essere decisa da degli episodi.
Tra le altre partite, spicca quella che vedrà protagonista la capolista Arbus che insegue il poker nel confronto casalingo con la matricola Arborea che domenica scorsa ha costretto al pareggio il Carloforte. Completano il programma della giornata, le seguenti partite: Andromeda-Gonnosfanadiga, Bari Sardo-Quartu 2000, Sant’Elena-La Palma Monte Urpinu, Seulo 2010-Idolo e, infine, Vecchio Borgo Sant’Elia-Selargius.
Nel girone B del campionato di Prima categoria, la capolista Atletico Villaperuccio di Roberto Concas cerca il poker di vittorie nel match casalingo con la Virtus Villamar, mentre la prima inseguitrice, il Villamassargia di Giampaolo Murru, gioca sul campo del Villanovafranca. La Monteponi è attesa al riscatto dopo il ko casalingo con l’Atletico Villaperuccio, sul campo della Villacidrese. Il Cortoghiana ospita la Libertas Barumini, la Fermassenti gioca a Senorbì, l’Atletico Masainas sul campo della Gioventù Sarroch. Completano il programma della quarta giornata, il derby Atletico Narcao-Domusnovas Junior Santos e Gioventù Sportiva Samassi-Pula.
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La Pol. Roma 7 Volley ha espugnato il PalaGiacomoCabras di Sant’Antioco con il netto punteggio di 3 a 1 (22 a 25, 25 a 23, 22 a 25 e 20 a 25) e da questa sera è la nuova capolista solitaria, a punteggio pieno, del girone F del campionato di serie B di volley maschile. La VBA/Olimpia ha retto il confronto per due set, aggiudicandosi il secondo, poi non è più riuscita a reggere il ritmo della squadra capitolina e si è arresa in 4 set. La sconfitta odierna costringe la VBA/Olimpia all’ultimo posto, ancora a zero punti, in compagnia della Junior CDP LVES Roma, piegata oggi nettamente sul proprio campo dall’Ist. Estetico It. Sab. Latina (12 a 25, 17 a 25, 17 a 25).
La Polisportiva Sarroch ha espugnato il campo della Fenice Pallavolo Roma al tie break, rimontando due set (25 a 17, 33 a 31, 23 a 25, 21 a 25, 12 a 25), mostrando grande carattere, e con 5 punti insegue da sola la capolista, distanziata di un solo punto, con 2 punti di vantaggio su altre sei squadre inseguitrici, tutte attestate a quota 3 punti, 4 delle quali hanno disputato una sola partita.
Ha vinto in trasferta anche la terza squadra sarda, il Cus Cagliari Sandalyon, sul campo della Pol. Cimitile Napoli (28 a 26, 21 a 25, 18 a 25, 25 a 14 e 12 a 15), salendo a quota 3 punti.
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«Nel corso del G7 di Ischia si è parlato anche di Sardegna? Il ministro dell’Interno Marco Minniti dovrebbe dirlo chiaramente, perché se lo stanno domandando in molti.»
Lo scrive, in una nota, Stefano Maullu, europarlamentare di Forza Italia.
«I temi legati al terrorismo e ai contenuti pericolosi racchiusi nel web sono certamente cruciali – aggiunge Stefano Maullu -, ma dal ministro dell’Interno ci saremmo aspettati anche un accenno alla rotta Algeria-Sardegna e ad eventuali misure per bloccarla, per arginare il flusso di algerini in arrivo sulle coste sarde. Fatico a comprendere l’utilità di un appuntamento come il G7 – conclude Stefano Maullu -, se non si è trovato nemmeno il tempo per discutere di un argomento così determinante come la rotta che collega l’Africa del Nord alla Sardegna.»
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Da lunedì 23 a domenica 29 ottobre K38 Italia organizza in contemporanea con il Campionato Italiano assoluto FISW Surf Games 2017 presso il “Surf Camp Capo Mannu” (Oristano) la seconda edizione del K38 Training Academy, il percorso professionalizzante dedicato a bagnini brevettati e conduttori di moto d’acqua da soccorso (ma aperto anche agli aspiranti che desiderano avvicinarsi al mondo del salvataggio) che ha l’obiettivo di formare soccorritori in grado di intervenire tempestivamente e in sicurezza anche in condizioni di mare agitato per il recupero, trattamento e trasporto di traumatizzati e attrezzature sportive mediante Aquabike e SUP da soccorso. Un training realizzato da esperti di primo intervento, atleti e professionisti che porta il soccorritore a operare secondo gli standard mondiali di K38 International, fornendo un livello di competenze al pari dei Baywatch americani.
La normativa vigente che regola l’impiego delle Aquabike da salvamento non prevede alcuna formazione specifica oltre alla patente nautica per il conducente e il brevetto di bagnino per chi opera sulla barella ma, come per guidare un’ambulanza servono competenze che vanno oltre la patente B, in un panorama complesso quale il soccorso in acqua è necessaria la massima consapevolezza e un’adeguata conoscenza tecnica per intervenire correttamente. Solo in mano ad un conduttore preparato l’Aquabike può fare la differenza.
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La lunga agonia di uomini che non si rassegnano a lottare. La pazienza lentamente sta finendo, i minatori di Olmedo che si alternano dal sottosuolo pensano a la domanda che faranno al presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, ed è la seguente: «Secondo lei come facciamo a guadagnarci da vivere?»
Altri commentano: «L’unica cosa che [il minatore] può offrire è la propria pelle, e la offre soltanto perché non ha altro modo di affermare la verità che sostiene».
Queste frasi dette all’interno del contesto minerario, attualmente occupato in attesa di risposte da chi le ha.
I più anziani mentre rielaborano il tutto commentano: «Non abbiamo armi. Non vogliamo fare del male ad altri esseri umani. Cos’altro possiamo fare?»
«Lunedì 23 ottobre, alle ore 10.00, arriveranno i lavoratori dell’ Ati-Ifras, coglieremo l’occasione per discutere di eventuali azioni – fa sapere Simone Testoni, segretario Territoriale Ugl – la pazienza sta finendo. Ecco, queste sono le frasi che Noi segretari ascoltiamo e non possiamo far altro che ripetere per far sentire e dar arrivare il grido di dolore di un intera generazione di minatori, forse gli ultimi, che non vuole arrendersi e mai lo farà.»
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La malattia gli scorre letteralmente nel sangue. Perché è proprio il suo sangue a presentare un difetto, una mancanza, quella del fattore VIII della coagulazione, necessario per la normale riparazione dei tessuti. È l’emofilia che si è presentata all’improvviso quando aveva appena un anno. Da quel momento non c’è mai stato un giorno uguale all’altro, da 41 anni a oggi.
Lui è Mario Cabras, numero 8 in Italia tra gli atleti del tennis in carrozzina. Campione nella vita oltre che in campo, sposato e con due figli, è determinato a vivere una vita normale nonostante la malattia. «A darmi dispiacere non è mai stata la mia patologia – afferma Mario Cabras – ma il fatto di non poter fare lo sport che mi appassionava, il calcio». Quando aveva 17 anni si accese la scintilla per il tennis e l’entusiasmo era tanto che, nonostante la malattia lo costringesse con una gamba flessa, andava sui campi a giocare anche saltellando su una gamba.
L’emofilia, che si divide in tipo A e in tipo B, è una malattia ereditaria. Può anche derivare, però, dalla mutazione di un cromosoma X materno, senza che ci sia nessuno della stessa famiglia con tale patologia.
La malattia è caratterizzata dalla comparsa di emorragie dei tessuti muscolari (ematomi) e delle articolazioni (emartri), che si presentano in modo spontaneo o dopo eventi traumatici. La gravità degli episodi di sanguinamento è generalmente collegata con il livello di fattore della coagulazione disponibile che, a sua volta, è alla base della classificazione della gravità della malattia. Eventi che determinano forti dolori articolari, che possono anche determinare gravi complicazioni.
Negli anni la terapia salvavita per la cura dell’emofilia è cambiata. Sono stati sviluppati fattori plasmaderivati più sicuri che vengono prodotti con tecniche di purificazione e inattivazione virale.
E così adesso, dopo aver fatto l’allenatore di calcio per 15 anni, Mario Cabras riesce a dedicarsi al tennis a livello agonistico. Dopo la recente esperienza ai campionati italiani disputati a Olbia a settembre, l’atleta sassarese nei giorni scorsi ha partecipato ai Master di tennis in carrozzina a Civitavecchia.
«Prima non avrei mai pensato di arrivare a questi livelli – racconta Mario Cabras – la consideravo una cosa quasi impossibile. Vorrei trasmettere fiducia a chi come me soffre di questa patologia perché, grazie alle terapie che sono state sviluppate nel corso degli anni, è possibile vivere una vita normale. E, come nel mio caso – conclude Mario Cabras – praticare uno sport dal quale ottenere risultati gratificanti». L’atleta tre volte alla settimana pratica una terapia di profilassi con iniezioni di medicinale in grado di coprire la mancanza del fattore VIII per 48 ore. Durante gli allenamenti e nei periodi delle gare, invece, la terapia è più ravvicinata ma con dosi inferiori. Una soluzione studiata con l’unità operativa di Malattie della coagulazione, centro emofilia e trombosi del Santissima Annunziata dell’Aou di Sassari che lo segue da 15 anni.
La struttura è centro di riferimento regionale per le malattie emorragiche, assieme al centro dell’Aou di Cagliari. All’interno del centro sassarese sono presenti un laboratorio di coagulazione, un ambulatorio per le consulenze esterne, riferimento per l’intero Nord Sardegna, un altro per la diagnosi e sorveglianza delle terapie antitrombotiche e anticoagulanti orali quindi un day hospital per il trattamento e monitoraggio dei pazienti con malattie emorragiche ereditarie.
«L’emofilia è una malattia rara – spiega Lucia Anna Mameli, responsabile della struttura sassarese – e come tale merita particolare attenzione». Secondo il registro nazionale delle coagulopatie congenite, pubblicato nel 2016 dall’Istituto superiore della Sanità e riferito al 2014, in Sardegna sono poco più di duecento i pazienti sardi con questo tipo di patologie.
«Nel nostro centro – aggiunge Lucia Anna Mameli – seguiamo diversi pazienti con problematiche correlate all’emostasi cioè l’emofilia. Nel caso in questione l’obiettivo raggiunto sarebbe stato impensabile senza il supporto e la cultura della malattia rara che, grazie a tutto il nostro staff, abbiamo la fortuna di avere nel Centro Emostasi di Sassari». Il centro sassarese ha avviato, poi, una stretta sinergia con le unità operative del presidio ospedaliero per il trattamento dei pazienti emofilici, un team multidisciplinare che vede la partecipazione di ortopedici, chirurghi, fisiatri e odontoiatri.
Il trattamento del paziente emofilico si fonda essenzialmente sull’infusione, per via endovenosa, del fattore della coagulazione carente. L’infusione, che prima era possibile solo in ambito ospedaliero, oggi viene fatta dal paziente o dai suoi familiari anche a casa. Una pratica che permette di fare la terapia sostitutiva in maniera tempestiva.
Ecco perché sia il paziente che il suo familiare devono essere istruiti nell’eseguire il trattamento sostitutivo, con i dosaggi prescritti. Per questo il Centro emofilia di Sassari organizza corsi di informazione e addestramento, per dare ai pazienti e ai loro familiari un’adeguata preparazione per l’autoinfusione.
Di emofilia soffriva il figlio della regina Vittoria d’Inghilterra, il principe Leopoldo morto a 31 anni per emorragia cerebrale, ma ne erano affetti anche gli eredi al trono di Russia e Spagna. Nota per questo motivo anche come “malattia regale”, da tempo ha visto cambiata la sua storia. Infatti, se nei primi anni Sessanta del Novecento l’aspettativa di vita dei soggetti emofilici non superava i 30 anni, con il nuovo millennio le cose sono cambiate e l’attesa di vita si è allungata notevolmente, paragonabile quasi a quella di una persona sana.
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Con “Improvvisa all’improvviso: per talenti del dopodomani”, scritto e interpretato dal duo comico Umami, parte domenica 22 ottobre a Cagliari la ricca anteprima della terza edizione del Family Festival, l’appuntamento organizzato dalla compagnia Lucidosottile e che proporrà fino a dicembre spettacoli e riflessioni sul mutamento della famiglia nella nostra società. Per motivi organizzativi, lo spettacolo andrà in scena a partire dalle ore 20.00 (ingresso 7 euro) presso l’Exart di piazzetta Dettori e non più presso il Dubai Planet (i biglietti già acquistati saranno rimborsati presso il botteghino di viale Monastir 128).
Scritto e interpretato dal duo comico Umami, composto da Silvia Loche e Consuelo Melis, “Improvvisa all’improvviso” è un match sul filo del rasoio che vede le protagoniste coinvolte in una sfida dai tempi serrati. Uno strampalato presentatore e le sue “girls” conducono le protagoniste e il pubblico di una discutibile emittente televisiva attraverso la finale del programma “Improvvisa all’improvviso” che le vede combattere a colpi di comicità. Il colpo di scena finale lascerà tutti di stucco!
Adatto ai bambini e agli adulti, questo stravagante talent condurrà il pubblico tra gag e riflessioni sul nostro tempo, un tempo farcito di televisione e di momenti trash, per talenti che non un domani, ma forse in un lontano dopodomani, troveranno spazio per una possibile carriera. Lo spettacolo (allestito con la supervisione de Le Lucide) si avvale della voce registrata di Felice Montervino, dei costumi di Sami Lo Giudice, del light design di Luca Carta e delle musiche di Davide Sardo.
La terza edizione del Family Festival, organizzato da Lucidosottile, è sostenuta dalla Fondazione Sardegna, dal Comune di Cagliari e dalla Regione Sardegna.