29 March, 2024
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Delinquenti e politiciMauthausen 1

 

 

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Venerdì pomeriggio, a partire dalle 16.30, la sala Alcoa di via Fermi, a Portoscuso, ospiterà la presentazione del libro “Delinquenti e politici: ricordi d’un campo della morte” – memoriale di prigionia a Mauthausen, di Paolo Lombardi, a cura di Antonio Lombardo e Bruno Lombardi, Editrice Fagher, organizzata dal gruppo M.O.V.M. Giacomo Parodo dell’Associazione A.N.M.I. di Portoscuso, con il patrocinio del comune di Portoscuso.

«“Delinquenti e politici: ricordi d’un campo della morte” è il memoriale della prigionia del marinaio Paolo Lombardi nel campo di concentramento nazista di Mauthausen – spiega il nipote Bruno Lombardi -; egli l’ha scritto sulle pagine di un quaderno tra il settembre del 1945 e il dicembre del 1946, presso alcune delle località in cui ha sostato nella fase del rimpatrio post-bellico: Napoli, La Maddalena, Sassari. Esistono anche tre copie pressoché identiche che riportano i contenuti di “Delinquenti e politici”; questi duplicati sono stati scritti su tre differenti quaderni dallo stesso Autore per poter lasciare i suoi ricordi ai propri familiari. Ulteriormente, le testimonianze in possesso oggi agli eredi e parenti di Paolo Lombardi riguardano alcune immagini, diversi documenti relativi al post-prigionia, un “Manuale del Cannoniere” della Regia Marina con appunti del nostro marinaio, numerosi quaderni composti in lingua Sarda e una tradizione orale abbastanza chiara sulle tristi vicende legate alla prigionia. Le pagine che il lettore sfoglierà sono interamente riportate dall’originale composto da Paolo Lombardi, con piccole integrazioni tratte dalle tre copie precedentemente menzionate.»
«I contenuti del diario del nostro marinaio –
conclude Bruno Lombardi -, ci prendono per mano e ci conducono attraverso fatti drammatici; la meticolosa forza descrittiva di mio zio Paolo nel ricordare, ad esempio, la sua presenza a Fiume nei giorni dell’armistizio “8 Settembre 1943” e dell’ingresso dei nazisti in città, offre importanti conferme e novità di quei momenti storici ancora oggi ricchi di lacune.»