20 April, 2024
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La prima ad arrivare a Monteponi, questa mattina, in visita alle 37 lavoratrici Igea che occupano la Galleria Villamarina, è stata Maria Grazia Piras, assessore regionale delll’Industria.

L’assessore Piras ha partecipato alla messa celebrata in onore di Santa Barbara. In precedenza aveva partecipato alla cerimonia religiosa officiata a Nuraxi Figus, sito minerario della Carbosulcis. Sono state le stesse lavoratrici Igea, che assistevano alla messa da dietro le inferriate all’imbocco della Galleria, ad aprire i cancelli e a far entrare l’assessore, ad accoglierla con abbracci e strette di mano. È stato un incontro che ha sciolto la tensione maturata in questi giorni di protesta e di rivendicazioni. In una delle sale della miniera occupata, le donne hanno potuto approfondire con l’assessore dell’Industria i temi che sono alla base della contestazione.

L’assessore Piras, accompagnata dal nuovo commissario liquidatore Michele Caria, ha illustrato nei dettagli il provvedimento legislativo approvato ieri sera dal Consiglio regionale che consentirà a breve di garantire ai lavoratori Igea il pagamento delle retribuzioni. «So che la vostra protesta non riguarda soltanto gli stipendi – ha detto l’assessore rivolgendosi alle lavoratrici – e questo vi fa onore. Intanto, però, abbiamo risolto il problema delle retribuzioni. Nel frattempo continuiamo a lavorare, e lo stiamo facendo da mesi, anche grazie all’impegno del precedente liquidatore, l’ingegner Antioco Gregu, perché Igea si trasformi in un’azienda virtuosa e in grado di svolgere i lavori che le saranno assegnati. Non sono gli stanziamenti a mancare: i soldi ci sono e dovranno essere spesi. Ecco perché Igea, al cui interno opera personale altamente qualificato, deve essere risanata e al più presto. Sono sicura che, anche grazie alla vostra tenacia e alla vostra collaborazione, daremo un futuro alla società e, di conseguenza, a chi lavora in Igea».

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La Giunta regionale oggi ha approvato, come già concordato con i sindacati, una delibera che permette entro il 2014 il prepensionamento di tutti coloro che ne hanno diritto. In questo modo si riorganizza l’azienda accelerando il suo risanamento.
In una nota, intanto, la Giunta Pigliaru chiarisce la sua posizione in merito alla situazione di crisi della società e alla protesta in atto nella Galleria Villamarina della miniera di Monteponi.
«La protesta dei lavoratori di Igea attraversa tutti i media, soprattutto in questi giorni nei quali a manifestare sono soprattutto le lavoratrici – si legge nella nota -. I media riprendono la protesta riassumendola in uno slogan: la Regione non paga lo stipendio ai lavoratori Igea. Ma non è questa la verità. Prima di tutto perché lo stipendio alle lavoratrici e ai lavoratori deve pagarlo la società da cui dipendono: Igea. Che, è vero, è al cento per cento della Regione. Ma la Regione può solo pagare le prestazioni fornite dall’azienda, che a sua volta, incassati i soldi, pagherà i dipendenti, i contributi, i fornitori, le tasse. E quando questa Giunta si è insediata la società non era in grado di presentare resoconti di attività di lavoro che giustificassero le fatture emesse. Niente resoconti, niente fatture, niente pagamenti dell’attività svolta. E quindi niente stipendi. Se la Regione avesse pagato Igea senza giustificativi di prestazioni e fatture sarebbe stata colpita dalla Corte dei Conti e dall’Ue per aiuti di stato. Illegittimi.»
«Non solo. La Giunta al suo insediamento trovò una voragine di circa 20 milioni. Il capitale sociale completamente mangiato. Un’azienda praticamente in stato di fallimento. Si poteva scegliere tra due opzioni. La prima: decretarne il fallimento, garantendo ai dipendenti il pagamento degli stipendi arretrati, quattro anni di mobilità e poi il vuoto. Un futuro senza lavoro. La seconda opzione: l’apertura di una fase di liquidazione, passando la mano a un commissario liquidatore, esperto manager di industria, che ponesse le basi per il rilancio. Una scommessa che impediva il pagamento degli stipendi arretrati (infatti all’appello mancano le retribuzioni di marzo, aprile, maggio e giugno) perché bloccati dalla legge in attesa dell’uscita da questa fase. Ma permetteva di scommettere sul futuro. La Giunta regionale ha scelto questo secondo percorso. Il primo commissario liquidatore Antioco Gregu ha messo in grado l’azienda di predisporre i piani di lavoro permettendole di fatturare e alla Regione di pagare i giusti compensi. Così sono stati pagati gli stipendi di luglio, agosto, settembre e un acconto di 500 euro a testa per ottobre. Dunque, in questo momento mancano all’appello il saldo di ottobre e, da due giorni, lo stipendio di novembre.
Nel frattempo la Regione ha predisposto una convenzione quadro per un totale di 36 milioni in tre anni. La convenzione, firmata dall’assessorato dell’Industria e da Igea, affida alla società la custodia e la messa in sicurezza delle miniere e le convenzioni di bonifica già stipulate in passato. E’ un’ottima base da cui ripartire per la ripresa produttiva.
Intanto, al manager d’industria Antioco Gregu, che ha portato a termine il suo lavoro, è subentrato il nuovo commissario Michele Caria, che deve gestire la seconda fase: la richiesta di concordato. In questi giorni Caria sta lavorando con lo staff dell’assessorato dell’Industria per individuare i percorsi che possano permettere il pagamento di fatture già emesse, l’emissione di nuove fatture in base alla conclusione di attività affidate all’azienda, la ricerca di altri fondi da altre voci di bilancio. Il tutto per pagare gli stipendi dovuti e per mettere insieme la liquidità indispensabile per andare avanti.
Questa è la difficile situazione in cui si trova oggi Igea. Michele Caria, appena insediato, sta facendo il punto della situazione economico finanziaria. Nei prossimi giorni sarà possibile dare ulteriori informazioni, con dati più precisi e prospettive più chiare e definite. Lo stesso commissario domenica scorsa ha incontrato le lavoratrici e i lavoratori –
conclude la nota – portando loro la solidarietà propria e dell’assessore e condannando i gesti di violenza e di sabotaggio.»

 

Minatori Igea
Nella riunione tenutasi ieri sera, la Regione ha confermato impegno e strategia per il risanamento dell’Igea.
Alla riunione, in viale Trento, a Cagliari, hanno partecipato l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, il capo di gabinetto della Presidenza Filippo Spanu, il commissario di Igea Antioco Gregu, le segreterie regionali, territoriali e aziendali di CGIL, CISL e UIL, una delegazione di lavoratori e una decina di sindaci delle zone minerarie.
«Abbiamo messo e stiamo mettendo in campo ogni strumento per salvare la società e garantire la piena operatività di Igea», ha detto l’assessore Maria Grazia Piras. I tempi sono legati al percorso cominciato con la messa in liquidazione della società e la nomina del commissario liquidatore. Nei prossimi mesi sarà presentato il piano industriale. L’obiettivo è costruire un nuovo modello organizzativo della società attraverso uno snellimento dei costi di gestione, grazie all’esodo incentivato dei lavoratori, all’attivazione degli ammortizzatori sociali e a un percorso di riqualificazione e formazione dei dipendenti che resteranno in Igea.
La nuova società dovrà essere dotata di personale in grado di svolgere i lavori di bonifica, mantenere in efficienza i siti minerari e valorizzarli. Per quanto riguarda gli stipendi, c’è l’impegno della Regione perché Igea possa pagare entro il 20 novembre la retribuzione di ottobre e quella di novembre alla fine del mese.

Riparte, dopo una breve pausa estiva, la mobilitazione dei lavoratori Igea. Le segreterie sindacali di categoria hanno chiesto un incontro urgente con il commissario straordinario nominato dalla Giunta regionale, Antioco Gregu, con il presidente, Francesco Pigliaru e con l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, ed hanno organizzato un presidio che si terrà domani, mercoledì 10 settembre, dalle ore 9.00, davanti al palazzo della Giunta regionale, in viale Trento, a Cagliari.

Sindacati e lavoratori sono fermamente convinti che le prospettive future della società passino attraverso le attività di bonifica e chiedono alla Regione che vengano avviate nel più breve tempo possibile.

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Minatori Igea
La Regione e i Sindacati lavorano alla soluzione della crisi di Igea, la società che era nata per gestire le bonifiche nelle aree minerarie.
Lunedì era già stato definito il pagamento di due mensilità arretrate per tentare di alleviare la situazione dei lavoratori. Ma i decreti ingiuntivi dei creditori hanno bloccato buona parte di quei fondi, circa 850mila euro entrati nelle casse di Igea con il pagamento da parte della Regione di lavori già effettuati dalla società.La Regione sta cercando nuovi percorsi per garantire il pagamento di quegli stipendi arretrati, ma deve fare i conti con l’eredità, lasciata dalla precedente amministrazione, di una situazione gestionale e giuridica particolarmente difficile. Una valanga di debiti, il capitale sociale completamente eroso, fino a portarlo a quasi 7 milioni di negativo. Il vecchio Consiglio regionale aveva tentato di mettere in moto un percorso di trasformazione della società in house Igea in agenzia regionale, dotando la nuova creatura, l’Arbam, agenzia regionale per le bonifiche, di un capitale di 10 milioni. Ma il Governo nazionale aveva bloccato la legge regionale che istituiva l’Arbam, impugnando l’articolo che prevedeva il trasferimento diretto dei lavoratori da Igea alla nuova agenzia: i dipendenti pubblici, infatti, devono essere assunti attraverso un concorso.

L’assemblea di Igea ha nominato un liquidatore, l’ingegner Antioco Gregu, dandogli mandato di cercare tutte le possibili soluzioni per rilanciarne l’attività e salvare progetto originario, salari e posti di lavoro.

In particolare l’obiettivo di fondo resta il rilancio delle bonifiche e, con esse, dell’attività di Igea. Abbandonando ogni ipotesi non percorribile di agenzia.

Ora il tavolo procede avendo come obiettivo a breve termine il pagamento degli stipendi arretrati e come obiettivo di medio periodo il rilancio delle attività.

 

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Il Sulcis ancora in piazza, questa mattina, a Cagliari, per manifestare il disagio dei lavoratori dell’Igea, l’azienda in house della Regione titolare delle concessioni minerarie, da qualche giorno commissariata con la nomina dell’ing. Antioco Gregu. I lavoratori, un centinaio, provenienti dal Sulcis, dal Medio Campidano e dal Nuorese, si sono radunati davanti al palazzo della Giunta regionale, per rivendicare il pagamento degli stipendi arretrati.

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Il capogruppo del Partito Democratico, Pietro Cocco, esprime soddisfazione per la nomina effettuata dalla Giunta regionale dell’ing. Antioco Gregu, professionista particolarmente apprezzato per le sue qualità manageriali, a commissario liquidatore della Società Igea.

«Igea è una società nata con l’importante e fondamentale compito di eseguire i lavori di sicurezza, ripristino ambientale, bonifica e riqualificazione delle miniere dopo la chiusura definitiva delle stesse – scrive in una nota Pietro Cocco -. Invece, quello che avrebbe dovuto essere lo strumento di programmazione di quel progetto e che avrebbe dovuto avere importanti ricadute anche in termini di opportunità di sviluppo e di lavoro nel martoriato territorio del Sulcis, si è rivelato uno strumento debole gestito con molta approssimazione e grande confusione.»

«Il mandato assegnato all’ing. Gregu, di accertare lo stato patrimoniale ed organizzativo della società e di individuare una prospettiva di risanamento – conclude Pietro Cocco – sarà di sicura rottura con le logiche fumose che hanno ispirato alcuni amministratori del passato, incarico che sarà sicuramente svolto dall’attuale Commissario con sobrietà, trasparenza e con correttezza, princìpi che anche il tempo che stiamo vivendo ci impone.»

Pr. Pigliaru riunione di Giunta

La riunione di Giunta regionale oggi si è aperta con l’approvazione della delibera che sancisce l’uscita della Regione dal progetto Galsi e la prosecuzione del processo di metanizzazione, con la creazione di un gruppo di lavoro e l’avvio immediato del confronto con il Governo per la definizione degli interventi infrastrutturali a carico dello Stato che permettano in tempi brevi alla Sardegna di avviare la metanizzazione in modo differente. 

Tra le altre delibere approvate, quella riguardante gli adempimenti urgenti della società in house Igea, proposta dall’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, nella quale è stato designato quale commissario liquidatore, come previsto dalla legge regionale 4/2014 e dal codice civile, Antioco Gregu. Al liquidatore è stato dato il mandato di compiere con la massima urgenza ogni necessario accertamento sullo stato patrimoniale ed organizzativo della società IGEA e di valutare l’opportunità di formulare un piano industriale che individui una concreta prospettiva di risanamento della società, assicurandone l’equilibrio gestionale nel medio e lungo periodo. Il liquidatore avrà intanto il mandato di proseguire nell’esercizio provvisorio al fine di non interrompere le attività di mantenimento in sicurezza dei siti minerari, cui IGEA è obbligata, e per non disperdere le risorse disponibili. Confermati, nel collegio sindacale, i sindaci già designati in precedenza. Due le proposte dell’assessore degli Affari generali Gianmario Demuro. La prima riguarda il budget economico sperimentale per l’anno 2014, e con questo provvedimento la Giunta adotta il budget che contiene tutti i costi di funzionamento della Regione, organizzati per centri di costo omogenei suddivisi nelle varie direzioni generali. E’ sul tema del personale la seconda, in cui si delibera di avviare un processo di riorganizzazione delle direzioni generali dell’Amministrazione e predisporre un disegno di legge in proposito. Le ipotesi di riorganizzazione dovranno essere adeguate agli obiettivi e alle strategie del programma di governo, tenendo come criteri la valutazione dei servizi centrali rispetto ai valori medi e la razionalizzazione di quelli periferici, oltre che la riduzione delle posizioni dirigenziali di studio, ricerca e ispettive.Sono state due anche le delibere portate al tavolo dall’assessore del Turismo e dell’artigianato Francesco Morandi. La prima ha riguardato l’approvazione delle direttive di attuazione relativamente all’integrazione dei fondi di garanzia dei Consorzi fidi dei comparti artigianato e commercio, con la decisione di costituire un tavolo interassessoriale al fine di formulare in tempi rapidi un disegno di legge per superare l’attuale stato del sistema dei confidi, oggi eccessivamente frammentato. In ambito di incentivi per le imprese turistiche, destinati alla promozione di prodotti espressione dell’identità locale, l’assessore ha poi proposto l’aggiunta delle categorie del vetro, del pellame e dei lapidei a quelle già presenti. Nello specifico, si tratta di studio, progettazione e realizzazione di corner e vetrine anche virtuali per la promozione dell’artigianato artistico regionale da posizionare presso le strutture ricettive di qualità della Sardegna.

Tra le altre delibere approvate, dall’assessorato della Programmazione è stato proposto il trasferimento di una somma dal Fondo di riserva per le spese impreviste, all’interno del Piano di stabilizzazione del precariato. Da parte dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu è arrivato lo scioglimento del Consiglio comunale di Villaputzu, con la nomina del Commissario straordinario Vincenzo Basciu. L’assessore dell’Ambiente Donatella Spano, oltre ad alcune procedure di valutazione d’impatto ambientale, ha portato l’attenzione della Giunta sui temi della promozione della raccolta differenziata dei rifiuti e il trattamento dei rifiuti organici con la delibera sulle condizioni di utilizzo del compost sul territorio regionale. Le altre delibere dell’Assessorato hanno riguardato la prima l’attuazione della direttiva europea relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi, con l’approvazione di piani di gestione dei rifiuti in alcuni porti, e la seconda i bilanci dell’Arpas, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente.

In ordine alle nomine alle Direzioni generali, quella della Presidenza è stata affidata ad Alessandro De Martini. La Direzione generale dell’assessorato dei Trasporti è andata a Gabriella Massidda, mentre per i Lavori pubblici è stato confermato Edoardo Balzarini. A Roberto Saba è andata la Direzione dell’assessorato dell’Industria, quella del Lavoro ad Eugenio Annicchiarico, e la Ragioneria a Marcella Marchioni. Su proposta dell’Assessore della Sanità Luigi Arru, la Giunta ha poi deliberato la nomina, in via straordinaria, del collegio sindacale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari e, infine, per il Collegio sindacale di Sardegna Ricerche, è stato nominato alla Presidenza Agostino Galizia.