20 December, 2025

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Auditorium 2 

Un nuovo appuntamento con i concerti per il Festival pianistico del Conservatorio, dedicato quest’anno alla figura di Ferruccio Busoni nel 150° anniversario della nascita.

Domani, mercoledì 5 ottobre, alle 18.30 nell’auditorium l’Orchestra Palestrina, composta dai giovani allievi del Conservatorio, proporrà una serata incentrata su musiche di F. Busoni/Schoenbert e di W. A. Mozart. Solista sarà il pianista Federico Manca. Maestro concertatore sarà Corrado Lepore.

Sommo pianista e compositore, Ferruccio Busoni è stato una personalità tra le più versatili e stimolanti del panorama musicale internazionale. Il Conservatorio di Cagliari lo omaggia con l’edizione 2016 del Festival Pianistico che, negli anni passati, è stato dedicato rispettivamente a Dino Ciani, Claudio Arrau, all’esecuzione integrale delle 32 sonate di Beethoven, a Frydrich Gulda e ad Alexis Weissenberg.

Nato da un progetto di Stefano Figliola, docente di pianoforte al Conservatorio di Cagliari, il Festival Pianistico è organizzato dai Dipartimenti “Strumenti a Tastiera” e “Teoria e Analisi, Composizione, Direzione e Musicologia”, in collaborazione col Dipartimento di “Musiche d’insieme”.

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Proseguono i disagi in tutta la città di Iglesias per un’avaria nella condotta che serve tutto il centro abitato e le periferie. Il consigliere regionale igelsiente Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, ha presentato un’interpellanza urgente alla Giunta, nella quale che «una semplice rottura nella condotta che approvvigiona la città ha portato Abbanoa ad interrompere l’erogazione idrica per gran parte del giorno. Una beffa per Iglesias, con una carente comunicazione per i cittadini avvenuta solo mediante i social network».

«Si assiste spesso a disagi dovuti all’interruzione del servizio idrico, con difficoltà che riguardano i cittadini e si allargano anche alle attività produttive – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Iglesias può vantare un tesoretto di risorsa idrica nel sottosuolo, grazie ai pozzi minerari, che non è sfruttato per le emergenze. Sembra assurdo che si costringano i cittadini a non usufruire di un servizio fondamentale – conclude Rubiu – visto che ci sono soluzioni alternative per l’approvvigionamento idrico dalle sorgenti minerarie o dal sistema carsico delle viscere iglesienti. Occorre che la giunta possa investire su queste fonti, per evitare nuovi disagi ai cittadini ed alle attività commerciali.»

Gianluigi Rubiu 1Iglesias 2 copia

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Daniel Zaretzky Andrea Macinanti 

Con una conferenza dal titolo “Aspetti tecnici ed estetici della produzione organistica di M. E. Bossi e autori coevi”, domani, mercoledì 5 ottobre, alle 17.00, prende il via la “Settimana organistica” inserita nel secondo “Festival organistico internazionale”, promosso dal Conservatorio di Cagliari.

Sino al 10 ottobre conferenze, concerti, ma anche masterclass scandiranno questo nuovo momento della rassegna, che ha per sottotitolo “Ripensare l’antico nel Novecento”, ed è dedicata quest’anno alle figure di Ottorino Respighi e Ferruccio Busoni.

Mercoledì l’appuntamento è nell’aula magna dell’istituzione musicale cagliaritana. Relatore sarà Andrea Macinanti, docente al conservatorio “Martini” di Bologna. Si prosegue giovedì 6 alle 18.00 nell’auditorium, quando Andrea Macinanti sarà ancora protagonista insieme al violinista Corrado Lepore di una conferenza/concerto che proporrà  un programma incentrato su partiture di Respighi e Busoni. Parteciperanno anche gli allievi del corso di organo.

Venerdì 7, alle 20.00, nella Cattedrale di Cagliari sarà la volta di Daniel Zaretsky, docente di organo nel  conservatorio “Rimskij-Korsakov” di San Pietroburgo: proporrà una serata costruita sulle note, tra gli altri, di J. S. Bach, T. Dubois, M. Reger, L. Vierne.

La “Settimana organistica” si conclude l’8 e il 10 ottobre con la masterclass di Daniel Zaretsky riservata agli studenti di Organo del Conservatorio.

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Gianfranco Congiu

Gianfranco Congiu, 52 anni, avvocato, eletto nel collegio di Nuoro nelle liste Pds e nominato consigliere regionale dalla sentenza del Consiglio di Stato del luglio 2015, è il presidente del gruppo del Partito dei Sardi la cui costituzione è stata ufficializzata oggi in Aula, a seguito dell’adesione del già capogruppo di Sovranità, democrazia e lavoro, Roberto Desini (eletto nel collegio di Sassari nelle liste del Centro democratico). Il gruppo risulta dunque formato oltreché dagli stessi Congiu e Desini anche dai consiglieri eletti nelle liste del Pds a Oristano e Sassari, Augusto Cherchi e Piermario Manca.

«Proseguiremo nel lavoro fatto in Consiglio in questa  prima metà della legislatura – ha dichiarato Congiu in apertura delle conferenza stampa convocata per la presentazione del nuovo gruppo della maggioranza a sostegno del presidente Pigliaru – con l’obiettivo di rafforzare l’azione del governo attraverso una robusta implementazione del programma nel segno della sovranità». Riforma dello Statuto, eliminazione delle ingerenze dello Stato nei temi della cultura e della fiscalità, la vertenza sulle accise, sono queste alcune delle priorità indicate dal neo capogruppo e rilanciate anche dal segretario regionale del Pds, Franciscu Sedda che, nel corso del suo intervento, non ha mancato di esprimere, a nome del suo partito, la soddisfazione per la creazione del gruppo del Partito dei Sardi in seno all’Assemblea sarda («parliamo con la nostra voce e abbiamo il nostro simbolo nel parlamento dei sardi»).

«Si conclude un ciclo  e ne apriamo un altro con l’obiettivo di proporci al governo della Sardegna nella prossima legislatura» ha dichiarato il consigliere Piermario Manca, seguito Roberto Desini che ha confermato «la piena adesione al progetto politico del Partito dei Sardi» e da Augusto Cherchi che ha riaffermato la necessità del “superamento dello Statuto di Autonomia” e della “riscrittura di una carta di sovranità dei sardi”.

I consiglieri Pds e il segretario Franciscu Sedda hanno quindi ribadito pieno sostegno per l’istituzione dell’Agenzia sarda delle entrate (all’ordine del giorno dei lavori dell’Aula): «Con l’approvazione del disegno di legge si conclude la prima fase della legislatura e auspichiamo che l’Ase diventi momento di rilancio del programma e dell’azione del governo regionale». 

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Marco Tedde copiaPietro Pittalis 26 copia

Prima la ricapitalizzazione della società di gestione dell’aeroporto di Alghero, con nove milioni di euro. E poi un nuovo bando che possa consentire a un imprenditore serio di portare in quello scalo 2 milioni di passeggeri.

E’ lo scopo della proposta di legge (primo firmatario Marco Tedde) presentata questa mattina in Consiglio regionale da Forza Italia. «Eravamo e siamo preoccupati per Alghero e di conseguenza per tutto l’indotto che è venuto a mancare» ha premesso il capogruppo Pietro Pittalis. Che ha aggiunto: «Chiediamo che il testo sia discusso con l’urgenza prevista dall’articolo 102 del Regolamento consiliare e siamo disposti anche a non intestarci questa iniziativa, se tutte le forze politiche vorranno condividerla con noi. Stiamo offrendo una via d’uscita all’inerzia dell’esecutivo, che in difetto se ne assumerà la responsabilità».

Nel merito della legge è entrato il primo firmatario, Marco Tedde: «Il nuovo codice degli appalti, in vigore il 23 settembre scorso, consente il soccorso finanziario alle società partecipate in crisi in presenza di un piano di risanamento comunicato alla Corte dei conti. Dunque, non c’è davvero un solo argomento contro la nostra iniziativa. Nei primi otto mesi dell’anno l’aeroporto ha fatto registrare una perdita di 230 mila passeggeri, cioè 1 miliardo di euro che è venuto a mancare alla Sardegna, a cominciare dal Nord Ovest. Se la nostra proposta di legge sarà approvata, e non c’è una sola ragione perché questo non accada, sarà però necessario che la Sogeaal modifichi il bando per consentire a un imprenditore serio di partecipare e garantirsi il suo profitto portando però a due milioni di passeggeri il movimento dello scalo. In ogni caso quei 9 milioni di euro che stiamo stanziando sono una semplice partita di giro, perché rientreranno nelle casse della Regione con la privatizzazione».

Per il consigliere regionale Giancarlo Carta «se la ricapitalizzazione di Sogeaal non interverrà in tempi brevissimi la società rischia seriamente il fallimento. Forza Italia è un soggetto politico responsabile e si è resa conto della necessità di avanzare una proposta concreta e puntuale».

E’ intervenuto anche il consigliere Giuseppe Fasolino: «Ricordo che era novembre 2015 quando il collega Marco Tedde denunciò i guai dello scalo di Alghero e avvertì la Giunta sulla necessità di intervenire sulla materia dei low cost. I risultati sono purtroppo sotto gli occhi di tutti».

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Concorso x cancellieri

Uno dei problemi cronici della giustizia italiana è quello della mancanza dei cancellieri, quelle figure professionali che gestiscono tutta l’amministrazione e la burocrazia che un tribunale e un processo inevitabilmente ha. Secondo stime attendibili ne mancano 9mila in Italia necessari per far funzionare al meglio i tribunali e non si fanno concorsi da oltre 20 anni.

Per tutti questi motivi il ministro della Giustizia Orlando ha velocizzato i tempi e sta predisponendo la realizzazione di un concorso per 1.000 nuovi cancellieri. Il decreto dovrebbe già arrivare ad ottobre e la possibile data di uscita del bando in Gazzetta dovrebbe essere verso fine novembre. La figura professionale del cancelliere non è dirigenziale quindi potranno parteciparvi tutti i diplomati ed inoltre…

L’articolo completo è consultabile nel sito http://diariolavoro.it/lavoro_cancellieri.html .

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“Il sacro e il profano” e “La devozione in Barbagia” sono i due volumi fotografici realizzati dalla fotografa nuorese Maria Carmela Folchetti, che alle 18.00 di mercoledì 5 ottobre a Cagliari, verranno presentati nella sala conferenze della “Fondazione di Sardegna” in via San Salvatore da Horta n. 2. Oltre all’autrice, parteciperanno Antonello Cabras, Giacomo Mameli, Luca Murgianu, Enrico Pinna.

Un racconto per immagini della parte più intima della cultura popolare sarda, un viaggio nella quotidianità che sfugge alla razionalità, due opere leggere e delicate di un’autrice che conosce profondamente l’isola, da sempre al bivio tra sacro e profano.

Il primo volume dal titolo “Sacro e profano in Sardegna” è in realtà un libro double-face costituito dai volumi “Il carnevale” e I riti della Settimana Santa”. Il secondo, “La devozione in Barbagia”, indaga le feste di San Francesco di Lula, Nostra Signora delle Grazie e Il Redentore.

Il primo, morte e resurrezione dei carnevali sono opportunamente abbinati a quelli della tradizione cristiana. Le tristi sfilate dei Mamutones sfumano nelle processioni meste di una Settimana Santa sempre intensa e partecipata. Maria Carmela Folchetti coglie, senza mai oltrepassare il sottile confine della rappresentazione folcloristica e spettacolare, i segni intimi di cerimonie arcaiche. La tensione e la forza primordiale dei carnevali sfuma nella ritualità composta delle processioni. I segni di passaggio dal pagano al religioso sono attentamente rappresentati. Lo sguardo alle feste è sempre attento e acuto, la sintassi fotografica precisa e sicura. La sapiente padronanza dei piani di messa a fuoco e del mosso controllato rendono dinamica la scena senza pietrificarla ma lasciandola fluire in “Un’intensa vibrazione di luce”.

Il secondo è un doveroso omaggio al padre Carmelo con le sue immagini datate 1978. Un simbolico passaggio di testimone per continuare a rappresentare un affresco Deleddiano di feste antiche che costituiscono ancora parte importante delle fondamenta culturali della società barbaricina.

I libri, arricchiti dai testi di Amedeo Spagnuolo, Gian Nicola Spanu, Chiara Solinas e Marina Moncelsi, costituiscono un viaggio nell’immaginario visuale di una fotografa attenta alla cultura della sua terra e ci consentono di vedere la sua evoluzione a partire dalle prime immagini datate 1986. Appare nitido un percorso artistico e culturale che si evolve dal puro stile documentario verso una ricerca più attenta ai significati profondi di riti ancora vivi e sentiti.

Quello di Carmela Folchetti è un viaggio lungo trent’anni alla scoperta delle sue (e delle nostre) radici. La sua fotocamera ferma momenti lontani di devozione sentita e partecipata mostrandoci un mondo che rischia di cedere lentamente il passo al folklore. Solo uno sguardo attento riesce ancora a cogliere i segnali autentici che connotano e distinguono uno spettacolo per turisti da una millenaria rievocazione della nostra storia.

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La Dinamo Banco di Sardegna ha iniziato bene il nuovo campionato di A1,l’Openjobmetis Varese battuta al PalaSerradimigni 78 a 72 (primo tempo 38 a 28).

I ragazzi di coach Pasquini hanno praticamente chiuso la pratica già nei primi 20’, trascinati da Darius Johnson Odom e Joshua Carter ma ieri sera l’uomo in più dei biancoblu è stato Brian Sacchetti, autore di un grande terzo quarto, nel corso del quale ha messo a segno ben 9 dei 16 punti complessivi, score arricchito da 4 rimbalzi e 7 falli subiti per ben 27 di valutazione. Nella Dinamo altri due uomini hanno concluso l’incontro in doppia cifra: un super Darius Johnson Odom (18 punti, 3 rimbalzi, 4 falli subiti e 2 assist) e Joshua Carter (14 punti e 4 rimbalzi). Menzione, infine, per Rok Stipcevic, 9 punti e 4 assist, e Trevor Lacey (7 punti, 4 rimbalzi e 3 assist). La vittoria con Varese è il miglior biglietto da visita per la prima trasferta stagionale, in programma sabato prossimo sul campo di Reggio Emilia, contro una delle grandi rivali degli ultimi anni, contro la quale due stagioni fa la Dinamo s’è laureata campione d’Italia alla 7ª sfida della finale scudetto,.

Coach Federico Pasquini inizialmente ha mandato in campo Johnson Odom, Lacey, Lydeka, Savanovic e Carter, mentre coach Paolo Moretti ha risposto con Anosike, Maynor, Avramovic, Eyenga e Johnson. I primi punti del match portano la firma di Anosike,ma Johnson Odom ha risposto subito e la coppia Lacey-Savanovic ha lanciato la Dinamo, seguita da due bombe di Carter. Varese ha  cercato di contenere il passivo con l’ex Eyenga (primo quarto 21 a 15). Il secondo quarto lo hanno aperto Olaseni e una tripla di Sacchetti ma ancora Christian Eyenga ha riportato Varese sul -2. Il finale della frazione è stato nuovamente tutto favorevole alla Dinamo che è andata negli spogliatoi per l’intervallo lungo ssul punteggio di 38-28.

In avvio di terzo quarto l’arma in più della Dinamo è stato Brian Sacchetti che ha preso per mano i compagni e con un bottino personale di ben 9 punti in 10′, ha .chiuso praticamente i conti, consentendo alla Dinamo di chiudere al 30′ avanti di 14 punti: 61 a 47.

Nell’ultimo quarto Varese ha dato fondo al suo orgoglio, limando ben 10 dei 14 punti di ritardo ma, a quel punto, ci hanno pensato Johnson Odom e Carter a respingere l’Openjobmetis e la Dinamo ha chiuso il match avanti di 6 punti: 78 a 72.

«E’ stata la partita che mi immaginavo, a livello offensivo si è vista la tensione, abbiamo sbagliato un sacco di tiri aperti ma sono contento che abbiamo tenuto il controllo – ha commentato Federico Pasquini -. Sono molto soddisfatto, era troppo importante portarla a casa. Siamo stati bravi a mantenere la lucidità facendo un lavoro in più à a livello difensivo, e il fatto di avere tanti giocatori ci ha permesso di arrivare fino in fondo, facendo un extra sforzo in più in difesa che ha permesso quelle azioni offensive determinanti. E’ chiaro che abbiamo sbagliato diverse cose, specie nell’ultimo quarto, ma stiamo lavorando bene e mi piace il linguaggio del corpo che hanno i giocatori nei miei confronti e dello staff, hanno un bell’atteggiamento, sanno che devono andare in campo per dare il massimo e sono pronti a fare anche il lavoro sporco. Per quanto riguarda le prestazioni di Brian mi sorprendo poco – ha concluso Federico Pasquini – perché ho così tanta stima per il giocatore: lavora tantissimo, in campo si dà da fare come un matto e ragiona con una testa da playmaker. Davvero non mi sorprendo.»

«Era importante partire bene, soprattutto dal punto di vista del risultato – ha detto Brian Sacchetti -. Siamo riusciti a fare delle cose molto bene, altre indubbiamente meno bene ma credo che la cosa importante sia  che  anche nel momento in cui loro stavano recuperando siamo rimasti lucidi. Dobbiamo continuare a lavorare duro, siamo un bel gruppo, abbiamo fatto un bel precampionato che ci ha amalgamato molto bene. In questo momento io mi sento in grande fiducia e sicuramente è anche grazie a tutto il gruppo, a tutti i compagni di squadra, sono loro che mi mettono in fiducia.»

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«Norme e riforme devono trovare uomini e donne adatti per portarle avanti: noi abbiamo scelto quelli giusti per cambiare la sanità sarda». Così il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha presentato oggi alla stampa, con l’assessore della Sanità, Luigi Arru, i nuovi manager delle Aziende sanitarie e ospedaliere della Regione: Fulvio Moirano per la Asl di Sassari e poi Ats, Antonio D’Urso per la guida dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari, Graziella Pintus per l’Azienda Brotzu e Giorgio Sorrentino, per l’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari. Alla presentazione ha partecipato anche il presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale, Raimondo Perra.
«E’ un risultato di cui, come Giunta, siamo orgogliosi, e che arriva dal grande lavoro portato avanti dall’assessorato, dalla nostra maggioranza in Consiglio regionale, dalla commissione Sanità» – ha proseguito il presidente Pigliaru -. Ringraziamo chi ha lavorato come commissario nelle Asl in questo lungo periodo, in una situazione certamente non facile. E ringraziamo chi porta ora qui la sua professionalità e lo fa con entusiasmo. La capacità di attrarre competenze essenziali per crescere è il segno di quella società aperta che la Sardegna sta dimostrando di essere.»

Luigi Arru ha aggiunto che, facendo gioco di squadra, «Abbiamo portato a casa un obiettivo impegnativo, dopo un percorso scosceso, ma affrontato sempre con grande intesa con il Presidente. Siamo soddisfatti – ha detto l’assessore – per le scelte e non c’è stata alcuna preclusione per manager sardi: in questa fase occorreva qualcuno che fosse già pronto per la sfida del piano di rientro e dell’incorporazione delle Asl». Presentando Antonio D’Urso («individuato per la grande esperienza in processi di fusione»), Arru ha ricordato l’importante lavoro del commissario Giuseppe Pintor ed i risultati raggiunti.

Il direttore generale della Asl di Sassari, Fulvio Moirano, entrerà ufficialmente in servizio dal 15 ottobre: «So che sarà impegnativo – ha detto – ma mi piacciono le sfide. La Sardegna non è una Regione cosiddetta canaglia, ma ha un forte disavanzo abbinato a una bassa qualità dei Lea (livelli essenziali di assistenza). Non sono venuto qui per tagliare, credo che i bilanci si mettano a posto riorganizzando le reti di offerta dei servizi. Sarà importante portare a casa la riforma della rete ospedaliera e le cure sul territorio».

Prenderà ufficialmente la guida dell’Aou di Sassari dal 14 ottobre Antonio D’Urso e, come Moirano, ha un contratto per cinque anni. «Non ho timore di affrontare questa nuova esperienza – ha detto ai giornalisti – né paura, ma rispetto e voglia di mettere a disposizione della comunità i miei valori professionali e le mie competenze».

Direttore generale dell’Azienda Brotzu, dopo esserne stata il commissario per oltre due anni, Graziella Pintus ha ricordato il percorso di incorporazione degli ospedali Businco e Microcitemico, concluso lo scorso anno. «Non è stato semplice – ha detto – ma abbiamo raggiunto risultati rilevanti: dall’aumento dei trapianti al punto di accesso di Pronto soccorso pediatrico e, a breve, completeremo il trasferimento della chirurgia pediatrica».

Anche il direttore generale dell’Aou di Cagliari, Giorgio Sorrentino, ha illustrato per grandi linee il lavoro fatto in questi anni da commissario: «Presto concluderemo il trasferimento del Pronto soccorso al Policlinico, abbiamo un reparto di emodinamica all’avanguardia e una rianimazione finalmente unificata e da undici posti. Vogliamo e possiamo valorizzare ancor più l’Azienda universitaria e, quanto fatto finora, ha concluso, si è reso possibile grazie alla collaborazione degli operatori della sanità».

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Prosegue oggi, a Capoterra, la rassegna Performing Art Festival, con il gruppo Milòn Mela protagonista nello spettacolo indiano, all’Hotel Santa Lucia, in via Ustica n. 13.

Domani, mercoledì 5 ottobre, sempre alle 18.30, la performance dei Milòn Mela approderà a Quartucciu in Piazza San Giorgio.

Il gruppo Milòn Mela nasce a Santinitekan in India nel 1987, dall’esperienza del Teatro delle Sorgenti di Grotowski. Fondato e diretto da Abani Biswas, uno degli artisti più importanti e impegnati del teatro indiano: dopo aver fondato il Living Theatre di Calcutta, lavora a lungo con Grotowski. Il gruppo impegnato nel Performing Art Festival 2016 nasce con l’intento di raccogliere, preservare e diffondere antiche discipline di musica, teatro, danza e arti marziali. Reduce dalle applaudite esibizioni al Teatro Vascello e a Villa Pamphili a Roma, vanta tournée in tutto il mondo. «Il festival non è solo un luogo naturale, ma lo spazio per un’immaginazione diversa. Anche da queste riflessioni nasce la presenza dei Milòn Mela. Artisti superlativi che sviluppano la danza ai massimi livelli. Uno spettacolo imperdibile» sottolinea Lelio Lecis, direttore artistico della compagnia Akròama.

Il Performing Art Festival è l’elegante cornice del Parco Metropolitano. Un mosaico che unisce le aree umide di Cagliari, Quartu, Quartucciu, Capoterra, Assemini, Elmas e Selargius. Una storia in comune, legata alle saline e ai paesaggi. Molentargius e Santa Gilla, oasi di protezione faunistica, zone umide tutelate, siti di interesse comunitario e zone di protezione speciale. Il Parco è un’opportunità di sviluppo e rafforzamento dell’area metropolitana di Cagliari, sostenuta dalla Regione, con al centro il Teatro delle Saline. Da qui, l’idea del Performing Art Festival: un contenitore di un programma artistico che avvicina il teatro alla natura, ed entrambi ai cittadini. Con l’area di Molentargius sede di spettacoli, danze e canzoni. Performances ed esibizioni che catturano. Emozioni che approdano seguendo i valori naturalistici e l’eco-sostenibilità anche nei Comuni dell’area vasta metropolitana.

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