23 April, 2024
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Un riconoscimento che, oltre al gioco di squadra e alla mission d’ateneo, premia ricerca, applicazione e intuito. Angela Corona, virologa ed assegnista di ricerca dell’Università di Cagliari operativa nel laboratorio diretto dal presidente della facoltà di Biologia e farmacia, Enzo Tramontano, ha vinto il premio Women in science. Il prestigioso riconoscimento viene assegnato annualmente dalla Chu family foundation ai principali talenti e giovani ricercatrici nel campo dei farmaci antivirali. Di fatto, un successo sia individuale, sia di vasta scala che rafforza la reputazione dell’ateneo, la qualità delle scuole di dottorato e il lavoro meticoloso svolto su più fronti disciplinari dal dipartimento di Scienze della vita e dell’ambiente.

La premiazione si è svolta durante la trentesima edizione dell’International conference on antiviral research che si è svolta ad Atlanta (Stati Uniti) dal 21 al 25 maggio scorsi. Angela Corona è stata premiata da David Chu. Il presidente della Fondazione è scienziato di fama mondiale e professore emerito del College of Pharmacy of the University of Georgia. Noto anche per aver partecipato alla scoperta di numerosi farmaci antivirali (tra cui la Clevudina e l’Amdoxovir) si è personalmente congratulato per le attività di ricerca svolte dalla dottoressa Corona, rimarcando le significative prospettive nel campo della ricerca sui farmaci antivirali. La Chu foundation ha assegnato il secondo premio a Makda Gebre (Stati Uniti) e il terzo a Linlin Zhang (Germania).

Laurea in Chimica e tecnologie farmaceutiche nel 2010, dottorato di ricerca conseguito nella scuola di Biologia e biochimica dell’uomo e dell’ambiente, sempre all’Università di Cagliari, Angela Corona è assegnista di ricerca nel dipartimento di Scienze della vita e dell’ambiente. Durante il dottorato si è formata anche al National cancer institute (Nih, Frederick-Stati Uniti) e nel laboratorio di Biologia e farmacologia applicata dell’Ecole Normale Superieure Paris-Saclay (Cachan-Francia). Le ricerche della specialista si sono focalizzate prevalentemente sullo studio di nuovi inibitori della funzione ribonucleasi H associata alla trascrittasi inversa di Hiv. Un tema su cui la specialista – che ha all’attivo 37 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali – ha già pubblicato nove lavori come primo autore.