28 March, 2024
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Si fa sempre più vivace il dibattito sul futuro della sanità in Sardegna.

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Si fa sempre più vivace il dibattito sul futuro della sanità in Sardegna. La Giunta sta lavorando ad una riforma che dovrebbe portare ad una contrazione da otto ad una sola, al massimo tre aziende sanitarie, ma non tutti sono d’accordo anche in maggioranza. Dall’opposizione la critica ai piani della Giunta è forte, come conferma Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo ForzaItalia Sardegna.

«Ai cittadini non interessano i numeri sui presunti risparmi (tutti da provare) che deriverebbero dalla cancellazione delle Asl isolane – dice il consigliere regionale di Sant’Antooco -. Ciò che sta a cuore ai sardi è poter contare su una Sanità adeguata, vicina alle loro richieste, pronta a dare la giusta risposta alla domanda di salute. Non è con la calcolatrice che si risolvono i problemi e si garantiscono prestazioni mediche puntuali: il giochetto dei numeri non interessa a nessuno. La Giunta continua a parlare di tagli e di risparmio, ma non ci dice come a questa fantomatica sforbiciata delle spese coincideranno servizi migliori. Ma, soprattutto, l’accoppiata Pigliaru-Arru non parla di Sanità, quella vera. Dell’assenza di medici nei territori, delle liste d’attesa chilometriche e snervanti, degli ospedali che non funzionano.»

«Intanto, mentre attendiamo con pazienza che ci dicano come intendono risolvere i problemi della Sanità in Sardegna, che certamente non derivano dalle otto Asl tuttora esistenti, oggi abbiamo dovuto assistere a una passerella stucchevole: la Fiera di Cagliari gremita di addetti ai lavori precettati dai commissari per fare piacere al governo della Regione, mentre uffici e ambulatori restavano vuoti. C’è da augurarsi – conclude Ignazio Locci – che ci evitino il teatrino già messo in scena con la riforma degli Enti locali, tra campanilismi e assenza di soluzioni per il miglioramento dei servizi al cittadino, e si mettano al lavoro per dare risposte ai sardi (che desiderano semplicemente performance mediche efficienti e tempestive), senza cercare di rabbonirli sventolando la riduzione di costi (da dimostrare) come fosse la panacea di tutti i mali.»

Ospedale Brotzu Cagliari 3

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