Un ricco cartellone di eventi accompagnerà la 666ª edizione della Festa di Sant’Antioco Martire, patrono di Sardegna, edizione estiva, dall’1 al 3 agosto prossimi. Al centro, come sempre, la fede e la devozione per il Patrono di Sardegna, celebrate con tre giornate all’insegna di tradizione e folklore, nonché di numerosi spettacoli musicali per tutti i gusti che animeranno le principali piazze antiochensi.
Si parte venerdì primo agosto, alle 18.30, con la Solenne Celebrazione Eucaristica presso la Basilica di S.Antioco Martire, seguita dalla tradizionale Processione per le vie del centro, con gruppi folk e cavalieri. Alle 22.00 grande musica in piazza Umberto con la storica formazione degli Equipe 84. Chiuderà la giornata di festa, alle 24.00, l’immancabile Spettacolo pirotecnico.
Tanta musica di qualità anche il giorno seguente, sabato 2 agosto: dalle 20.00 alle 22.00 andrà in scena la SeuinStreet Band, musica itinerante lungo il corso Vittorio Emanuele, mentre alle 21.00 torna a Sant’Antioco la “Fondazione Teatro Lirico di Cagliari” che, nell’ambito della programmazione estiva, porta la sua celebre orchestra in piazza Cartagine (fronte Museo Archeologico Ferruccio Barreca), con il concerto “Luce del Nord, fuoco del Sud”. Il complesso orchestrale della Fondazione cagliaritana si esibisce per la seconda volta, visto lo straordinario successo ottenuto nel luglio 2023. Prezzi biglietti: € 10 (posto unico non numerato). Prevendita e prenotazioni c/o Museo Archeologico “Ferruccio Barreca”, telefono 0781.82105, tofet@tiscali.it . Alle 22.30 ci si sposta in piazza Ferralasco per Best 90, il meglio della dance anni ’90.
Ultima giornata di festeggiamenti in onore del Patrono di Sardegna, domenica 3 agosto, con ben tre spettacoli musicali: alle 21.30, in piazza De Gasperi, appuntamento con FestarArtes – Sulky Jazz Festival, che porta sul palco Mauro Palmas e Giacomo Vardeu in “Sighida”; alle 21.30, in Piazzetta Italo Diana, la Scuola Civica di Musica Don Tore Armeni propone “L’anima dei fiati in piazza”; e ancora, stesso orario: Sardos, musica dal vivo con sonorità isolane e mediterranee, in Piazza Ferralasco, cui seguirà, alle 22.30, l’esibizione di Lester Dj.
«Anche quest’anno offriamo a cittadini e ospiti un fitto carnet di eventi – commenta il sindaco Ignazio Locci – a partire dai consueti appuntamenti con la tradizione e la fede, dalla processione nelle principali strade del paese del simulacro e delle reliquie del Patrono accompagnati da gruppi folk e cavalieri, fino ai fuochi d’artificio che si specchiano in laguna. E poi tanta musica, di cui cito due appuntamenti: il concerto dell’orchestra lirica del Teatro di Cagliari e quello degli Equipe 84. Un’organizzazione, quella della Festa, lunga e dispendiosa, che coinvolge diversi uffici comunali, nonché numerose associazioni, locali e non soltanto: tutti chiamati a fornire il proprio impegno per assicurare tutto si svolga nel migliore dei modi e in sicurezza. I miei ringraziamenti, a nome della comunità, vanno dunque a quanti si adoperano per garantire questi giorni di festa.»
Sarà una notte di grande musica, memoria e vibrazioni elettriche quella che oggi accompagnerà il pubblico del festival Narcao Blues nella seconda tappa della sua edizione numero trentacinque. Dopo la serata inaugurale di mercoledì, piazza Europa si prepara ad ospitare altri due set d’eccezione che abbracceranno le radici più autentiche del blues e le sue più vibranti metamorfosi contemporanee.
Si comincia, alle 21.30, con Eric Steckel, enfant prodige del blues rock ai tempi in cui , appena dodicenne, calcava i palchi accanto a John Mayall, oggi considerato tra i più grandi talenti emergenti del blues rock. Con il suo stile incendiario, la voce graffiante e la chitarra tagliente, porterà a Narcao un’esibizione dal forte impatto emotivo, in equilibrio tra classicismo e modernità. Sul palco con lui ci saranno Elia Micheletto al basso e Robbin Van de Borre alla batteria, per un power trio che promette scintille e assoli ad alto voltaggio.
Dopo Steckel, sarà la volta di una vera icona: Jimmie Vaughan. Fratello maggiore del leggendario Stevie Ray e fondatore dei Fabulous Thunderbirds, l’artista di Dallas salirà sul palco con la sua inconfondibile Stratocaster, pronto a raccontare il Texas blues con l’eleganza e la solidità che lo hanno reso uno degli interpreti più rispettati della scena americana. Al suo fianco, la storica Tilt-A-Whirl Band: Mark “Kaz” Kazanoff al sax tenore e John Mills al sax baritono daranno corpo alla sezione fiati; William Horton, anche lui al sax baritono, aggiungerà profondità al timbro orchestrale; William Pitman alla chitarra ritmica e Chris Conley al basso (e contrabbasso) sosterranno l’impalcatura armonica e ritmica, mentre Ralph Vega alla batteria scandirà con precisione e dinamismo il tempo del set. Insieme offriranno al pubblico di Narcao un concerto intriso di storia e virtuosismo, tra tradizione, autenticità e impeccabile raffinatezza.
E come ogni sera, al termine dei concerti principali, il dopofestival accenderà ancora le notti del Sulcis: domani (giovedì 24 luglio) sarà la De Luca Blues Band a far vibrare le corde della notte in piazza Europa, con il suo repertorio carico di energia e soul. Un’occasione per vivere il blues in modo più intimo, diretto, viscerale, tra jam session spontanee e incontri sotto le stelle.
La penultima serata del festival (venerdì 25 luglio) vedrà protagonisti i Don Leone, in un’inconsueta versione quintetto, con Marta Loddo (sintetizzatori), Gianluca Lo Piccolo (basso) e Alessandro Cau (batteria), in aggiunta ai fondatori Donato Cherchi e Matteo Leone, per un set che promette di fondere le radici profonde del blues con un suono contemporaneo, stratificato e personale. A seguire, salirà sul palco Walter Trout, leggenda vivente del blues mondiale, accompagnato dal figlio Jon Trout (chitarra ritmica, cori), Roland Bakker (hammond, tastiere), John Avila (basso, cori) e Michael Leasure (batteria).
Il gran finale della trentacinquesima edizione (sabato 26 ) sarà affidato alla Honey Island Swamp Band formazione ispirata alle sonorità di New Orleans, e, a seguire, a Jon Cleary & The Absolute Monster Gentlemen, che chiudendo il festival con una scarica di funk, soul e groove della migliore scuola cresciuta tra il Mississippi e il Regno Unito.
«La prima vera conseguenza dell’impossibilità di produrre carni bovine sarà l’autonomia di massimo 3 mesi di carni sarde, dovuta al blocco delle movimentazioni a tempo indefinito e all’impossibilità di portare all’ingrasso nuovi vitelli. Attivare tutte le procedure per dare risorse immediate agli allevatori con anticipazione delle somme da parte della RAS per abbattimenti e mancati redditi, con criteri congrui quali il Bollettino di Modena e/o ISMEA.»
A dirlo è Gianluigi Rubiu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.
«La Sardegna non può diventare un laboratorio per sperimentazioni vaccinali non validate o ancora in fase di test – aggiunge Gianluigi Rubiu -. È doveroso garantire la massima trasparenza e sicurezza nelle campagne vaccinali, evitando di trasformare la nostra terra in un campo di prova. Occorre cambiare approccio nella gestione degli abbattimenti. Ricorrere in modo massiccio e incondizionato all’eliminazione di intere mandrie è un errore che non possiamo permetterci.»
«È possibile e doveroso valutare soluzioni più mirate, come l’utilizzo dei test PCR che rileva la presenza di agenti patogeni come il virus, che con un costo medio di 30-40 euro a capo permetterebbero di individuare con precisione i soggetti realmente infetti e isolare quelli sani, evitando inutili abbattimenti», conclude Gianluigi Rubiu.
Da Louise Marshall, la vocalist di David Gilmour (Pink Floyd) ai Dirotta su Cuba, icone del funk-pop jazz italiano, sino all’Orchestra da Camera della Sardegna dove i grandi nomi della classica internazionale affiancano quelli dei nuovi talenti. Senza dimenticare convegni, rappresentazioni, iniziative alla riscoperta del territorio. Sono questi gli ingredienti del Metalla festival, prima edizione della rassegna voluta e organizzata dal comune di Fluminimaggiore, in parntership con l’associazione culturale Sardinia Pro arte, per valorizzare e rilanciare le ricchezze uniche del territorio. La manifestazione prende il nome da Metalla, così era chiamato il leggendario villaggio minerario romano un tempo crocevia di civiltà e centro nevralgico per l’estrazione metallifera e la coniazione delle monete imperiali, situato tra Fluminimaggiore e Iglesias, non lontano dal maestoso Tempio di Antas. Ed è tra Fluminimaggiore, con il Tempio di Antas, il Parco Riola e i comuni limitrofi che il festival vuole mettere radici, candidandosi a diventare un appuntamento annuale. Il calendario (ancora in via di ultimazione) prevede un ricco cartellone di eventi da realizzare con la direzione artistica del compositore e musicista Simone Pittau.
Tra questi spicca quello di domenica 27 luglio a Fluminimaggiore: alle 22.00, sul Parco Riola salgono sul palco i Dirotta su Cuba (Simona Bencini, voce, Donato Sensini, sax/flauto, Soanto Verace, tromba, Diego Calcagno, tastiere, Stefano Profazi, chitarra, Patrizio Sacco, basso e Vincenzo Protano, batteria) che per festeggiare i loro 30 anni di attività portano sul palco “Let’s celebrate Tour II”. Il concerto intende riproporre Dirotta su Cuba, l’omonimo primo album della band fiorentina, pubblicato il 21 aprile 1995 e allora anticipato dal singolo “Gelosia” che divenne un vero e proprio tormentone dell’acid jazz in Italia.
Tra i grandi nomi in arrivo al festival c’è anche quello di Louise Marshall and her brethern: la storica vocalist di David Gilmour sarà l’8 agosto. alle 22.00, a Portixeddu, mentre a fine agosto sarà la volta dell’Orchestra da camera della Sardegna, che proporrà un programma di musica classica, tra gemme e virtuosismi.
Il calendario proporrà anche convegni, occasioni di interazione con artisti e musicisti di fama internazionale, sino a lezioni-concerto e momenti di confronto pensati per permettere ai giovani di approfondire la conoscenza degli strumenti e dei linguaggi musicali.
Archiviata con soddisfazione il campionato 2024/2025 con il quinto posto finale che non è valso la partecipazione ai playoff promozione solo per l’eccessivo divario con la seconda posizione occupata dal Monastir, poi promosso in serie D nei playoff nazionali, l’Iglesias ha deciso di ripartire da Giampaolo Murru in panchina e da due colonne della squadra, gli argentini Fabricio Alvarenga e Nicolas Capellino.
La società guidata dal presidente Giorgio Ciccu ha avviato da diverse settimane i contatti per l’acquisizione di nuovi calciatori, chiamati a sostituire i partenti, tra i quali ci sono il capitano delle ultime tre stagioni, Gianluigi Illario, accasatosi al Villasimius, Mattia Pitzalis, Santiago Brailly e Sasha Giorgetti. I nuovi già ufficializzati sono due, entrambi in arrivo dal neopromosso Monastir: il centrocampista Fabrizio Frau, classe 1995, e l’esterno sinistro difensivo Tomaso Arzu, classe 2003.
Tra i confermati, oltre a Fabricio Alvarenga e Nicolas Capellino (che dividerà il suo impegno da calciatore con quello di allenatore della squadra Under 19), ci sono i difensori Lorenzo Mechetti e Stefano Crivellaro, i centrocampisti Edoardo Piras e Alberto Piras, l’attaccante Antonny Cancilieri. Nei prossimi giorni il presidente Giorgio Ciccu dovrebbe annunciare altri nuovi arrivi. La linea scelta è quella di tesserare un maggior numero di calciatori italiani e, soprattutto, di abbassare l’età media, con diversi giovani, anche al di là del reinserimento della norma che prevede l’impiego obbligatorio in campo di almeno due fuoriquota, uno del 2006 e uno del 2007.
Giampaolo Cirronis
Sabato 2 agosto si rinnova, sul lungomare di Portoscuso, la sagra “Sa cena de su piscarori”, organizzata dal comitato “Vergine d’Itria”, giunta alla 7ª edizione.
Dalle ore 20,00 si potrà iniziare a gustare la sfiziosa cena a base di pesce fritto. La cena è una rievocazione del piatto tipico locale che ogni donna-moglie preparava al proprio uomo-marito al suo rientro da una lunga giornata di lavoro sul mare. Il piatto è composto da un primo a base di pasta con il sugo di tonno delle nostre tonnare, preparato secondo tradizione portoscusese, da un secondo piatto composto da pesce fritto dove regnano merluzzetti, gamberetti, moscardini, calamari, sogliolette, etc… (ciò che il nostro mare offrirà per l’occasione), una rinfrescante fetta di anguria, pane e buon vino. Il tutto, come afferma un vecchio lupo di mare: «…croccantezza e sapori ineguagliabili, conquisteranno tutti i partecipanti con un’esplosione di gusto per il palato, dove il piacere della tradizione, finisce sul nostro piatto».
Il prodotto ha il marchio della freschezza e della qualità, accuratamente scelto dagli organizzatori. La Sagra è preparata con tutti gli accorgimenti previsti dalla normativa ASL e HCCP, per cui serietà, attenzione e competenza sono i punti fermi del Comitato “Vergine D’Itria”. Il ricavato della Sagra, verrà impegnato per la realizzazione della Festa di Santa Maria D’Itria del prossimo anno.
A fare da cornice all’evento sarà presente il gruppo folk “Santu Juanni di Pabillonis” (gemellato con il comitato organizzatore dal 2017) con lo stand delle focacce pabillonesi, altra delizia che si accompagna bene con la frittura di pesce. Connubio di sapori e freschezze che si uniscono tra mare e terra.
Tra un piatto è l’altro, la serata continuerà con “Festa Italiana dance in Italy”, a cura del comune di Portoscuso.