25 December, 2025

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Si fa sempre più vivace il dibattito sul futuro della sanità in Sardegna. La Giunta sta lavorando ad una riforma che dovrebbe portare ad una contrazione da otto ad una sola, al massimo tre aziende sanitarie, ma non tutti sono d’accordo anche in maggioranza. Dall’opposizione la critica ai piani della Giunta è forte, come conferma Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo ForzaItalia Sardegna.

«Ai cittadini non interessano i numeri sui presunti risparmi (tutti da provare) che deriverebbero dalla cancellazione delle Asl isolane – dice il consigliere regionale di Sant’Antooco -. Ciò che sta a cuore ai sardi è poter contare su una Sanità adeguata, vicina alle loro richieste, pronta a dare la giusta risposta alla domanda di salute. Non è con la calcolatrice che si risolvono i problemi e si garantiscono prestazioni mediche puntuali: il giochetto dei numeri non interessa a nessuno. La Giunta continua a parlare di tagli e di risparmio, ma non ci dice come a questa fantomatica sforbiciata delle spese coincideranno servizi migliori. Ma, soprattutto, l’accoppiata Pigliaru-Arru non parla di Sanità, quella vera. Dell’assenza di medici nei territori, delle liste d’attesa chilometriche e snervanti, degli ospedali che non funzionano.»

«Intanto, mentre attendiamo con pazienza che ci dicano come intendono risolvere i problemi della Sanità in Sardegna, che certamente non derivano dalle otto Asl tuttora esistenti, oggi abbiamo dovuto assistere a una passerella stucchevole: la Fiera di Cagliari gremita di addetti ai lavori precettati dai commissari per fare piacere al governo della Regione, mentre uffici e ambulatori restavano vuoti. C’è da augurarsi – conclude Ignazio Locci – che ci evitino il teatrino già messo in scena con la riforma degli Enti locali, tra campanilismi e assenza di soluzioni per il miglioramento dei servizi al cittadino, e si mettano al lavoro per dare risposte ai sardi (che desiderano semplicemente performance mediche efficienti e tempestive), senza cercare di rabbonirli sventolando la riduzione di costi (da dimostrare) come fosse la panacea di tutti i mali.»

Ospedale Brotzu Cagliari 3

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L’emergenza dei Consorzi ZIR è stata affrontata stamane nel corso di un’audizione dei sindacati svoltasi nella V commissione del Consiglio regionale.

La situazione è ormai diventata ingestibile, con una legge mai attuata, dipendenti allo sbando e strutture amministrative senza guida.

«Dodici dipendenti, dei 48 attualmente in carico agli otto Consorzi industriali di interesse regionale, non ricevono lo stipendio da mesi, quelli di Siniscola addirittura da due anni – ha detto Gesuino Macis, segretario nazionale della Findici (Federazione nazionale dipendenti consorzi industriali) – serve un provvedimento urgente per alleviare il disagio dei lavoratori e quello delle loro famiglie.»

In Sardegna sono circa 1.800 le aziende che operano all’interno delle aree industriali gestite dagli Zir, attività produttive con oltre 9.000 dipendenti che da qualche anno non possono più usufruire dei servizi offerti dai Consorzi. «Tutto è cominciato con l’approvazione della legge regionale n. 10/2008 – ha spiegato Macis – quella norma doveva trasformare in provinciali i Consorzi per le aree e i nuclei di sviluppo industriale, mentre gli Zir sarebbero dovuti passare ai comuni o essere assorbiti dai Consorzi provinciali. Così non è stato, il processo di liquidazione non si è ancora concluso e le strutture amministrative sono nel caos. Il disavanzo ammonta a circa 3 milioni di euro».

I rappresentanti sindacali hanno chiesto alla Commissione un’azione di pressing nei confronti della Giunta per trovare una soluzione alla vertenza. La Cisl, per bocca del rappresentante della Funzione Pubblica Davide Paderi, ha proposto un intervento normativo nel disegno di legge di riforma degli enti locali: «Servono risposte rapide – ha spiegato Paderi – questo sarà il primo provvedimento all’esame del Consiglio regionale, chiediamo che venga inserito un emendamento per dare risposte immediate ai lavoratori. Una proposta di legge ad hoc avrebbe tempi troppo lunghi».

«I Consorzi sono allo sbando – ha aggiunto Mariolino Azzena della Cgil – alcuni commissari hanno abbandonato il campo e non sono stati sostituiti, mancano i revisori dei conti, le strutture e gli impianti vanno in malora. Servirebbe un progetto di riordino complessivo ma oggi la priorità è il pagamento degli stipendi ai lavoratori.»

Una soluzione a lungo termine potrebbe essere invece mutuata da altre realtà: «In Abruzzo – ha ricordato Gesuino Macis – la Regione ha costituito un’Azienda che ha incorporato sei Consorzi industriali. Una struttura snella dove sono confluite esperienze e risorse senza creare buchi di gestione e disagi ai lavoratori.»

Il presidente della Commissione Luigi Lotto ha assicurato massima attenzione per le problematiche illustrate e annunciato la richiesta di audizione per la prossima settimana dell’assessore all’Industria Maria Grazia Piras. «Valuteremo insieme alla Giunta sul da farsi – ha detto Lotto – cercheremo di trovare una soluzione in tempi rapidi per i lavoratori e le loro famiglie».

Maria Grazia Piras 6

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Raffaele Paci 1

Il Fondo unico del 2016 per gli Enti locali non verrà diminuito neanche di un euro: lo spostamento di 51 milioni nel 2016 per la copertura dei debiti delle Asl è temporaneo e reso necessario dall’urgenza della situazione. Ma tutte le risorse previste per il Fondo regionale a favore delle autonomie locali saranno ripristinate nella prossima manovra finanziaria che è quella che mette effettivamente a disposizione le risorse per il 2016. Lo ha assicurato stamane l’assessore regionale della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci, spiegando il motivo per cui viene prevista una variazione in diminuzione per il 2016 di 50.836.000 sui trasferimenti agli Enti locali della Sardegna.
«La delibera di Giunta che destina alle Asl 274 milioni di euro era indispensabile e urgente per coprire la liquidità necessaria a pagare fornitori e stipendi del personale e chiudere così il 2015 – spiega l’assessore Paci -. Perciò è stato necessario trovare coperture temporanee nei fondi per le perenzioni (160 milioni) per l’attuazione del Programma Regionale di Sviluppo (63 milioni) e per gli Enti locali (51 milioni) che verranno interamente ripristinati nel bilancio 2016.»
Lo scorso 6 novembre il vicepresidente della Regione aveva scritto ai presidenti di Anci e Cal, Pier Sandro Scano e Giuseppe Casti (in allegato la lettera), per garantire il ripristino dell’intera somma nella prossima manovra.
Il disegno di legge della Giunta è attualmente in discussione nella Commissione Sanità in Consiglio Regionale, dove domani sarà sentito in audizione l’assessore Luigi Arru.

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Tore Cherchi 5 copia

Sono stati presentati ieri a Iglesias gli strumenti del Piano Sulcis per il sostegno alle imprese. Oltre 160 imprenditori e consulenti d’impresa hanno preso parte all’incontro svoltosi a Monteponi, organizzato dal Coordinamento del Piano Sulcis, per illustrare i contenuti dei bandi, prima della loro pubblicazione, al fine di acquisire valutazioni di cui tenere conto nella stesura finale.

La riunione è stata introdotta dal saluto del sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo e dalle relazioni dei dirigenti dell’assessorato della Programmazione, Gianluca Cadeddu e Antonello Piras e di Invitalia, Massimo Calzoni. Questo il quadro illustrato:

Tutte le pratiche sono svolte on line. Niente carta.

Si opera con procedure a sportello. L’imprenditore che è pronto presenta la domanda che sarà esaminata senza formazione di graduatorie. Passano le domande che rispondono ai requisiti di un buon piano d’impresa.

Sono ammissibili progetti in tutti i settori, escluso l’agricoltura e la pesca coperte da altri strumenti. Sono tuttavia ammesse le domande per la trasformazione di prodotti della terra e del mare.

L’incentivazione totale è nei limiti del massimale dell’Unione Europea. Per esempio per la piccola impresa sino al 30 per cento dell’ammontare dell’investimento.

Al fine di risolvere i problemi di liquidità dell’impresa, il fondo costituito può erogare un finanziamento a tasso zero sino al 75 per cento dell’investimento. Sul restante 25 per cento opera automaticamente il fondo di garanzia regionale ai fini del credito bancario. Può essere erogato un contributo a fondo perduto nel limite, tutti i benefici cumulati, del massimale ammesso dall’Unione Europea.

Tempi. Verrà dato un congruo preavviso prima dell’apertura degli sportelli. Si prevede che entro dicembre saranno aperti gli sportelli per le domande di investimento con spese ammissibili sino a 150mila € e oltre 5 milioni di €, dove si concentrerà il maggior numero di domande secondo l’indagine preliminare. Lo sportello per gli investimenti superiori a 20 milioni di euro (10 milioni per il turismo) è già operativo. Segue entro un breve tempo, l’apertura dello sportello per le altre categorie di investimento.

Assistenza tecnica e tempi d istruttoria. Invitalia ha una unità tecnica di assistenza gratuita gli imprenditori che ne facciano richiesta, fermo restando che la responsabilità del piano d’impresa è dell’imprenditore. L’istruttoria ha limiti di tempo prefissato, sarà semplificata per gli investimenti di minore importo.

La gestione dell’intervento è stata affidata all’assessorato della Programmazione con il supporto di Invitalia. I finanziamenti sono erogati dalla SFIRS.

I Fondi a disposizione comprendono 32,7 milioni di euro cui si sommano 7,5 milioni di euro residuati da precedente bando. Si sommano anche 30 milioni di euro ancora disponibili per i Contratti di Sviluppo. Sono tutte risorse del quadro finanziario del Piano Sulcis.

Nel dibattito sono intervenuti numerosi imprenditori che in particolare hanno apprezzato la procedura a sportello e il meccanismo di finanziamento, proponendo integrazioni.

A conclusione della costruttiva riunione, il coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi, ha sottolineato il nuovo passo in avanti del Piano con l’ impegno della Regione a rispettare i tempi indicati.

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Claudia Firino copia

Su proposta dall’assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino, la Giunta regionale ha approvato lo stanziamento di 6 milioni di euro per i rimborsi alle famiglie con Isee non superiore a 14.650 euro all’anno. Sono previsti borse di studio per rimborso spese scolastiche, libri in comodato d’uso gratuito o semigratuito, fornitura di materiale didattico, mensa e viaggi d’istruzione.
Per garantire i rimborsi, i fondi per il diritto allo studio – in parte regionali e in parte nazionali – saranno trasferiti ai Comuni, ai quali le famiglie si rivolgeranno per fare apposita richiesta. Sono previste borse di studio per 2 milioni e 700mila euro destinate agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. Due milioni e 400mila euro serviranno per il rimborso delle spese dei libri di testo: 1milione e 800mila euro andranno a favore degli alunni delle scuole secondarie dell’obbligo, 626mila a favore del triennio della scuola secondaria di secondo grado.
Altri 800 mila euro saranno utilizzati per l’acquisto di libri, da parte delle scuole secondarie di secondo grado, da concedere in comodato d’uso gratuito agli studenti che ne faranno richiesta.
«Il fondo di 800mila euro per l’acquisto di libri da assegnare in comodato d’uso – ha detto l’assessore Claudia Firino – sono soldi che stiamo stanziando in più rispetto al passato, e che destineremo alle scuole dove c’è il più alto rischio di dispersione scolastica: le medie e il biennio delle superiori. Abbiamo deciso di unire tutti questi strumenti in un unico atto programmatorio per sostenere il diritto allo studio in maniera complessiva e integrata.»

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Il deputato del Partito Democratico Emanuele Cani ha presentato un’interrogazione a risposta in commissione sulla cosiddetta “questione dell’essenzialità delle centrali elettriche sarde”.

«Terna – dice Emanuele Cani – ha comunicato nel proprio sito internet che tra i sette impianti di produzione di energia in Italia ritenuti “essenziali per la sicurezza del sistema elettrico” nel 2016 solo uno, la centrale Enel di Assemini, in provincia di Cagliari, viene riconosciuto in Sardegna, cancellando così il regime di essenzialità per le tre centrali sarde di Fiumesanto, Ottana e Portovesme. Si tratta di una decisione che considero grave, anche alla luce del fatto che il mantenimento del regime di essenzialità è fondamentale per garantire il mantenimento dell’attuale sistema energetico insulare, per tutelare migliaia di posti di lavoro e per difendere l’apparato produttivo regionale consentendo una transizione non traumatica tra il vecchio modello energetico e quello nuovo in costruzione nel Piano energetico regionale.»

«E’ necessario capire – aggiunge Cani – se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative intenda porre in atto per prorogare il regime di essenzialità almeno sino alla possibilità di uso del metano e se sia intenzione del governo  avviare i necessari interventi di riqualificazione tecnologica delle centrali Ep, Enel e Ottana Energia, finalizzati a una maggiore sostenibilità ambientale e competitività economica.»

L’interrogazione è stata sottoscritta anche dai deputati Siro Marrocu, Marco Meloni, Romina Mura, Caterina Pes, Giovanna Sanna, Francesco Sanna e Giampiero Scanu.

Centrale Enel 1

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Teatro Centrale Carbonia copia

Penultimo appuntamento giovedì sera, alle 21.00, al Teatro Centrale di Carbonia, per la quarta Rassegna cinematografica “Identità in transito”.

La rassegna è organizzata dal Centro Servizi Culturali Carbonia Iglesias della Società Umanitaria, con il patrocinio del Comune di Carbonia e in collaborazione con i Circoli del Cinema Arci-Ucca e Ficc.

Il sesto film in programma è Una nuova amicadi François Ozon, con Romain Duris, Anaïs Demoustier, Raphaël Personnaz, Isild Le Besco, Aurore Clément. Sospeso tra dramma e commedia e intriso di atmosfere hitchcockiane, il film è liberamente ispirato ad una novella di Ruth Rendell.

Claire è sposata con Gilles ma è con Laura che ha, da sempre, la relazione più profonda. Amiche dall’infanzia, Claire e Laura hanno condiviso i banchi di scuola e i momenti ludici, le amicizie e gli amori. In seguito alla prematura scomparsa dell’amica del cuore Claire cadrà in depressione, ma una scoperta sorprendente e intrigante sul marito della donna scomparsa le restituisce la gioia di vivere finché, in un turbinio di segreti, pulsioni inaspettate e doppie identità nascoste, la situazione comincia a sfuggirle di mano.

L’ultima data della Rassegna Identità in transito 2015 è prevista domenica 15 novembre, alle ore 18.00, con il film “Mommy”.

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Si è conclusa venerdì sera la visita della delegazione sardosicula del movimento Giovanile di Forza Italia a Bruxelles. Ospiti dell’Eurodeputato Salvatore Cicu, che da sempre promuove la cultura dell’Europa e della collaborazione tra realtà locali, 20 giovani di Forza Italia selezionati dai propri coordinamenti in base al merito e alla provenienza territoriale hanno partecipato a 3 giorni di incontri formativi sui temi socio-economici e comunitari.

«Stiamo facendo un’operazione mai tentata prima – spiega Pierpaolo Cassoni, coordinatore regionale di Forza Italia Giovani Sardegna – ovvero creare una sinergia tra Sardegna e Sicilia che rafforzi le due isole nel panorama nazionale ed europeo. Lo facciamo – conclude Cassoni – selezionando i nostri migliori giovani e dando loro l’opportunità di formarsi e acquisire gli strumenti principali per comprendere le opportunità che l’Europa offre alle nostre realtà.»

Per la Sardegna erano presenti rappresentanti della Gallura, del Sassarese, dell’Oristanese, del Sulcis, di Cagliari e Provincia.

Forza Italia Giovani

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«Con la decisione di Terna che ha escluso la Sardegna, Portovesme e Ottana, dal regime di essenzialità, ovvero nessun rimborso per gli extracosti delle centrali, si rischia la cancellazione delle centrali del Sulcis e di Ottana». La denuncia arriva oggi da Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’UDC in Consiglio regionale.

«E’ l’ennesima beffa per la Sardegna – aggiunge Rubiu, che ha presentato una mozione -. Uno schiaffo per l’Isola, che rischia di essere penalizzato da una scelta calata dall’alto. Ancora una volta, il territorio del Sulcis Iglesiente è stato calpestato dal Governo

«E’ evidente che Terna voglia abbandonare l’Isola, dismettendo gli impianti sardi – sottolinea ancora Gianluigi Rubiu -. E’ assolutamente necessario che la Regione vada a rinegoziare immediatamente questa scelta costringendo il governo ad un dietrofront. Si tratta di un provvedimento inaccettabile che certifica la cancellazione degli impianti sardi (eccetto Assemini) dalla cartina di Terna. Una decisione che potrebbe rendere inevitabile la perdita di oltre 500 posti di lavoro. Uno spettro che vogliamo evitare. La Regione deve farsi portavoce del disagio vissuto dalla Sardegna, che potrebbe allargarsi a Ottana e Fiumesanto.»

Centrale Grazia Deledda Enel 3 copia

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Sabato 10 ottobre nella sede dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra, si è svolta l’Assemblea annuale che ha visto anche quest’anno numerosi ospiti, tra i quali il presidente regionale Agnese Delogu, che ha presieduto la riunione. Ad animare l’incontro, sono intervenuti, esprimendo parole di compiacimento per il lavoro svolto dal presidente cavalier Modesto Melis e dai soci della sezione di Carbonia: il commissario di Pubblica Sicurezza e vice-questore di Carbonia, dott.ssa Maria Gabriella Comi; il colonnello Orazio Sechi, vice comandante del 1° Reggimento Corazzato di Teulada; il vice sindaco ed assessore dei Servizi sociali del comune di Carbonia, prof.ssa Maria Marongiu; il presidente della sezione A.N.P.S. di Carbonia, dott. Luciano Arus; il presidente dell’A.N.P.d’I. sezione Carbonia Iglesias, Antonio Cossu; il vice presidente dell’A.N.C. sezione di Iglesias, Guglielmo Vivona; il vice presidente della sezione A.N.M.I.G. di Cagliari, Maria Luisa Boi; il generale Angelo Mura del 151° Reggimento Brigata Sassari. Il presidente Modesto Melis nella sua relazione ha raccontato quella che è stata l’attività della Sezione, elogia il lavoro dei nuovi soci nel rappresentare l’A.N.M.I.G. nella manifestazione “Monumenti Aperti” e nelle varie cerimonie. Ha narrato della sua storia nei campi di concentramento di Mauthausen e Gusen descritta nel libro “L’animo degli offesi” che da quasi tre anni viene divulgato in numerose scuole di tutta la Sardegna, con grande partecipazione degli studenti.

Durante l’Assemblea, i presidenti dell’A.N.M.I.G. Modesto Melis e dell’A.N.P.d’I. Antonio Cossu hanno scambiato le medaglie in segno di fratellanza tra le due sezioni, in quanto il presidente dell’A.N.M.I.G Modesto Melis, essendo stato paracadutista nel periodo della guerra, è iscritto anche alla sezione A.N.P.d’I. Antonio Cossu, con grande commozione, ha consegnato a Modesto Melis anche il distintivo dei parà con il grido “parà” e risposta “Folgore” fatta da tutti i numerosi partecipanti. Il presidente regionale dell’A.N.M.I.G Agnese Delogu ha consegnato una pergamena a tutti coloro che hanno contribuito a divulgare direttamente o indirettamente la storia dei soci dell’A.N.M.I.G. in occasione della manifestazione Monumenti Aperti, svoltasi a Carbonia il 2 e 3 maggio 2015: Giada Marrone, Gabriella Leone, Federico Cocco, Gabriella Cadoni, Elvira Todde, Terezia Csendes e, infine, Elisabetta Pisu, vedova Delogu, per la sua costante partecipazione e… per i dolci che prepara in occasione di ogni assemblea.

Il presidente Modesto Melis, infine, ha consegnato una targa al cavaliere Casimiro Fois, socio storico sempre presente ed impegnato nell’attività della sezione, per i suoi 98 anni appena compiuti. Sono state consegnate inoltre le medaglie dell’A.N.M.I.G. all’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione di Iglesias nella persona del vice presidente Guglielmo Vivona, all’Associazione Nazionale Polizia di Stato Sezione di Carbonia al presidente Luciano Arus.

Al termine, l’Assemblea ha approvato all’unanimità il bilancio consuntivo 2014 e quello di previsione 2016.

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