23 April, 2024
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Un’importante iniziativa ha animato le numerose celebrazioni nel Sulcis in occasione dell’8 marzo. A Villamassargia il convegno “Donne straordinarie”, organizzato dalla sezione territoriale della FIDAPA, in collaborazione con il Club Jane Austen Sardegna, ha voluto dedicare la Giornata Internazionale della Donna a grandi personalità della storia sarda.

La manager culturale Giuditta Sireus e lo scrittore prodigio Matteo Porru, menzione speciale al Premio Costa Smeralda e Premio Campiello Giovani, hanno affascinato il pubblico presente in platea, e gli appassionati collegati da remoto, tracciando un suggestivo itinerario al femminile alla scoperta di otto indimenticate donne straordinarie che hanno rivoluzionato la società, l’arte e la scienza: Francesca Sanna Sulis, Maria Manca, Ninetta Bartoli, Paola Satta, Eva Mameli Calvino, Maria Lai, Maria Carta e Grazia Deledda.

Nomi rappresentativi della Sardegna evoluta ed emancipata che sottolineano, come affermato dalla presidente del Distretto Sardegna della Fidapa BPW Italy Anna Rita Cogoni, «la straordinarietà della donna anche nell’intimità e nella personalità».

Per Maria Gemma Moi, Past Presidente del Club, «le grandi donne straordinarie che hanno fatto la storia spesso sono andate contro corrente e contro stereotipi ancora oggi duri a morire».

Nonostante le celebrazioni in Consiglio regionale non è voluta mancare all’appuntamento la consigliera della Commissione Pari opportunità della Regione, Maria Chiara Basciu, medico dentista ed impegnata in numerose attività di volontariato, tra le fondatrici della Fidapa Sulcis e già past President del Club, che «ritiene fondamentale in questo momento storico ricordare al mondo intero cosa ci accomuna e non ciò che ci divide».

«Il vero progresso che è insito nel cambiamentoha sottolineato la consigliera Maria Chiara Basciu sta nell’evoluzione culturale che deve portare al superamento dei pregiudizi tra i quali quelli legati al gender gap, che non è orientamento alla parità assoluta tra sessi bensì ha come punto di arrivo l’equiparazione sociale, ovvero il riconoscimento delle specificità, capacità, inclinazioni proprie della persona indipendentemente dal genere.»

«Non ci sono lavori da donna e lavori da uominiha spiegato Maria Chiara Basciuci sono attività per le persone che sono portate, hanno capacità e abilità in quel tipo di professioni, a dispetto del genere.»

«In ogni parte del Mondo le donne hanno però lottato e combattuto per i propri diritti fondamentali, si sono distinte ed hanno conseguito importantissimi risultati umanitari, sociali, culturali, scientifici e professionaliha aggiunto la componente del massimo organo in Sardegna preposto alla tutela delle pari opportunitàquindi il motto da proporre universalmente, non oggi per oggi ma oggi per il futuro, visto il momento cruciale del conflitto in essere tra Russia e Ucraina, potrebbe essere: lavoriamo su ciò che ci accomuna per superare le barriere, di qualunque tipo, che ci dividono.»

«Se ciò fosse alla base del dialogo comune tra le potenze mondiali ha concluso la dentista sulcitanaforse sarebbe più semplice giungere a soluzioni che tengano realmente conto del bene comune e degli equilibri internazionali, riportando immediatamente la pace nel cuore dell’Europa e restituendo la libertà e la dignità ad un popolo ingiustamente occupato che oggi piange tante vittime e immani sofferenze.»

Nella foto uno scatto di gruppo al termine del convegno “Donne Straordinarie” a Villamassargia (da sinistra Giuditta Sireus, Anna Rita Cogoni, Matteo Porru, Maria Chiara Basciu, Maria Gemma Moi, Anna Rita Pisu e l’assessore di Villamassargia Sara Cambula).

Anche nei club di servizio, così importanti per le azioni sociali messe in atto per il bene della collettività, riprendono le attività in presenza grazie alla campagna vaccinale e allo strumento del green pass, ormai diventato un secondo documento di identità, che ha permesso la riapertura di negozi, alberghi, ristoranti, cinema, teatri, palestre, stadi e di tutte quelle categorie economiche ed imprenditoriali che tanto hanno sofferto durante  i quasi due anni di pandemia.

Ed in questa ottica la sezione Fidapa del Sulcis ha potuto così celebrare, con un evento in presenza, il passaggio di consegne in vista del biennio 2022-2023.

Nella suggestiva cornice del Lù Hotel di Porto Pino, la splendida località balneare sulcitana, si sono ritrovate le socie dell’Associazione femminile del territorio che, a livello nazionale, conta circa 10.000 socie ed aderisce alla Federazione Internazionale IFBPW, International Federation of Business and Professional Women.

La costola sulcitana della Fidapa è una delle 300 sezioni distribuite su tutto il territorio nazionale che, in base all’organizzazione mondiale, è raggruppata in 7 differenti Distretti.

La Federazione ha lo scopo di promuovere, coordinare e sostenere le iniziative delle donne che operano nel campo delle Arti, delle Professioni e degli Affari, autonomamente o in collaborazione con Enti, Associazioni ed altri soggetti.

Nella intensa cerimonia la presidente uscente, Maria Gemma Moi, alla presenza della Presidente del Distretto Sardegna Maria Lucia Fancellu, ha lasciato nelle mani della neo eletta Anna Rita Cogoni le redini della sezione del Sulcis fino al 2023, un biennio improntato alla rinascita che le socie auspicano possa rappresentare l’uscita dall’emergenza sanitaria e il ritorno alla normalità visto che, durante il periodo di lockdown, le donne in particolari contesti socio-economici hanno sofferto moltissimo con un aumento dei casi di violenza e di maltrattamenti.

Ospite d’onore dell’evento uno dei più importanti giornalisti italiani, Luciano Regolo, condirettore di Famiglia Cristiana,  primo laico a ricoprire questo delicato incarico all’interno del settimanale fondato 90 anni fa dal gruppo editoriale di San Paolo, arrivato a Porto Pino su invito della Past President Maria Chiara Basciu, fondatrice della Fidapa Sulcis, componente della Commissione Pari Opportunità della Regione e medico dentista impegnato nel volontariato e nelle cure dei carcerati in tutta l’Isola e anche al Carcere di Opera a Milano.

Del nuovo direttivo fanno parte, oltre alla nuova presidente Anna Rita Cogoni e alla past president Maria Gemma Moi, la vice Presidente Anna Rita Pisu, la segretaria Rosanna Desogus e la tesoriera Elisabetta Ecca.