27 April, 2024
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La Dinamo Banco di Sardegna ha chiuso il girone d’andata della regular season con una sconfitta sul campo del fanalino di coda della classifica Pesaro: 88 a 85, primo tempo 47 a 41.

Scesa in campo consapevole di dover vincere ad ogni costo per assicurarsi la certezza matematica di accedere alle Final Eight di Coppa Italia, la Dinamo non è riuscita ad esprimersi al meglio contro un avversario assetato di punti per iniziare a risalire la classifica dopo un incerto avvio di stagione, caratterizzato da diverse partite perse di stretta misura.

Pesaro ha iniziato con un parziale di 6 a 0 ma la Dinamo ha prontamente reagito e i primi 10′ si sono sviluppati sul filo del costante equilibrio, con i marchigiani alla fine avanti di 3 punti: 26 a 23.

Pesaro ha iniziato bene anche il secondo quarto ma la Dinamo ha impattato al 14′ sul 30 a 30 e poi William Hatcher ha firmato il sorpasso che è durato però poco e nel finale della prima metà di gara Pesaro ha allungato con Omogbo e Moore, chiudendo a +6 al 20′: 47-41.

Nel terzo quarto la Dinamo ha mostrato le cose migliori, riequilibrando ancora il punteggio con un parziale di 23 a 18, 65 a 64 al 30′.

Nell’ultimo quarto è stato William Hatcher a cercare di trascinare i biancoverdi ma alcune palle perse consentono a Pesaro di allungare a +7 a 5′ dalla fine, sul 79 a 72. La Dinamo ha ridotto il margine a 3 punti con William Hatcher ed Achille Polonara, Scott Bamforth (fresco di rinnovo contrattuale) realizza i punti della speranza ma alla fine a spuntarla è stata Pesaro sull’88 a 85.

Tre gli uomini della Dinamo in doppia cifra: Scott Bamforth, 22 punti in 34′ (5 su 9 da 2 punti, 3 su 9 da 3 punti, 3 su 4 ai tiri liberi, 5 rimbalzi, 4 assist, 18 di valutazione); William Hatcher, 21 punti in 30′ (3 su 5 da 2 punti, 4 su 9 da 3 punti, 3 su 3 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 1 assist, 24 di valutazione); Achille Polonara, 18 punti in 33′ (3 su 4 da 2 punti, 4 su 7 da 3 punti, 10 rimbalzi, 1 assist, 22 di valutazione),

«Abbiamo giocato una brutta partita, molto moscia a livello difensivo – ha detto al termine Federico Pasquini -. Abbiamo consentito tanto a livello di 1 contro 1 al ferro e prima ancora, ad inizio partita, abbiamo subito molto a livello di transizione difensiva, che sapevamo essere il pezzo forte di Pesaro. Loro erano molto più affamati di noi, e noi non abbiamo fatto la partita che mi aspettavo, ci abbiamo messo molta meno energia del dovuto. Dobbiamo ripartire, questa settimana fra Trento e Murcia abbiamo speso molte energie ma questa non deve essere una scusante, dovevamo presentarci con una faccia diversa da subito, non dovevamo giocare questa partita di avanti-indietro senza dare adeguato peso ai possessi difensivi. Ora abbiamo due giorni e mezzo per recuperare energie – ha concluso il coach sassarese -, perché si tornerà di nuovo in campo, per cui dobbiamo resettare, è evidente che sono molto deluso.»

Vuelle Pesaro 88 – Dinamo Banco di Sardegna 85

Parziali: 26-23; 21-18; 18-23; 23-21.

Progressivi: 26-23; 47-41; 65-64; 88-85.

Vuelle Pesaro: Omogbo 17, Ceron 11, Mika 17, Moore 13, Bocconcelli, Ancellotti 5, Monaldi 2, Little 9, Bertone 14, Serpilli.  All. Spiro Leka.

Banco di Sardegna: Spissu, Casula, Bamforth 22, Planinic 4, Devecchi 3, Randolph 3, Pierre 6, Jones 8, Hatcher 21, Polonara 18, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

 

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La Dinamo Banco di Sardegna è tornata alla vittoria, dopo tre ko consecutivi tra campionato e Champions, superando con ampio margine (78 a 67, primo tempo 34 a 24) i vicecampioni d’Italia della Dolomiti Energia Trentino.

La partita è stata dominata dai ragazzi di Federico Pasquini, autoritari fin dalle battute iniziali con un parziale di 19 a 11 nel primo quarto. Il vantaggio è cresciuto nel secondo quarto e nella ripresa la Dinamo ha tenuto sempre a distanza la Dolomiti, 55 a 46 al 30′, 78 a 67 alla fine.

Nella Dinamo il migliore, ancora una volta, è risultato Scott Bamforth, autore di 23 punti in 32′, frutto di un percentuale stratosferica nei tiri dai 6,75, 6 su 7, a fronte di un deficitario 0 su 6 nei tiri da 2 punti, di un 5 su 6 ai tiri liberi, 3 rimbalzi, 5 assist, 27 di valutazione. Altri quattro gli uomini della Dinamo in doppia cifra: Dyshawn Pierre, autoire di 13 punti in 23′ (1 su 3 da 2 punti, 3 su 4 da 3 punti, 2 su 2 ai tiri liberi, 6 rimbalzi, 1 assist, 12 di valutazione); William Hatcher e Darko Planinic, 12 punti a testa; e, infine, Achille Polonara, 11 punti in 33′ (3 su 4 da 2 punti, 1 su 8 da 3 punti, 3 su 3 ai tiri liberi, 11 rimbalzi, 1 assist, 19 di valutazione).

Con i due punti odierni la Dinamo, indipendentemente da come si concluderà la 14ª giornata che ha in corso Cremona-Varese e in serata e domani prevede Avellino-Bologna e Pistoia-Milano, si colloca al sesto posto, con 16 punti, ormai ad un passo dalla qualificazione alle finali della Coppa Italia, alle quali accedono le prime otto della classifica al termine del girone d’andata della “regular season”.

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Nonostante una giornata no al tiro (23 su 55 da 2 punti, 41,8%; 3 su 20 da 3 punti, 15%), la Dinamo Banco di Sardegna ha sfiorato il successo sul campo dei campioni d’Italia dell’Umana Reyer Venezia, cedendo per 82 a 80 dopo un tempo supplementare (è la seconda sconfitta consecutiva, dopo quella di Oldemburg in Champions League, dopo sette vittorie di fila tra campionato e Champions League).

La Dinamo ha sbagliato completamente l’approccio alla partita, realizzando i primi due punti del match dopo ben 6 minuti, con una schiacciata di Achille Polonara, e concedendo ai veneti un parziale di 16 a 2. Chiuso il primo quarto sotto di 11 punti, 21 a 10, nel secondo la Dinamo ha iniziato a dare segnali di reazione, riportandosi da -11 fino a -4; 25 a 21. La reazione della Reyer non si è fatta attendere e le squadre sono andate negli spogliatoi per l’intervallo lungo sul punteggio di 36-27.

In avvio del secondo tempo la Dinamo è stata tenuta in piedi dai 14 punti di uno strepitoso Levi Randolph. in 10′. Il giocatore originario dell’Alabama ha mandato in tilt la difesa veneta ed ha dominato gli ultimi minuti della terza frazione, riportando i biancoblu ad un solo possesso di distanza, prima del 55 a 51 del 30′. L’ultimo quarto è stato caratterizzato da un continuo equilibrio ed al 40’ il tabellone ha segnato la perfetta parità: 69 a 69, supplementare!

Ancora equilibrio nei 5′ extra e partita decisa da due palle perse e dai tiri liberi dell’ex Marquez Haynes, assegnati per un fallo di Scott Bamforth, per il definitivo 82 a 80.

Scott Bamforth è stato ancora una volta il miglior realizzatore ma questa volta con percentuali al di sotto delle sue possibilità (25 punti in 38′, frutto di 7 su 15 da 2 punti, 1 su 8 da 3 punti e 8 su 9 ai tiri liberi, 5 rimbalzi, 4 assist, 17 di valutazione). Benissimo Levy Randolph, autore di 21 punti in 29 minuti (6 su 10 da 2 punti, 1 su 3 da 3 punti e 6 su 7 ai tiri liberi, 10 rimbalzi, 1 assist, 25 di valutazione). Bene anche Darko Planinic, 9 punti in 17 minuti (3 su 5 da 2 punti, 3 su 3 ai tiri liberi, 7 rimbalzi, 16 di valutazione). Ancora in ritardo di condizione, dopo la lunga assenza per infortunio, Rok Stipcevic.

«È stata una partita decisa dai dettagli, una partita alla quale abbiamo approcciato male anche se ci aspettavamo che Venezia la aggredisse fin dall’inizio per uscire da questa striscia negativa di sconfitte – ha commentato a fine match Federico Pasquini -. Siamo riusciti a rimetterla in piedi grazie all’energia dei giocatori entrati in campo dalla panchina, specie a livello difensivo, in attacco non siamo mai stati brillanti ma siamo riusciti a risalire strappando un punto per volta a Venezia. Poi 12 secondi dalla fine nell’overtime avevamo in mano noi la possibilità di vincerla ma su quella rimessa ci siamo fatti prendere dall’ansia e non abbiamo eseguito bene andando in tre verso la palla senza fare il blocco vero, e questo ha consegnato la palla agli avversari poi non so cosa sia successo su quella rimessa che hanno visto all’instant replay. Nel finale ho preferito fare fallo perché li volevo mandare in lunetta e farli pensare, come era successo nel tempo regolamentare. Sicuramente usciamo da una partita del genere delusi per aver perso un match che potevamo conquistare – ha concluso il coach sassarese – ma con la consapevolezza che oggi dopo una partenza difficile, su un campo come questo, un passo alla volta siamo rientrati in partita.»

Reyer Venezia 82 – Dinamo Banco di Sardegna 80.

Parziali: 21-10; 16-17; 19-24; 14-18; OT 13-11.

Progressivi: 21-10; 36-27; 55-51; 69-69; 82-80.

Reyer Venezia: Haynes 17, Peric 14, Johnson 8, Green, Tonut 2, De Nicolao, Orelik 17, Ress,Bolpin, Biligha 6, Cerella, Watt 18. All. Walter De Raffaele.

Banco di Sardegna: Spissu 3, Bamforth 25, Planinic 9, Devecchi, Randolph 21, Pierre 4, Jones 12, Stipcevic 2, Hatcher, Polonara 4, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

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La Dinamo Banco di Sardegna non si ferma più. Dopo aver espugnato il campo dell’imbattuta capolista del campionato Germani Brescia, questa sera ha violato anche quello della squadra turca del Pinar Karsiyaka, vicecapolista del girone di Champions League, con il netto punteggio di 79 a 70, primo tempo 39 a 35 (all’andata la Dinamo perse al PalaSerradimigni di un solo punto). Per la Dinamo è la sesta vittoria consecutiva tra campionato e Champions League.

La Dinamo ha controllato la partita dall’inizio alla fine, chiudendo il primo quarto avanti di 6 lunghezze, 18 a 12, trascinata da un grande Dyshawn Pierre, andando al riposo sul 39 a 35 e controllando con autorità tutti i tentativi di reazione della squadra turca, con altri due parziali favorevoli, 19 a 16 e 21 a 19, per il 79 a 70 finale.

Miglior realizzatore della Dinamo è stato anche oggi Scott Bamforth, autore di 19 punti in 31′ (4 su 7 da 2 punti, 3 su 7 da 3 punti e e 2 su 3 ai tiri liberi, 4 rimbalzi e 4 assist) in doppia cifra anche Dyshawn Pierre (17 punti), Achille Polonara (13) e Shawn Jones (13). In leggera crescita Rok Stipcevic che si sta riprendendo lentamente dopo la lunga assenza per infortunio (oggi Federico Pasquini gli ha concesso 11 minuti) ed è andato a referto con un tiro libero.

 

 

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Grande impresa della Dinamo Banco di Sardegna, a Brescia, sul campo della Germani Basket, dominatrice della prima parte della stagione. La squadra sassarese ha inflitto la prima sconfitta stagionale alla capolista, reduce da 9 vittorie consecutive, con il punteggio di 79 a 78 (primo tempo 43 a 41 per la Dinamo).

E’ stata una partita bellissima, dal finale palpitante che ha visto la Dinamo rimontare uno svantaggio di ben 11 punti negli ultimi 8 minuti, nel corso dei quali ha inflitto all’ex Brian Sacchetti e compagni, un parziale di 22 a 10 (da 57-68 a 79-78).

Federico Pasquini inizialmente ha schierato un quintetto con Hatcher, Bamforth, Pierre, Polonara e Jones e l’avvio è stato brillantissimo: 18 a 7 al 6′ con una tripla di William Hatcher. La capolista ha reagito e, guidata da Marcus Landry ha ridotto il ritardo, ed ha chiuso il primo quarto con una tripla di Brian Sacchetti sul 18-21.

In avvio di secondo quarto Darko Planinic e Levy Randolph hanno allungato, la Germani ha retto bene e la partita è diventata equilibrata con i padroni di casa che hanno effettuato il sorpasso con Dario Hunt (alla fine il miglior realizzatore bresciano con 17 punti) ma le triple di Scott Bamforth (alla fine 21 punti in 36′, 3 su 6 da 2 punti, 3 su 6 da 3 punti, 6 su 6 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 7 assist, 29 di valutazione finale) e William Hatcher (19 punti in 28′, 2 su 5 da 2 punti, 5 su 7 da 3 punti, 3 rimbalzi, 5 assist per 26 di valutazione) hanno consentito alla Dinamo di stare attaccata, e due tiri liberi di Bamforth hanno chiuso il primo tempo con la Dinamo avanti sul 41 a 43.

Nella ripresa l’equilibrio è durato 6 minuti (triple di David Moss, Achille Polonara e Luca Vitali), poi la Germani ha allungato, con Marcus Landry, Dario Hunt e Luca Vitali, e con un parziale di 21 a 14 ha chiuso il terzo quarto avanti di 5 lunghezze: 62 a 57.

L’inerzia della partita non è cambiata in avvio di ultimo quarto e Brescia ha allungato ancora, arrivando al vantaggio massimo di +11 al 32′, con due triple consecutive di Luca Vitali e Franko Bushati: 68 a 57. In casa sassarese per un attimo s’è temuto il crollo, non è la prima volta che la squadra biancoblu s’è persa nei finali dopo aver condotto a suo piacimento le partite, ma la Dinamo, nonostante abbia ancora Rok Stipcevic reduce da un infortunio, in campo solo 5′, da qualche settimana è cresciuta parecchio, è più matura, cosciente dei propri mezzi ed ha iniziato una rimonta entusiasmante quanto spettacolare.

Shawn Jones ha commesso il 5° fallo, una dura botta per la Dinamo che però non ha smesso di crederci anche senza il suo centro e Bamforth e Hatcher hanno riportato la squadra che ha perso per falli anche Darko Planinic (Brescia ha perso per falli David Moss) ma i due tiratori scatenati, il primo con tre tiri liberi, il secondo con un’altra tripla, hanno riportato il punteggio in perfetta parità a 1’55” dalla fine: 76 a 76. Dyshawn Pierre ha portato avanti la Dinamo dalla lunetta, Vitali ha impattato a 78 da sotto a 15 secondi dalla fine ma poi ha commesso fallo su Scott Bamforth che ha messo la sua firma sul tiro libero della vittoria: 79 a 78!

Per la Dinamo sono due punti pesanti che accrescono l’autostima dei ragazzi di Federico Pasquini, oggi un altro gruppo rispetto a qualche settimana fa, quando il coach arrivò a presentare le dimissioni, poi respinte, per cercare di smuovere una situazione difficile. La scossa c’è stata, oggi la Dinamo è un’altra squadra che, proseguendo su questa strada, potrà puntare a grandi traguardi, sia in campionato sia in Champions League.

Per la Germani Brescia è la prima sconfitta, dopo 9 vittorie consecutive iniziali.

«Sono molto soddisfatto della partita che abbiamo giocato contro una avversaria molto forte, che ha una grandissima capacità di presentarsi con assetti diversi e grande lucidità nel cercare i punti deboli dell’avversario – ha detto a fine partita Federico Pasquini -. Sono contento dell’approccio, con una partenza decisa che ci ha dato grande fiducia. Siamo poi stati bravi a reggere, specie nel secondo quarto, quando loro sono entrati in gas e stavano facendo molto canestro e trovando grande fluidità offensiva. L’altra cosa importante è stata che abbiamo attaccato bene le loro zone, i loro cambi di difesa, sempre avendo pazienza e cercando nel primo quarto il lungo e nel terzo e quarto quarto il piccolo, perché credevo che a quel punto aprendo il campo fosse più facile avere degli extra pass piuttosto che dare la palla dentro ai lunghi visto che loro stavano riempendo l’area. Nel terzo e nel quarto quarto ho abusato un pochino della zona 2-3 – anche se loro erano andati in ritmo e segnavano da tutte le parti da tre punti – perché volevo preservare i due lunghi, Planinic e Jones, a livello di falli, ed era l’unico modo per coprirli. Nel momento in cui si decideva la partita, negli ultimi 5 minuti – ha concluso il coach sassarese -, siamo stati bravi a difendere uomo contro uomo, con un assetto particolare con Pierre.»

Leonessa Basket Brescia 78 – Dinamo Banco di Sardegna 79

Parziali: 18-21; 23-22; 21-14; 16-22.

Progressivi: 18-21; 41-43; 62-57; 78-79.

Leonessa Basket Brescia: Hunt 17, Vitali L. 10, Landry 11, Vitali M. 13, Moss 7, Sacchetti 8, Fall, Veronesi, Dalla Longa, Moore 7, Bushati 5. All. Andrea Diana.

Banco di Sardegna: Spissu 3,  Bamforth 21, Planinic 5, Devecchi , Randolph 2, Pierre 4, Jones 15, Stipcevic, Hatcher 19, Polonara 10, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

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Tra Dinamo Sassari e New Basket Brindisi, non c’è stata partita. La squadra di Federico Pasquini ha impiegato solo 10′ per chiudere i conti di una partita praticamente mai nata. L’avvio di gara di Achille Polonara e compagni è stato devastante, al 10′ il tabellone del PalaSerradimigni segnava 30 a 9 per i biancoblu ed il resto del match è stato una semplice formalità.

E’ stata la vittoria di una squadra compatta, agguerrita e determinata: tutti gli uomini a referto eccetto Rok Stipcevic, non ancora al meglio delle condizioni fisiche dopo l’infortunio, ben 5 giocatori in doppia cifra. Doppia doppia di Achille Polonara a referto con 14 punti, 4 su 6 da due punti 2 su 3 da tre, 11 rimbalzi per 24 di valutazione; bene anche William Hatcher, 12 punti e 6 assist, 11 punti ex aequo per i lunghi biancoblu: Darko Planinic, conditi da 6 rimbalzi, e Shaw Jones, 7 rimbalzi. Prestazione solida quella di Marco Spissu a segno con 10 punti e 6 assist nei 20’ in cui è rimasto sul parquet, bene anche il capitano Jack Devecchi (7 punti e 5 rimbalzi) e Scott Bamforth (8 punti, 3 rimbalzi e 3 assist). Nel finale, a punteggio abbondantemente acquisito, Federico Pasquini ha dato spazio anche a chi gioca sempre molto poco (o niente), Jonathan Tavernari e Andrea Picarelli, entrambi a referto, rispettivamente con e (una tripla) e 1 punto.

«Abbiamo fatto una buona partita, quello che mi interessava era l’approccio contro una squadra in un momento di fiducia per farle perdere i punti di riferimento – ha detto a fine match Federico Pasquini -. Occorreva sporcare le situazioni, specie con Moore, che avevano permesso di battere la Virtus domenica scorsa e prima che arrivasse Moore la vittoria contro Avellino e la buona partita a Pesaro. Abbiamo fatto in modo che ci fosse la possibilità di correre molto in contropiede alternando la difesa ed essendo molto svegli su ogni loro passaggio, il fatto di aver fatto 30 punti nel primo quarto, di cui 18 in contropiede primario, ha deciso la partita. Poi siamo stati bravi a tenere sempre il controllo nei successivi trenta minuti.  Siamo contenti per questa sera, domani partiremo per una serie di impegni fuori casa importanti con trasferte lunghe e impegnative. C’è ancora molto da fare, abbiamo bisogno di essere al completo per lavorare al meglio. Quello che si è visto stasera non è un caso – ha concluso il coach sassarese – perché stanno tutti lavorando duro e se continuiamo così sono convinto che riusciremo a dare sempre il massimo.»

Deluso il coach della New Basket Brindisi Sandro dell’Agnello: «Se ti presenti a Sassari prendendo 30 punti nel primo quarto e con quella difesa non puoi pensare di poter passare. Abbiamo fatto un grande passo indietro, un atteggiamento del genere non è ammissibile, e sono io il primo a mettermi in discussione. Credo che su questa gara non ci sia altro da dire».

La Dinamo domani partirà per la tripla trasferta – tra Basketball Champions League e campionato – che porterà la squadra in Russia, per il match con Krasnoyarsk, poi a Brescia e, infine, in Turchia per la sfida con Pinar Karsyiaka.

Dinamo Banco di Sardegna 90 – New Basket Brindisi 66

Parziali: 30-9; 13-11; 24-18; 23-28.

Progressivi: 30-9; 43-20; 67-38; 90-66

Banco di Sardegna: Spissu 10, Bamforth 8, Planinic 11, Devecchi 7, Randolph 7, Pierre 6, Jones 11, Stipcevic, Hatcher 12, Polonara 14, Picarelli 1, Tavernari 3. All. Federico Pasquini.

NBB Brindisi: Suggs 10, Tepic 5, Oleka 7, Smith 6, Mesicek 11, Cardillo, Sirakov, Moore 12, Donzelli, Canavesi, Giuri 2, Lalanne 13. All. Sandro Dell’Agnello.

William Hatcher.

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La Dinamo Banco di Sardegna è tornata. Dopo la brillante vittoria in Champions League sull’Hapoel Holon, stasera in campionato ha “asfaltato” la Pallacanestro Varese sul suo campo, con Achille Polonara ancora migliore in campo: 82 a 61 (primo tempo 44 a 38). Per i biancoblu si tratta della prima vittoria esterna stagionale in campionato.

Ancora indisponibile Rok Stipcevic, Federico Pasquini ha schierato un quintetto con Bamforth, Pierre, Jones, Hatcher e Polonara, e la squadra ha iniziato alla grande, chiudendo il primo quarto avanti di ben 11 punti, con percentuali al tiro eccellenti: 27 a 16.

Nel secondo quarto la Pallacanestro Varese si è riavviciniata fino al -6 con Okeye, Ferrero e Cain ma la Dinamo ha riallungato con i canestri di Achille Polonara e Scott Bamforth. Finale di quarto equilibrato con la Dinamo avanti al riposo sul 44 a 38.

Chi si aspettava un terzo quarto con Varese in rimonta, è rimasto sorpreso dall’impatto devastante della Dinamo che ha piazzato un break di 11 a 2, arrivando al massimo vantaggio di +16. Prima Pierre e Polonara, poi Spissu e Jones, hanno allungato ancora. Una schiacciata di Achille Polonara ed il canestro allo scadere di Scott Bamforth hanno fissato il punteggio sul 46 a 62 al 30’, con un parziale di 18 a 8!).

L’ultimo quarto è stato un vero e proprio show dei “bombardieri” della Dinamo dai 6,75, Bamforth, Polonara e Hatcher. Nel finale c’è stata gloria anche per Jonathan Tavernari, autore di 5 punti (1 su 1 da 2 punti, 1 su 1 da 3 punti), per il 61 a 82 finale.

Nella Dinamo il migliore è stato Achille Polonara, con 11 punti (1 su 1 da 2 punti, 3 su 6 da 3 punti, 8 rimbalzi, 6 assist, 2 stoppate, 22 di valutazione; in doppia cifra anche Scott Bamforth (19 punti, 4 su 8 da 2 punti, 3 su 6 da 3 punti, 2 su 3 ai tiri liberi, 2 rimbalzi, 3 assist, 16 di valutazione) e Shawn Jones (10 punti, 5 su 8 da 2 punti, 0 su 2 ai tiri liberi, 9 rimbalzi, 2 assist, 15 di valutazione).

Pallacanestro Varese 61 – Dinamo Banco di Sardegna 82

Parziali: 16-27; 22-17; 8-18; 15-20.

Progressivi: 16-27; 38-44; 46-62; 61-82.

Pallacanestro Varese. Avramovic 7, Bergamaschi, Pelle 8, Natali 2, Okoye 11, Seck, Tambone, Cain 11, Ferrero 6, Wells 8, Waller 6, Hollis 2. All. Attilio Caja.

Banco di Sardegna. Spissu 7, Bamforth 19, Planinic 6, Devecchi, Randolph 8, Pierre 9, Jones 10, Hatcher 7, Polonara 11, Picarelli, Tavernari 5. All. Federico Pasquini.

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La Dinamo ritorna alla vittoria in Champions League e dà un calcio alla crisi che, dopo quattro sconfitte consecutive (due in campionato e due in Champions League), aveva portato alle dimissioni di Federico Pasquini, respinte sia dalla società sia dai giocatori.

Ieri sera, contro la squadra israeliana dell’Hapoel Holon, s’è vista un’ottima Dinamo, una squadra che, ancora priva dell’infortunato Rok Stipcevic, sul campo ha dato le risposte che sia il coach, sia la società e tutto l’ambiente, aspettavano.

La Dinamo s’è imposta con autorità fin dal primo quarto, chiuso con un vantaggio di ben 12 lunghezze, 26 a 14, trascinata da uno straripante Achille Polonara, autore di 3 triple e dalla concretezza di Scott Bamforth e Darko Planinic. Anche nel secondo quarto la Dinamo ha continuato a segnare tanto ma ha trovato un’Hapoel Holon più determinata che ha realizzato ben 30 punti in 10′ e s’è riportata a -7 all’intervallo lungo.

Nel secondo tempo la Dinamo ha sofferto il ritorno israeliano, è affiorato qualche errore dettato soprattutto dal timore di vanificare tutto quanto fatto di buono fin lì, è l’Hapoel Holon è arrivata fino a cinque punti. E’ stato proprio in quei momenti che la Dinamo ha dimostrato carattere, reagendo con decisione e riallungando già al 30′, sul 75 a 65, per poi riprendere in mano il match nell’ultimo quarto, nel quale non ha mai lasciato spazio all’Hapoel Holon, finendo per sfiorare quota 100, con un margine di ben 14 punti, 98 a 84, importante anche in prospettiva di un’eventuale differenza canestri con il match di ritorno in Israele.

A livello individuale, hanno brillanto quasi tutti: Achille Polonara, a referto con 16 punti e 8 rimbalzi; Scott Bamforth (15 punti, 6/8 da due e 9 assist); William Hatcher (10 punti e 8 assist); Dyshawn Pierre (16 punti, 4 rimbalzi e 4 assist). Bene anche Shawn Jones (12 punti) e Marco Spissu, autore di due triple pesantissime nella fase in cui l’Hapoel Holon ha tentato la rimonta.

«Mi interessava avere un approccio molto duro dal punto di vista difensivo per cambiare il ritmo al loro attacco, che ha tanti punti nelle mani – ha commentato a fine match Federico Pasquini -. Abbiamo fatto un ottimo primo quarto a livello difensivo, poi alla fine del secondo quarto abbiamo perso un po’ di concentrazione e serenità quando ci hanno segnato 18 punti. Siamo stati però bravi a dare un altro strattone importante a livello difensivo nel terzo quarto, controllando la gara e soprattutto abbiamo giocato una partita estremamente intelligente cercando di raggiungere tutti i punti di riferimento in attacco che volevamo avere a seconda delle loro caratteristiche. Sono molto contento e credo che quando rientrerà Rok e dopo il turno di riposo – ha concluso il coach sassarese – potremo davvero continuare a lavorare bene e con la necessaria serenità.»  

Dinamo Banco di Sardegna 98 – Hapoel Holon 84

Parziali: 26-14; 25-30; 24-21; 23-19.

Progressivi: 26-14; 51-44; 75-65; 98-84,

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 6, Gallizzi, Bamforth 15, Planinic 16, Devecchi 3, Randolph 2, Pierre 16, Jones 12, Hatcher 10, Polonara 18, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

Hapoel Holon: Walden, Colman 3, Blatt 13, Mor, Pnini 17, Alexander12, Harrush, Zach, Thomas 18, Rice 21. All. Dan Shamir.

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Nuova amarissima sconfitta per la Dinamo di Sardegna nella settima giornata della regular season del campionato di A1. Questa volta a piegare la squadra di Federico Pasquini, in maniera inattesa quanto netta, è stata l’Orlandina di Capo d’Orlando, impostasi al PalaSerradimigni per 88 a 81 (primo tempo 47 a 38).

La Dinamo ha retto il confronto solo nel primo quarto, chiuso sotto di un solo punto, 19 a 18. Poi l’Orlandina ha preso il largo, andando al riposo avanti di 9 punti, 47 a 38, e al ritorno in campo non consentendo mai alla Dinamo di riavvicinarsi. Il vantaggio della squadra di Gennaro Di Carlo è cresciuto ancora, fino al + 15 del 30′: 71 a 56.

Nell’ultimo quarto la Dinamo ha tentato una disperata rimonta, quando ormai era troppo tardi, è arrivata a -5 a pochi secondi dalla fine, per chiudere poi sull’81 a 88.

Nella Dinamo s’è salvato il solito Scott Bamforth, autore di 26 punti (4 su 7 da 2 punti, 5 su 9 da 3 punti, 3 su 4 ai tiri liberi, 9 rimbalzi, 8 assist, 36 di valutazione nei 39′ giocati). Federico Pasquini praticamente non lo ha mai tolto dal campo. Discreta la prova di Marco Spissu, 13 punti per lui (1 su 3 da 2 punti, 3 su 7 da 3 punti, 2 su 2 ai tiri liberi, 3 rimbalzi e 3 assist in 23′, 14 di valutazione). In doppia cifra anche Shawn Jones (13 punti), William Hatcher (11) e Dyshawn Pierre (10). Nessun punto per Achille Polonara, in campo 15′, e Darko Planinic, in campo per 14′.

Per la Dinamo è la quarta sconfitta consecutiva, tra campionato e Champions League, dopo la grande vittoria sull’Olimpia Milano (90 a 69). Forse non è casuale che questa striscia negativa sia coincisa con l’assenza per infortunio di Rok Stipcevic.

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Amara sconfitta per la Dinamo Banco di Sardegna sul campo della Juventus Utena (Lituania), nella quinta giornata della Champions League, 90 a 85, dopo un tempo supplementare. Dopo aver chiuso il primo quarto avanti di un punto, 20 a 19, la Dinamo ha avuto un calo nel secondo, andando sotto di dieci lunghezze, per poi riavvicinarsi all’intervallo lungo sul 46 a 40. Ancora equilibrio nel terzo quarto, concluso sul 24 a 23, e grande reazione nell’ultimo quarto, nel quale i bioancoblu hanno concesso alla squadra di casa solo 8 punti, riuscendo a portarsi anche avanti, per poi chiudere sul 78 a 78 al 40′.

Nei 5 minuti del tempo supplementare, Scott Bamforth (anche oggi il miglior realizzatore della Dinamo e dell’incontro, insieme al lituano LaRon Dendy), e compagni non sono riusciti a dare la sterzata finale al match che ha visto la Juventus imporsi per 90 a 85. Il migliore della Dinamo, ancora priva dell’infortunato Rok Stipcevic ed oggi anche di Shawn Jones, è stato Achille Polonara, autore di 14 punti (3 su 4 da 2 punti, 2 su 5 da 3 punti, 2 su 2 ai tiri liberi, 11 rimbalzi, 3 assist e 1 stoppata, 26 di valutazione)

Giovedì la squadra rientrerà in Sardegna e si metterà subito al lavoro per preparare le prossime sfide di campionato e Champions League.

«È facile commentare questa partita, abbiamo giocato così così in difesa nel secondo quarto e la Juventus è stata brava a sfruttare bene le situazioni – ha detto a fine partita Federico Pasquini -. Nel terzo e ultimo quarto abbiamo girato il match ed era sotto il nostro controllo ma gli arbitri hanno deciso che non potevamo vincerla e hanno iniziato a fischiare qualsiasi cosa. Non ho mai visto niente del genere nella mia carriera. Oggi è impossibile dire qualcosa di più, i ragazzi hanno provato a fare del loro meglio perché eravamo senza Stipcevic e Jones. La reazione dei miei ragazzi nel secondo tempo è stata ottima – ha concluso Federico Pasquini – ma la partita è stata vinta da quello che hanno deciso gli arbitri negli ultimi minuti.»

Juventus Utena 90 – Dinamo Banco di Sardegna 85

Parziali: 19-20; 27-20; 24-23; 8-15; OT 12-7.

Progressivi: 19-20; 46-40; 70-63; 78-78; 90-85.

Juventus Utena: Bickauskis 11, Ireland 20, Paliukenas, Siksnius 4,  Samenas, Guscikas 10, Lindbom, Korniienko 6, Buterlevicius 5, Dendy 22, Flowers 4, Kupsas 8. All. Zydrunas Urbonas.

Banco di Sardegna: Spissu 7, Gallizzi, Bamforth 22, Planinic 10, Devecchi 6, Randolph 6, Pierre 5, Hatcher 12, Polonara 14, Picarelli, Tavernari 3. All. Federico Pasquini.