25 December, 2025

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La giovane cantante sarda Daniela Pes è la vincitrice della 10ª edizione del Premio Andrea Parodi, l’unico contest italiano dedicato alla world music, andato in scena al Teatro Auditorium Comunale di Cagliari da giovedì 12 a sabato 14 ottobre. Daniela Pes è stata l’asso piglia tutto del Premio Andrea Parodi del decennale, centrando entrambi i riconoscimenti principali: il premio assoluto e quello della critica. Ma non solo: a lei anche il premio della giuria internazionale, la menzione per la miglior musica, quella per il miglior arrangiamento ed il premio dei ragazzi in sala.

La menzione per il miglior testo è andata invece ai Rebis e quella per la migliore interpretazione a Giuditta Scorcelletti. Il riconoscimento per la migliore renterpretazione del brano di Andrea Parodi se lo sono aggiudicati i Musaica, che hanno anche portato a casa la menzione dei concorrenti a pari merito con Aksak Project e Rebis.

I premi sono realizzati dall’artista orafa Maria Conte.

Durante la serata finale la portoghese Daniella Firpo ha ricevuto il Premio Bianca d’Aponte International, assegnato scegliendo una artista straniera fra tutte le iscritte al Premio Parodi. Come già annunciato, il Premio Albo d’oro è andato invece al regista Gianfranco Cabiddu.

Daniela Pes è nata a Tempio Pausania nel 1992, nonostante la giovane età ha collaborato con gli artisti più in vista del panorama del jazz sardo. Recentemente ha allargato il suo approccio stilistico alla musica elettronica e alla world music.

Ha portato in gara il brano con “Ca Milla Dia Dì” (tratto da una poesia in gallurese di Don Baignu Pes). Con lei si sono esibiti Christian Marras al chapman stick, Roberto Schirru alla batteria e programmazioni, Andrea Pica alla chitarra elettrica.

Gli altri finalisti erano gli Aksak Project con “Agouamala” (cantata in sabir), Davide Campisi con “Piglialu” (in siciliano), Daniella Firpo con “Destino” (in portoghese), i Musaica con “Inferno V”, (in calabrese), Frida Neri con “Aida” (in italiano), Daniela Pes con “Ca Milla Dia Dì” (in gallurese), i Rebis con “Cercami nel mare ابحثي عني في البحر” (in arabo), Il Santo con “Magarìa” (in calabrese), Giuditta Scorcelletti con “Se tu sapessi…” (in italiano e toscano). I turchi Entu non hanno potuto invece partecipare, per un inconveniente, alle serate finali.

Il Premio Andrea Parodi ha toccato quest’anno il traguardo della decima edizione. Nella serata finale insieme ai finalisti si sono avvicendati sul palco tre ospiti di rilievo che hanno dato vita ad esibizioni emozionanti: l’interprete bosniaca Amira Medunjanin (accompagnata dal chitarrista Ante Gelo), i Tenores di Bitti “Remunnu ‘e locu” e Luisa Cottifogli in duo col violoncellista Enrico Guerzoni. In apertura e chiusura Tutti gli artisti hanno concluso la serata con la ormai tradizionale jam-session insieme a Elena Ledda (direttrice artistica del Premio) e ai musicisti presenti in giuria. Hanno presentato la serata Ottavio Nieddu con Gianmaurizio Foderaro.

La manifestazione intende ricordare Andrea Parodi, passato dal pop d’autore con i Tazenda a un percorso solistico di grande valore e di rielaborazione delle radici, grazie al quale è diventato un riferimento internazionale della world music, collaborando fra l’altro con artisti come Al Di Meola e Noa.

La vincitrice ha diritto ad un premio particolarmente consistente: un tour di otto concerti realizzato grazie ai fondi dell’art.7 L. 93/92 del bando del NUOVOIMAIE. Il premio si aggiunge a una somma in denaro erogata a copertura di tutti i costi di master class, eventuale acquisto o noleggio di strumenti musicali, corsi e quant’altro il vincitore sceglierà per la propria crescita artistica e musicale, per un importo massimo di 2.500 euro. Inoltre, gli verrà offerta l’opportunità di esibirsi alle edizioni 2018 del Premio Andrea Parodi, dell’“European jazz expo” in Sardegna, di Folkest in Friuli, del Negro Festival di Pertosa (SA) e in altri eventi che saranno man mano annunciati.

Come vincitrice del Premio della critica, Daniela Pes avrà anche la possibilità di realizzare un videoclip del brano in concorso, offerto dalla Federazione degli Autori.

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Lunedì 16 ottobre 2017, dalle ore 16.30, la sala conferenze della provincia del Sud Sardegna (in via Mazzini a fianco ex scuola media Pascoli), a Carbonia, ospiterà l’incontro pubblico dal titolo “Il cervello dell’adolescente tra moderni stili di vita e le nuove forme dello stress”, a cura di Giovanni Biggio, professore ordinario di Neuropsicofarmacologia, dal 1980, presso l’Università degli Studi di Cagliari.
L’evento è promosso da Unisulky S’Ischiglia Network – Università Popolare del Sulcis.

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Con la cerimonia di premiazione presso VYP Venice Yacht Pier tenutasi oggi alle 16.30, si è conclusa la quarta edizione della Venice Hospitality Challenge, regata per Maxi Yacht abbinati alla luxury hotellerie veneta, vero e proprio Gran Premio velico della città lagunare.

Alla cerimonia sono intervenuti personaggi di alto rilievo della vela italiana e internazionale: Kim Andersen, presidente della Federazione della vela mondiale World Sailing; Andrew Mc Irvine, segretario generale IMA (International Maxi Yacht Association); Francesco Ettorre, presidente FIV ed il contrammiraglio Marcello Bernard, della Marina Militare Italiana. Ermelinda Damiano, presidente del Consiglio Comunale di Venezia, ha ricordato l’indissolubile connubio fra Venezia e la vela, sport di squadra che unisce tutti coloro che amano e vivono il mare.

Durante le premiazioni, Mirko Sguario ha consegnato il cappello del doge “Ambassador” a Kim Andersen e a Francesco Ettorre con l’augurio che possano diventare ambasciatori nel mondo della Venice Hospitality Challenge, l’unica regata al mondo che si svolge in un circuito cittadino.

Sulla linea di partenza si sono sfidati tredici agguerriti team, dodici abbinati ai rispettivi hotel: Danieli a Luxury Collection Hotel, The Westin Europa & Regina, The Gritti Palace a Luxury Collection Hotel, Sina Centurion Palace Hotel, Belmond Hotel Cipriani, JW Marriott Venice Resort & Spa, Cà Sagredo Hotel, Hilton Molino Stucky, Excelsior Venice Lido Resort, Palazzina Hotel, oltre a Falisia a Luxury Collection Resort & Spa Portopiccolo di Sistiana (TS) e Cristallo a Luxury Collection Resort & Spa di Cortina d’Ampezzo mentre il tredicesimo, l’indimenticabile Moro di Venezia America’s Cup, ha corso per i colori della città.

Le condizioni meteo della quarta edizione sono state caratterizzate da una leggera brezza di circa 3 nodi da ovest che ha richiesto grande perizia ai team e una particolare attenzione dei tattici di bordo nell’interpretazione delle difficili correnti che caratterizzano il bacino, per completare nel minor tempo possibile il percorso da San Marco verso il Lido, poi alla Giudecca e di nuovo a San Marco.

La partenza, data alle ore 13.50 dal presidente del Comitato di Regata Gianfranco Frizzarin, ha visto fin dalle prime battute la superiorità di Spirit of Portopiccolo, che con un’ottima manovra sulla linea di start è riuscito a prendere il comando inseguito da Maxi Jena e Pendragon VI. Durante la regata le posizioni di testa non sono cambiate e la vittoria finale è andata a un imprendibile Spirit of Portopiccolo, abbinato a Cà Sagredo Hotel, che ha bissato il recente successo alla Barcolana. Al timone del Maxi di 87 piedi con scafo in carbonio e canting keel disegnato da Rachel & Puig (il famoso ex Morning Glory), un deciso Furio Benussi, che ha guidato l’equipaggio verso la vittoria senza esitazioni.

«Vincere la mia seconda Venice è stata una grande emozione e una gran parte del merito va a mio fratello Gabriele che ha curato il lato sportivo concretizzando un programma che stiamo portando avanti da anni» ha dichiarato lo skipper triestino alla consegna del prestigioso Cappello del Doge, realizzato quest’anno dalla celebre vetreria muranese Barovier&Toso. Secondo al traguardo, dopo sette minuti, Nuovo Maxi Jena timonato da Mitja Kosmina per The Gritti Palace, vincitore delle edizioni 2015 e 2016 e al terzo Pendragon VI con Salvatore Eulisse per l’Hilton Molino Stucky.

I festeggiamenti proseguiranno questa sera con uno Standing Cocktail su invito a bordo del veliero della Marina Militare “Amerigo Vespucci”.

La manifestazione, organizzata dallo Yacht Club Venezia, è stata sostenuta da sponsor prestigiosi quali Generali Italia e Moët & Chandon. Autorevoli i Media Partner: AD Architectural Digest Condè Nast, Circle Dynamic Luxury Magazine, Excellence Magazine e Venezia Made in Veneto ai quali si è aggiunta la preziosa collaborazione di Alilaguna, CMV Panfido, Scuola Navale Militare Francesco Morosini, Marina Militare, VYP Venice Yacht Pier e Venezia Unica.

Classifica:

1° Spirit of Portopiccolo – Cà Sagredo Hotel – skipper Furio Benussi

2° Nuova Maxi Jena – The Gritti Palace, a Luxury Collection Hotel, Venice – skipper Mitja Kosmina

3° Pendragon VI – Hilton Molino Stucky – skipper Salvatore Eulisse.

 

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Ieri mattina Domusnovas si è aggiunta agli oltre 100 comuni che i volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga e della Chiesa di Scientology hanno coinvolto con la loro campagna di prevenzione alla droga negli ultimi 12 mesi.

I negozi e locali pubblici del centro sulcitano sono stati riforniti di centinaia di libretti “La verità sulla droga” che saranno messi gratuitamente a disposizione dei cittadini interessati ad avere informazioni corrette sulle gravi conseguenze causate dalle droghe.

In questa circostanza, attraverso l’opuscolo “La verità sulla marijuana”, i volontari hanno voluto dare una spallata alle false informazioni che da più parti si fanno circolare circa l’innoquità di questa droga considerata “leggera”, ma che è in grado di alterare la formazione del pensiero e la capacità di autocontrollo in chi ne fa uso. Incidenti, infatti, possono avvenire mentre si è alla guida, sul lavoro e in casa a causa della distorta percezione degli spazi e del tempo e per problemi nell’equilibrio e nella coordinazione dei movimenti.

Uno studio effettuato su un gruppo di studenti, ha mostrato che capacità fondamentali legate all’attenzione, alla memoria e all’apprendimento vengono danneggiate nelle persone che fanno uso pesante di marijuana,

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I minatori della miniera di bauxite di Olmedo hanno raggiunto in cima al duomo di Sassari gli operai del Geoparco che occupano il tetto di San Nicola da cinque giorni.

L’incontro fra i due presìdi di protesta unisce due vertenze fondamentali per il territorio: le tute arancioni di Olmedo da oltre un mese stanno occupando la miniera per chiedere che la Regione Sardegna trovi una soluzione alla lunga agonia del giacimento di bauxite.

Mentre i lavoratori ex Ati-Ifras, fino al 31 dicembre scorso impiegati come manutentori nei vari siti del parco geominerario, aspettano che il piano di ricollocamento proposto dalla Regione tre giorni fa diventi operativo, e chiedono che non lasci fuori nemmeno una persona delle 520 parcheggiate in disoccupazione da nove mesi.

La delegazione di minatori guidata dai segretari generali della Filtcem Cgil Femca Cisl e Ugl Chimici, Gianfranco Murtinu, Luca Velluto e Simone Testoni, ha portato la solidarietà e pieno sostegno agli uomini dell’ex Ati-Ifras sul Duomo di Sassari. 

La promessa degli ex lavoratori Ati-Ifras è stata: «Presto verremo in miniera, ed assieme, se non ci saranno risoluzioni positive uniremo le forze per farci sentire in maniera univoca».

Successivamente, insieme ai loro rappresentanti sindacali i minatori, hanno incontrato il prefetto di Sassari, Giuseppe Marani, a cui hanno riferito sulla situazione nel sito minerario e della loro condizione attuale. Il dottor Marani, ha ascoltato con attenzione quanto riportato dai rappresentanti sindacali, dimostrando di conoscere la situazione e acquisendo dettagli utili per monitorare il proseguo della vertenza, dichiarando la propria disponibilità a dialogare con le istituzioni preposte con il fine di individuare, al più presto, una soluzione positiva per i minatori ed il giacimento di Olmedo.

    

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Calato il sipario sulla sua prima tranche, che si è tenuta da giovedì a domenica scorsi, il Karel Music Expo ha ancora in agenda quattro appuntamenti per i prossimi mesi che, sotto il marchio KME Winter, espanderanno fino a dicembre il calendario del festival – quest’anno al sua edizione numero undici – organizzato a Cagliari dalla cooperativa Vox Day.

Oltre ai due spettacoli già annunciati, ovvero “L’evoluzione arranca”, con Giobbe Covatta e il geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi (venerdì 10 al Teatro Massimo), e “Serendipity di e con Serena Dandini (l’8 dicembre all’Auditorium del Conservatorio), il cartellone si arricchisce di due concerti, entrambi ospitati dal Fabrik, il locale in via Mameli: di scena venerdì 24 novembre (con inizio alle 22.30) Hugh Cornwell, già cantante, chitarrista e principale autore dello storico gruppo rock inglese The Stranglers dal 1974 al 1990, formazione che ha goduto di un grande successo nel Regno Unito e in Europa grazie a dieci album e ventuno singoli. Oltre ai grandi classici degli Stranglers, Hugh Cornwell, affiancato dalla sua band, presenterà i brani tratti dai suoi album solisti. 

Il 15 dicembre (stessa ora), ultimo evento in programma, è invece la volta degli americani Fuzztones del cantante Rudi Protrudi, band sulle scene dal 1980 che con il suo ardente garage-psych punk ha anticipato il “garage revival” degli anni Ottanta e influenzato tanti altri gruppi. Di ritorno in Italia dopo un triennio di pausa, i Fuzztones proporranno molti brani del boxset rilasciato quest’anno dalla Easy Action per salutare i trentasette anni di carriera della band. Oltre a una nuova line-up, al veterano Rudi Protrudi si riunirà l’ex organista dei Music Machine, Lana Loveland, assente dalla band negli anni scorsi.

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I Riformatori sardi si schierano contro «la centralizzazione delle funzioni della giustizia».

«Anche l’ultima riforma nazionale dei Tribunali fallimentari, appena approvata dal Senato, purtroppo persegue un’attività di centralizzazione delle funzioni che appare insostenibile in Sardegna, dove tutti i Tribunali operano già oggi con carenza di risorse tecnologiche e di personale che rendono difficilissima l’amministrazione della Giustizia.»

Lo denuncia il deputato dei Riformatori Pierpaolo Vargiu, che ha rivolto un’interrogazione urgente al ministro delle Giustizia Andrea Orlando, perché vengano emanati provvedimenti attuativi di dettaglio che tengano conto delle speciali criticità della Sardegna.

«La Sardegna – prosegue Pierpaolo Vargiu – sconta gli svantaggi della insularità, aggravati dalla dispersione della popolazione e dalla drammatica insufficienza dei trasporti locali: smantellare le Procure, cancellare gli Uffici dei Giudici di Pace e ora le funzioni fallimentari decentrate non significa soltanto complicare il lavoro di tutti gli operatori di giustizia, ma soprattutto significa allontanare i presidi della Giustizia dai territori, facendo un gravissimo danno alla cultura della legalità.»

«Non chiediamo privilegi o trattamenti di vantaggio per la Sardegna – conclude Pierpaolo Vargiu – ma semplicemente la difesa dei presidi territoriali di Giustizia che, con la loro attività, testimonino la volontà dello Stato di esercitare le sue funzioni fondamentali, scoraggiando qualsiasi illegalità e garantendo la certezza del diritto a qualsiasi cittadino sardo, esattamente come è garantita nel resto d’Italia.»

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E’ ormai tutto pronto per la terza edizione di InvitaS, rassegna fieristica organizzata dall’associazione Primavera Sulcitana con Sardegna invita con il patrocinio dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, della Regione Autonoma della Sardegna e del comune di Cagliari, che si terrà nell’area portuale di Cagliari dal 28 ottobre al 1° novembre. Saranno cinque giornate dedicate alla riscoperta delle tradizioni della Sardegna, con la valorizzazione dei suoi prodotti agroalimentari, dei lavori artigianali e di «tutto quello che la nostra Terra ha da offrire».

Un anno fa i settemila metri quadri del porto sono stati letteralmente presi d’assalto, dalla mattina alla sera, accogliendo dal 29 ottobre ail 2 novembre decine di migliaia di visitatori che, da tutta l’Isola e turisti, hanno scelto di trascorrere qualche ora visitando i 150 stand di prodotti tipici sardi e le 7 aree food, tutte unite dagli inconfondibili profumi isolani. Un successo che è andato ben oltre le aspettative e che gli organizzatori contano di ripetere e magari anche di superare.

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Si terrà il 20 e 21 ottobre 2017 la seconda edizione della rassegna di arte, storia e cultura marinaresca “Carloforte racconta il mare”, organizzata dalla Pro Loco di Carloforte con il contributo della Fondazione di Sardegna ed il patrocinio di comune di Carloforte, Regione Sardegna e Lega Navale Italiana – Sezione di Carloforte. Presso il Cineteatro Mutua, con ingresso libero, nella due giorni si svilupperà un nutrito programma di appuntamenti ed eventi, tra presentazioni di libri, mostre, conferenze, incontri, filmati, poesia e musica. L’inaugurazione è prevista venerdì pomeriggio, alle 17.00, con l’apertura della biblioteca del mare e delle mostre permanenti di pittura, fotografia e modellismo navale.

La proiezione del cortometraggio “Tonni, mattanze e tonnarotti”, anticiperà la presentazione de “La pesca dei tonni”, alla presenza di Alberto Contu, uno dei curatori della ristampa dell’opera scritta da Emilio Salgari ed ispirata alle tonnare sulcitane del passato.

Seguirà la conferenza “Ricordi di un’importante società armatrice: la Esso”, a cura dell’ex marittimo Tonio Casanova, con riconoscimenti ad alcuni marittimi che hanno navigato con la compagnia.

Chiusura di serata con il film documentario “La vita negli oceani”, dei registi francesi Jacques Perrin e Jacques Cluzaud, con la narrazione italiana di Neri Marcorè; alcune delle immagini del lungometraggio, uscito nel 2009, sono state registrate nelle acque sulcitane, nei pressi delle tonnare.

Sabato mattina, alle 10.30 prima regionale del romanzo “Milleottocento miglia a sud di Sant’Elena”, ambientato nell’isola remota di Tristan da Cunha, alla presenza dell’autrice di Camogli Giuseppina M. Picetti.

Seguirà l’atteso incontro con Andrea Mura, pluripremiato velista sardo e vincitore dell’ultima regata atlantica in solitario Ostar, che racconterà, con l’ausilio di immagini, la sua esperienza vissuta in mezzo all’oceano.

La mattinata si concluderà con la premiazione di Chiara Grosso e Lucia Napoli, giovani alunne carlofortine che si sono distinte nel panorama velico nazionale.

Sabato pomeriggio, ripresa alle 17.00, con l’intervista al pescatore Giuseppe Porricino, a cui seguirà una conferenza sul fenomeno degli sbarchi dei migranti dal Nord Africa, alla presenza del comando della Guardia Costiera isolana e del capo della Direzione marittima di Cagliari C.V. Giuseppe Minotauro.

Il cortometraggio “Sulla rotta della memoria”, farà da prologo alla presentazione, in prima assoluta, del libro “La marineria carlofortina”, avvincente narrazione postuma dell’ex marittimo Salvatore “Sally” Repetto, sulle vicende salienti vissute dalla marineria isolana nel corso della sua secolare storia.

Chiuderà la serata lo spettacolo musicale “Il mare e la musica”, a cura del Clan Music Industry, preceduto da una degustazione di vini delle cantine isolane “U Tabarka” e “Vigna du Bertin”.

Gli appuntamenti, saranno inframezzati da spazi dedicati a brani musicali e brevi letture di poesie.

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Le buone condizioni meteorologiche di questa metà di ottobre favoriscono l’affluenza dei bagnanti sulle spiagge e, allo stesso tempo, alimentano il fenomeno degli sbarchi di migranti algerini che continuano sulle coste del Sulcis.

Altri 34 sono arrivati in tre distinti sbarchi tra la tarda serata di ieri e questa mattina a Porto Pino: 12 ieri intorno alle 13.00, 14 alle 2 e mezza del mattino, i restanti 8 questa mattina, I carabinieri li hanno identificati ed hanno quindi disposto il loro trasferimento al centro di prima accoglienza di Monastir.